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La vasca volano? Chissà quando... Proposta una soluzione

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La vasca volano? Chissà quando... Proposta una soluzione
NOVA MILANESE
La vasca volano? Chissà quando... Proposta
una soluzione provvisoria
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Per l’attesa vasca volano, si dovrà ancora aspettare. Ci sono difficoltà di finanziamento da parte del
gestore degli investimenti sulla rete idrica, prima era «Alsi», ora è «Brianzacque». Due estati fa,
con gli escavatori all’opera, sembrava che mancasse poco per chi vive o lavora nella parte più a sud
della città per non avere più preoccupazioni ogni volta che il cielo si copre di nuvoloni neri.
Prendendo atto che non si conoscono i tempi di realizzazione della grande vasca di laminazione, la
Giunta di centrosinistra propone al gestore delle fognature una soluzione provvisoria, almeno per
cercare di risolvere il rischio allagamenti nella zona industriale attorno via Per
Cinisello.L'Amministrazione comunale ha invitato Brianzacque a valutare l’idea di sfruttare quanto
c'è già, usando le tubazioni interrate nei pressi del cimitero come «piccola vasca». Si tratterebbe di
connettere la rete fognaria esistente con il ramo realizzato due anni fa, rimasto inutilizzato. Dal
Municipio è partita la richiesta di valutazione della fattibilità tecnica ed economica.Il progetto
complessivo per la grande vasca volano prevede una spesa di oltre 7 milioni per insediare un invaso
utile di 44mila metri cubi a lato di Via Per Cinisello, di fronte via Vesuvio, nell’area dove oggi c'è il
parcheggio sterrato costellato da scarichi abusivi di rifiuti. Nel 2011 era stato eseguito un primo
lotto dei lavori: metà della grande tubazione che dal collettore sotto via Brodolini dirama all’altezza
di via Rossini, passando sotto a via Zara. Una condotta lunga circa 500 metri con un diametro di più
di un metro e mezzo. Il Comune ha chiesto l’analisi di costi e benefici di un collegamento tra questa
tubazione e il condotto sotto via Vesuvio.Ad ogni copioso temporale via Per Cinisello si trasforma
in un torrente. Nei casi più gravi, nella zona industriale, come tra via Brodolini e via Per Incirano, i
tombini si trasformano in fontane per la pressione. Titolari e responsabili della aziende attendono
soluzioni da lungo tempo. Le ditte si sono attrezzate con valvole antireflusso negli scarichi fognari,
davanti i piazzali dei capannoni ci sono dossi e paratie da piazzare davanti alle porte. Nei magazzini
si cerca di non poggiare materiale sul pavimento. «Negli ultimi dieci anni sono stati quattro o
cinque gli episodi più seri con pesanti danni. E’ anche un problema essere risarciti dalle
assicurazioni - hanno ricordato diversi imprenditori, sollecitando le istituzioni - Si sono aggiunti
nuovi fabbricati, ma la rete fognaria è rimasta quella di cinquant'anni fa».
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