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Bisogna vedere e sentire quello a cui si pensa
“Bisogna vedere e sentire quello a cui si pensa. Bisogna vederlo e afferrarlo. Bisogna fissarlo nella memoria e nei sensi. E bisogna farlo subito. Quando si è uno stato d’animo adatto al lavoro, la fantasia, attivissima, formicola di immagini. Inseguirle e afferrarle è pressapoco come inseguire un branco di aringhe” (S.Eisenstein) Cascina Alberta localita` CaÕ Prano 14 / 15049 - Vignale Monferrato (AL) TEL 0142.933313 / [email protected] CaÕ Mongetto 10 / 15049 Vignale Monferrato (AL) TEL 0142.933469 / [email protected] Enoteca Regionale del Monferrato Vignale Monferrato (Alessandria) via San Paolo 1 ang.corso Ferrucci TORINO tel 011 3856656 FAX 011 3854022 www.rekordata.it - [email protected] 2º monferrato film festival festival internazionale del cinema giochi di cinema a vignale dal 5 allÕ 11 settembre 2004 a Vignale Monferrato (Alessandria) il Monfilmfest si presenta alla sua seconda edizione con molte novita` a partire dal sottotitolo che dichiara apertamente la sua vocazione: ÒGiochi di cinema a VignaleÓ. Gli autori che partecipano al Monfilmfest giocano e si mettono in gioco. A Vignale dal 5 allÕ11 settembre, si produrra` cinema, senza mai perdere di vista lÕorizzonte su cui ci muoviamo che e` quello dellÕimmagine digitale e un profilo produttivo decisamente low budget. Crediamo molto nella pratica laboratoriale e nellÕidea che lÕuomo sia pienamente tale solo nel gioco , perdonateci la sottocitazione, un poÕ modaiola in questi giorni, di Rudolf Steiner, ma questa e` unÕidea che sottende i nostri progetti non solo da oggi Cerchiamo nuove storie e autori disposti a raccontarle, liberi di compiere qualsiasi scelta, senza condizionamenti da un ambiente spesso autoreferenziale, per dirla con un nostro autore, che perde il senso della creativita` per cercare meccanismi che ÒfunzioninoÓ, sinonimo di compromessi produttivi. Inoltre vogliamo rafforzare quanto durante la prima edizione si e` iniziato a tessere quando la trasformazione del Monferrato in un grande set cinematografico, ha messo in relazione e valorizzato il territorio in termini culturali, sociali ed economici. EÕ tale il rispetto che abbiamo per gli autori, ma soprattutto per la loro disponibilita` alla ricerca e al gioco che abbiamo mantenuto vivo il rapporto fra i partecipanti alla prima edizione e il Monfilmfest, rendendoli copartecipi di un nuovo gioco loro riservato Ci stiamo riferendo alla sezione ÒUN SOGGETTO PER SETTE FILMÓ dove i selezionati dellÕanno scorso della sezione Ò SETTE GIORNI PER UN FILMÓ, Federica Bassetti, Elisabetta Bernardini, Michele Citoni, Francesca Tosca Donato, Carlo Ghioni, Susan Garde Pettie e Adriano Valerio si sono misurati su un medesimo soggetto da interpretare liberamente, da luoghi lontani e diversi, fedeli al soggetto originale o aprendosi a una divergente infedelta` che ha permesso loro di giocare con la propria creativita` senza vincoli. Questo soggetto e` stato scelto dal comitato di selezione del festival di cui hanno fatto parte gli autori stessi, fra i partecipanti a unÕaltra sezione del festival che ha permesso anche a noi del Monfilmfest di giocare e ci riferiamo a ÒSETTE SOGGETTI PER SETTE FILMÓ, dove i film sono stati selezionati sulla carta Un rischio per il Monfilmfest, appunto un gioco, infatti alcuni autori selezionati hanno rinunciato alla realizzazione del film, altri non ce lÕhan fatta a finirlo, altri ancora sono giunti al termine della loro fatica. In tutti i casi i film che sono stati realizzati per noi saranno totalmente inediti sino al giorno delle proiezioni. La sezione che ha dato vita allÕidea del Festival Ò SETTE GIORNI PER UN FILMÓ, resta ovviamente lÕevento centrale che trasformera` Vignale come centro produttivo e il Monferrato tutto in un grande laboratorio di cinema. Come nella prima edizione un centinaio di autori ha proposto il suo lavoro piu` rappresentativo dal 2001 a oggi, senza limitazioni di tempo o di genere, per essere selezionati per una gara che prevede la realizzazione di un film in sette giorni, che ha come location obbligatoria IL MONFERRATO, con mezzi tecnici identici forniti dal festival e un regolamento che mette tutti allo stesso livello. rimodellato, pero`, rispetto allÕanno scorso, proprio sui suggerimenti di chi vi ha partecipato Gli autori selezionati sono stati sette, ma, confermando una formula collaudata positivamente lÕanno scorso, si e` deciso di attivare una Rassegna che mostri al pubblico sia i film degli autori selezionati per SETTE GIORNI PER UN FILM. sia i successivi sette perche´ lavori meritevoli di avere uno spazio di proiezione e di concorrere al premio del pubblico che e` trasversale rispetto a tutti i film proiettati. Il comitato di selezione del Monfilmfest vuole ribadire che non ha la presunzione di dire Òquesti sono i film migliori in assolutoÓ, ma certamente questi sono Òi film che vogliamo al nostro festivalÓ e sono la sua immagine. Questa dichiarazione speriamo possa essere utile a quegli autori che talvolta hanno chiesto la ragione della propria esclusione. A noi questo termine piace poco non ci permettiamo di escludere nessuno e speriamo di averlo qui definitivamente chiarito Per la sezione 300 SECONDI a tema libero, abbiamo selezionato 14 opere, sette in meno dellÕanno scorso, anche in questo caso lo sforzo da parte del Monfilmfest e` stato quello di presentare opere diverse fra loro e che in qualche modo offrano al pubblico differenti punti di vista e presentino un panorama del corto breve di un certo interesse. Siamo felici che in questa sezione si siano riconfermati due giovani autori che gia` sentiamo parte del nostro laboratorio e mi riferisco a Daniele Carrer, coraggioso narratore di storie difficili e Stefano Bertelli, sperimentatore nellÕambito del cinema di animazione che noi amiamo molto e che non trascuriamo mai nelle nostre selezioni. Inoltre vogliamo riproporre i sette film realizzati lÕanno scorso e che secondo la formula del festival sono stati visti soltanto nella giornata di sabato dopo la proiezione per la giuria. EÕ un regalo che facciamo al pubblico, che qui invitiamo caldamente alle nostre proiezioni, non dimenticando che uno dei film, ÒServizio GiardiniÓ di Elisabetta Bernardini, ha avuto una menzione speciale ai globi dÕoro 2003/2004 e ÒIndistruttibileÓ di Michele Citoni, che e` stato proiettato in varie manifestazioni legate al problema ambiente/amianto, organizzate dalla CGIL sul territorio , motivo di soddisfazione per noi coproduttori del film. Inoltre ha partecipato al circuito Docume`, importante vetrina del documentario italiano e recentemente a Documentary in Europe a Bardonecchia. Il programma e` ricco e diversificato, il numero sette, che e` il numero del Monfilmfest, insegue i film da un gioco allÕaltro e come mi aveva suggerito questa primavera Michele Citoni, avrei dovuto chiudere il festival con la proiezione di ÒSette Spose per Sette FratelliÓ. Un futuro pieno di idee ci offrira` il tempo di farlo nelle prossime edizioni Non possiamo dimenticare e qui ringraziamo tutti coloro che lÕanno scorso hanno raccontato storie difficili e dolorose, voci inascoltate della tragedia amianto, come nel caso dei partecipanti al documentario ÒIndistruttibileÓ; chi spontaneamente ha recitato in film di finzione; chi ha collaborato a vario titolo ai film come i giovani runners, chi ha ricercato e fornito oggetti di scena, chi ha offerto unÕospitalita` che le stesse troupes hanno costantemente sottolineato La partecipazione di tutti e` fondamentale alla realizzazione del Monfilmfestival e ci auguriamo che a Vignale dal 5 allÕ11 settembre ci si diverta, che il pubblico e il territorio con i suoi abitanti si facciano coinvolgere nel gioco.come gia e` accaduto durante la prima edizione, anzi noi ci auguriamo ancor di piu`. Agli autori auguriamo una settimana di gioco avvincente ed emozionante e come sempre ci e` capitato di fare, chiediamo aiuto alle arti tutte, qualunque esse siano, per rendere trasparenti i motivi per cui vi proponiamo questa sfida: . ÒLa vita e' vuota se non la riempi con un impegno esaltante e rischioso. L'impegno, e' naturale, non puo' che esssere uno: il lavoro. L'altro lavoro, quello invisibile, e' il lavoro dell'anima, dello spirito, del talento, le cui creazioni trasformano il mondo rendendolo piu' ricco, piu' giusto e piu' umano. Leggevo molto. Ma, anche riguardo alla lettura, sai com'e'... riesci ad avere davvero qualcosa dai libri solo se sei capace di mettere qualcosa di tuo in cio' che stai leggendo. Voglio dire, solo se ti accosti alla lettura come a un duello, con lo stato d'animo di chi e' disposto a ferire e a essere ferito, a polemizzare, a convincere e a essere convinto, e poi, dopo aver fatto tesoro di quanto hai imparato, lo impiegherai per costruire qualcosa nella vita o nel lavoro.Ó (Sandor Marai, La donna giusta) Giuseppe Selva direttore artistico PROGRAMMA delle PROIEZIONI MERCOLEDIÕ 8 tre proiezioni giornaliere per ogni sezione ore 14,00 - 17,20 - 20,30 concorso 300 SECONDI WE ÔLL NEVER FORGET YOU di Gavin Hume (240Ó) IN CINQUE MINUTI DI CAFFEÕ di Enrico Bossan (22Ó) KATOÕ di Carlo Strata e Tommaso Volpi (300Ó) CENTOVENTIDUE di Riccardo Rismeni (300Ó) ore 14,20 - 17,40 - 20,50 concorso SETTE SOGGETTI PER SETTE FILM MERRY CHRISTMAS, MOTHER FUCKER! di Marco Magni TARDI di Mila Trevisan ore 14,50 - 18,10 - 21,20 concorso UN SOGGETTO PER SETTE FILM BAGNO DÔAMORE di Federica Bassetti (7Õ) INDELEBILE di Elisabetta Bernardini (7Õ) ore 15,10 - 18,20 - 21,40 rassegna SETTEGIORNI PER UN FILM CORAGGIO, CORAGGIO, CORAGGIO di Andrea Jublin (10Õ) NAZCA di Vincenzo Fattorusso (15Õ) LA FORESTIERA di Tilde Di Dio (15Õ) LACRIMA INCHIOSTRO di Dario Leone (28Õ) ore 16.20 - 19,30 - 23,00 rassegna I MAGNIFICI SETTE, MONFILMFEST 2003 INDISTRUTTIBILE di Michele Citoni (56Õ) GIOVEDIÕ 9 tre proiezioni giornaliere per ogni sezione ore 14,00 - 17,30 - 20,30 concorso 300 SECONDI MY FAVOURITE BUSH di Marco Della Colletta (60Ó) IL VIAGGIO DI CARLO di Sandra Casale , Giorgio Maurino e Leo Migliano (180Ó) IL PONTE di Paolo Bartoli (200Ó) TRASH PICKING HOURS di Stefano Bertelli (240Ó) IL MIO MONDO PERSONALE PARTE II (1977) di Daniele Carrer (120Ó) ore 14,15 - 17,45 - 20,45 concorso SETTE SOGGETTI PER SETTE FILM REALTAÕ IMMAGINARIA di MArco Palagi IL CLIENTE DA LEI CHIAMATO NON E` AL MOMENTO RAGGIUNGIBILE".(da "PAROLE IN LIBERTA`") di Elisa Frasinetti ore 14,45- 18,15 - 21,15 concorso UN SOGGETTO PER SETTE FILM STANDPOINTS di Carlo Ghioni (8Õ) (senza titolo) di Michele Citoni ore 15,05 - 18,35 - 21,35 rassegna SETTEGIORNI PER UN FILM VIE SUR MARS di Carlo Avventi (14Õ) VORTICE di Marzio Mirabella e Massimo Stella(6Õ54)Ó NUNCA MAIS di Federico Micali, Stefano Lorenzi, Teresa Paoli (40Õ) FIUMANA di Sandro Carnino (5Õ) ..DID YOU EVER di Justin Leonard Stauber (29Õ) ore 16.35 - 20,05 - 23,05 rassegna I MAGNIFICI SETTE, MONFILMFEST 2003 CAVALLINO di Carlo Ghioni (19Õ) IL SACCO di Federica Bassetti (14Õ) SERVIZIO GIARDINI di Elisabetta Bernardini (6Õ20Ó) VENERDIÕ 10 tre proiezioni giornaliere per ogni sezione ore 14,00- 17,30 - 21,,00 concorso 300 SECONDI VEDO di Vincenzo Catanzariti (300Ó) GIACOMO di Giulia Oriani (2Õ58Ó) THE GAZOLINE di Alessandro Gavazza (2Õ25Ó) ..OCCHI CHE TOCCANO di Sergio Loppel (3Õ45Ó) GIOELE E I PAPAVERI di Paolo Lacola (190Ó) ore 14,20 - 17,50 - 21,20 concorso SETTE SOGGETTI PER SETTE FILM POINT OF VIEW di Silvia Rossi e Ugo Piva LUI CI STARA` DENTRO di Manuela Terranova (5Õ) UN BATTITO DI VITA di Virginia Barrett SABATO 11 ore 10,00/ 14,30/ 18,30 proiezione delle sette opere della competizione SETTE GIORNI PER UN FILM realizzate da: Sandro Carnino Carlo Ghioni Andrea Jublin Federico Mazzi Federico Micali Marzio Mirabella e Massimo Stella Francesco Uboldi ore 20,30 PREMIAZIONE e proiezione delle opere vincitrici ore 14,50 - 18,20 - 21,50 concorso UN SOGGETTO PER SETTE FILM (senza titolo) di Susan Garde Pettie TITOLO DA ANCORA DEFINIRE di Francesca Tosca Donato NASI E TULIPANI di Adriano Valerio (20Õ) ore 15,40 - 19,10 - 22,40 rassegna SETTEGIORNI PER UN FILM ROM MUSICISTI SOTTERRANEI di Francesco Uboldi (27Õ) LA SAGOMA di Federico Mazzi (9Õ30Ó) COMUNQUE VIVANO LE DONNE di F. Tosca Donato (15Õ) UN ANGE PASSE di Adriano Valerio (7Õ45) IERI OGGI E DOMANI di Carlo Ghioni (10Õ) ore 16,55 - 20,25 - 23,55 rassegna I MAGNIFICI SETTE, MONFILMFEST 2003 DOLCE FAR NIENTE di Susan Garde Pettie (8Õ40Ó) VAÕ GINA di Francesca Tosca Donato (2Õ12Ó) UN GIORNO DI IERI di Adriano Valerio (16Õ) Tutte le proiezioni avranno luogo presso i locali di Palazzo Callori, sede dellÕEnoteca Regionale del Monferrato RASSEGNA SETTE GIORNI PER UN FILM ÒI PRIMI SETTEÓ SETTE GIORNI PER UN FILM e` Òun gioco di cinemaÓ che vedra` partecipare sette registi che in sette giorni realizzeranno un film in digitale nel Monferrato dal 5 al 11 Settembre. La RASSEGNA presenta quattordici opere che hanno partecipato alla selezione. i primi sette film hanno consentito ai registi di partecipare a SETTE GIORNI PER UN FILM . Questo primo gruppo e` denominato: Òi primi setteÓ. CORAGGIO CORAGGIO CORAGGIO di Andrea Jublin (Torino) Aspirazioni, speranze e frustrazioni di un giovane alla ricerca dellÕamore.. beta 10Õ Italia 2004 soggetto, sceneggiatura, regia e montaggio: Andrea Jublin fotografia: Massimo Setteducati montaggio: Manuela Marengo suono: Vito Martinelli Sonia Portoghese Mirko Guerra produzione: Compagnia cinema indipendente celluloide interpreti: Lisa Galantini Massimo Brizi Andrea Jublin Camposanpiero (Padova) 1973 FIUMANA di Sandro Carnino (Torino) Paragone tra lÕacqua, elemento indispensabile per la nostra vita ,che durante le piene diventa un ostacolo e le automobili, la cui crescita senza controllo sta limitando gli spazi e i rapporti umani. minidv, 6Õ, Italia, 2003 soggetto, sceneggiatura, regia, fotografia suono e montaggio: Sandro Carnino interpreti: Aldo Rendina Massimo Bonato Sandro Carnino, Torino, 1964, regista IERI, OGGI E DOMANI di Carlo Ghioni (Torino) Dicembre 2001: lÕeconomia argentina collassava e scompariva nel silenzio delle autorita` monetarie internazionali. LÕaristocrazia del paese fuggiva, lasciando fabbriche obsolete e lavoratori senza stipendio. Nel deserto di prospettiva economica, i lavoratori hanno occupato gli stabilimenti, si sono organizzati in cooperative, hanno pianificato il lavoro e creato unÕeconomia di scala Il successo dellÕavventura tracima dai sorrisi dei protagonisti, lÕorgoglio respira nei polmoni di una piccola societa` anti-capitalistica che vive il suo canto del cigno, con grande dignita` e accalorata umanita`. digibeta, 10Õ, Italia, 2003 soggetto, sceneggiatura, regia: Carlo Ghioni fotografia: Enrico Cavallera e Carlo Ghioni montaggio: Marta Zen suono: Fabio Atzeni musica: Tiziano Calabrese produzione: Beluga Carlo Ghioni Milano,1966 regista LA SAGOMA di Federico Mazzi (Torino) La difficolta` di trovare lÕanima gemella in una societa` in cui il culto dellÕimmagine e` dominante, viene raccontata attraverso la ricerca della forma ideale, la sagoma appunto.LÕinseguimento dellÕideale di compagnia di vita porta un giovane a vivere rapporti onirici con le sagome delle donne che vede. Quando incontra la donna della sua vita la sagoma si vendichera` della sua ossessione. 35mm, 9Õ30Ó Italia, 2003 Federico Mazzi Torino, 1968 regista soggetto: Luca Bollero Federico Mazzi sceneggiatura, regia e montaggio : Federcio Mazzi fotografia: Piero Basso suono: Mirko Guerra produzione: ass. Via Artisti n.quattro, ass. Polistyle,edi interpreti: Micaela Ramazzotti , Luca Bollero Simona Corrente, Monica Iodice NUNCA MAIS di Federico Micali, Stefano Lorenzi, Teresa Paoli (Firenze) Racconto dellÕincidente della petroliera Prestige che il 13 novembre 2002 e` affondata al largo delle coste della Galizia provocando una catastrofe che ha compromesso irreparabilmente lÕeconomia e lÕecosistema della zona. minidv 40Õ , Italia, 2003 soggetto, sceneggiatura, regia, fotografia e montaggio: Federico Micali Stefano Lorenzi Teresa Paoli suono e musica: Ether produzione: Stefano Stefani per lÕAtelier Federico Micali Firenze, 1971 regista ROM, MUSICISTI SOTTERRANEI di Francesco Uboldi (Saronno) Zingari con la fisarmonica,medicanti col violino per molti non sono altro che rumorosi accattoni. Chi sono questi uomini dallÕaria poco rassicurante? Vivono per lo piu` nellÕoscurita` ma sono tuttÕaltro che invisibili.una moltitudine di cittadini a tutte le ore puo` forse fare a meno di vederli ma non puo` fare a meno di sentirli. dvd 27Õ Italia 2004 soggetto, e regia : Francesco Uboldi montaggio: Alessandro Manco e Francesco Uboldi Francesco Uboldi, Tradade , (VA) , 1977, ricercatore universitario VORTICE di Marzio Mirabella e Massimo Stella (Rapallo, Genova) Il pelo dellÕacqua come porta verso la realta`. Ma la meraviglia puo` trasformarsi in una trappola quando si guarda la televisione immersi in una vasca da bagno. dvcam, 6Õ45Ó, Italia, 2003 soggetto sceneggiatura regia e montaggio: Marzio Mirabella e Massimo Stella Fotografia: Giuseppe Cvallaro musica: Riccardo Sensi produzione: Marzio Mirabella e Massimo Stella interpreti: Alessandra Gessa, Antonio Cantarutti Marzio Mirabella, Genova,1971, regista, Masmo Stella Genova,1969,regista RASSEGNA SETTE GIORNI PER UN FILM ÒGLI ALTRI SETTEÓ La Rassegna ha il suo motivo di essere per lÕinteresse che le opere presentate hanno suscitato. Dei quattordici autori selezionati, sette opere, quindi, sono state inserite nella Rassegna. Questo secondo gruppo e` stato denominato Ògli altri setteÓ COMUNQUE VIVANO LE DONNE di Francesca Tosca Donato (Torino) Trilogia:1. ÒI LOVE AMERICA (Los Angeles 2004)Ó, unÕanziana signora imbellettata balla discinta in una fatiscente pista da ballo, noncurante dellÕocchio della telecamera. 2.ÒSV (Torino 2004)Ó, Andrea, la protagonista e` impegnata nel bizzarro atto dÕamore di regalare a un presunto amato i propri peli. 3.ÒCANTA RAGAZZINAÓ, sulle note dellÕomonima canzone e la voce della celeberrima MIna, la bellezza della protagonista, immersa in un ambiente astrattamente liquido, riporta alla consapevolezza della brevita` del tutto. minidv, 10Õ italia, 2004 soggetto, sceneggiatura regia, montaggio e produzione: Francesca Tosca Donato Francesca Tosca Donato Genova, 1972 regista DID YOU EVER... di Justin Leonard Stauber (Berlino) Il deserto californiano, da qualche parte fra la Death Valley e Los Angeles. Lei, Pert, ha appena gettato via il suo cellulare dopo una litigata con il suo (ex) boyfriend. Lui, un duro, bello, un tipo indipendente fuori dal comune, fa lÕautostop per tornare a Los Angeles. 35mm, 29Õ, Germania, 2003 soggetto, sceneggiatura,regia: Justin Leonard Stauber fotografia: Konstantin Kroening montaggio: Anja Schweppestette suono: Don Thomas musica: Eckart Gadow produzione: Tanja Ziegler interpreti: Ali Gage Stephen Spiegel Justin Leonard StauberMamheim, 1966 regista LA FORESTIERA di Tilde di Dio (Calascibetta - Enna) Un giorno della vita di donna Maricchia. Il passare del tempo e` scandito dai gesti della gente di campagna di una volta: Òil buonoÓdel pane appena sfornato, della terra, del canto dei contadini al lavoro. Una vita semplice di affetti e di generosita` verso tutti.Anche nel suo fatale incontro con la ÒForestieraÓ, Maricchia percepisce il dolore di questa imperscrutabile figura e, dimenticando la propria condizione, si immedesima nel suo disperato, ineluttabile destino, provando per lei una profonda pieta`. betacam,15Õ, Italia, 2004 soggetto: Mariela Di Dio sceneggiatura e regia: Tilde di Dio fotografia e montaggio: Luigi Lombritto produzione: Cinecircolo Novecento interpreti: Elisa Contoli, Elisa di Dio, Linda Di Dio, Adriana Fontanossa Tilde di Dio Narni (Terni), 1951 LACRIMA INCHIOSTRO (Macchie di Cesare Pavese) di Dario Samuele Leone, Bra (Cuneo) Un giovane del 2004 alla ricerca della sua verita`.il confronto tra se stesso e tutta lÕesperienza di vita dellÕuomo Cesare Pavese perduta in un viaggio da Santo Stefano Belbo a Torino. Ad aiutarlo i ricordi di una donna straordinaria che lÕha conosciuto:Fernanda Pivano. betasp, 28Õ Italia 2004 Dario Samuele Leone, Bra, 1978 soggetto regia : Dario Samuele Leone sceneggiatura: Dario Samuele Leone e Mauro Costantino fotografia: Giancarlo Trabucco montaggio: Claudio Brombin Suono: Ivan Russo Musica:Ark Ensemble Produzione :EÕ cosi` film e Comune di Santo Stefano Belbo Interpreti: Fernanda Pivano e Tommaso Fortunato NAZCA Vincenzo Fattorusso (Bologna) In qualche strana maniera noi svalutiamo le cose appena le pronunciamo.Crediamo di esserci immersi nel piu` profondo dellÕabisso e invece quando torniamo alla superficie la goccia dÕacqua sulla punta delle nostre dita pallide non somiglia piu` al mare donde veniamo.crediamo di aver scoperto una caverna di tesori e quando risaliamo alla luce non abbiamo che pietre false e frammenti di vetro e tuttavia nelle tenebre il tesoro seguita a brillare immutato. minidv, 15Õ, Italia, 2003 soggetto, regia, sceneggiatura: Vincenzo Fattorusso fotografia: Roberto Mezzabotta montaggioi: Stefania Alberti suono, musica:Ciro Fattorusso produzione: Ulisse Transmedia interpreti: Cristiana Cedrini, Margaret Collina, Saverio Mazzoni Vincenzo Fattorusso Napoli,1962 regista UN ANGE PASSE di Adriano Valerio (Parigi) Un mimo si prepara alla propria giornata di lavoro. Ripete il proprio spettacolo in diverse piazze parigine, fino allo sfinimento. Sulla via del ritorno si imbatte in una coppia di sordomuti intenti in un appassionato litigio. ÒUn ange passeÓ e` lÕespressione che indica una situazione di assoluta sospensione. super8mm, 7Õ45ÕÕ, Francia, 2003 Adriano Valerio Busto Arsizio,1977 regista soggetto, sceneggiatura e regia:Adriano Valerio fotografia: Lvc Walpoth montaggio: Sasha Cauvin suono: Juss ??? interpreti: Alain Farres, Karine Chetrit, David De Filippo VIE SUR MARS di Carlo Avventi (Monaco) In un call shop della periferia di Parigi un giovane bancario sente la voce di una donna proveniente dal cabinato; sia il suono che le parole lo affascinano. Con una spilla dÕargentoche trova nella cabina ormai vuota, inizia una ricerca fantomatica. dvcam, 14Õ,Germania, 2003 soggetto, sceneggiatura e regia:Carlo Avventi fotografia: Armel Hostiov montaggio : Olivier Ferrari suono : Remi Darv musica: Birger Clausen produzione: Carlo Avventi, Gaelle Ruffier, Sven Schnell, Nicole Ringhut interpreti: Vincent Gominet e Mata Gabin Carlo Avventi Padova, 1973 regista SETTE SOGGETTI PER SETTE FILM Nuova sezione, nuovo gioco, per la seconda edizione del Monfilmfest che seleziona sette film sulla carta, in forma di soggetto e porta sullo schermo cio` che gli autori sono riusciti a realizzare in circa settanta giorni e cioe` dal momento della comunicazione della selezione al giorno della proiezione che sara` una prima assoluta per tutti. Trentacinque i soggetti presentati: dopo la selezione, alcuni autori si sono ritirati , valutando insufficiente il tempo a disposizione per realizzare il loro film altri non si ha la matematica certezza che riescano a finire in tempo. Il Monfilmfest si mette cosi` in gioco come i suoi autori LUI CI STARA` DENTRO? di Manuela Terranova Una donna di 27 anni parti` dalla sua citta`, raccolse se´ dentro una valigia e parti`. Il modo in cui vestiva la donna mostrava disinteresse a perdersi tra le ante dei suoi armadi. I suoi vestiti erano talmente stanchi del viaggio da scivolarle di dosso. Il luogo dÕarrivo fu una casa in un piccolo paese. La donna abito` con morbosa ossessione la casa. Le parole passavano da una stanza allÕaltra, visitavano luoghi, oggetti, foto e indumenti. Parole gelide si fermavano su quella bicicletta posteggiata nella stanza da letto. Qualcuno in quella casa usava andare in bici, non per il piacere di fare lunghe passeggiate sulle colline fuori il paese, si trattava di un professionista o comunque di qualcuno che apriva la sua stanza da letto al piacere orgasmico della pedalata. Entro` un uomo vestito di nero in quella casa che lei abitava da un mese. LÕuomo vestito di nero incontro` la donna nel soggiorno. Erano seduti uno di fronte lÕaltra. Lui poggiava le sue mani incrociate sul tavolo di marmo, lei aveva le braccia conserte, che di tanto in tanto scivolavano stanche sulle gambe. Non era un dialogo, era un interrogatorio. Sapere cosa? Cosi` la storia ebbe inizio ma fu la fine della donna in quella piccola ma confortevole casa La donna e un uomo (il Suo Uomo) vivono insieme in una piccola ma confortevole casa. Al suo interno prende forma il laboratorio del piacere. Il piacere sommo, il diritto del piacere che va cercato, rincorso, preteso con ostinata caparbieta`. Il Suo Uomo offre alla donna tutto, tranne cio` per cui lei aveva intrapreso quel viaggio. Il Suo Uomo non le offre cio` che le spetta di diritto. Dare piacere e` un dovere, ricevere piacere e` un diritto. Avvicinandosi col viso e con le spalle, facendo leva sul tavolo, lÕuomo vestito di nero le disse che non avrebbe piu` potuto abitare quella casa. La donna rispose: Òlui mi ha detto che posso stare qui per sei mesiÓ. Prima di uscire la donna si volto` ancora una volta per guardare il laboratorio dellÕamore e un vendicativo sorriso arrivo` fino ai raggi stanchi della bicicletta. Chiuse la porta. Manuela Terranova Catania, 1979 regista MERRY CHRISTMAS, MOTHERFUCKER! di Marco Magni La notte di Natale un cacciatore di frodo e` seduto di fronte alla televisione, seguendo i programmi con lo sguardo spento. Mentre scorrono sullo schermo cartoni animati, documentari, film natalizi e tonnellate di pubblicita` inizia a pensare al reale valore del natale, alla figura di Santa Clause. Per lui rappresenta la quintessenza del consumismo e del materialismo della societa` capitalista da cui si e` allontanato. Nel frattempo una figura ostile con indosso un cappello natalizio si aggira fuori dalla sua stamberga. AllÕinterno lÕuomo inizia a sentire la morsa della fame e soprattutto sta finendo la legna, il freddo si fa pungente. Ad un tratto si sentono dei rumori provenienti dallÕesterno. Il cacciatore esce a controllare, non trova nulla, eccetto un cappello da Babbo Natale. Rientrato in casa si trovera` pero` faccia a faccia con il suo proprietario. Il massacro che seguira` risolvera` tutti i problemi del cacciatore, dal freddo alla fame. Ma chi e` in realta` lÕuomo con il cappello natalizio ? Solo nel finale lo si scoprira`. Marco Magni Merate, 1978 regista PAROLE IN LIBERTA` di Elisa Frasinetti La vicina parla, per ore, senza tregua. La osservo dalla finestra. E` li`, in giardino, spaparanzata sulla sua poltrona gonfiabile, unta di crema solare, bigodini in testa, unghie colorate, bevanda ghiacciata in una mano, sigaretta nellÕaltra. Non la smette di parlare: gossip, pettegolezzi, tv. Quando si accorge che la sto guardando comincia il suo teatrino, dando il meglio di se´: baldanzosa si mette in mostra e parla...parla...parla…da sola, come una pazza, e critica quellÕuomo che la spia..Óe` un pervertito, il solito guardone…e pensa, non si e` neppure fatto mettere il chip…strano quel tipo li`…Ó. La sento perfettamente ma continuo a guardarla dalla finestra del mio studio. E lei rincara la dose, in parole, taglienti. Lo strano ero io che non mi ero voluto impiantare il chip, che non avevo voluto essere come gli altri, che avevo preferito la strada della diversita`, dellÕemarginazione nei libri. Tutta colpa di quella nuova legge, ancora per poco facoltativa, che da` una sovvenzione statale a chi si fa installare un chip nel cervello che gli permette di telefonare a chiunque, in qualsiasi momento, attraverso una leggera pressione del dito sul polso. Il fenomeno dilaga, diventa una moda. A ogni angolo di strada centinaia di parole, migliaia di conversazioni inutili. Come dei pazzi, tutti ormai parlano da soli, seguendo le loro conversazioni telematiche. Un infinito vociare che diventa frastuono. Qualcuno si e` rifiutato, ma tutti sanno che dovranno cedere alla legge, e` solo questione di tempo. Tra questi, ci sono anchÕio, professione giornalista. Piu` che una moda, quel che sta succedendo mi sembra una vera e propria psicosi: per colpa di questo infernale brusio, non riesco a scrivere, a dormire, a pensare. Ma per ora son fermo, deciso: il chip non me lo voglio mettere, costi quel che costi. Intanto passo il tempo a osservare cio` che mi circonda, tutto sta cambiando. Le persone si stanno alienando: le conversazioni aumentano vertiginosamente, ma le loro telefonate sono sempre piu` vuote. Nessuno compra piu` giornali perche´ non servono…presto, di questo passo, verro` licenziato…ormai basta una piccola pressione e lÕinformazione e` nel tuo cervello, pronta per essere presto dimenticata…. E poi la mia vicina…a dire il vero mi fa un poÕ paura. Uno di questi giorni mi mandera` la polizia a casa, solo perche´ non ho messo quel fottutissimo chip, solo perche´ e` convinta che io sia diverso, che sia un mostro perche´ non amo parlare.. ho bisogno di silenzio. Meglio dormire un poÕ. La notte e` muta finalmente e uno strano silenzio riveste le case. LÕasfalto si raffredda. Ma qualcosa disturba la mia quiete, come un sibilo sempre piu` assordante e vicino. E solo adesso lo riconosco, ora che e` qui sotto, e` una sirena della polizia. EÕ finita, sono venuti a prendermi, sapevo che quella donna, quella vicina cosi` scomoda, voleva vedermi in prigione. Me lo ha detto anche mentre con le mani le tenevo stretto il collo, e mi guardava mentre il respiro piano piano le iniziava a mancare e le sue ultime parole erano per me e per tutti coloro che in quel momento stavano a sentire dallÕaltra parte della cornetta…. TIitolo: IL CLIENTE DA LEI CHIAMATO NON E' AL MOMENTO RAGGIUNGIBILE durata:8Õ soggetto: Elisa Frasinetti sceneggiatori:: Elisa Frasinetti, Giovanni Rosa, Emanuele Basso, Cristiano Baldissera regia:Elisa Frasinetti aiuto regia: Emanuele Basso, Cristiano Baldissera montaggio: Elisa Frasinetti, Emanuele Basso suoni e musiche originali: GIiovanni Rosa Elisa Frasinetti Venezia, 1981 Tutor informatico POINT OF VIEW di Ugo Piva e Silvia Rossi (Oriago di Mira, Venezia; Marostica, Vicenza) Stefano (un ragazzo sui 30) scatta istantanee dal sapore antico e il soggetto e` sempre lo stesso: Viola (25 anni), la sua fidanzata, che cammina fresca per le calli di Venezia. I suoi capelli, i suoi occhi, i suoi piedi. Camminano insieme, mangiano un gelato, guardano il sole riflettersi nei canali immobili e tutto sembra perfetto per una romantica gita di qualche giorno; lontano dal caos di Roma, lontano dal lavoro, lontano da tutto e da tutti. Prima di pranzare Viola e Stefano passano a vedere la facciata della vecchia casa in cui lei aveva vissuto con le sue compagne di universita` due tra gli anni piu` belli della sua vita. Una volta conosciuto Stefano aveva pero` deciso di lasciare tutto: amici, studio e Venezia per trasferirsi a Roma, dove lui vive e lavora. Mentre Viola ricorda quei tempi, i due si siedono in un ristorantino tranquillo per mangiare qualcosa. Dopo aver ordinato, Stefano approfitta dell'attesa per andare alla toilette. Il gabinetto e` uno solo, lo stesso sia per gli uomini sia per le donne; mentre Stefano fa pipi` , la sua attenzione viene catturata da una delle tante scritte sul muro di fronte a lui: "non rimandare al domani cio` che potresti fare oggi". Stefano fissa rapito la scritta ancora per un poÕ e mentre si lava le mani quella frase gli rimbalza ininterrottamente nella testa. Avvicinandosi al tavolo vede Viola versarsi un bicchiere d'acqua, la guarda e lei alza la testa e gli sorride ; in quel preciso istante Stefano capisce perche` quel giorno quella frase era comparsa nella sua vita, perche` quel giorno e´ il giorno... cosi` torna a sedersi. Sta per dirle qualcosa ma Viola lo precede. Anche lei deve recarsi alla toilette, e si alza. Stefano rimane seduto e scorrendo con lo sguardo la via nota fuori dal ristorante un negozio di fiori.Nel frattempo Viola distribuisce la carta igienica sopra la tavoletta del wc e quando si siede i suoi occhi incrociano qualcosa sulla porta di fronte a lei, qualcosa che oscura visibilmente la serenita` dipinta sul suo volto. Viola e` sempre piu` coinvolta da cio` che sta guardando: e` come se un vortice di sensazioni la stesse trascinando giu`, sempre piu` in profondita`, dentro se stessa. Immagini, paure, ipotesi, domande, fantasie e dubbi la attraversano e le vorticano attorno in un caos inafferrabile. E' tutto troppo veloce, scomposto. Quasi in stato di trance Viola si alza e tira lo sciacquone ; il rumore dell'acqua che scorre ha nella sua mente l'effetto di una grande onda che travolge tutte quelle sensazioni e di tante ne fa una, un' unica grande certezza. Viola avverte un senso di soffocamento, sente che e´ arrivato il momento di decidere, di riprendere in mano la sua vita da dove l'aveva lasciata, ma non sa ancora in che modo e soprattutto non sa come affrontare Stefano. Si dirige verso il tavolo e gli occhi che pensava sarebbero stati li` ad aspettarla non ci sono, Stefano non e` al tavolo. In quel momento, con estrema lucidita` Viola capisce cosa fare.Intanto Stefano, approfittando del fatto che Viola sia in bagno si dirige dal fiorista per farle una sorpresa. Acquista un mazzo di rose rosse e bianche. Pensa a lungo a cosa scrivere sul biglietto; gli vengono in mente un sacco di cose e allo stesso tempo nessuna. Poi chiude gli occhi e scrive "sposami". Stefano paga il fiorista. Contemporaneamente al ristorante Viola sta raccogliendo tutte le sue cose dal tavolo. Si dirige all'esterno con passo svelto: sul suo viso convivono decisione e confusione. Aumenta progressivamente velocita`, ed il suo camminare si trasforma in una corsa a perdifiato per le calli di Venezia. Non sa ancora verso cosa stia correndo, ha deciso di lasciare la strada che la sua vita aveva imboccato per intraprenderne una nuova. Stefano rientra al ristorante con il mazzo di rose nascosto dietro alla schiena. Non vede Viola seduta al tavolo e la cerca con lo sguardo. Si accorge che le cose di lei non ci sono piu`. Si avvicina quindi al cameriere e gli domanda dove sia andata la ragazza che era seduta con lui. Il cameriere gli dice di averla vista uscire piuttosto di fretta. Stefano non gli crede: pensa che il cameriere debba essersi sbagliato. Allora si dirige verso la toilette, per controllare che Viola non sia ancora li`, ma la porta e` spalancata e dentro non c'e` nessuno. Stefano comincia a realizzare che Viola potrebbe veramente essere andata via ma non capisce perche` avrebbe dovuto farlo, e soprattutto perche` non lo avesse aspettato o perlomeno avvertito. Confuso e sconcertato entra nel bagno, sbatte la porta e si siede sulla tavoletta con la testa tra le mani. Quando alza lo sguardo nota sulla porta di fronte a se una scritta; nuovamente una scritta tra le tante che attira la sua attenzione: "Ho perso troppi treni per amore. Non posso piu` permettermi di aspettare. Ed ora , dopo 16 anni di matrimonio il rimorso delle cose perdute e` troppo pesante , soffocante . E' doloroso, ma lascio tutto e torno ad essere cio` che avrei dovuto". Queste parole urlano nella mente di Stefano. Immagina Viola nel momento in cui doveva averle lette, immagina come doveva averle sentite, immagina l'effetto che deve aver avuto il pensiero di questa donna in lei, in Viola... ed e` come se la vedesse correre, ora, per Venezia, lontano da lui. Stefano piange. Viola corre. Ugo Piva Mestre, 1982 Silvia Rossi, Marostica 1983 REALTA` IMMAGINARIA di Marco Palagi (Capezzano Pianore, Lucca) Sono le quattro di notte e vicino un parco, allÕinterno di un boowling, unÕanziana signora cinquantenne obesa sta facendo le pulizie. Si trova nellÕatrio a passare lo straccio a terra. Un uomo vestito di nero con un passamontagna, dalla figura esile, entra da una finestra aperta dei bagni del locale. LÕattempata donna e` sorpresa alle spalle, minacciata con un coltello alla gola: ´Tu hai qualcosa per me, non farmi perdere tempo! La signora e` affascinata, eccitata e per niente spaventata da quella situazione, le piace il contatto con l'uomo misterioso. Dice al ladro di seguirla e si dirigono verso una pista da boowling. Il ladro e` impaziente di capire dove la donna vuole andare a parare. QuestÕultima gli fa cenno di pazientare, si allontana qualche metro da lui e comincia a spogliarsi, sbottonando i primi bottoni della divisa blu da lavoro. Il ladro la guarda sorpreso, ma la signora continua a sbottonarsi. Cerca quindi di allontanarsi ma la donna si precipita verso di lui e lo spintona facendolo cadere violentemente a terra. Il coltello sfugge dalle mani del ladro e si allontana da entrambi. Prese delle manette dal grembiule bianco cinto in vita, la donna ammanetta il malvivente con le braccia in avanti. Riprende a spogliarsi fino a rimanere in sottoveste. Si avvicina allÕuomo quasi a sfiorargli le labbra, gli prende le braccia ammanettate e se le mette intorno al collo. Lo cinge forte a se e poi gli scopre la bocca dal passamontagna. LÕuomo disperato dice: ´Volevo solo le chiavi della cassaÓ. La signora interrompe il ladro baciandolo energicamente. LÕanziana donna dorme sorridendo nel sonno. Suona la sveglia, sono le quattro di notte. Apre gli occhi e ha dinnanzi a se il vecchio marito che russa. Tutto e` stato un sogno. LÕespressione della donna cambia radicalmente alla vista del coniuge, la sua adesso e` una smorfia di disgusto. Si volta verso il comodino e spegne la sveglia. Alza lo sguardo e vede, appesi allÕattaccapanni a muro, la divisa blu da lavoro e il grembiule bianco. Marco Palagi, Pietrasanta (LU), 1981 UN BATTITO DI VITA di Virginia Barrett Su di un muro bianco che sovrasta una porta, anchÕessa bianca, campeggia un grande orologio, tondo. Le lancette segnano le 9:00. LÕimmagine e` resa spettrale da un filtro azzurro. AllÕimprovviso la porta si apre: due uomini, Lillo Costa e il dottor Baldi entrano nella stanza. Il dottore indossa un camice bianco e, appeso al collo, ha uno stetoscopio. I due si avvicinano, lentamente, ad un letto, dove giace un vecchio, la cui vita dipende da alcuni macchinari che gli permettono di respirare. Accanto al letto vi sono due monitor: in uno appare il segnale, molto flebile, del battito del cuore del paziente, nellÕaltro il segnale , quasi assente, dei suoi impulsi cerebrali. Il dottor Baldi informa Lillo che il coma in cui e` cadutoil padre, non e` irreversibile e che, a volte, odori, parole, suoni, che possono suggerire ricordi sensoriali, riescono a far risvegliare anche molti pazienti gravi. Nelle parole del dottore, Lillo ritrova un granello di speranzza. Ad un tratto e` folgorato da unÕidea: procurarsi una copia di un cd di una veccchia canzone molto amata dal padre: ÒLA PALOMAÓ. Uscito dallÕospedale, Lillo si precipita in tutti i negozi di dischi del paese e del circondario alla ricerca della canzone. Il grande orologio a muro, scandisce il tempo di unÕintera giornata: dalle 9:30 alle 18:00, orario in cui Lillo trova la canzone che cercava. Lillo torna in ospedale, entra nella stanza del padre, deposita un lettore cd, con casse incorporate, su di un comodino che e` accanto al letto, inserisce il CD e resta in attesa, immobile, con lo sguardo fisso sul monitor. Dopo un poÕ Lillo, sconsolato, da` un bacio al padre ed esce dalla stanza, accompagnato dalle note de ÒLA PALOMAÓ.La porta si chiude alle sue spalle. LÕorologio segna le 20:00. Lillo, pensieroso si dirige verso casa. Alle 21:00, lÕuomo nel letto ha un sussulto: gli arti si muovono leggermente, la bocca si schiude in un sorriso, dalle apparecchiature provengono deboli suoni metallici e, in uno dei monitor, qualcosa oscilla. Ad un tratto lÕencefalogramma diventa piatto e, contemporaneamente, il battito cardiaco si interrompe. LÕuomo e` morto felice! Virginia Barrett attrice, regista TARDI di Mila Trevisan (Mestre) EÕ tarda sera, un gruppo di persone esce chiacchierando da un ristorante di Mestre. Una di loro, Sonia, sembra assente, guarda prima allÕinterno del locale, poi verso altri tre giovani uomini, molto eleganti, che escono. Quando unÕamica le chiede cosa le succede, lei risponde sbrigativamente che le era sembrato di aver visto qualcuno che conosceva, ma si era sbagliata. Il gruppo decide di dirigersi verso un altro locale fuori Mestre, lei saluta tutti, invitandoli ad una nuova serata a Roma, e dichiara di voler dirigersi subito verso il suo albergo perche´ e` tardi e non vuole rischiare di perdere lÕaereo alle sette del giorno dopo. Ferma sul ciglio della strada, fa per chiamare un taxi ma il suo cellulare ha la batteria scarica e si spegne. Mentre lei si dirige seccata verso il ristorante, uno dei tre uomini che osservava, Giulio, le offre un passaggio. Lei dapprima rifiuta un poÕ scocciata, ma quando lui insiste augurandosi di poter fare quattro chiacchiere accetta, seppure con un poÕ di ritrosia e sottolineando la necessita` di dover tornare presto al suo albergo. Una volta nellÕauto di Giulio, Sonia pero` accetta di andare a bere qualcosa in centro. Una volta in Piazza Ferretto, con una certa complicita`, decidono di comune accordo di entrare in un pub che sembrano conoscere bene. Quando arriva la cameriera, lui ordina per entrambi prima che Sonia riesca a parlare, e lei non puo` far altro che annuire con un sorriso, perche´ ha chiesto proprio quello che voleva lei. Iniziano a parlare delle loro vite: lei Abita a Roma, lavora nel cinema e ha gia` partecipato a produzioni piuttosto importanti, torna a Mestre due o tre volte lÕanno e stavolta doveva accompagnare degli amici; lui, come dichiara in modo non troppo entusiasta, ha appena ottenuto un posto abbastanza importante in una banca in Svizzera ed era li` per un incontro di lavoro. Ognuno di loro e` riuscito a realizzare la propria aspirazione. Finito di bere Sonia si alza, va verso il bagno e apre la porta. Ieri: lo stesso bagno, dieci anni prima, lÕestate dopo la maturita`. NellÕinquadratura la stessa porta vista dallÕinterno. Sonia entra nellÕantibagno, inizia a parlare con una sua amica che si sta rifacendo il trucco davanti allo specchio. Parlano proprio di Giulio che, ha appena avuto la conferma di potersi iscrivere ad una prestigiosa universita` negli Stati Uniti. In modo un poÕ acido lÕamica critica pesantemente il ragazzo, che giudica come un figlio di papa` un poÕ viziato, e si chiede come Sonia possa essergli stata tanto amica per tutto il liceo. Lei al contrario lo difende, condivide la sua scelta di aver accettato unÕopportunita` cosi` importante, perche´ Mestre non offre alcuna possibilita`. Dopo qualche secondo di riflessione, confida di voler accettare lÕospitalita` degli zii per studiare a Roma allÕamica, che accoglie con un poÕ di dispiacere la notizia. Dopo aver finito di sistemarsi un poÕ il trucco, esce dal bagno. Oggi: Sonia esce dal bagno e vede che Giulio, che ha appena pagato il conto, con un cenno la invita ad uscire. I due iniziano a passeggiare per la piazza, parlano di come sia cambiata la citta` negli ultimi dieci anni, di come forse non fosse poi cosi` grigia e triste come pensavano da ragazzini sempre scontenti, e si siedono vicino alla fontana guardandosi intorno. Nonostante lÕora tarda ci sono ancora diverse persone: un gruppetto di ragazzi cammina chiacchierando ad alta voce, la cameriera che li aveva serviti poco prima sta tornando a casa con la bicicletta e saluta un suo collega che sta chiudendo una serranda; ma cio` che attira di piu` lÕattenzione dei due e` una coppietta che si bacia sotto i portici. Dopo aver incrociato lo sguardo di Giulio, Sonia guarda lÕorologio ed insiste per essere accompagnata allÕalbergo. I due si alzano. Arrivano in macchina sotto lÕalbergo, lÕautoradio e` accesa ma il volume e` molto basso. Sono entrambi imbarazzati, si salutano ma lei non accenna a scendere. Giulio rompe il ghiaccio confidandole di aver spesso pensato a lei in questi anni: aveva chiesto notizie ad amici comuni, ma nessuno lÕaveva piu` vista, e poi aveva lasciato stare pensando che ormai aveva unÕaltra vita e magari un fidanzato. Anche lei non lo aveva dimenticato, al ristorante pero` non lo aveva nemmeno salutato perche´ credeva non si ricordasse nemmeno piu` di lei, con tutte le cose piu` importanti che doveva avere per la testa. Ad un tratto lÕattenzione di Giulio e` attirata da una canzone trasmessa alla radio, con un cenno la fa notare anche a lei; la macchina da presa si sofferma sulla sua mano che alza il volume. Ieri: sempre Sonia e Giulio, in unÕaltra macchina, dieci anni prima. La canzone, una delle piu` ascoltate del periodo, continua dalla scena precedente. Sono sotto casa di lei, lui parte per lÕAmerica il giorno dopo, Sonia ha gia` trovato un lavoretto a Roma e fra qualche mese potra` rendersi indipendente ed affittare una camera senza disturbare troppo a lungo gli zii. Giulio ammira la sua buona volonta`, pensa che con il suo carattere potra` fare molta strada. Lei lo ringrazia e gli augura buon viaggio. Gli ricorda per lÕultima volta che e` giusto che ognuno segua la propria strada, che alla fine e` stato giusto non dire a nessuno che stavano insieme da tre mesi, perche´ avrebbero potuto farsi condizionare dalle chiacchiere e dai consigli inutili, per poi soffrire ancora di piu`. Alla proposta del ragazzo di tenersi in contatto con qualche lettera, preferisce rifiutare. Lei apre la portiera e scende, la richiude e senza voltarsi indietro va verso il portone di casa. Lui se ne vaÕ. Oggi: sempre in macchina, Giulio confessa a Sonia che non sarebbe mai partito se anche lei non avesse avuto intenzione di trasferirsi, e lei a sua volta ammette di aver preso la decisione definitiva solo dopo che la partenza di lui era certa. Ognuno dei due aspettava solo una parola dellÕaltro, e in fondo avevano sempre saputo che le cose stavano cosi`, ma la paura di condizionare la vita dellÕaltro era troppa. Sonia guarda lÕorologio nuovamente, sono le quattro ed e` veramente troppo tardi. Saluta ed ironicamente da` appuntamento fra altri dieci anni, apre la portiera ed esce dalla macchina. Lui stavolta la segue, le da un biglietto da visita e la prega di telefonargli o perlomeno di mandargli una mail, dal momento che in dieci anni i mezzi di comunicazione sono molto migliorati. La ragazza annuisce ed entra nellÕalbergo. La mattina dopo, nella sua camera dÕalbergo, Sonia indossa la sua giacca di jeans ed infila il biglietto da visita nella tasca, richiudendola accuratamente. Entra in un bar affollato, appoggia il caffe` sul tavolino ed appende la giacca ad un attaccapanni alle sue spalle, proprio vicino ad una quasi uguale. Una donna, nel tavolino vicino, beve frettolosamente il resto della sua spremuta dÕarancia, solleva la borsetta e, dopo aver infilato la giacca di Sonia esce a passo veloce dal bar. Nel frattempo Sonia finisce il suo caffe` e, senza rendersene conto, infila lÕaltra giacca, poi prende la sua borsetta e, trascinando la valigia, esce dal locale per dirigersi verso lÕaeroporto. Mila Trevisan, Venezia, 1980 UN SOGGETTO PER SETTE FILM e` un gioco nato per mantenere vivo il rapporto con gli autori selezionati lÕanno scorso nella sezione che ha dato origine al Monfilmfest e cioe`, ÒSette Giorni per un FilmÓ. Un modo per iniziare quellÕesperimento a noi tanto caro di laboratorio permanente, che non esclude o seleziona ma coinvolge gli autori in un percorso creativo La proposta fatta a Federica Bassetti, Elisabetta Bernardini, Michele Citoni, Francesca Tosca Donato, Carlo Ghioni, Susan Garde Pettie e Adriano Valerio e` stata quella di entrare nel nostro comitato di lettura e di scegliere un soggetto fra tutti quelli pervenuti alla sezione ÒSette soggetti per sette filmÓ e di interpretarlo liberamente. anche stravolgendone la storia. Il soggetto scelto e` stato ÒPoint of viewÓ di Ugo Piva e Silvia Rossi. Anche in questo caso per il Monfilmfest e` una scommessa perche` nulla sappiamo di cio` che sara` realizzato sino al momento magico di vederlo tutti insieme, pubblico, autori e attori del Monfilmfest. BAGNO DÕAMORE dal soggetto ÒPoint of viewÓ di Ugo Piva e Silvia Rossi sceneggiatura: Federica Bassetti Giovanni Trimani regia e fotografia: Federica Bassetti montaggio:Alessandro Risuleo interpreti: Arcangelo Iannace, Annarita Marino, Marco Giandomenico prodotto da Giovanni Trimani mini dv, durata 8Õ Federica Bassetti (Roma, 1970) giornalista free lance, regista Elisabetta Bernardini, Roma, 1961 regista INDELEBILE dal soggetto ÒPoint of viewÓ di Ugo Piva e Silvia Rossi sceneggiatura, regia:Elisabetta Bernardini, Aiuto Regia:Fabrizio Procaccini, ass. regiaFabrizio Procaccini fotografia:Francesco Ciccone, montaggio:Roberto Trapanese interpreti:Sara Colelli Massimiliano Graziuso, Daniela Parrozzani, Daniela Danesi, Piero Avallone, Massimiliano Reali musiche originali:Onderock produzione:Elisabetta Bernardini mini dv, 8Õ titolo:NASI E TULIPANI dal soggetto ÒPoint of viewÓ di Ugo Piva e Silvia Rossi regia:Adriano Valerio sceneggiatura, fotografia e montaggio: Cinebabele prodotto: Cinebabele mini dv, durata 19Õ Adriano Valerio. Busto Arsizio,1977 regista Carlo Ghioni, Milano, 1961, regista titolo STANDPOINTS dal soggetto ÒPoint of viewÓ di Ugo Piva e Silvia Rossi sceneggiatura, regia fotografia e montaggio:Carlo Ghioni interpreti: Willie Wheel Zinneman e Arianne Lemire, Dane Saunders, Curt Solonen musica originale SHOUT OUT OUT OUT OUT prodotto Matt mac Kenzie, mini dv, durata 6Õ 8Ó titolo:TITOLO ANCORA DA DEFINIRE dal soggetto ÒPoint of viewÓ di Ugo Piva e Silvia Rossi sceneggiatura, regia fotografia e montaggio: Francesca Tosca Donato interpreti: musica originale prodotto mini dv, durata 6Õ 8 Francesca Tosca Doanto Genova, 1972 regista titolo:(senza titolo...) dal soggetto ÒPoint of viewÓ di Ugo Piva e Silvia Rossi sceneggiatura, regia fotografia e montaggio: interpreti: musica originale prodotto mini dv, durata 6Õ 8 Michele Citoni (Roma 1966) giornalista titolo:(senza titolo...) dal soggetto ÒPoint of viewÓ di Ugo Piva e Silvia Rossi sceneggiatura, regia fotografia e montaggio: Susan Garde Pettie durata circa 5Õ Susan Garde Pettie, Glasgow, regista CONCORSO TRECENTO SECONDI Hanno partecipato al Concorso 105 cortometraggi a tema libero terminati dopo il 1° gennaio 2001, senza limite di provenienza e senza alcuna preclusione di stile, genere, tema e di durata non superiore ai 300ÕÕ, titoli compresi. La selezione per il concorso comprende 14 opere. LÕanno scorso ando` cosi`: 1° assoluto ÒBREATHEÓ di Hanna Gal 2° assoluto ÒPINOCCHIOÓ di Michele Restaino CENTOVENTIDUE di Riccardo Rismeni (Padova) Un inseguimento tra sogno e realta`. minidv, 300Ó, Italia, 2004 soggetto e sceneggiatura: Riccardo Rismeni, Marco Ramin, Kabir Messineo regia: Riccardo Rismeni fotografia: Kabir Messineo montaggio : Matteo Menapace, Riccardo Rismeni Marco Ramin musica: The ventures, JTQ, Penniewise produzione: autorproduzione indipendente interpreti: Riccardo Rismeni, Marco Ramin, Kabir Messineo Riccardo Rismeni, Padova 1975 regista GIACOMO di Giulia Oriani (Roma) Giacomo con il computer compone poesie.e i suoi pensieri ci cullano come onde dÕacqua, ma Giacomo e` davvero speciale, non solo per la giovanissima eta`... minidv, 2Õ58Ó, italia, 2003 Giulia Oriani, Roma regista soggetto sceneggiatura e regia: Giulia Oriani fotografia: Michele de Nuccio montaggio: Giulia Oriani produzione: Quinta Verde interpreti: Giacomo de Nuccio GIOELE E I PAPAVERI di Paolo La Cola e Lorenzo Giacinti (Arezzo) Una solaggiata domenica di maggio. E le lacrime di un bambino. minidv, 3Õ10Ó, Italia, 2003 regia: Paolo La Cola e Lorenzo Giacinti, fotografia,montaggio e suono: Paolo La Cola musiche: Charlie Chaplin interpreti: Gioele e Valentina Giacinti Paolo La Cola, Sanremo, 1974 Lorenzo Giacinti. registi IL MIO MONDO PERSONALE II Parte:1977 di Daniele Carrer (Conegliano , Treviso) Invettiva contro la societa` contemporanea. minidv, 120Ó, Italia, 2002 soggetto, sceneggiatura, regia e montaggio: Daniele Carrer voce fuori campo: Daniele Carrer Daniele Carrer Conegliano, 1977 commesso reparto informatica regista IL PONTE di Gruppo ImmagINazione (Torino) Il ponte, chi voglia attraversarlo deve dichiararne il motivo. Se mente verra` impiccato, altrimenti passera` liberamente.Un viandante sfidera` questa legge cogliendone il paradosso nascosto.Sara` punito per la sua insolenza da una legge che non ammette remissione. dvcam, 3Õ20Ó, Italia, 2003, Italia soggetto: Stefano Bellomi sceneggiatura, regia, fotografia, montaggio e suono : Gruppo ImmagINazione musica Michele Alfieri produzione: Gruppo ImmagINazione e Telema interpreti: Lucio Viglierico, Gabriele Gallareto, Franco Orecchia, Paolo Iannotti, Giacomo Cavalieriere Gruppo ImmagINazione, Torino IL VIAGGIO DI CARLO Sandra Casale Giorgio Maurino , Leo Migliano (Villarfocchiardo, Torino) Carlo in un giorno di pioggia si mette in viaggio. minidv, 180Ó, Italia, 2004 Sandra Casale, Susa, 1961 Leo Migliano , Roggiano G., 1961 Giorgio Maurino, Susa, 1956 registi soggetto e sceneggiatura: Giorgio Maurino, Leo Migliano regia: Sandra Casale, Giorgio Maurino , Leo Migliano fotografia: Giorgio Maurino montaggio: Sandra Casale produzione interpreti: Carlo Diragine IN CINQUE MINUTI DI CAFFE` Enrico Bossan (Padova) Reportage sugli usi molteplici dellÕacqua nella quotidianita` di un risveglio mattutino in duerealta` opposte; il caffe` della mattina e` testimone,nei suoi pochi minuti di preparazione,di numerosi rituali, bisogni e gesti che hanno lÕacqua come protagonista. minidv, 272Ó, Italia, 2004 soggetto, sceneggiatura, regia e fotografia: Enrico Bossan montaggio: Caterina Angaro Suono e musica: Sergio Cossu Interpreti: Lucio, Silvia Mutti Elena Gorno,Matteo Bozzini Enrico Bossan Dolo (Venezia) 1956 regista KATOÕ Carlo Strata e Tommaso Volpi, Bologna Haran Banjo e Chianu Rivs, il primo giapponese, il secondo italo-hawaiano, si ritrovano a Bologna a condividere lo stesso appartamento e lo stesso mestiere, quello dellÕattore. Tra una pubblicita` e un set cinematografico, i due si incontrano spesso a casa, stanchi e affaticati, ma questo non impedisce loro di confrontarsi in combattimenti di arti marziali tra il fisico e il filosofico. minidv, 300Ó, italia, 2004 Carlo Strata , Sorengo, 1979, regista Tommaso Volpi, Bologna, 1976, regista soggetto, sceneggiatura e regia : Carlo Strata e Tommaso Volpi fotografia: Barbara Fantini montaggio: Nicola Spaccucci suono: Raffaele Gallina produzione : U¨nidici/Decimi, Yagefilm ZoomworX Interpreti: Haran Banjo, Chianu Rius, Kiavina Li-jin MY FAVORITE BUSH Marco della Colletta (Roma) Un uso appropriato dellÕimmagine di Bush. minidv, 1Õ, Italia, 2003, soggetto e sceneggiatura: Marco & Helder regia: Marco della Colletta fotografia: Raphael Dalla Porta Montaggio: Aurora de Sanctis suono e musica: Peter Reaburn produzione: Marco della Colletta Interpreti: Raphael Dalla Porta Marco della Colletta Aviano , 1978 regista OCCHI CHE TOCCANO di Sergio Loppel (Vignole Barbera) Ci sono altri modi di vedere. minidv, 3Õ34Ó, Italia, 2001 soggetto, sceneggiatura, regia, fotografia, montaggio, suono: Sergio Loppel produzione: Echovideo interpreti: Roberto Burceni Sergio Loppel, Fiume 1934 regista THE GAZOLINE di Alessandro Gavazza (Bosco Marengo, Alessandria) In aperta campagna un uomo sta tagliando l'erba della sua casa:compie questo gesto meccanicamente e rilassato non consapevole di cio` che lo circonda e delle cause che il suo gesto comporta... minidv, 2Õ45Ó, Italia, 2004 soggetto, regia : Alessandro Gavazza fotografia: Diego Lavatelli produzione: Markal Produzioni interpreti: Alessandro Gavazza AlessandroGavazza, Novi Ligure, 1981 regista Trash Picking Hours di Stefano Bertelli (Lendinara, Rovigo) Un cagnolino di latta e` tormentato da un mezzo busto femminile in puro stile industriale, metafora del disagio. minidv, 4Õ ,Italia, 2004 Stefani Bertelli Rovigo, 1981 autore e regista cinema dÕanimazione. soggetto, sceneggiatura, regia, fotografia, montaggio, suono : Stefano Bertelli scenografie: Riccardo Orlandi creazione personaggi: Alberto Trombin musica Mosquitos produzione Ottomillimetri Vedo Vincenzo Catanzariti (Monza) Un ragazzo decide di farsi predire il futuro da una chiromante….ma solo quando la veggente liquida in malo modo il giovane, la sfera rivela il suo vero destino. Minidv, 300Ó, Italia, 2003 soggetto, sceneggiatura: Ilaria Conversano regia: Vincenzo Catanzariti fotografia:Francesco Carini montaggio: Vicenzo Catanzarini , Thomas Brunney suono: Tiziano Crotti musica:Matteo Ancarani, Nicola Romano` produzione:Ilaria Conversano Interpreti: Thomas Kadman, Alba Cuomo Vincenzo Catanzariti Milano, 1979 regista WEÕLL NEVER FORGET YOU di Gavin Hume (Kilbirne, Scozia) Paul sta andando a casa della fidanzata Angela che discute di lui con la madre. minidv, 240Ó, Scozia, 2004 sceneggiatura: Media Mob Regia:Gavin Hume Fotografia: Gavin Hume Montaggio: Gavin Hume, Ben Harrison Suono: Ben Harrison Musica: Ben Harrison Produzione: Sean McLaughlan, Janet Martin Interpreti: Colin Graham, Rebecca Scott, Michelle Jamieson, Mark Fischer Gavin Hume UK, 1985 studente rassegna I MAGNIFICI SETTE, MONFILMFEST 2003 La rassegna ha ragione dÕessere per offrire al pubblico la possibilita` di rivedere i film che hanno dato vita al Monfilmfest, I primi autori che hanno partecipato al gioco ÒSette giorni per un filmÓ. EÕ un piccolo mattone della memoria storica del nostro festival appena nato, unÕennesima opportunita` per gli autori di essere visti perche` questo e` lo scopo dei festival, rendere visibile allÕinvisibile. Ricordiamo il palmare`s dellÕanno scorso: 1° Assoluto ÒUN GIORNO DI IERIÓ di Adriano Valerio 2°Assoluto ÒVAÕ, GINAÓ di Francesca Tosca Donato 3°Assoluto ÒDOLCE FAR NIENTEÓ di Susan Garde Pettie Premio del pubblico INDISTRUTTIBILE di MIchele Citoni Carlo Ghioni Milano,1966 regista CAVALLINO minidv, 19Õ, Italia 2003 scritto e diretto da Carlo Ghioni fotografia Antonio Costa montaggio Marta Zen scenografia Fiorella Ciccolini supermegassistente Marco Parodi interpreti Alberto Favro e Simona Nasi Susan Garde Pettie Glasgow, Scotland regista DOLCE FAR NIENTE Federica Bassetti (Roma, 1970) giornalista free lance , regista IL SACCO minidv, 14Õ, minidv, 8Õ40Ó, Italia 2003 di Susan Gardie Pettie assistente Michael Ivo Giannini con Luigina Cavallotto Italia 2003 di Federica Bassetti aiuto alla regia Cristiano Passi montaggio Lorenzo Corgnati interpreti Cristina Nicolini e Alberto Querini con Aurora Caterina Bassetti e Lilla Ferraris INDISTRUTTIBILE minidv, 56Õ, Italia 2003 di Michele Citoni sceneggiatura, fotografia Michele Citoni e Federico Triulzi. montaggio Michele Citoni, Federico Triulzi Barbara Faonio - musiche Alessandra Celletti SERVIZIO GIARDINI di Elisabetta Bernardini minidv, 6Õ20Ó, Italia 2003 UN GIORNO DI IERI Michele Citoni (Roma 1966) giornalista Elisabetta Bernardini, Roma, 1961 regista minidv, 16Õ, Italia 2003 di Adriano Valerio interpreti Lucia Tartaglia, Laura Castelli Adriano Valerio Busto Arsizio,1977 regista VAÕ, GINA minidv, 2Õ12Ò, Italia 2003 di Francesca Tosca Donato assistente alla regia Alessio Steffenino fotografia Sandro Defrino interpreti Carola Iannuzzo, Edoardo Ribatto Francesca Tosca Donato Genova,1972 regista PREMI E GIURIE 1° Premio ÒSette Giorni per Un FilmÓ: POWERMAC G5 DUAL 1,8GHZ 256/80 SUPERDRIVE APPLE 2° Premio ÒSette Giorni per Un Film: FINAL CUT PRO HD 4.5 1° Premio ÒSette Soggetti per Sette FilmÓ: MONITOR APPLE 15Ó STUDIO DISPLAY TFT 2°Premio ÒSette Soggetti per Sette FilmÓ: HARD DISK ESTERNO FIREWIRE 080GB PORSCHE DESIGN 1° Premio ÒUn Soggetto per Sette FilmÓ: APPLE MOTION MOTION 2°Premio ÒUn Soggetto per Sette FilmÓ: MONITOR APPLE 15Ó STUDIO DISPLAY TFT 1° Premio Ò300 secondiÓ: HARD DISK ESTERNO FIREWIRE 080GB PORSCHE DESIGN Ó2°Premio Ò300 secondiÓ: SUBWOOFER + 2 SPEAKER HARMAN KARDON WHITE Premio del pubblico al miglior film di tutte le sezioni e i film della Rassegna ÒSette Giorni per Un FilmÓ: Prodotti delle aziende agrituristiche del Monferrato PREMIO YA RI di 300€ al miglior film di tutte le sezioni che meglio interpreti il mondo giovanile nelle sue manifestazioni diverse GIURIA ÓSette Giorni per un FilmÓ: Annalisa Bruni, scrittrice Alberto Cesa, musicista, leader del ÒCanto VivoÓ Angeles Aguado Lopez, traduttrice, chitarrista, cantante Claudio Castellani, producer Roberto Crestoferrino, architetto Salvatore Pes, conduttore di ÒStile LiberoÓ a Radio Torino Popolare Donata Pinti, cantante folk GIURIA ÒSette Soggetti per Sette FilmÓ Edoardo Francia, studente di Economia per le Arti, la Cultura e la Comunicazionel Alessandra Agosti, studentessa di Psicologia Federico Rusich, project manager Alessio Steffenino - dj e regista Francesca Vettori - attrice Vincenzo Gioanola autore e regista di cinema dÕanimazione Silver Veglia - art director pubblicitario Giuria ÒUn Soggetto per Sette FilmÓ Susanna Massaia, giornalista Albertina La Rocca, producer Lucia Biancotto, insegnante e teatrante Lidia Timossi, artista Eleonora Bouvet, studentessa di Scienze e Tecnologie dei Beni Culturali Margherita Dottarosso - insegnante, regista teatrale Daniela Carli, logopedista GIURIA Ò300 secondiÓ Edoardo Francia, studente di Economia per le Arti, la Cultura e la Comunicazionel Silver Veglia - art director pubblicitario Antonella Tedeschi cantante jazz Selezione: Roberto Bianco, Liliana Bodini, Ita Cesa, Elena Olivero, Giuseppe Selva Segreteria e organizzazione: Cinzia Scantanburlo Ufficio Stampa: Elena Todisco Ospitalita`: Franco Olivero, Margherita Merlo, Roberto Santopietro Runners: Aurora Allegra, Arianna Borgoglio, Daniela Carli, Paola Ferrero, Edoardo Francia, Federico Parodi, Eleonora Perlo, Ginevra Santopietro, Coordinamento Tecnico: Lorenzo Corgnati Webmaster: Andrea Deferraris Backstage: Elena Maria Olivero, Assitente backstage: Enrico Aleotti Sigla del festival: Vincenzo Gioanola Catalogo: Ita Cesa Logo e Manifesto: Elena Maria Olivero Direzione Artistica: Giuseppe Selva GRAZIE a: Franco Acanfora, Alberto Cesa, Liliana Bodini, Monica Repetto e Pietro Balla di Deriva Film, Giorgio Mari de La Bottega dellÕImmagine, Ida Leone, Margaret Mac Pherson, Antonella Magi, Maurizio Malara e Carlo Marchese di Rekordata, Giancarlo Novero, Bruno Tura, Elisabetta da Lio del Centro Candiani di Mestre, Francesca Ramella, Tracey Reinertson,Clara Rivalta dir. Festival delle donn Silver Veglia Con il sostegno di: Regione Piemonte, Provincia di Alessandria, Comune di Vignale Organizzazione contatti e informazioni Associazione immagina Viale Italia 8, 10040 LeiniÕ TORINO +300119813431 - +39 3484205335 - FAX 011/7764619 - [email protected] http: //www.immagina.net LÕAssociazione Immagina e` un crocevia di differenti professionalita`: ci sono giovani filmaker e registi, montatori, operatori e assistenti, esperti di organizzazione, produttori; insegnanti di laboratorio che hanno lavorato a progetti di cinema nelle sue differenti forme; grafici e artisti che operano nel campo dellÕimmagine; giovani studenti che compiono un tirocinio di formazione nelle varie attivita` dellÕassociazione. Fra queste, appunto, lÕorganizzazione di Festival sono un momento importante della politica culturale dellÕAssociazione che vuole offrire spazi ai giovani autori perche` possano farsi conoscere attraverso una maggior visibilita` delle loro opere. I due Festival che lÕAssociazione gestisce sono di differente natura e sono strettamente mirati e hanno come obiettivo unificante lÕidea di proporre dei giochi di cinema, al fine di promuovere un grande laboratorio permanente, dove studenti, insegnanti, giovani autori emergenti, registi affermati possano trovare un luogo di confronto e di scambio. : immagina (alla sua quarta edizione, 2004) e` un festival rivolto alle scuole che pone al centro della sua azione la valorizzazione del Òfare degli allieviÓ, con delle sezioni mirate che consentono di produrre dei film in un tempo definito o a tema fisso. Monfilmfest (alla sua seconda edizione, 2004) e` un festival rivolto a autori e registi di tutte le eta` che vogliano cimentarsi con una proposta ÒgiocoÓ di produzione video digitale Questi due festival consentono allÕAssociazione di produrre delle proposte -laboratorio da estendere in altri momenti dellÕanno a Scuole, Comuni, Enti e altre manfestazioni culturali. Tali proposte si riassumono in: Laboratorio video: palestra per videomaker a diversi livelli con esercitazioni individuali mirate e con la produzione di un film breve a chiusura del laboratorio. La stanza delle idee: e` una scenografia monotematica, dove gruppi di 7/8 partecipanti per volta sono chiamati a realizzare delle brevi sequenze che si collegano fra di loro. Il prodotto finale e` un film collettivo realizzato in diretta. I temi delle scenografie dal 2002 sono stati:ÒLo scompartimento di un trenoÓ, ÒLa sala dÕattesa del dentistaÓ, ÒIl Caffe`Ó, ÒLa galleria dÕarteÓ Tutto in un giorno: realizzare in una giornata di lavoro un film a tema libero che ha come location il luogo in cui si opera. (La propria citta`, il Quartiere, la campagna…etc).