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Mettiamo i tumori in gabbia
il CROTONESE 13 CRONACHE SABATO 7 NOVEMBRE 2015 N. 126 GIORNATA DELL’AIRC Mettiamo i tumori in gabbia Al ‘Donegani’indagine degli studenti sui loro parenti GIUSEPPE PIPITA una manifestazione, per il 18 dicembre, con la compagnia teatrale ‘Instabile’ della quale fanno parte magistrati, giudici ed avvocati. “Il tumore è come un ladro: resta in gabbia, guardato a vista dagli agenti del sistema immunitario, ma appena questi si distraggono lui scappa e ruba tutte le cellule sane. Il nostro lavoro è quello di non farlo più scappare”. Così Marco Rossi, ricercatore presso l’Università di Catanzaro, ha spiegato in modo semplice ed efficace agli studenti dell’Istituto superiore ‘Donegani’ come funziona la diffusione di un tumore nel nostro corpo. Rossi è intervenuto alla tra- NEL CORSO dell’incontro il commissario dell’Asp, Sergio Arena, ha annunciato che si sta lavorando per l’effettuazione di uno screening di massa per il cancro del colon retto. La giornata dell’Airc, coordinata da Maurizio Principe alla presenza del prefetto di Crotone, Vincenzo De Vivo e di autorità militari e religiose, è stata aperta dalla conse- Il ricercatore Rossi: enormi scoperte per vincere il cancro dizionale giornata medica promossa dall’Airc di Crotone - nell’ambito delle iniziative per la raccolta di fondi per la ricerca - presso l’aula magna del ‘Donegani’. Una scuola che non ha partecipato passivamente all’iniziativa ma che, su iniziativa della dirigente scolastica, Laura Laurendi, con la collaborazione della docente Maria Ruggiero, ha svolto, attraverso gli studenti, una sorta di indagine epidemiologica tra le famiglie dei 650 iscritti alla scuola. Ne è venuto fuori un vero e proprio studio clinico definito da Rossi di fase 3 in quanto ha preso in considerazione una enorme fascia di popolazione. L’INDAGINE, presentata dalla studentessa Silvana Strigaro della V C, ha interessato i 650 studenti ai quali sono state poste due domande su eventuali casi di tumori nella propria famiglia e su eventuali decessi per tumori tra i propri cari. Il risultato ottenuto su un campione di circa 5.200 individui appartenenti alle famiglie dei ragazzi del ‘Donegani’ - è impressionante: una famiglia su due ha una persona deceduta per tumore, una su sei ha un malato di tumore. Dati nella media nazionale per quanto riguarda le morti, leggermente sotto la media per quello che riguarda la presenza di malati. Rossi ha elogiato i ragazzi spiegando loro che “la forza della ricerca contro i tumori è la curiosità di trovare qualcosa di nuovo per darlo agli altri”. Rossi, rispondendo ad alcune domande, ha anche chiarito alcune recenti notizie. Sull’incidenza nei tumori del consumo della carne rossa il medico, ribadendo di Nel 50% delle famiglie degli allievi un decesso per carcinoma evitare abusi, ha parlato di “terrorismo mediatico in quanto è stata demonizzata la carne, mentre dovrebbe essere demonizzato chi la lavora inserendovi conservanti e sostanze cancerogene”. INTERESSANTE la risposta sulle cure alternative: “Sono contrario perché chi le fa non vuole confrontarsi con la comunità scientifica”. In alto Lucente e Ciociola premiano il professore Marco Rossi; nelle foto piccole, da sinistra la consegna dei riconoscimenti: il prefetto De Vivo con la dirigente Laura Laurendi, il giudice Ciociola con la docente Ruggiero, l’avvocato Iannotta con Mario Spanò, il sindaco di Cotronei Belcastro con Luciana Covello Il ricercatore ha spiegato: “L’Airc in questi anni ha premiato, con le sue donazioni la curiosità di tantissimi ricercatori per vincere una battaglia contro il cancro. Una guerra nella quale abbiamo vinto tanti scontri e che prima o poi vinceremo anche grazie alla vostra curiosità”. Un elogio ai ragazzi crotonesi verso i quali, come ha spiegato il presidente dell’Airc di Crotone, Raffaele Lucente, “l’associazione in questi anni si è rivolta per insegnare loro le regole della prevenzione dei tumori e il senso della solidarietà per aiutare chi svolge la ricerca contro questo male”. Uno scopo quello dell’Airc che è stato ricordato dal giudice Michele Ciociola il quale ha annunciato, oltre alla tradizionale vendita dei cioccolatini della ricerca, anche gna di alcuni riconoscimenti - realizzati dall’orafo Michele Affidato - alla preside Laudari, alla professoressa Ruggiero, al socio Airc, Mario Spanò ed all’infermiera Luciana Covello che ha assistito Antonia Gareri i cui familiari, dopo la sua morte, venti anni fa contattarono l’Airc nazionale per creare a Crotone la prima sezione dell’associazione in Calabria. © RIPRODUZIONE RISERVATA Frane e pali pericolanti a Papanice Continuano a franare le strade provinciali prive di manutenzione ed interventi a causa delle disastrate condizioni economiche dell’ente intermedio. Casse disastrate come le strade che ogni giorni percorrono centinaia di automobilisti. L’ultima segnalazione è dei consiglieri comunali Manuela Cimino, Enrico Pedace ed Antonio Fabio Trocino che hanno scritto al Prefetto di Crotone, Vincenzo De Vivo, ed al presidente della Provincia, Peppino Vallone, per segnalare uno smottamento al km 7 della strada provinciale 52 che collega la città di Crotone alla frazione Papanice. Si tratta di una parte della strada a ridosso dell’abitato di Papanice che, probabilmente anche a causa delle piogge che nei giorni scorsi hanno colpito la Calabria, è interessata da un pericoloso fenomeno di smottamento di terreno. Nell’occasione i tre consiglieri comunali segnalano sempre nella zona di Papanice “la presenza di un pilone Enel attualmente tenuto in piedi da un cavo d’acciaio e pertanto in apparente stato di precarietà e pericoloso per l’incolumità degli abitanti che quotidianamente fruiscono la zona”. Cimino, Pedace e Trocino chiedono “che si provveda immediatamente a verificare l’entità della problematica posta in essere al fine di tutelare la pubblica incolumità e laddove ce ne fosse bisogno, avviare tutte le azioni necessarie finalizzate alla risoluzione di quanto segnalato”. © RIPRODUZIONE RISERVATA