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indovino mi disse - Comune di Vedano al Lambro

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indovino mi disse - Comune di Vedano al Lambro
“UN INDOVINO MI DISSE”
Di Tiziano Terzani
“La profezia che mi riguardava mi dava la possibilità di esplorare i vari metodi, di battere nuove
vie della conoscenza, e di affrontare questo strano mondo di mistero tante volte intuito, intravisto,
sfiorato, ma mai preso abbastanza sul serio”.
1976, Hong Kong. A Tiziano Terzani, corrispondente dall’Asia per
il giornale tedesco “Der Spiegel”, un indovino prevede che nel 1993
morirà a causa di un incidente aereo, e gli consiglia pertanto di
viaggiare esclusivamente via terra. Alla fine del 1992 Terzani
decide di seguire il consiglio del vecchio predicatore, più per
curiosità che per paura, e ottenuto il permesso dal giornale di
proseguire i suoi viaggi via mare e via terra, inizia questa
straordinaria avventura, cercando di incontrare più indovini e
astrologi possibili per avere conferma della profezia. Così, zaino in
spalla e via per nuove avventure tramite navi, taxi sgangherati,
risciò, motorini ed altri mezzi di fortuna. Attraversando in lungo e
in largo la sua amata Cina, il Giappone, Singapore e la Thailandia
riscopre l’importanza della diversità, la ricchezza di ogni popolo che
sta proprio nelle differenze; apprende con tristezza fin dove il
progresso ha allungato i suoi tentacoli distruggendo miti e leggende,
annientando culture millenarie, donando superficialità, grigiore,
pochezza e smarrimento d’identità. È l'occasione per riscoprire la
vera Asia, non quella dei ministri, degli ambasciatori e delle grandi personalità, ma quella della
gente comune.
Tiziano Terzani
Tiziano Terzani (Firenze, 14 settembre 1938 –
Pistoia, 28 luglio 2004) è stato un giornalista e
scrittore italiano. Corrispondente dall’Asia per
Der Spiegel, nel gennaio 1972 si stabilì a
Singapore in Winchester Road aprendone il
primo
ufficio
in
Peck
Hay
Road.
Contemporaneamente coltivò la collaborazione
con L’Espresso - il settimanale romano diretto
da Livio Zanetti con vicedirettore Nello Ajello.
A questo aggiunse il rapporto con il quotidiano
milanese Il Giorno. Dal luglio 1974 al maggio
1975 Terzani collaborò anche con Il
Messaggero, diretto in quel periodo da Italo Pietra. Nel 1975 fu tra i pochi giornalisti non solo ad
assistere alla caduta di Saigon, ma a rimanervi per tre mesi dopo la presa del potere da parte delle
forze comuniste. Dopo un viaggio preliminare per Der Spiegel tra fine del 1979 ed i primi giorni del
1980 Terzani riuscì a stabilirsi definitivamente a Pechino come primo corrispondente di un
magazine occidentale, anticipando i concorrenti TIME e Newsweek, e realizzò così a 41 anni il
sogno concepito nelle aule della Stanford University. Trascorse i suoi ultimi giorni ad Orsigna, il
rifugio di una vita, sull'Appennino tosco-emiliano, spegnendosi il 28 luglio 2004. Le sue ultime
memorie sono registrate in un'intervista televisiva intitolata "Anam, il senza nome” e nel libro
postumo La fine è il mio inizio, in cui Terzani riferisce al figlio Folco le proprie riflessioni di tutta
una vita.
Dello stesso autore:
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Un altro giro di giostra, Longanesi, 2004
Anam il senza nome. L’ultima intervista a Tiziano Terzani, DVD, Longanesi, 2005
Pace per tutti, tutti per la pace, EMI, 2005
La fine è il mio inizio, Longanesi, 2006
Fantasmi. Dispacci dalla Cambogia, Longanesi, 2008
Un indovino mi disse, TEA, 2008
Lettere contro la guerra, TEA, 2008
Pelle di leopardo, TEA, 2008
In Asia, TEA, 2008
Buonanotte, signor Lenin, TEA, 2008
La porta proibita, TEA, 2008
Angkor, Liason, 2009
Un mondo che non esiste più, Longanesi, 2010
Che fare? E altre prose sulla pace, Via del Vento, 2011
Mustang. Un viaggio, Fandango Libri, 2011
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