Ero una ragazzina di campagna, in città si veniva molto di rado

Ero una ragazzina di campagna, in città si veniva molto di rado. Quella volta che venni, andai
a visitare la chiesa di Sant’Andrea. Quando scesi i gradini per vedere i Sacri Vasi rimasi
meravigliata di tutte le bellezze che avevo davanti agli occhi. Sono passati quasi 75 anni e,
quindi, non ricordo tutto con precisione: mi è rimasto impresso l’altare con in cima i Sacri
Vasi. Erano una cosa meravigliosa, soprattutto per me che non avevo mai visto una cosa così
bella. Intorno c’era una cancellata rotonda e c’era molta luce.
Con il passare degli anni sono tornata a vederli e andavo qualche volta alla processione che si
teneva il Venerdì Santo. I Sacri Vasi venivano portati fino in Duomo e c’era tantissima gente,
tanto che non si riusciva nemmeno ad entrare nella chiesa di Sant’Andrea. C’erano gli uomini
in uniforme, come se passasse un importante personaggio di oggi. Tra gli uomini che
scortavano i Vasi c’era anche mio cognato, che allora era fidanzato con una delle mie sorelle.
Prima della processione, io, le mie sorelle e una signora anziana, nostra vicina di casa,
andavamo alle tre ore di Agonia: per tre ore si pregava nella chiesa di Sant’Andrea.
Sono state esperienze molto importanti per me che, ancora oggi, ricordo con piacere. Avrei il
desiderio, prima di morire, di scendere ancora quei gradini e visitare i Sacri Vasi.
Nonna Eda