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Alcoli e fenoli di particolare interesse
Chimica e vita Alcoli e fenoli di particolare interesse Metanolo Figura 1 Modello molecolare del metanolo. Il metanolo, CH3OH (figura 1), è una sostanza inebriante e tossica: ne bastano 30 mL per provocare la morte di un essere umano. Gli effetti tossici sono dovuti al suo prodotto di ossidazione, l’aldeide formica, che aggredisce rapidamente proteine ed enzimi, inattivandoli: H nel fegato CH3OH 99: C"O H zione. I superalcolici, quali grappa, cognac e vodka, raggiungono concentrazioni in alcol spesso superiori a 40° (cioè con più di 40 mL di alcol contenuti in 100 mL di bevanda), e sono ottenuti proprio distillando soluzioni a minore contenuto di etanolo. In alcuni paesi del mondo (primo fra tutti il Brasile) l’etanolo viene usato come combustibile al posto della comune benzina (figura 2) perché viene prodotto in grandi quantità dalla fermentazione di masse vegetali di varia natura. All’etanolo ottenuto per questa via si dà il nome di bioetanolo. Oggi, nel mondo, si producono più di 50 miliardi di litri di bioetanolo all’anno. L’ossidazione enzimatica del metanolo avviene nel fegato, ma i danni più gravi sono causati alla retina e al nervo ottico e possono portare alla cecità. Il metanolo è un composto chimico di sintesi prodotto principalmente per idrogenazione del monossido di carbonio: ZnO CO ⫹ 2H2 9999: CH3OH 400 °C, 250 atm Il mercato mondiale ne richiede enormi quantità perché è un importante intermedio dell’industria chimica. Il metanolo ha anche buone caratteristiche di carburante per autotrazione e, se prodotto a partire dal carbone, può costituire un’alternativa al greggio petrolifero. Sempre nel campo energetico, il metanolo trova impiego nelle celle a combustibile. Etanolo È l’alcol più noto ed è un costituente essenziale di tutte le bevande alcoliche. L’etanolo si ottiene dalla fermentazione di soluzioni zuccherine a opera di alcuni microrganismi: fermentazione C6H12O6 999: 2CH3CH2OH⫹2CO2 La soluzione diluita di etanolo prodotta dalla fermentazione può essere successivamente concentrata tramite distilla- Figura 2 Un distributore di E-85, che significa 85% di etanolo miscelato a benzina. L’altro modo per produrre etanolo si basa sull’idratazione dell’etilene, che è una tipica reazione di addizione elettrofila al doppio legame. L’etanolo trova impiego anche nell’industria dei solventi, dei profumi e dei cosmetici. Glicol etilenico Il glicol etilenico, o 1,2-etandiolo, è un alcol con due gruppi ! OH (figura 3). A causa dei legami a idrogeno che questi possono formare, il glicol etilenico presenta un elevato punto di ebollizione (⫹197 °C) e una completa miscibilità con l’acqua. Queste proprietà lo rendono idoneo a essere utilizzato come liquido anticongelante e liquido di raffreddamento dei motori degli autoveicoli. Copyright © 2012 Zanichelli Editore SpA, Bologna Questo file è una estensione online dei corsi di chimica di Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile Figura 3 Modello molecolare del glicol etilenico. Il glicol trova larghissimo impiego anche nella produzione di resine e fibre sintetiche. Il PET, per esempio, che è la resina con cui si producono le bottiglie trasparenti per liquidi alimentari, si ottiene proprio facendo reagire glicol etilenico e acido tereftalico. Glicerolo Il glicerolo, il cui nome IUPAC è 1,2,3-propantriolo, è spesso chiamato anche glicerina. Si presenta come un liquido sciropposo solubile in acqua ed è utilizzato in grandi quantità nell’industria dei cosmetici e delle vernici. Il suo impiego più significativo è nella produzione della nitroglicerina, un esplosivo potente e poco maneggevole a causa della grande sensibilità agli urti. La nitroglicerina è l’esplosivo fabbricato in maggior quantità. La si prepara facendo reagire glicerina anidra con una miscela di acido nitrico e solforico: CH2! OH & H2SO4 CH! OH ⫹ 3HNO3 999: & CH2! OH CH2! O! NO2 & 999: CH! O! NO2 ⫹ 3H2O & CH2! O! NO2 H2SO4 La nitroglicerina ha una spiccata azione vasodilatatrice e viene utilizzata in soluzione alcolica molto diluita nella terapia dell’angina pectoris. Chimica e vita Fenoli Molti composti fenolici hanno proprietà antiossidanti (figura 4). Alcuni fenoli vengono aggiunti agli alimenti perché li proteggono dall’azione dell’ossigeno, responsabile, per esempio, dell’irrancidimento dei grassi o delle variazioni di colore di frutta e verdura tagliata ed esposta all’aria. Altri, invece, hanno azione disinfettante. I fenoli più importanti e le rispettive proprietà sono riportate nella tabella 1. Figura 4 Il timo e altre piante aromatiche, come la salvia e il rosmarino, hanno proprietà antiossidanti perché contengono timolo. Tabella 1 Alcuni importanti fenoli. Formula CH3 Nome Usi timolo Disinfettante del cavo orale e componente delle paste dentifricie. guaiacolo Espettorante e componente di alcuni sciroppi per la tosse. paracetamolo Antipiretico e analgesico, alternativo all’aspirina. butilidrossianisolo (E 103) Antiossidante per prodotti alimentari (farina, biscotti, cioccolato). eugenolo Antibatterico usato dai dentisti; viene estratto dai chiodi di garofano. OH CH CH3 CH3 OH OCH3 OH NH9 C 9 CH3 O OH C (CH3)3 OCH3 OH OCH3 CH2 9CH" CH2 Copyright © 2012 Zanichelli Editore SpA, Bologna Questo file è una estensione online dei corsi di chimica di Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile