Comments
Description
Transcript
Oggi non serve urlare più forte
5 febbraio 2015 SAVIGLIANO CORRIERE di SAVIGLIANO 7 Cussa: «Pronti a farci sentire se sposteranno Emodinamica» Dieci specialità confermate Di seguito, l’elenco delle dieci specialità mediche riconfermate all’ospedale Santissima Annunziata: Medicina; Cardiologia; Chirurgia; Ortopedia; Ostetricia; Pediatria; Medicina e Chirurgia Accettazione d’Urgenza (Mcau); Terapia Intensiva, Rianimazione e Anestesia; Radiologia. Inoltre, confermata l’Unità Terapia Intensiva Coronarica (Utic) e l’Emodinamica, almeno fino a quando l’ospedale di Verduno non vedrà la luce. Antonio Saitta Queste, invece, le discipline “libere”, ancora da assegnare a livello provinciale: Nefrologia e Dialisi; Oculistica, Otorinolaringoiatria; Urologia; Recupero e Riabilitazione; Anatomia e istologia patologica; Direzione Sanitaria (2 sedi); Farmacia ospedaliera; Sede emergenza 118 (2 sedi) Il Santissima Annunziata serve un bacino d’utenza di circa 200 mila cittadini Non sempre chi urla più forte riesce a farsi sentire meglio. Almeno così la pensa il sindaco Claudio Cussa (presidente della Rappresentanza dei Sindaci dell’Asl Cn1), che giustifica il “silenzio mediatico” del saviglianese nei giorni in cui nei palazzi della Regione si approvava la riforma del sistema sanitario. È vero che l’ospedale “Santissima Annunziata” non è stato declassato, ma qualche problema resta. Su tutti, la certezza della permanenza del servizio di Emodinamica, che dovrebbe essere trasferito nel nuovo ospedale di Verduno, una volta ultimato. «Non era il momento di urlare, né di scendere in piazza – taglia corto il primo cittadino –, ma di dialogare per l’interesse della città. Questo non significa che non siamo pronti a lottare per l’ospedale: oggi, però, sarebbe una protesta fuori luogo». Savigliano ora gioca d’attesa: chiede più investimenti per poter mantenere i numeri d’utenza attuali, così da poterli giocare come carta vincente nella partita che si giocherà tra qualche mese (probabilmente anno), quando si tratterà di ridiscutere la proposta regionale di trasferire il servizio a Verduno. «Sarebbe una follia spostarlo 1 giorno La nuova sala di Emodinamica di Savigliano, inaugurata pochi mesi fa «Oggi non serve urlare più forte» – dice il presidente dell’associazione “Amici dell’Ospedale” Ezio Nava –. L’Emodinamica di Savigliano serve anche i cittadini delle vallate saluzzesi: ogni chilometro in più da percorrere mette a rischio la vita dei pazienti». Ma le dichiarazioni rilasciate dall’assessore regionale Antonio Saitta, in risposta all’europarlamentare Alberto Cirio che accusano la Regione di voler penalizzare il servizio di Emodinamica di Alba, non lasciano molto spazio ad interpretazioni (lettera pubblicata integralmente a pagina 10). «In Provincia di Cuneo sono previste due emodinamiche: una a Cuneo e una a Savigliano. Ad Alba l’Emodinamica non c’è mai stata e non dovrebbe esserci – spiega l’assessore –. Se non fosse che la Giunta precedente inserì nel piano sanitario un’Emodinamica da collocarsi nel futuro nuovo ospedale di Verduno: quando sarà completato e operativo avrà, infatti, una emodinamica. Sarà quella che attualmente è operativa a Savigliano e che verrà trasferita nel nuovo presidio». Ma Saitta conferma l’intenzione di spostare Emodinamica a Verduno Sarà quello in momento in cui, nel caso la diplomazia non dovesse funzionare, toccherà mettere mano a megafoni per urlare un po’ più forte di quanto fatto finora. Liste d’attesa: tempi biblici visita psichiatrica 31 giorni radiografia 66 giorni neurologia 94 giorni visita ortopedica 106 giorni guardia, garantendo la qualità dei servizi che ci ha contraddistinto finora: l’installazione della Risonanza magnetica è un grande passo in questa direzione». Capitolo personale: la richiesta è stata quella di definire, una volta per tutte, quali primariati spettino all’ospedale saviglianese. «Non possiamo continuare a gestire reparti con medici “fa- Il Santissima Annunziata è centro di riferimento per la pianura cuneese centi funzione” o a scavalco su altri ospedali – la lamentela di Nava –. Serve maggior chiarezza, sia per i dipendenti dell’Asl che per i pazienti». Nei prossimi mesi, probabilmente già a marzo, questo “tavolo” di confronto tornerà a riunirsi. «Non posso che dirmi soddisfatto del confronto con l’assessore Saitta, non tanto per le risposte che ci sono state date, quanto per il rapporto di dialogo con l’amministrazione regionale», ha dichiarato Cussa. Ad aprile, il dopo Bonelli: tra i candidati anche l’ex Bedogni colonoscopia 183 giorni visita oculistica 273 giorni visita Fundus Oculi Trentun giorni per una radiografia, contro i 9 dell’ospedale di Mondovì e i 7 di Fossano. Stando alle rilevazioni dei tempi d’attesa, che mensilmente l’Asl Cn1 rileva sui presidi della provincia, il “Santissima Annunziata” non brilla per rapidità: il vasto bacino d’utenza certamente influisce su questa particolare classifica, ma è indubbio che alcuni dati offrono spunti di riflessione interessanti. Ad esempio, per un visita oculistica (esame complessivo) bisogna aspettare 183 giorni (peggio soltanto Ceva e Saluzzo), mentre per un consulto ortopedico generale più di tre mesi (94 giorni). Un appuntamento in Dermatologica lo si ottiene a 50 giorni di distanza, mentre si devono attendere più di cento giorni per una colonoscopia. L’esame del Fundus Oculi, che secondo le indicazioni regionali dovrebbe essere svolto a non più di 60 giorni di distanza, viene fissato dopo 273 giorni d’attesa (9 mesi). Se non su vuole attendere, l’ospedale saviglianese è consigliato per la visita generale di Chirurgia (2 giorni d’attesa), per un colloquio psichiatrico (1 giorno), una colposcopia ginecologica (10 giorni, contro i 56 di Mondovì). Savigliano è centro sperimentale Direzione Asl: partita la corsa Urologia: tecniche all’avanguardia Parte la corsa alla successione di Gianni Bonelli alla guida dell’Asl Cn1. In questi giorni è iniziato il processo di valutazione dei curricula, da parte di una commissione di tre esperti nominati dalla Regione, per decidere i prossimi direttori generali delle Aziende Sanitarie Locali. Bonelli, che dirige l’Asl Cn1 dal 2012, potrebbe essere riconfermato, anche se il cambio della Giunta regionale non gioca a suo vantaggio. È vero che la decisione spetta alla Commissione, ma è indubbio che il nuovo assessore alla Sanità Antonio Saitta potrebbe segnare un taglio con la precedente legislatura proprio azzerando i vertici delle Asl piemontesi. A contendersi il posto ci sono 269 aspiranti: tra loro spiccano alcune “vecchie” conoscenze cuneesi, tra cui l’ex direttore gene- Gianni Bonelli rale Corrado Bedogni (oggi direttore dell’Asl 3 di Genova, ma residente a Savigliano), Pinuccia Carena e Giorgio Sapino (direttore del Dipartimento di Prevenzione e Igiene). Corrado Bedogni E proprio Bedogni, stando alle indiscrezioni della stampa ligure, potrebbe essere in pole postion per riconquistare la sua vecchia poltrona. a.g. Il dottor Andrea Moiso, medico in forza all’Urologia di Savigliano, parteciperà al congresso della European Society for Sexual Medicine di Copenhagen, per presentare un’originale tecnica chirurgica per il trattamento dell’incurvamento del pene, ideata e sperimentata dall’équipe del Santissima Annunziata. La “induratio penis plastica” rappresenta una delle cause più frequenti di alterazione della forma del pene in fase di erezione, cui si associa forte disagio se non impossibilità all’atto sessuale e conseguente compromissione della qualità di vita del paziente. Spiega Moiso: «Le tecniche chirurgiche in uso, a fronte di un ottimo risultato in termini di re- stituzione della normale morfologia, possono essere associate, in una percentuale che può arrivare sino al 25%, a una difficoltà al mantenimento dell’erezione. Per cercare di ovviare a tale complicanza, presso il nostro Una nuova metodologia per trattare il problema dell’incurvamento del pene Centro di Andrologia e Chirurgia Genitale Maschile, abbiamo ideato e messo a punto una nuova e originale tecnica che prevede l’impiego di una nota metodica di chirurgia plastica». Andrea Moiso Prima di procedere con la sperimentazione, il progetto è stato sottoposto al Comitato Etico che ha espresso il proprio parere favorevole; quindi è stata avviata la sperimentazione, che a oggi conta di 11 pazienti operati, che all’unisono ha riferito piena soddisfazione soggettiva dopo l’intervento. La tecnica era stata presentata lo scorso anno ad un congresso a Maratea.