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Le donne d`impresa oltre la crisi Un sondaggio dirà cos`è cambiato

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Le donne d`impresa oltre la crisi Un sondaggio dirà cos`è cambiato
Artigianato 19
L’ECO DI BERGAMO
GIOVEDÌ 9 DICEMBRE 2010
a
Le donne d’impresa oltre la crisi
Un sondaggio dirà cos’è cambiato
Al via un questionario destinato alle oltre 2 mila iscritte all’Associazione artigiani
L’obiettivo: un osservatorio permanente e finanziamenti su esigenze documentate
a Un osservatorio per- scono a far emergere».
manente sull’imprenditoria
Il sondaggio, che inizierà nei
femminile in provincia di Berga- prossimi giorni e dovrebbe conmo che, partendo da un sondag- cludersi nei primi mesi del 2011,
gio tra le donne titolari d’impre- sarà realizzato con un questiosa, mira a conoscere come stan- nario alle oltre 2 mila imprendino affrontando la crisi, come è trici associate. Le domande sacambiata (se è cambiata) la loro ranno focalizzate soprattutto su
condizione economica e familia- condizioni familiari (eventuali
re e quali sono le loro nuove esi- figli a carico, presenza o assenza
genze di donne, madri, artigiane. del sostegno del coniuge, preÈ il progetto che sta metten- senza di anziani da dover seguido a punto il Gruppo Donne del- re), situazione economica e difl’Associazione artigiani che oggi ficoltà di accesso del credito. Ida
conta oltre 2 mila associate alle Rocca, artigiana, presidente del
quali propone interventi di so- Gruppo Donne e del Comitato
stegno e supporto per la crescita per la promozione dell’imprenculturale, economica e sociale.
ditoria femminile della Camera
«Dai dati presentati dall’Os- di Commercio di Bergamo, è
servatorio di Confartigianato al- convinta che non emergerà uno
la convention nazionale di Don- scenario troppo luminoso.
ne Impresa - spiega il presidenUn quadro difficile
te dell’organizzazione
«Già prima della crisi
di via Torretta, Angeuno dei problemi
lo Carrara - è emerso
maggiori delle donne
che l’Italia ha il priera la grossa difficoltà
mato in Europa per
a gestire il tempo a dinumero di imprendisposizione viste le intrici e di lavoratrici
combenze familiari autonome, quasi un
spiega - ma ora la similione e mezzo. Una
tuazione è certamenrealtà che è fortemente peggiorata. Quando
te presente anche in
usciremo dalla crisi
provincia: se ci limitutto sarà cambiato,
tiamo alle sole impresarà necessario fare
se artigiane, le donne
una serie di investiche rivestono cariche
societarie, come titoIDA ROCCA menti. Ma chi ci può
lari o socie, sono 8.027
GRUPPO DONNE dire se la donna imCONFARTIGIANATO prenditrice sarà ancoe in tutta la Lombardia oltre 68 mila, rispetto a un to- ra in grado di andare avanti con
le sue gambe, se le vicende della
tale nazionale di 367 mila».
vita l’avranno portata a gestire da
Un’indagine oltre i numeri
sola il tutto, se il marito avrà an«Ma questi numeri - prosegue -, cora il proprio lavoro? Con queche da un lato possono sembra- sto sondaggio, che non è mai stare più che positivi perché mo- to fatto prima d’ora, tasteremo il
strano una sostanziale tenuta polso della situazione e, raccolti
della categoria nonostante la cri- i dati, contiamo di coinvolgere
si, dall’altro non riescono a for- tutte le realtà sociali e politiche
nirci un quadro realistico sulla del territorio (penso ad esempio
reale condizione in cui si opera. a Imprese & Territorio) per troPer questo il nostro Gruppo vare risposte mirate a esigenze
Donne ha pensato di contattare concrete e documentate. Non
direttamente le "protagoniste" possiamo più pensare di trovare
creando un osservatorio: dalla finanziamenti per progetti generaccolta dei dati e dall’analisi del- rici di sostegno: se devo fare una
le effettive esigenze delle asso- richiesta per un finanziamento
ciate potremo approntare pro- devo andare sul sicuro e un osgetti di sostegno mirati perché servatorio come questo che vobasati su situazioni reali, sul rap- gliamo creare, che auspico si rieporto imprenditorialità-fami- sca a rendere permanente, diglia, che i numeri da soli non rie- venta una base indispensabile
«Non si può
più puntare
a risorse
per progetti
generici»
L’imprenditoria femminile è molto diffusa anche in provincia: le donne titolari o socie di un’impresa sono più di 8 mila
per aprire una discussione».
In questo ambito diventa necessario anche il mutuo-aiuto.
«Purtroppo - continua Ida Rocca, che è anche vicepresidente
vicaria del Gruppo Donne Impresa di Confartigianato Lombardia - tutti i progetti rivolti all’universo lavorativo femminile
sono pensati per la persona dipendente e quasi mai per la titolare d’impresa. In presenza di
uno Stato latitante, siamo noi a
doverci rimboccare le maniche
per sostenerci a vicenda. Se dovesse emergerne la necessità,
potremmo anche pensare di costituire una dote, un salvadanaio
comune dal quale l’imprenditrice potrà attingere per fronteggiare le diverse difficoltà».
Aiuto che è anche formativo:
«La Camera di Commercio, accogliendo una nostra idea, ha
realizzato un ciclo di seminari
per aiutare le donne imprenditrici a dividere la gestione del patrimonio familiare da quello
aziendale». ■
Il bilancio
A
Al Punto In.Formativo
40 contatti in un anno
Punto In.Formativo in Associazione
dalla gestione aziendale a quella
bancaria, oltre alla possibilità di
avere una home-page sul sito
www.puntoinformativo.org, per
rendere meglio visibile la propria
attività.
«Le consulenze maggiormente
svolte nel 2010 - spiega Ivana Belotti, responsabile dello sportello sono state quelle legate al marketing, al controllo di gestione e allo
sviluppo di strategie aziendali. La
singolarità dello sportello è che sta
diventando un punto di riferimento a tutto tondo, a cui si rivolgono
anche imprenditrici non necessariamente artigiane, per chiedere
consigli e riferimenti sul territorio
per il loro tipo di attività».
Per informazioni e per essere selezionate tra le 20 aziende che aderiranno al progetto di consulenza in
cantiere per il prossimo anno è possibile contattare lo sportello ai seguenti recapiti: 035.274233; e-mail:
[email protected].
MARCHIO
SDART
NOMINA
Imprese di pulizia
Qualità per 20
Scuola per dirigenti
Lezione al Km Rosso
Doppia conferma
per Carrara all’Anap
Sono 20 le imprese di pulizie
bergamasche che, dopo aver
partecipato alla tredicesima
edizione del percorso formativo organizzato dall’Associazione artigiani, hanno ottenuto il marchio di qualificazione professionale «Pulitore qualificato 2011». Per iscriversi alla prossima edizione:
035.274.321; e-mail: [email protected].
Terza e ultima lezione dell’anno,
per la terza edizione di Sdart, laScuola dirigenti artigiani dell’Associazione. Mercoledì 15 dicembre, i 25 imprenditori artigiani
frequentanti si sposteranno al
Kilometro Rosso di Stezzano per
la lezione di Giuseppe Delmestri,
docente di Economia aziendale
dell’Università di Bergamo e direttore School of management.
L’anno riprenderà a gennaio.
Resta alla guida di Anap Lombardia Giuseppe Carrara, che
è anche presidente provinciale con i consiglieri: Pietro Abbiati, Adriano Arzuffi, Abele
Citaristi, Daniele Coita, Angelo Duina, Luciano Facchinetti,
Maria Teresa Frigeni, Giuseppe Gusmini, Ferruccio Meneghin, Bianca Pedrini, Andrea
Salvi, Pasquino Taiocchi, Cecilio Testa, Gianfranco Tonoli.
A
Quaranta contatti, una decina in
più dello scorso anno, di donne intenzionate ad aprire una nuova attività, o ad avere informazioni di
vario tipo sull’imprenditorialità.
È il primo bilancio 2010 del «Punto
In.Formativo dell’Impresa Donna»
sportello dell’Associazione artigiani, coordinato da Bergamo Formazione, che mira a supportare la
donna imprenditrice nella gestione e organizzazione aziendale.
Oltre all’attività di informazione e
orientamento, anche quest’anno lo
sportello ha seguito direttamente
20 aziende «in rosa», appositamente selezionate tra quante hanno fatto richiesta, fornendo 400
ore complessive di consulenze specifiche: dal marketing, al legale,
a
Nell’agenda del 2011
guida agli adempimenti
a Non una semplice agenda
ma un viaggio a tappe nella vita dell’impresa, a cominciare dalla sua costituzione, con la spiegazione di
normative, incombenze fiscali, requisiti tecnico-professionali per intraprendere una determinata attività, servizi e progetti per lo sviluppo, opportunità di accesso al credito.
È il contenuto dell’Agenda 2011
dell’Associazione artigiani, che
in questi giorni è in distribuzione a tutte le aziende associate.
Un appuntamento tradizionale che quest’anno, nella parte
L’agenda 2011 degli artigiani
informativa a corredo dell’agenda vera e propria, affronta le incombenze che l’imprenditore
artigiano (con un’attività avviata o con l’intenzione di diventarlo) deve seguire: dagli adempimenti riguardanti Camera di
Commercio, Inps e Inail agli obblighi con il fisco fino alla gestione dei rapporti di lavoro con i dipendenti.
Tra le diverse sezioni tematiche, una è interamente dedicata
ai rapporti con la previdenza, al
fine di fare chiarezza sulle diverse forme previdenziali e pensionistiche del lavoratore autonomo, e un’altra dedicata alle imprenditrici donne e mamme, per
guidarle tra tutele e indennità riconosciute in caso di gravidanza e maternità. ■
IN BREVE
Pagina in collaborazione con ASSOCIAZIONE ARTIGIANI BERGAMO www.artigianibg.com
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