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Antropologia ed evoluzione umana

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Antropologia ed evoluzione umana
Antropologia ed evoluzione umana
Il primo scienziato che ha avuto il merito di
formulare una teoria in grado di spiegare i
meccanismi dell'evoluzione fu Charles Darwin. I
concetti fondamentali della teoria sono:
- l'evoluzione è un processo graduale
- tutte le specie discendono da un unico antenato
- le specie si affermano o scompaiono come
conseguenza della selezione operata dall'ambiente
La moderna classificazione biologica risale al 1735
quando Carlo Linneo pubblicò il libro “Systema
naturae”in cui comparve per la prima volta il
termine “primati”. L'unità di base del Systema è la
specie e le specie sono poi classificate in categorie
“superiori” sulla base di un grado di parentela
evolutiva.
Classe – ordine - famiglia - genere - specie
rappresenta quindi la sequenza di classificazione
proposta da Linneo e accettata a tutt'oggi.
Alla base della classificazione ci sono le relazioni
evolutive per cui una maggiore similarità comporta
una parentela più stretta. Ai fini della
classificazione le somiglianze importanti tra le
specie sono quelle dei caratteri OMOLOGHI o
derivanti da un antenato condiviso. I caratteri
possono essere UGUALI per adattamenti affini,
cioè per funzione e in tal caso si parla di analogia
(il corpo aerodinamico di pesci e cetacei) o essere
uguali per discendenza condivisa (OMOPLASIA,
l’andatura bipede degli ominidi).
Regno: animali
Phylum : Cordati
Classe : Mammiferi
Ordine : Primati
Infraordine: Catarrini
Famiglia : ominidi
Tribù (sottofamiglia) : ominini
Genere : Home
Specie : Sapiens
I Primati
I primati sono l'ordine zoologico al quale
appartengono gli ominini e i loro parenti più stretti,
le scimmie e le scimmie antropomorfe. Gli ominini
sono la sottofamiglia che comprende noi e i nostri
antenati fino alla separazione dalle scimmie
antropomorfe africane. Un tempo si riteneva che la
nostra linea evolutiva costituisse la famiglia degli
ominidi, nella quale oggi si tende ad includere anche
le scimmie antropomorfe africane.
PRIMATI
Lemuri
Tarsi
Scimmie
Platirrini o scimmie
Del Nuovo Mondo
(narici verso l’esterno
Scimmie
Catarrini o scimmie
Del Vecchio Mondo
(narici verso il basso)
Ominoidi
Antropomorfe
uomo
Le scimmie del vecchio mondo, le antropomorfe e
l’uomo condividono lo stesso tipo di dentatura (2I,
1C, 2P, 3M) e il meato uditivo esterno; le scimmie
del Vecchio Mondo hanno il tronco allungato,
compresso lateralmente e l’anatomia della spalla
permette alle braccia di muoversi solo su un piano
parallelo al corpo.
Le antropomorfe e l’uomo hanno il tronco corto, la
spalla permette la rotazione delle braccia, non hanno
la coda e lo smalto dei denti è più spesso.
Differenze principali tra
antropomorfe e uomo
Le antropomorfe si differenziano dall'uomo per il
cervello più piccolo, per gli arti inferiori inidonei alla
postura eretta, per gli incisivi e i canini che sono più
grandi dei premolari e dei molari e per i canini che
sono molto sviluppati (in particolare il canino
inferiore si incunea nel DIASTEMA che è uno spazio
tra il canino superiore e I2). Nelle scimmie
antropomorfe i canini sono più grandi nei maschi che
nelle femmine
I PRIMATI
DIFFERENZE UOMO-ANTROPOMORFE
le antropomorfe
hanno una postura
clinograda e
un’andatura sulle
noche (knuckle
walking)‫‏‬
l’uomo ha una postura
eretta e un’andatura
bipede
(Lewin R., Le origini dell’uomo moderno, Zanichelli, Bologna, 1996)
Comparsa dei primati
Le testimonianze fossili più antiche appartengono al
Paleocene, l'era geologica compresa tra 66,5 e 54 milioni di
anni fa. Come gli altri mammiferi i Primati possiedono 4 tipi
di denti (I, C,P,M); i mammiferi primitivi presentano tre I e 3
P, mentre l'uomo e i Primati hanno perso I3 e P1 e P2.
Le caratteristiche principali dei Primati vivente sono:
pentadattilia; presenza di clavicola; estremità prensili e dita
mobili con alluce divergente e pollice opponibile; unghie
piatte e polpastrelli; orbite tendenti alla convergenza per
visione tridimensionale; muso corto, senso dell’olfatto ridotto;
solchi nella corteccia cerebrale
I PRIMATI
DIFFERENZE UOMO-ANTROPOMORFE
arto inferiore
ossa pelviche o bacino e gamba
nell’uomo il femore piega verso
il baricentro
la linea tratteggiata
perpendicolare indica l’asse
d’appoggio lungo il quale si
scarica il peso del corpo
scimpanzé
uomo
(Sapere, ottobre 1984)
I PRIMATI
DIFFERENZE UOMO-ANTROPOMORFE
arcata dentaria di antropomorfa
(sopra) e di uomo (sotto)‫‏‬
[la freccia indica il diastema]
la presa di un’antropomorfa (a sinistra) e la presa di
precisione nell’uomo (a destra)‫‏‬
(Klein R.G., Il cammino dell’uomo, Zanichelli, Bologna, 1995)‫‏‬
(Sapere, ottobre 1984)
I PRIMATI
DIFFERENZE UOMO-ANTROPOMORFE
l’uomo ha il lobo
occipitale più piccolo e i
lobi parietale e frontale
più grandi
scimpanzé
uomo
capacità cranica:
gibbone 100 cc orango
400 cc gorilla 500 cc
scimpanzé 400 cc
uomo 1.300 cc
posizione del cervello e
apparato vocale
(Lewin R., Le origini dell’uomo moderno, Zanichelli, Bologna, 1996)
PRIMATI
SCIMPANZE’
Habitat Africa equatoriale
GORILLA
Habitat Africa equatoriale
ORANGUTAN
Habitat Sumatra e Borneo
GIBBONI
Habitat Africa e Asia
Il processo dell'ominazione
Nel corso della seconda metà del ventesimo secolo il
modello dell'evoluzione umana ha subito numerose
modifiche. La correzione più importante riguarda lo
sviluppo del cervello: i primi Ominini avevano dei
cervelli simili a quelli delle scimmie antropomorfe,
quindi non più grandi. Inoltre sono convissute più
specie insieme che vivevano comunque ancora in
parte sugli alberi. Il distacco tra ominini e
scimpanzè sarebbe avvenuto circa 7.5 milioni di
anni fa.. A questa età corrisponde il primo reperto
attribuibile al genere ominini.
ALBERO FILOGENETICO
DELL’EVOLUZIONE UMANA
Sahelantropo Tchadensis
Località: Toros Menalla, Ciad
Età: 7ma
Data: 2001-2002
Reperto: cranio adulto
La scatola cranica si presenta lunga e
stretta; il toro sopraorbitario è
continuo e spesso (carattere
primitivo) la faccia è poco
prognata; i canini sono piccoli e
manca il diastema ;lo smalto dei
denti molari è piuttosto spesso.
capacità cranica 350 cc. La posizione
del foro occipitale e le fattezzedella
faccia appaiono compatibili con
l'andatura bipede .
Altri reperti sono costituiti da
resti datati 6 milioni di anni fa;
in base a questi resti è stato
proposto un modello evolutivo
in cui la separazione tra
ominini e scimpanze a circa 7
milioni di anni fa e dopo di
allora si individuano solo due
linee evolutive: quella degli
australopiteci che si è estinta 2
milioni di anni fa e quella che
dall'orrorin giunge ai
pitecantropi e poi al genere
Homo
GLI AUSTRALOPITECI
Australopithecus afarensis
Nel 1955 un famoso
antropologo ha descritto gli
australopiteci come una
forma intermedia tra le
scimmie antropomorfe e
noi. Il tratto principale
degli australopiteci è il foro
occipitale avanzato, tibia
adatta alla stazione eretta,
struttura del bacino simile
alla nostra e il diastema
non sempre presente. Peso
stimato intorno ai 50kg.
Località: Hadar, Etiopia
Età: 3,2ma
Data: 30 novembre 1974
Reperto: bacino
Località: Hadar, Etiopia
Età: 4-3ma
Data: 30 ottobre 1972
Reperto: ginocchio
Australopiteco afarense
L’A. afarensis visse tra 4 e 3 milioni di anni fa.Il 30
novembre del 1974 fu rinvenuto in Etiopia lo scheletro
incompleto di un australopiteco di 3,4 Ma . I reperti
appartengono a un individuo di sesso femminile, poco
più alta di un metro che fu chiamata Lucy. Nonostante
la statura piuttosto bassa l’andatura era perfettamente
bipede. L'Australopiteco è considerato l'antenato
comune a tutti gli ominini che si sono evoluti tra 2 e 3
milioni di anni fa e quindi anche del genere Homo. La
capacità cranica era di circa 500 cc, diastema a volte
presente e a volte assente, bacino e ginocchio idonei al
bipedismo.
Nel 1978 a Laetoli, n Tanzania, fu scavata una traccia di
circa 28 metri con 69 orme fossili di ominini risalenti a
3,5 milioni di anni fa.
GLI AUSTRALOPITECI
Australopithecus afarensis
(a)‫‏‬
Località: Laetoli, Tanzania
Età: 3,6ma
Data: 1978
Reperto: orme
(b)‫‏‬
confronto
dell’orma di
Laetoli con
un’orma
moderna
GLI AUSTRALOPITECI
Australopithecus afarensis
Nel 2003 è stato rinvenuto sempre in Etiopia Il cranio
appartiene ad una piccola di circa 3 anni della stessa
specie di Lucy (australopiteco afarensis). La capacità
cranica è simile a quella di uno scimpanzè della
stessa età. Lo studio dell'interno del cranio comparato
a quello di un adulto della stessa specie ha permesso
di stabilire che i tempi dello sviluppo cerebrale di
Afarensis erano rallentati rispetto a quelli delle
scimmie e prossimi a quelli di Homo sapiens. La
modalità di crescita del nostro cervello, lenta per
un'infanzia che si protrae nel tempo, favorisce lo
sviluppo delle nostre elevate capacità cognitive e
intellettive.
GLI AUSTRALOPITECI
Australopithecus afarensis
Località: Hadar, Etiopia
Età: 3ma
Data: 26 febbraio 1992
Reperto: cranio adulto
Località: Hadar, Etiopia
Età: 3,2ma
Data: 2 novembre 1975
Reperto: cranio giovanile
GLI AUSTRALOPITECI
Australopithecus afarensis
Località: Laetoli, Tanzania
Età: 3,6ma
Data: 1974
Reperto: mandibola adulta
Hadar
Etiopia
mascellare
superiore
Il bambino di Taung
Nel 1924 fu consegnato a Raymond Dart. Professore
di anatomia dell’università di Johannesburg un fossile
di 2,3 milioni di anni fa rinvenuto in una cava di
calcare nei pressi di Taung in Sudafrica a 300 km a sud
di Johannesburg,. Si trattava di un calco di un cranio e
la parte anteriore della faccia di un individuo dell'età di
circa 5-7 anni. L'età del fossile è di 2,3 milioni di anni .
Per questa specie è stato coniato il nome di
Autralopiteco africano e sarebbe l'antenato di tutti gli
ominini successivi
GLI AUSTRALOPITECI
Australopithecus africanus
Località: Taung, Sudafrica
Età: 2,3ma
Data: ottobre 1924
Reperto: cranio giovanile
il bambino di Taung
GLI AUSTRALOPITECI
Australopithecus africanus
Località: Sterkfontein, Sudafrica
Età: 2,5ma
Data: 18 aprile 1947
Reperto: cranio adulto
GLI AUSTRALOPITECI
Australopithecus africanus
Località: Sterkfontein, Sudafrica
Età: 2,5ma
Data: 13 novembre 1947
Reperto: cranio adulto
Il genere Homo (habilis)
E’ stato scoperto nel 1960 nella gola di Olduvai in Tanzania.I primi reperti
ascrivibili a questo genere sono datati 1,9 milioni di anni fa e i suoi caratteri
erano: faccia allungata, cervello tra 700 e 800 cc, molari e premolari grandi
adatti a una dieta vegetariana,falangi delle mani arcuate
Homo habilis
La figura dell'Homo abilis era piuttosto goffa,
ma dotata di una muscolatura potente. Gli abilis
si spostavano sul territorio e organizzavano
stanziamenti in funzione dell'alternarsi delle
stagioni; fabbricavano utensili con materiale
roccioso (da cui il nome habilis, trasportavano
e condividevano il cibo e consumavano
carne.)L'Homo habilis ha colonizzato l'intero
continente africano dall'Etiopia al Sudafrica.
Molte varietà si aggiungono a
queste .....
1,8 milioni di anni.....
IL GENERE HOMO
Homo erectus
uomo di Pechino
Località: Zhoukoudian, Cina
Età: 0,5-0,4ma
Data: 1928-1937
Reperto: cranio adulto
IL GENERE HOMO
Homo antecessor (a) e cepranensis (b)
(a)
Località: Ceprano, Italia
Età: 0,8ma
Data: 13 marzo 1994
Reperto: calotta cranica
Località: Atapuerca, Spagna
Età: 0,8ma
Data: 1994
Reperto: cranio parziale
(b)
IL GENERE HOMO
Homo heidelbergensis
Località: Bodo d’Ar, Etiopia
Età: 0,6ma
Data: ottobre 1976
Reperto: cranio adulto
IL GENERE HOMO
Homo heidelbergensis
Località: Kabwe, Zambia
Età: 0,3ma
Data: 17 giugno 1921
Reperto: cranio adulto
Questo genere si rinviene in molti siti dall'Europa all'Africa: usava utensili di pietra (asce,
Coltelli) ha una capacità cranica di 1200 cc)
heidelbergensis
neanderthal
IL GENERE HOMO
Homo neanderthalensis
Località: Saccopastore (Roma), Italia
Età: 120.000a
Data: 13 maggio 1929
Reperto: cranio adulto femminile
IL GENERE HOMO
Homo neanderthalensis
Località: Amud, Israele
Età: 50-40.000a
Data: 28 giugno 1961
Reperto: cranio adulto maschile
Località: La Chapelle-aux-Saints, Francia
Età: 50.000a
Data: 3 agosto 1908
Reperto: cranio adulto maschile
IL GENERE HOMO
Homo neanderthalensis
Località: Kebara, Israele
Età: 60.000a
Data: ottobre 1983
Reperto: scheletro
maschile adulto
L'uomo di Neandertal
L'uomo di Neandertal è vissuto tra 350.000 e 28.000 anni fa
in Europa, nel medio Oriente e nell'Asia centro-occidentale.
La sua statura era di 160-170 cm, il peso di 70-80 kg e la
costituzione corporea robusta.Il cranio era massiccio e con un
caratteristico restringimento dietro le orbite; la fronte era
sfuggente ;orbite rotonde e grandi. Le mani e i piedi erano
larghi e la capacità cranica variava di 1250 a 1750 cc. La
mandibola molto robusta e senza mento. I neandertaliani non
erano diversi dagli uomini moderni ma costituiscono
comunque una specie a parte (Homo neanderthalensis,
mentre noi siamo H. sapiens)
IL GENERE HOMO
Homo neanderthalensis
(a)‫‏‬
(b)‫‏‬
ricostruzione antica
ricostruzione moderna
L'uomo attuale (Homo sapiens)
L'uomo attuale nasce tra 200.000 e 100.000 anni fa in Africa. I suoi
fossili più antichi sono stati rinvenuti in Etiopia. I reperti più famosi
provengono dalla Francia (Cro-Magnon) e hanno 30.000 anni ,
provengono da una sepoltura in cui sono stati trovati denti animali e
conchiglie forate. L'uomo di Cro-Magnon aveva caratteristiche
assolutamente moderne: statura considerevole (170-180 cm) cranio
alto e rotondo, 1600 cc di capacità del cranio, faccia corta, mento
prominente. L'uomo sapiens è uscito dall'Africa 100.000 anni fa e ha
colonizzato prima il Vecchio Mondo (senza mescolarsi con le altre
specie di Homo che già vivevano nel continente) per poi spostarsi nel
Nuovo Mondo circa 35.000 anni fa.
IL GENERE HOMO
Homo sapiens
Località: Omo, Etiopia
Età: 195.000a
Data: 1967
Reperto: cranio parziale e
calotta cranica adulti
IL GENERE HOMO
Homo sapiens
Località: Skhul, Israele
Età: 90.000a
Data: 2 maggio 1932
Reperto: cranio maschile adulto
IL GENERE HOMO
Homo sapiens
Località: Kow Swamp, Australia
Età: 10.000a
Data: 10 ottobre 1967
Reperto: cranio adulto maschile
IL GENERE HOMO
Homo sapiens
Località: Lake Mungo, Australia
Età: 30.000a
Data: 1974
Reperto: sepoltura
Località: Arene Candide, Italia
Età: 20.000a
Data: 1872
Reperto: sepoltura
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