Morì bimbo, medico e ostetrica assolti “con formula piena”
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Morì bimbo, medico e ostetrica assolti “con formula piena”
CN 62 .Savigliano e Racconigi STAMPA .LA SABATO 12 DICEMBRE 2015 SAVIGLIANO, I GENITORI DEL NEONATO SI ERANO COSTITUITI PARTE CIVILE AZIENDA CUNEO1 Morì bimbo, medico e ostetrica assolti “con formula piena” L’Asl sdoppia la direzione di Ostetricia e Ginecologia a Savigliano e Mondovì La tragedia nel 2010, quando Leonardo aveva solo una settimana BARBARA MORRA SAVIGLIANO Hanno fatto bene il loro mestiere e la morte del neonato non è dipesa dal loro intervento durante il parto. Il ginecologo Andrea Ciancio e l’ostetrica Federica Taricco sono stati assolti ieri dal tribunale con formula piena, «perché il fatto non sussiste». Finisce così un processo per entrambi molto doloroso. I due sanitari erano imputati per l’omicidio colposo del piccolo Leonardo, venuto alla luce il 22 ottobre 2010 all’ospedale di Savigliano e morto una settimana dopo. L’ospedale Santissima Annunziata di Savigliano La querela I genitori, una coppia di Lagnasco, presentarono querela contro i sanitari in servizio la notte del parto all’ospedale di Savigliano. Per l’allora sostituto procuratore di Saluzzo, Cristina Bianconi - in base alle consulenze tecniche svolte per l’accusa la morte era dovuta a polmonite per ingestione di meconio, le prime feci del neonato. Il medico torinese Guido Fritz, consulente del pubblico ministero, sostenne che il piccolo Leonardo non sarebbe morto ad appena una settimana di vita (venne poi ricoverato in neonatologia al «S. Croce» di Cuneo) se a Savigliano avessero praticato il cesareo. Sulla base della sua relazione la Procura decise di chiedere il rinvio a giudizio. Gli avvocati difensori «L’assistenza sanitaria fu corretta secondo ciò che prevede il protocollo» n «La morte di un neonato è una tragedia per tutti ma prendiamo atto che l’assistenza sanitaria prestata nel parto fu corretta, anche secondo il giudice». È il commento dell’avvocato Roberto Ponzio, difensore dell’ostetrica Taricco, mentre il ginecologo Ciangio era assistito da Luca Paparozzi. «I due sanitari hanno seguito le linee guida – continua Ponzio -. Inoltre per un nostro consulente dall’esame istologico si evince che la causa del decesso fu l’anossia cerebrare prenatale, una patologia congenita per cui la morte sopraggiunge qualche giorno dopo la nascita». [B. M.] Alla scorsa udienza il procuratore Francesca Nanni (subentrata a procedimento avviato) aveva chiesto l’assoluzione. I due imputati hanno sempre partecipato alle udienze così come a molte sono stati presenti i genitori del piccolo, costituiti parte civile. «Vorremmo solo sapere perché nostro figlio è morto» avevano dichiarato al giudice, aggiungendo che ciò che patirono di più oltre alla terribile perdita fu la mancanza di informazioni da parte del personale degli ospedali. Il tassello mancante dell’inchiesta e, quindi, del giudizio, è stata l’autospsia. Tutti gli esperti – ginecologi e anatomo patologi sentiti in aula - hanno allargato le braccia asserendo che quell’esame sarebbe stato l’unico a poter stabilire la reale causa della morte. L’accusa aveva fissato l’attenzione sul fatto che la fase di travaglio e di parto fosse stata molto lunga, sostenendo anche che il tracciato cardiotomografico del bambino non fosse stato regolare. Per un medico consulente delle difese, Roberto Testi, dell’ospedale Maria Vittoria di Torino, si trattò, invece, di un caso di una gravidanza che arriva a termine senza problemi, ma «con un feto che ha già una patologia che lo porterà all’anossia, ovvero alla mancanza di ossigeno». Andrea Puppo PIERO BERTOGLIO SAVIGLIANO Verrà sdoppiata la direzione di Ostetricia e Ginecologia degli ospedali di Savigliano e Mondovì, il cui primario Luciano Galletto andrà in pensione a fine anno. L’Asl Cuneo1 ha affidato due incarichi di sostituzione con decorrenza 16 dicembre: al «Santissima Annunziata» di Savigliano andrà Andrea Bianciotto, torinese, 47 anni, laureato e specializzato con lode a Ferrara, con un Master in Uro-ginecologia. Bianciotto ha lavorato a Mestre, a Pinerolo, dove ha collaborato con Galletto, a Savigliano e successivamente a Mondovì come responsabile del reparto di Ostetricia e Ginecologia sotto la direzione dello stesso Galletto. Ad Andrea Puppo, genovese, 41 anni, anche lui laureato e specializzato con lode, va l’incarico di direttore facente funzione sulla struttura analoga dell’ospedale di Mondovì. Puppo è stato assunto all’Asl Cuneo1 nel 2012, dopo un periodo di consulenza quando era dirigente medico all’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova e ha operato al «Regina Montis Regalis» e in consulenza permanente per la ginecologia oncologica e laparoscopia di secondo livello nella struttura di ostetricia e ginecologia di Savigliano. Genovese 41 anni assunto all’Asl Cuneo1 nel 2012 Andrea Bianciotto Torinese 47 anni, laureato e specializzato con lode a Ferrara Responsabile del gruppo interdisciplinare di cure di ginecologia oncologica dell’Asl Cuneo1, è responsabile dell’ambulatorio di ginecologia oncologica di Mondovì e Savigliano e dell’ambulatorio endometriosi e dolore pelvico di Mondovì. La scelta di Galletto La difficoltà di gestione di due direzioni come Savigliano e Mondovì è stata messa in evidenza da Luciano Galletto, attuale direttore, che nel commentare la decisione di andare in pensione ha affermato: «La doppia direzione e quindi responsabilità sono un peso eccessivo e questo è stato anche uno dei motivi che mi hanno spinto a prendere la scelta di lasciare a fine anno, sebbene potessi ancora rimanere in servizio».