Identificazione e monitoraggio del talento (Antonio La Torre)
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Identificazione e monitoraggio del talento (Antonio La Torre)
Antonio La Torre Facoltà di Scienze MotorieUniversità degli Studi di Milano Maria Francesca Piacentini Università degli Studi di Roma Foro Italico Definire un "talento" non è cosa da poco, poichè non esiste ancora una teoria (scientifica) adatta a definirlo La tematica del talento sportivo ci porta a conoscenze, basate solo sulla evidenza della pratica, ossia sul risultato finale Tale risultato è l'unità di misura a cui ci si affida per capire quale ragazzo/a è o sarà un "talento" Prof. Antonio La Torre CHE COSA È IL TALENTO ? TALENTO = ATTITUDINE(I) SPECIALE(I), UNICA(CHE) POTENZIALE Per il SUCCESSO, per diventare ATLETA D’ELITE, e/o per la PRESTAZIONE DI ALTO LIVELLO Prof. Antonio La Torre TALENTO Talento spiegherebbe la capacità di avere successo in un determinato sport Talento origina da fattori genetici Allenatori “allenati” possono individuare un talento precocemente Indicatori del talento possono predire chi potrebbe avere successo Solo una minoranza di bambini ha talento Talenti non necessariamente sono specifici per un determinato sport Smith D. A framework for understanding the training process leading to elite perfomance Sports Med 2003 Prof. Antonio La Torre IL PROCESSO DI IDENTIFICAZIONE Necessaria estrema competenza ed organizzazione in una vera e propria strategia con una scelta accurata dei parametri caratterizzanti lo sport e l’età di riferimento Prof. Antonio La Torre IDENTIFICATION CONFIRMATION DEVELOPMENT SELECTION DETECTION TID: Talent Identification Program: Identificazione del talento TDE: Talent development program: Sviluppo del talento (Vayens et al 2004) Prof. Antonio La Torre Spesso nella selezione del talento ci si sofferma innanzitutto sulla prestazione momentanea del ragazzo/a poi sulle qualità fisiche e fisiologiche poi sullo sviluppo tecnico Vengono molto spesso trascurati gli aspetti mentali che sono quantificabili e misurabili così come i parametri fisici Prof. Antonio La Torre TALENTO Un numero sempre maggiore di ricercatori nell’ambito dello sport indicano come cruciali nella selezione del talento gli aspetti psicologici (ovvio: con l’età gli atleti diventano omogenei per capacità organico muscolari, per il motore e per le abilità e tecniche acquisite) (Vayens et al Sports Med 2008) Prof. Antonio La Torre MA L’ L’ETÀ ETÀ PER IL TID ? Ogni sport ha le proprie caratteristiche: Calcio prevede una specializzazione precoce Ginnastica ha un picco prestativo in età molto giovane Canottaggio ha una specializzazione tardiva Maratona, triathlon hanno un picco prestativo successivo a molti sport Sport che hanno poche variabili predittive (ciclici) o molte variabili predittive, open o closed skill (Voyens et al Sports Med 2008) Prof. Antonio La Torre Anzianità allenamento (anni) RAPPORTO TRA ETÀ E ANZIANITÀ ALLENAMENTO DI GINNASTE (RITMICA) 6 5 Età migliore per iniziare 4 anni 3 2 1 0 0 8 10 11 12 14 Età (anni) Alle atlete che avevano iniziato allenamento a 8 anni ci volevano 5 anni per raggiungere vertice, per coloro che lo avevano iniziato a 11 anni, solo 3 anni (Starosta 2000) Prof. Antonio La Torre PRATICA (DELIBERATE PRACTICE) Esiste vasta letteratura scientifica che dimostra che la prestazione massima necessita di almeno 10 anni di allenamento per migliorare tecnicamente, fisicamente e tatticamente Un fattore che confonde nella selezione del talento è la confusione fra età cronologica e biologica Ciò che sembra un talento è invece solo un bimbo fisicamente più maturo Forse, secondo Helsen (1998) chi ha più talento è anche più motivato e si allena meglio Smith D. A framework for understanding the training process leading to elite perfomance Sports Med 2003 Prof. Antonio La Torre ALLENABILITÀ ALLENABILITÀ Potenziale per il miglioramento influenzato da: Genetica, età, esperienza precedente e stato di fitness attuale Tecnica Fattori psicologici: motivazione, aggressività, capacità di concentrazione, tolleranza della fatica e del dolore, attitudine verso la vittoria o la sconfitta e capacità di rilassamento Carico-Recupero (Smith D. A framework for understanding the training process leading to elite perfomance Sports Med 2003) Prof. Antonio La Torre Identificazione e sviluppo del talento ruolo cruciale nella ricerca dell’eccellenza sportiva (Russel K. Et al 1989; Williams et al 2000) Progetti di piccole federazioni che mirano a trovare futuri campioni Programmi nazionali che prevedono la partecipazione di 9000 giovani studiati (Williams et al 2000, Abbot et al 2004) Prof. Antonio La Torre SISTEMI SPORTIVI IN RUSSIA 3000 scuole sportive per la partecipazione di massa 920 scuole per lo sviluppo di atleti di alto livello 2 milioni di giovani da 6 a 15 anni praticano regolarmente sport circa il 10% di tutti i giovani di quella fascia di età 60mila istruttori qualificati presenti nelle scuole sportive 35mila allenatori a tempo pieno 35mila atleti altamente qualificati si allenano a tempo pieno in queste scuole inclusi 2700 candidati per le squadre selezionate della Russia 0,14% di 35000 atleti rappresenta quindi 49 atleti selezionati Malina Atletica Studi 2009 Prof. Antonio La Torre SISTEMI SPORTIVI IN CINA IN PREVISIONE DI BEIJING 2008 La selezione ad alto livello inizia con bambini di 6 anni con il 2% dei selezionati come promettenti I bimbi selezionati frequentano scuole gratuitamente e sono filtrati attraverso competizioni sempre più intense Da questa fase emerge un’ elite di 80.000 ragazzi che trova posto nelle squadre provinciali. Di questi solo una piccola minoranza troverà posto nelle squadre nazionali Creando delle scuole apposite si riesce a vedere chi è dotato per lo sport e quindi indirizzarlo direttamente alla specialità più congeniale, invece di far scegliere prima ai bambini quello che vogliono fare Malina Atletica Studi 2009 Prof. Antonio La Torre SISTEMI SPORTIVI IN CINA IN PREVISIONE DI BEIJING 2008 In aggiunta il “PROGETTO 119” aveva l’obiettivo di sviluppare atleti negli sport in cui normalmente la Cina non eccelleva Partendo dagli 80.000, la CINA ha formato una squadra olimpica di 639 atleti che rappresentano meno dell’1% del totale I 5 sport che facevano parte del “PROGETTO 119” hanno procurato 13 medaglie: Atletica (2) Canoa/kayak (1) Canottaggio (2) Nuoto (6) Vela (2) Nelle Olimpiadi precedenti, nei 5 sport del “PROGETTO 119”, la Cina aveva vinto rispettivamente 1 e 4 medaglie Malina Atletica Studi 2009 Prof. Antonio La Torre Nuoto Hockey Base-Softball Canottaggio Tiro Atletica Pallavolo (4455 atleti olimpici) (Vaeyens et al, 2009) LO SPORT IN ITALIA Ricerca Censis-CONI Prof. Antonio La Torre NUMERO DI NON PRATICANTI, DIVISI PER FASCIA DI ETÀ E GENERE, DAL 1995 AL 2006 60 50 % 40 1995 2000 2006 30 20 10 0 Maschi Femmine 3-5 anni Maschi Femmine 6-10 anni Maschi Femmine 11-14 anni La pratica di attività sportiva dei bambini è fortemente legata alla disponibilità di tempo di un adulto che li possa accompagnare sia a giocare al parco sia a svolgere un’attività sportiva strutturata extrascolastica. Ricerca Censis-CONI Prof. Antonio La Torre 2000 2007 150 minuti E A SCUOLA ? 300 250 200 100 50 0 Ungheria Svezia Spagna Slovenia Slovacchia Romania Repubblica Ceca Portogallo Polonia Olanda Malta Lussemburgo Lituania Lettonia Italia Irlanda Grecia Gran Bretagna Germania Francia Finlandia Estonia Danimarca Cipro Bulgaria Belgio Austria Minimo numero di minuti dedicati settimanalmente all’educazione fisica scolastica nei differenti paesi Europei (Hardman 2008) Prof. Antonio La Torre PRINCIPALI NECESSITÀ NECESSITÀ Soprattutto il bacino di utenza giovanile impone quindi inizialmente due scelte strategiche precise da attuare assolutamente a questo punto della nostra “storia sportiva”: I. PROGRAMMARE UN RECLUTAMENTO MIRATO E PIÙ AMPIO POSSIBILE II. NON DISPERDERE LE RISORSE UMANE ACQUISITE Prof. Antonio La Torre FINANZIAMENTI Un reclutamento anticipato permetterebbe di concentrare gli investimenti verso un numero più ristretto di atleti al fine di risparmiare preziose risorse Hogan e Nortan (2000) sostengono come la relazione tra soldi spesi e medaglie vinte nelle Olimpiadi sia linearmente proporzionale. Per il Governo Australiano un oro olimpico corrisponde ad un investimento di 24 milioni di euro; mentre 5 milioni di euro sono necessari al conseguimento di una medaglia in generale Prof. Antonio La Torre IL TALENTO Disposizioni genetiche combinate con l’inizio dell’allenamento precoce e mirato portano ad avere risultati di altissimo livello Quindi serve individuare precocemente un talento e di seguito inserirlo precocemente nel processo di allenamento Prof. Antonio La Torre Tutto questo è in contrasto con anni di discussione sui rischi di una specializzazzione precoce e ci costringe a riflettere sulle tematiche del talento in modo più approfondito INCISO APPROCCIO MULTILATERALE Identificare un talento è comunque un lavoro molto complicato che richiede un appropriato approccio multilaterale vista la grande quantità di variabili che si propongono durante il percorso formativo (sportivo) di un giovane Con protocolli scientifici sia possibile determinare un talento nello sport con un’affidabilità accettabile (Pearson et al.,2006) Gli allenatori debbano essere in grado di interpretare i criteri necessari ad identificare particolari attitudini predisponenti al successo (Wiliams e Reilly, 2000) Prof. Antonio La Torre SELEZIONE Chi ha talento per uno sport generalmente ha talento anche per altri sport Alan Jones, allenatore di calcio in Nuova Zelanda, per reclutare giovani talentuosi andava ai campionati giovanili di salto in lungo perché il saltatore possiede le qualità per lui indispensabili per un buon giocatore di calcio: velocità, forza e potenza (Hollings (2002), NSA) Prof. Antonio La Torre L’IMPORTANZA DI UNA RICERCA … “DINAMICA” DINAMICA” Nel calcio giocatori di elite fanno registrare migliori prestazioni per quanto riguarda (Vaeyens et al. 2006): Forza Flessibilità Velocità Resistenza aerobica Resistenza Anaerobica Abilità tecniche Da notare come, ad esempio, negli U13 e U14 sono la velocità di corsa e le abilità tecniche che fanno la differenza mentre negli U15 e U16 la grossa differenza la fa la resistenza cardiorespiratoria. Prof. Antonio La Torre POTENZIALI FATTORI CHE PREDICONO IL TALENTO NEL CALCIO FATTORI FISICI Altezza Peso Composizione corporea Somatipo Crescita Massa magra Diametro osseo FATTORI FISIOLOGICI Capacità aerobica Resistenza aerobica Potenza aerobica FATTORI CHE PREDICONO IL TALENTO NEL CALCIO FATTORI SOCIOLOGICI Supporto dei genitori Background culturale Background socio-economico Educazione Rapporto allievo-isctruttore Ore di pratica FATTORI PSICOLOGICI Abilità percezioni cognitive Attenzione Intelligenza di gioco Anticipazione Creatività Potere decisionale Abilità tecnicomoto Personalità Controllo ansietà Concentrazione Fonte: Williams & Reilly (2000) Motivazione Autoconfidenza Le caratteristiche che differenziano i giovani calciatori variano in base all’età, quindi l’identificazione del talento deve essere un lavoro dinamico che offra comunque la possibilità di variare i parametri in un contesto di sviluppo a lungo termine (Vaeyens,et al. 2006) In età giovanile un lavoro “multilaterale” MIRATO e ORGANIZZATO deve permettere al giovane di avere un “bagaglio” utile per lo sviluppo di tutte le abilita tecniche Devono comunque esserci due condizioni: buon livello professionale dell’allenatore alto numero di ore dedicate alla disciplina Prof. Antonio La Torre RICERCA… RICERCA… LONGITUDINALE Prof. Antonio La Torre Prof. Antonio La Torre ATTITUDINE Individuare precocemente i fattori che stabiliscono e determinano l’attitudine a una specialità I futuri ottocentisti a 16 anni in quanto corrono i 400? I futuri maratoneti di alto livello, a 18 anni che tempo fanno sui 3000 m? Quali caratteristiche muscolari, antropometriche, tecniche, mentali si sono evidenziate tra i 16-18 anni? Prof. Antonio La Torre indirizzare giovani atleti maschi ad una specifica gara di mezzofondo seguendo alcuni CUT-Off point (fisiologici) predeterminati QUALUNQUE SIA LA SUCCESSIVA SPECIALIZZAZIONE BISOGNA SVILUPPARE RAPIDITÀ EFFICIENZA MUSCOLARE TECNICA CORRETTA FLESSIBILITÀ E MOBILITÀ ARTICOLARE Prof. Antonio La Torre SVILUPPO DEL TALENTO Un importante ammonimento per la selezione del talento ed i programmi di sviluppo: “Aspetta e guarda!” L’efficacia di tali programmi necessità di uno studio ed una valutazione sistematici Prof. Antonio La Torre I RISULTATI Ricordarsi che in queste fasce d’età il risultato, oltre che dall’allenamento, è fortemente influenzato dalla grande attività ormonale derivante dallo sviluppo del soggetto; quindi grande attenzione a non eccedere negli entusiasmi e/o nella depressione quando i risultati non arrivano più o non sono quelli attesi Prof. Antonio La Torre Campionati Mondiali Junior 2002 200m - Oro 20”61 - 16 anni Campionati del mondo Osaka 2007 200m - Argento 19”91 - 21 anni Olimpiadi Pechino 2008 200m - Oro RECORD MONDO 19”30 Anni 22 Campionati Mondiali 2005 Medaglia di Bronzo 50 km marcia 21 anni Campionati Mondiali 2007 Medaglia di Bronzo 50 km marcia 23 anni Olimpiadi Pechino 2008 Medaglia d’Oro 50 km marcia 24 anni I TEST Individuare e precisare i test idonei e correlati alle diverse discipline PROSPETTIVE FUTURE Questo modello di lavoro porterebbe in futuro a svariati vantaggi tra i quali: 1.il miglioramento delle chance di successo nella selezione 2.l’aumento del guadagno in relazione alle risorse investite 3.una minor incertezza nell’identificazione stessa dei talenti. Inoltre, nel caso venga prevista anche una inter-collaborazione tra le federazioni, i grossi problemi relativi al drop-out verrebbero sostanzialmente diminuiti vista la varietà di proposte e le possibilità che un giovane sportivo si potrebbe trovare di fronte LA STRATEGIA DEL TALENTO La strategia passa attraverso l’identificazione di varie fasi (obiettivi intermedi), che toccano in modo più o meno determinante la carriera di un atleta: FUTURA RICERCA Sviluppo a lungo termine (studi longitudinali) più che (de)selezione prematura Misura del tasso di progressione piuttosto che del dato secco Maturità Biologica ed impatto sul talento Approccio multilaterale nella selezione del talento CONCLUSIONI Non esiste ancora la “formula magica” per trovare una futura medaglia olimpica o il prossimo campione mondiale, anzi la percentuale di successo nei programmi di TID e TDE è difficilmente valutabile e la validità dei vari modelli applicati rimane comunque discutibile (Reigner et al 1993; Abbot et al 2004) Scovare e poi “accompagnare” verso l’eccellenza un giovane è sicuramente possibile purché si percorrano le giuste “strade” si mettano in pratica i protocolli scientifici ormai validati. È quindi necessario porre l’accento su fattori determinanti quali, naturalmente, la forte componente genetica, la sistematicità degli allenamenti e lo sviluppo di programmi di lavoro. C’è da sottolineare che questo duro lavoro di identificazione, monitoraggio e costruzione non può essere frutto solo della casualità come è finora successo