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Le tecniche dell`età gotica

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Le tecniche dell`età gotica
LA COSTRUZIONE
DELLA CATTEDRALE
1. LE IMPALCATURE
I blocchi di pietra calcarea destinati alla costruzione
degli archi,venivano tagliati con precisione
e uniti con la malta (calce,sabbia,acqua).
Una volta che gli archi si sostenevano da soli,
grazie alla solidificazione della malta,
le cèntine venivano smontate e riutilizzate per la
costruzione di un altro arco
Le impalcature, costituite da
pali e tavolati, venivano
costruite dai carpentieri.
I ponteggi venivano agganciati
ai muri.
5. COSTRUZIONE DEGLI
ARCHI
2. SOLLEVAMENTO BLOCCHI
DI PIETRA
I blocchi di pietra venivano sollevati
grazie ad una ruota collegata ad un braccio
mobile,fatta girare da degli uomini che
vi camminavano dentro.
4. SCULTORI E VETRAI
Scultori e vetrai realizzavano
nel cantiere le loro opere.
Il rosone veniva assemblato
a terra e dopo montato
sulla facciata principale della
cattedrale.
3. LE CÈNTINE
Le cèntine, impalcature che servivano per
la costruzione degli archi, venivano preparate a terra.
LE VETRATE
1. COTTURA MATERIE
PRIME
In una prima fase si ottiene
una pasta vetrosa cuocendo a
1500 °C circa sabbia di fiume
e ossidi minerali.
Dopo aver cotto il vetro
per fissare la grisaglia,si procedeva
con il montaggio delle tessere vitree
serrandole dentro listelli di piombo.
Il tutto veniva infine posto dentro
un telaio in ferro che veniva inserito
nello spazio di una finestra.
2. ROTAZIONE E TAGLIO
5. MONTAGGIO
La pasta vetrosa ancora calda
veniva fatta ruotare attorno
a una canna per farle assumere
la forma di un disco che veniva
tagliato a pezzi con un ferro
rovente
4. EFFETTI DI
CHIAROSCURO
Gli effetti di chiaroscuro si
ottenevano con la grisaglia che veniva
stesa sul vetro per impedire
il passaggio della luce.
Grisaglia: impasto di
polvere di vetro e di minerali
mescolati con un liquido
3. DISEGNO E
ASSEMBLAGGIO
Sulla base del disegno
preparatorio, si assemblavano i
pezzi di vetro e li si dipingeva
L’AFFRESCO
Dopo aver rifatto il disegno
scomparso,
si cominciava a stendere i
colori, cercando
di completare la parte prima
che l'intonachino seccasse.
Ogni porzione di affresco
eseguita in un
giorno era detta “giornata”.
Successivamente,sulla
porzione di spazio
che si voleva affrescare,
veniva steso l'intonachino,
impasto di sabbia fine e
calce,a cui veniva talvolta
aggiunta la polvere di marmo.
La stesura doveva rendere la
superficie perfettamente
liscia
CHE COS’E’ L’AFFRESCO
Una pittura eseguita sull'intonaco
ancora fresco di una parete
5. COLORAZIONE
1. L’ARRICCIO
4. L'INTONACHINO
Sulla parete da affrescare veniva
steso l’arriccio,uno strato d’intonaco
composto da un impasto di
sabbia grossa, calce e acqua.
3. IL DISEGNO PREPARATORIO
2. LINEE DI RIFERIMENTO
Il disegno preparatorio veniva
eseguito con il carboncino o con
l’ocra rossa (sinòpia)
Successivamente venivano tracciate
delle linee di riferimento
utili per il disegno preparatorio
Calce: materiale da
costruzione ottenuto
per cottura a temperatura
elevata del calcare
LA TEMPERA
1. REALIZZAZIONE
DELLA BASE
Ogni dettaglio veniva
colorato con leggere pennellate.
Quando il colore
era asciutto, si stendeva sopra
uno strato di vernice protettiva.
5. COLORAZIONE
Veniva realizzato
uno strato elastico con
colla, tela di lino e
gesso
2. DISEGNO
PREPARATORIO
La superficie della base
veniva levigata.
Su di essa veniva realizzato
con il carboncino il disegno
preparatorio che veniva poi
ripassato con l'inchiostro.
4. LA DORATURA
3. PREPARAZIONE dei COLORI
e del BOLO
La doratura veniva realizzata
incollando le foglie d'oro sul bolo
Bolo: terra argillosa,
untuosa e rossiccia
I garzoni macinavano nel mortaio
i minerali per ricavare
la polvere colorante (pigmento) e
preparavano il bolo
che serviva da base per la doratura
LA MINIATURA
Miniatura:la decorazione e
illustrazione di un manoscritto
Calcina: calce spenta così
chiamata perché trattata con
l’acqua.
Biacca: polvere bianca
ricavata dal piombo
Agata:pietra preziosa
della famiglia del quarzo
L’ultima fase consisteva nell’aggiunta
di lumeggiature (zone di luce) con
piccoli tocchi di pennello e di
motivi decorativi
1.DISEGNO E STESURA
DEL GESSO
Dopo aver eseguito il disegno,
il miniatore stendeva sulle parti
da indorare una base
composta da calcina,colla di pesce
biacca e zucchero.
Successivamente levigava
la superficie con un coltellino.
2. DORATURA A FOGLIA
5. LUMEGGIATURE
E DECORAZIONI
4. CONTORNO DELLE
FIGURE
Successivamente si ripassavano i
contorni delle figure con il nero per
dar loro maggior risalto rispetto
allo sfondo.
Si inumidiva la base con l’alito per
applicarvi sopra la foglia d’oro.
Questa veniva fissata e lucidata
con il brunitoio,uno strumento fatto con
un dente di animale o con un pezzo
d’agata
3. COLORAZIONE
Si stendevano i colori ottenuti mescolando
le polveri coloranti (pigmenti) con tuorlo o
albume diluiti con acqua.
Si accostavano tonalità
chiare a tonalità scure per far risaltare
meglio i colori
LA COSTRUZIONE
DELLA CATTEDRALE
1. LE IMPALCATURE
5. COSTRUZIONE DEGLI
ARCHI
2. SOLLEVAMENTO BLOCCHI
DI PIETRA
4. SCULTORI E VETRAI
3. LE CÉNTINE
LE VETRATE
1. COTTURA MATERIE
PRIME
2. ROTAZIONE E TAGLIO
5. MONTAGGIO
4. EFFETTI DI
CHIAROSCURO
3. DISEGNO E
ASSEMBLAGGIO
L’AFFRESCO
CHE COS’E’ L’AFFRESCO
5. COLORAZIONE
1. L’ARRICCIO
4. L'INTONACHINO
3. IL DISEGNO PREPARATORIO
2. LINEE DI RIFERIMENTO
LA TEMPERA
1. REALIZZAZIONE
DELLA BASE
2. DISEGNO
PREPARATORIO
5. COLORAZIONE
4. LA DORATURA
3. PREPARAZIONE dei COLORI
e del BOLO
LA MINIATURA
1.DISEGNO E STESURA
DEL GESSO
2. DORATURA A FOGLIA
5. LUMEGGIATURE
E DECORAZIONI
4. CONTORNO DELLE
FIGURE
3. COLORAZIONE
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