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Bisogna vedere e sentire quello a cui si pensa

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Bisogna vedere e sentire quello a cui si pensa
“Bisogna vedere e sentire quello a cui si pensa.
Bisogna vederlo e afferrarlo.
Bisogna fissarlo nella memoria e nei sensi.
E bisogna farlo subito.
Quando si è uno stato d’animo adatto al lavoro,
la fantasia, attivissima, formicola di immagini.
Inseguirle e afferrarle
è pressapoco come inseguire un branco di aringhe”
(S.Eisenstein)
Cascina Alberta
localita` CaÕ Prano 14 / 15049 - Vignale Monferrato (AL)
TEL 0142.933313 / [email protected]
CaÕ Mongetto 10 / 15049 Vignale Monferrato (AL)
TEL 0142.933469 / [email protected]
Enoteca Regionale del Monferrato
Vignale Monferrato (Alessandria)
via San Paolo 1 ang.corso Ferrucci TORINO
tel 011 3856656 FAX 011 3854022
www.rekordata.it - [email protected]
2º monferrato film festival
festival internazionale del cinema
giochi di cinema a vignale
dal 5 allÕ 11 settembre 2004 a Vignale Monferrato (Alessandria)
il Monfilmfest
si presenta alla sua seconda edizione con molte novita` a partire dal sottotitolo che dichiara apertamente la sua vocazione:
ÒGiochi di cinema a VignaleÓ. Gli autori che partecipano al Monfilmfest giocano e si mettono in gioco.
A Vignale dal 5 allÕ11 settembre, si produrra` cinema, senza mai perdere di vista lÕorizzonte su cui ci muoviamo che e` quello
dellÕimmagine digitale e un profilo produttivo decisamente low budget.
Crediamo molto nella pratica laboratoriale e nellÕidea che lÕuomo sia pienamente tale solo nel gioco , perdonateci la
sottocitazione, un poÕ modaiola in questi giorni, di Rudolf Steiner, ma questa e` unÕidea che sottende i nostri progetti non solo da
oggi Cerchiamo nuove storie e autori disposti a raccontarle, liberi di compiere qualsiasi scelta, senza condizionamenti da un
ambiente spesso autoreferenziale, per dirla con un nostro autore, che perde il senso della creativita` per cercare meccanismi che
ÒfunzioninoÓ, sinonimo di compromessi produttivi. Inoltre vogliamo rafforzare quanto durante la prima edizione si e` iniziato a
tessere quando la trasformazione del Monferrato in un grande set cinematografico, ha messo in relazione e valorizzato il
territorio in termini culturali, sociali ed economici.
EÕ tale il rispetto che abbiamo per gli autori, ma soprattutto per la loro disponibilita` alla ricerca e al gioco che abbiamo mantenuto
vivo il rapporto fra i partecipanti alla prima edizione e il Monfilmfest, rendendoli copartecipi di un nuovo gioco loro riservato
Ci stiamo riferendo alla sezione ÒUN SOGGETTO PER SETTE FILMÓ dove i selezionati dellÕanno scorso della sezione Ò SETTE
GIORNI PER UN FILMÓ, Federica Bassetti, Elisabetta Bernardini, Michele Citoni, Francesca Tosca Donato, Carlo Ghioni, Susan
Garde Pettie e Adriano Valerio si sono misurati su un medesimo soggetto da interpretare liberamente, da luoghi lontani e diversi,
fedeli al soggetto originale o aprendosi a una divergente infedelta` che ha permesso loro di giocare con la propria creativita` senza
vincoli. Questo soggetto e` stato scelto dal comitato di selezione del festival di cui hanno fatto parte gli autori stessi, fra i
partecipanti a unÕaltra sezione del festival che ha permesso anche a noi del Monfilmfest di giocare e ci riferiamo a ÒSETTE
SOGGETTI PER SETTE FILMÓ, dove i film sono stati selezionati sulla carta Un rischio per il Monfilmfest, appunto un gioco, infatti
alcuni autori selezionati hanno rinunciato alla realizzazione del film, altri non ce lÕhan fatta a finirlo, altri ancora sono giunti al
termine della loro fatica. In tutti i casi i film che sono stati realizzati per noi saranno totalmente inediti sino al giorno delle
proiezioni.
La sezione che ha dato vita allÕidea del Festival Ò SETTE GIORNI PER UN FILMÓ, resta ovviamente lÕevento centrale che
trasformera` Vignale come centro produttivo e il Monferrato tutto in un grande laboratorio di cinema. Come nella prima edizione
un centinaio di autori ha proposto il suo lavoro piu` rappresentativo dal 2001 a oggi, senza limitazioni di tempo o di genere, per
essere selezionati per una gara che prevede la realizzazione di un film in sette giorni, che ha come location obbligatoria IL
MONFERRATO, con mezzi tecnici identici forniti dal festival e un regolamento che mette tutti allo stesso livello. rimodellato,
pero`, rispetto allÕanno scorso, proprio sui suggerimenti di chi vi ha partecipato Gli autori selezionati sono stati sette, ma,
confermando una formula collaudata positivamente lÕanno scorso, si e` deciso di attivare una Rassegna che mostri al pubblico sia
i film degli autori selezionati per SETTE GIORNI PER UN FILM. sia i successivi sette perche´ lavori meritevoli di avere uno spazio
di proiezione e di concorrere al premio del pubblico che e` trasversale rispetto a tutti i film proiettati. Il comitato di selezione del
Monfilmfest vuole ribadire che non ha la presunzione di dire Òquesti sono i film migliori in assolutoÓ, ma certamente questi sono
Òi film che vogliamo al nostro festivalÓ e sono la sua immagine.
Questa dichiarazione speriamo possa essere utile a quegli autori che talvolta hanno chiesto la ragione della propria esclusione.
A noi questo termine piace poco non ci permettiamo di escludere nessuno e speriamo di averlo qui definitivamente chiarito
Per la sezione 300 SECONDI a tema libero, abbiamo selezionato 14 opere, sette in meno dellÕanno scorso, anche in questo caso
lo sforzo da parte del Monfilmfest e` stato quello di presentare opere diverse fra loro e che in qualche modo offrano al pubblico
differenti punti di vista e presentino un panorama del corto breve di un certo interesse. Siamo felici che in questa sezione si siano
riconfermati due giovani autori che gia` sentiamo parte del nostro laboratorio e mi riferisco a Daniele Carrer, coraggioso
narratore di storie difficili e Stefano Bertelli, sperimentatore nellÕambito del cinema di animazione che noi amiamo molto e che
non trascuriamo mai nelle nostre selezioni.
Inoltre vogliamo riproporre i sette film realizzati lÕanno scorso e che secondo la formula del festival sono stati visti soltanto nella
giornata di sabato dopo la proiezione per la giuria. EÕ un regalo che facciamo al pubblico, che qui invitiamo caldamente alle
nostre proiezioni, non dimenticando che uno dei film, ÒServizio GiardiniÓ di Elisabetta Bernardini, ha avuto una menzione
speciale ai globi dÕoro 2003/2004 e ÒIndistruttibileÓ di Michele Citoni, che e` stato proiettato in varie manifestazioni legate al
problema ambiente/amianto, organizzate dalla CGIL sul territorio , motivo di soddisfazione per noi coproduttori del film. Inoltre
ha partecipato al circuito Docume`, importante vetrina del documentario italiano e recentemente a Documentary in Europe a
Bardonecchia. Il programma e` ricco e diversificato, il numero sette, che e` il numero del Monfilmfest, insegue i film da un gioco
allÕaltro e come mi aveva suggerito questa primavera Michele Citoni, avrei dovuto chiudere il festival con la proiezione di ÒSette
Spose per Sette FratelliÓ. Un futuro pieno di idee ci offrira` il tempo di farlo nelle prossime edizioni
Non possiamo dimenticare e qui ringraziamo tutti coloro che lÕanno scorso hanno raccontato storie difficili e dolorose, voci
inascoltate della tragedia amianto, come nel caso dei partecipanti al documentario ÒIndistruttibileÓ; chi spontaneamente ha
recitato in film di finzione; chi ha collaborato a vario titolo ai film come i giovani runners, chi ha ricercato e fornito oggetti di
scena, chi ha offerto unÕospitalita` che le stesse troupes hanno costantemente sottolineato La partecipazione di tutti e`
fondamentale alla realizzazione del Monfilmfestival e ci auguriamo che a Vignale dal 5 allÕ11 settembre ci si diverta, che il
pubblico e il territorio con i suoi abitanti si facciano coinvolgere nel gioco.come gia e` accaduto durante la prima edizione, anzi
noi ci auguriamo ancor di piu`.
Agli autori auguriamo una settimana di gioco avvincente ed emozionante e come sempre ci e` capitato di fare, chiediamo aiuto
alle arti tutte, qualunque esse siano, per rendere trasparenti i motivi per cui vi proponiamo questa sfida:
.
ÒLa vita e' vuota se non la riempi con un impegno esaltante e rischioso. L'impegno, e' naturale, non puo' che esssere uno: il lavoro.
L'altro lavoro, quello invisibile, e' il lavoro dell'anima, dello spirito, del talento, le cui creazioni trasformano il mondo rendendolo
piu' ricco, piu' giusto e piu' umano. Leggevo molto. Ma, anche riguardo alla lettura, sai com'e'... riesci ad avere davvero qualcosa
dai libri solo se sei capace di mettere qualcosa di tuo in cio' che stai leggendo. Voglio dire, solo se ti accosti alla lettura come a
un duello, con lo stato d'animo di chi e' disposto a ferire e a essere ferito, a polemizzare, a convincere e a essere convinto, e poi,
dopo aver fatto tesoro di quanto hai imparato, lo impiegherai per costruire qualcosa nella vita o nel lavoro.Ó
(Sandor Marai, La donna giusta)
Giuseppe Selva
direttore artistico
PROGRAMMA delle PROIEZIONI
MERCOLEDIÕ 8
tre proiezioni giornaliere per ogni sezione
ore 14,00 - 17,20 - 20,30
concorso 300 SECONDI
WE ÔLL NEVER FORGET YOU di Gavin Hume (240Ó)
IN CINQUE MINUTI DI CAFFEÕ di Enrico Bossan (22Ó)
KATOÕ di Carlo Strata e Tommaso Volpi (300Ó)
CENTOVENTIDUE di Riccardo Rismeni (300Ó)
ore 14,20 - 17,40 - 20,50
concorso SETTE SOGGETTI PER SETTE FILM
MERRY CHRISTMAS, MOTHER FUCKER! di Marco Magni
TARDI di Mila Trevisan
ore 14,50 - 18,10 - 21,20
concorso UN SOGGETTO PER SETTE FILM
BAGNO DÔAMORE di Federica Bassetti (7Õ)
INDELEBILE di Elisabetta Bernardini (7Õ)
ore 15,10 - 18,20 - 21,40
rassegna SETTEGIORNI PER UN FILM
CORAGGIO, CORAGGIO, CORAGGIO di Andrea Jublin (10Õ)
NAZCA di Vincenzo Fattorusso (15Õ)
LA FORESTIERA di Tilde Di Dio (15Õ)
LACRIMA INCHIOSTRO di Dario Leone (28Õ)
ore 16.20 - 19,30 - 23,00
rassegna I MAGNIFICI SETTE, MONFILMFEST 2003
INDISTRUTTIBILE di Michele Citoni (56Õ)
GIOVEDIÕ 9
tre proiezioni giornaliere per ogni sezione
ore 14,00 - 17,30 - 20,30
concorso 300 SECONDI
MY FAVOURITE BUSH di Marco Della Colletta (60Ó)
IL VIAGGIO DI CARLO di Sandra Casale , Giorgio Maurino e
Leo Migliano (180Ó)
IL PONTE di Paolo Bartoli (200Ó)
TRASH PICKING HOURS di Stefano Bertelli (240Ó)
IL MIO MONDO PERSONALE PARTE II (1977)
di Daniele Carrer (120Ó)
ore 14,15 - 17,45 - 20,45
concorso SETTE SOGGETTI PER SETTE FILM
REALTAÕ IMMAGINARIA di MArco Palagi
IL CLIENTE DA LEI CHIAMATO NON E` AL MOMENTO
RAGGIUNGIBILE".(da "PAROLE IN LIBERTA`")
di Elisa Frasinetti
ore 14,45- 18,15 - 21,15
concorso UN SOGGETTO PER SETTE FILM
STANDPOINTS di Carlo Ghioni (8Õ)
(senza titolo) di Michele Citoni
ore 15,05 - 18,35 - 21,35
rassegna SETTEGIORNI PER UN FILM
VIE SUR MARS di Carlo Avventi (14Õ)
VORTICE di Marzio Mirabella e Massimo Stella(6Õ54)Ó
NUNCA MAIS di Federico Micali, Stefano Lorenzi,
Teresa Paoli (40Õ)
FIUMANA di Sandro Carnino (5Õ)
..DID YOU EVER di Justin Leonard Stauber (29Õ)
ore 16.35 - 20,05 - 23,05
rassegna I MAGNIFICI SETTE, MONFILMFEST 2003
CAVALLINO di Carlo Ghioni (19Õ)
IL SACCO di Federica Bassetti (14Õ)
SERVIZIO GIARDINI di Elisabetta Bernardini (6Õ20Ó)
VENERDIÕ 10
tre proiezioni giornaliere per ogni sezione
ore 14,00- 17,30 - 21,,00
concorso 300 SECONDI
VEDO di Vincenzo Catanzariti (300Ó)
GIACOMO di Giulia Oriani (2Õ58Ó)
THE GAZOLINE di Alessandro Gavazza (2Õ25Ó)
..OCCHI CHE TOCCANO di Sergio Loppel (3Õ45Ó)
GIOELE E I PAPAVERI di Paolo Lacola (190Ó)
ore 14,20 - 17,50 - 21,20
concorso SETTE SOGGETTI PER SETTE FILM
POINT OF VIEW di Silvia Rossi e Ugo Piva
LUI CI STARA` DENTRO di Manuela Terranova (5Õ)
UN BATTITO DI VITA di Virginia Barrett
SABATO 11
ore 10,00/ 14,30/ 18,30
proiezione delle sette opere della competizione
SETTE GIORNI PER UN FILM
realizzate da:
Sandro Carnino
Carlo Ghioni
Andrea Jublin
Federico Mazzi
Federico Micali
Marzio Mirabella e Massimo Stella
Francesco Uboldi
ore 20,30
PREMIAZIONE e proiezione delle opere vincitrici
ore 14,50 - 18,20 - 21,50
concorso UN SOGGETTO PER SETTE FILM
(senza titolo) di Susan Garde Pettie
TITOLO DA ANCORA DEFINIRE di Francesca Tosca Donato
NASI E TULIPANI di Adriano Valerio (20Õ)
ore 15,40 - 19,10 - 22,40
rassegna SETTEGIORNI PER UN FILM
ROM MUSICISTI SOTTERRANEI di Francesco Uboldi (27Õ)
LA SAGOMA di Federico Mazzi (9Õ30Ó)
COMUNQUE VIVANO LE DONNE di F. Tosca Donato (15Õ)
UN ANGE PASSE di Adriano Valerio (7Õ45)
IERI OGGI E DOMANI di Carlo Ghioni (10Õ)
ore 16,55 - 20,25 - 23,55
rassegna I MAGNIFICI SETTE, MONFILMFEST 2003
DOLCE FAR NIENTE di Susan Garde Pettie (8Õ40Ó)
VAÕ GINA di Francesca Tosca Donato (2Õ12Ó)
UN GIORNO DI IERI di Adriano Valerio (16Õ)
Tutte le proiezioni avranno luogo presso i locali di Palazzo
Callori, sede dellÕEnoteca Regionale del Monferrato
RASSEGNA SETTE GIORNI PER UN FILM
ÒI PRIMI SETTEÓ
SETTE GIORNI PER UN FILM
e` Òun gioco di cinemaÓ
che vedra` partecipare sette registi
che in sette giorni
realizzeranno un film in digitale
nel Monferrato
dal 5 al 11 Settembre.
La RASSEGNA presenta quattordici opere
che hanno partecipato alla selezione.
i primi sette film hanno consentito ai registi
di partecipare a
SETTE GIORNI PER UN FILM .
Questo primo gruppo e` denominato:
Òi primi setteÓ.
CORAGGIO CORAGGIO CORAGGIO
di Andrea Jublin (Torino)
Aspirazioni, speranze e frustrazioni di un giovane alla ricerca dellÕamore..
beta 10Õ Italia 2004
soggetto, sceneggiatura, regia e montaggio:
Andrea Jublin
fotografia: Massimo Setteducati
montaggio: Manuela Marengo
suono:
Vito Martinelli Sonia Portoghese Mirko Guerra
produzione:
Compagnia cinema indipendente celluloide
interpreti:
Lisa Galantini Massimo Brizi
Andrea Jublin
Camposanpiero (Padova)
1973
FIUMANA
di Sandro Carnino (Torino)
Paragone tra lÕacqua, elemento indispensabile per la nostra vita ,che durante
le piene diventa un ostacolo e le automobili, la cui crescita senza controllo
sta limitando gli spazi e i rapporti umani.
minidv, 6Õ, Italia, 2003
soggetto, sceneggiatura, regia, fotografia suono e montaggio:
Sandro Carnino
interpreti:
Aldo Rendina Massimo Bonato
Sandro Carnino,
Torino, 1964,
regista
IERI, OGGI E DOMANI
di Carlo Ghioni (Torino)
Dicembre 2001: lÕeconomia argentina collassava e scompariva nel silenzio delle autorita` monetarie
internazionali. LÕaristocrazia del paese fuggiva, lasciando fabbriche obsolete e lavoratori senza
stipendio. Nel deserto di prospettiva economica, i lavoratori hanno occupato gli stabilimenti, si sono
organizzati in cooperative, hanno pianificato il lavoro e creato unÕeconomia di scala Il successo
dellÕavventura tracima dai sorrisi dei protagonisti, lÕorgoglio respira nei polmoni di una piccola societa`
anti-capitalistica che vive il suo canto del cigno, con grande dignita` e accalorata umanita`.
digibeta, 10Õ, Italia, 2003
soggetto, sceneggiatura, regia:
Carlo Ghioni
fotografia:
Enrico Cavallera e Carlo Ghioni
montaggio: Marta Zen
suono: Fabio Atzeni
musica: Tiziano Calabrese
produzione: Beluga
Carlo Ghioni
Milano,1966
regista
LA SAGOMA
di Federico Mazzi (Torino)
La difficolta` di trovare lÕanima gemella in una societa` in cui il culto dellÕimmagine e` dominante,
viene raccontata attraverso la ricerca della forma ideale, la sagoma appunto.LÕinseguimento
dellÕideale di compagnia di vita porta un giovane a vivere rapporti onirici con le sagome delle donne
che vede. Quando incontra la donna della sua vita la sagoma si vendichera` della sua ossessione.
35mm, 9Õ30Ó Italia, 2003
Federico Mazzi
Torino, 1968
regista
soggetto:
Luca Bollero Federico Mazzi
sceneggiatura, regia e montaggio :
Federcio Mazzi
fotografia: Piero Basso
suono: Mirko Guerra
produzione:
ass. Via Artisti n.quattro, ass. Polistyle,edi
interpreti:
Micaela Ramazzotti , Luca Bollero Simona Corrente, Monica Iodice
NUNCA MAIS
di Federico Micali, Stefano Lorenzi, Teresa Paoli (Firenze)
Racconto dellÕincidente della petroliera Prestige che il 13 novembre 2002 e` affondata
al largo delle coste della Galizia provocando una catastrofe che ha compromesso
irreparabilmente lÕeconomia e lÕecosistema della zona.
minidv 40Õ , Italia, 2003
soggetto, sceneggiatura, regia, fotografia e montaggio:
Federico Micali Stefano Lorenzi Teresa Paoli
suono e musica:
Ether
produzione:
Stefano Stefani per lÕAtelier
Federico Micali
Firenze, 1971
regista
ROM, MUSICISTI SOTTERRANEI
di Francesco Uboldi (Saronno)
Zingari con la fisarmonica,medicanti col violino per molti non sono altro che rumorosi accattoni.
Chi sono questi uomini dallÕaria poco rassicurante? Vivono per lo piu` nellÕoscurita` ma sono
tuttÕaltro che invisibili.una moltitudine di cittadini a tutte le ore puo` forse fare a meno di vederli
ma non puo` fare a meno di sentirli.
dvd 27Õ Italia 2004
soggetto, e regia :
Francesco Uboldi
montaggio:
Alessandro Manco e Francesco Uboldi
Francesco Uboldi,
Tradade , (VA) , 1977,
ricercatore universitario
VORTICE
di Marzio Mirabella e Massimo Stella (Rapallo, Genova)
Il pelo dellÕacqua come porta verso la realta`. Ma la meraviglia puo` trasformarsi
in una trappola quando si guarda la televisione immersi in una vasca da bagno.
dvcam, 6Õ45Ó, Italia, 2003
soggetto sceneggiatura regia e montaggio:
Marzio Mirabella e Massimo Stella
Fotografia:
Giuseppe Cvallaro
musica: Riccardo Sensi
produzione:
Marzio Mirabella e Massimo Stella
interpreti:
Alessandra Gessa, Antonio Cantarutti
Marzio Mirabella,
Genova,1971, regista,
Masmo Stella
Genova,1969,regista
RASSEGNA SETTE GIORNI PER UN FILM
ÒGLI ALTRI SETTEÓ
La Rassegna ha il suo motivo di essere
per lÕinteresse
che le opere presentate
hanno suscitato.
Dei quattordici autori selezionati,
sette opere, quindi,
sono state inserite
nella Rassegna.
Questo secondo gruppo
e` stato denominato
Ògli altri setteÓ
COMUNQUE VIVANO LE DONNE
di Francesca Tosca Donato (Torino)
Trilogia:1. ÒI LOVE AMERICA (Los Angeles 2004)Ó, unÕanziana signora imbellettata balla discinta in una
fatiscente pista da ballo, noncurante dellÕocchio della telecamera. 2.ÒSV (Torino 2004)Ó, Andrea, la
protagonista e` impegnata nel bizzarro atto dÕamore di regalare a un presunto amato i propri peli.
3.ÒCANTA RAGAZZINAÓ, sulle note dellÕomonima canzone e la voce della celeberrima MIna, la bellezza
della protagonista, immersa in un ambiente astrattamente liquido, riporta alla consapevolezza della
brevita` del tutto.
minidv, 10Õ italia, 2004
soggetto, sceneggiatura regia, montaggio e produzione:
Francesca Tosca Donato
Francesca Tosca Donato
Genova, 1972
regista
DID YOU EVER...
di Justin Leonard Stauber (Berlino)
Il deserto californiano, da qualche parte fra la Death Valley e Los Angeles.
Lei, Pert, ha appena gettato via il suo cellulare dopo una litigata con il suo (ex) boyfriend.
Lui, un duro, bello, un tipo indipendente fuori dal comune, fa lÕautostop per tornare a Los Angeles.
35mm, 29Õ, Germania, 2003
soggetto, sceneggiatura,regia:
Justin Leonard Stauber
fotografia: Konstantin Kroening
montaggio: Anja Schweppestette
suono: Don Thomas
musica: Eckart Gadow
produzione: Tanja Ziegler
interpreti: Ali Gage Stephen Spiegel
Justin Leonard
StauberMamheim, 1966
regista
LA FORESTIERA
di Tilde di Dio (Calascibetta - Enna)
Un giorno della vita di donna Maricchia. Il passare del tempo e` scandito dai gesti della gente di
campagna di una volta: Òil buonoÓdel pane appena sfornato, della terra, del canto dei contadini
al lavoro. Una vita semplice di affetti e di generosita` verso tutti.Anche nel suo fatale incontro con la
ÒForestieraÓ, Maricchia percepisce il dolore di questa imperscrutabile figura e, dimenticando la propria
condizione, si immedesima nel suo disperato, ineluttabile destino, provando per lei una profonda pieta`.
betacam,15Õ, Italia, 2004
soggetto:
Mariela Di Dio
sceneggiatura e regia:
Tilde di Dio
fotografia e montaggio:
Luigi Lombritto
produzione:
Cinecircolo Novecento
interpreti:
Elisa Contoli, Elisa di Dio, Linda Di Dio, Adriana Fontanossa
Tilde di Dio
Narni (Terni),
1951
LACRIMA INCHIOSTRO (Macchie di Cesare Pavese)
di Dario Samuele Leone, Bra (Cuneo)
Un giovane del 2004 alla ricerca della sua verita`.il confronto tra se stesso e tutta lÕesperienza
di vita dellÕuomo Cesare Pavese perduta in un viaggio da Santo Stefano Belbo a Torino.
Ad aiutarlo i ricordi di una donna straordinaria che lÕha conosciuto:Fernanda Pivano.
betasp, 28Õ Italia 2004
Dario Samuele Leone,
Bra, 1978
soggetto regia :
Dario Samuele Leone
sceneggiatura:
Dario Samuele Leone e Mauro Costantino
fotografia: Giancarlo Trabucco
montaggio: Claudio Brombin
Suono: Ivan Russo
Musica:Ark Ensemble
Produzione :EÕ cosi` film e Comune di Santo Stefano Belbo
Interpreti:
Fernanda Pivano e Tommaso Fortunato
NAZCA
Vincenzo Fattorusso (Bologna)
In qualche strana maniera noi svalutiamo le cose appena le pronunciamo.Crediamo di esserci
immersi nel piu` profondo dellÕabisso e invece quando torniamo alla superficie la goccia dÕacqua
sulla punta delle nostre dita pallide non somiglia piu` al mare donde veniamo.crediamo di aver
scoperto una caverna di tesori e quando risaliamo alla luce non abbiamo che pietre false e
frammenti di vetro e tuttavia nelle tenebre il tesoro seguita a brillare immutato.
minidv, 15Õ, Italia, 2003
soggetto, regia, sceneggiatura:
Vincenzo Fattorusso
fotografia:
Roberto Mezzabotta
montaggioi: Stefania Alberti
suono, musica:Ciro Fattorusso
produzione:
Ulisse Transmedia
interpreti:
Cristiana Cedrini, Margaret Collina, Saverio Mazzoni
Vincenzo Fattorusso
Napoli,1962
regista
UN ANGE PASSE
di Adriano Valerio (Parigi)
Un mimo si prepara alla propria giornata di lavoro. Ripete il proprio spettacolo in diverse piazze
parigine, fino allo sfinimento. Sulla via del ritorno si imbatte in una coppia di sordomuti intenti in un
appassionato litigio. ÒUn ange passeÓ e` lÕespressione che indica una situazione di assoluta sospensione.
super8mm, 7Õ45ÕÕ, Francia, 2003
Adriano Valerio
Busto Arsizio,1977
regista
soggetto, sceneggiatura e regia:Adriano Valerio
fotografia:
Lvc Walpoth
montaggio:
Sasha Cauvin
suono: Juss ???
interpreti:
Alain Farres, Karine Chetrit, David De Filippo
VIE SUR MARS
di Carlo Avventi (Monaco)
In un call shop della periferia di Parigi un giovane bancario sente la voce di una donna
proveniente dal cabinato; sia il suono che le parole lo affascinano. Con una spilla
dÕargentoche trova nella cabina ormai vuota, inizia una ricerca fantomatica.
dvcam, 14Õ,Germania, 2003
soggetto, sceneggiatura e regia:Carlo Avventi
fotografia: Armel Hostiov
montaggio : Olivier Ferrari
suono : Remi Darv
musica: Birger Clausen
produzione:
Carlo Avventi, Gaelle Ruffier, Sven Schnell, Nicole Ringhut
interpreti:
Vincent Gominet e Mata Gabin
Carlo Avventi
Padova, 1973
regista
SETTE SOGGETTI PER SETTE FILM
Nuova sezione,
nuovo gioco,
per la seconda edizione
del Monfilmfest
che seleziona
sette film sulla carta,
in forma di soggetto
e porta sullo schermo
cio` che gli autori
sono riusciti a realizzare
in circa settanta giorni
e cioe` dal momento
della comunicazione
della selezione
al giorno della proiezione
che sara`
una prima assoluta
per tutti.
Trentacinque
i soggetti presentati:
dopo la selezione,
alcuni autori
si sono ritirati ,
valutando insufficiente
il tempo a disposizione
per realizzare
il loro film
altri non si ha
la matematica certezza
che riescano
a finire in tempo.
Il Monfilmfest
si mette cosi` in gioco
come i suoi autori
LUI CI STARA` DENTRO?
di Manuela Terranova
Una donna di 27 anni parti` dalla sua citta`, raccolse se´ dentro una valigia e parti`.
Il modo in cui vestiva la donna mostrava disinteresse a perdersi tra le ante dei suoi armadi. I suoi vestiti erano talmente
stanchi del viaggio da scivolarle di dosso.
Il luogo dÕarrivo fu una casa in un piccolo paese.
La donna abito` con morbosa ossessione la casa. Le parole passavano da una stanza allÕaltra, visitavano luoghi, oggetti, foto e
indumenti. Parole gelide si fermavano su quella bicicletta posteggiata nella stanza da letto.
Qualcuno in quella casa usava andare in bici, non per il piacere di fare lunghe passeggiate sulle colline fuori il paese, si trattava
di un professionista o comunque di qualcuno che apriva la sua stanza da letto al piacere orgasmico della pedalata.
Entro` un uomo vestito di nero in quella casa che lei abitava da un mese.
LÕuomo vestito di nero incontro` la donna nel soggiorno. Erano seduti uno di fronte lÕaltra. Lui poggiava le sue mani incrociate
sul tavolo di marmo, lei aveva le braccia conserte, che di tanto in tanto scivolavano stanche sulle gambe. Non era un dialogo,
era un interrogatorio.
Sapere cosa?
Cosi` la storia ebbe inizio ma fu la fine della donna in quella piccola ma confortevole casa
La donna e un uomo (il Suo Uomo) vivono insieme in una piccola ma confortevole casa. Al suo interno prende forma il
laboratorio del piacere. Il piacere sommo, il diritto del piacere che va cercato, rincorso, preteso con ostinata caparbieta`. Il Suo
Uomo offre alla donna tutto, tranne cio` per cui lei aveva intrapreso quel viaggio. Il Suo Uomo non le offre cio` che le spetta di
diritto. Dare piacere e` un dovere, ricevere piacere e` un diritto.
Avvicinandosi col viso e con le spalle, facendo leva sul tavolo, lÕuomo vestito di nero le disse che non avrebbe piu` potuto
abitare quella casa. La donna rispose: Òlui mi ha detto che posso stare qui per sei mesiÓ.
Prima di uscire la donna si volto` ancora una volta per guardare il laboratorio dellÕamore e un vendicativo sorriso arrivo` fino ai
raggi stanchi della bicicletta.
Chiuse la porta.
Manuela Terranova
Catania, 1979
regista
MERRY CHRISTMAS, MOTHERFUCKER!
di Marco Magni
La notte di Natale un cacciatore di frodo e` seduto di fronte alla televisione, seguendo i programmi con lo sguardo spento.
Mentre scorrono sullo schermo cartoni animati, documentari, film natalizi e tonnellate di pubblicita` inizia a pensare al reale
valore del natale, alla figura di Santa Clause. Per lui rappresenta la quintessenza del consumismo e del materialismo della
societa` capitalista da cui si e` allontanato. Nel frattempo una figura ostile con indosso un cappello natalizio si aggira fuori dalla
sua stamberga. AllÕinterno lÕuomo inizia a sentire la morsa della fame e soprattutto sta finendo la legna, il freddo si fa
pungente. Ad un tratto si sentono dei rumori provenienti dallÕesterno. Il cacciatore esce a controllare, non trova nulla, eccetto
un cappello da Babbo Natale. Rientrato in casa si trovera` pero` faccia a faccia con il suo proprietario. Il massacro che seguira`
risolvera` tutti i problemi del cacciatore, dal freddo alla fame. Ma chi e` in realta` lÕuomo con il cappello natalizio ? Solo nel finale
lo si scoprira`.
Marco Magni
Merate, 1978
regista
PAROLE IN LIBERTA`
di Elisa Frasinetti
La vicina parla, per ore, senza tregua. La osservo dalla finestra. E` li`, in giardino, spaparanzata sulla sua poltrona gonfiabile,
unta di crema solare, bigodini in testa, unghie colorate, bevanda ghiacciata in una mano, sigaretta nellÕaltra. Non la smette di
parlare: gossip, pettegolezzi, tv.
Quando si accorge che la sto guardando comincia il suo teatrino, dando il meglio di se´: baldanzosa si mette in mostra e
parla...parla...parla…da sola, come una pazza, e critica quellÕuomo che la spia..Óe` un pervertito, il solito guardone…e pensa,
non si e` neppure fatto mettere il chip…strano quel tipo li`…Ó. La sento perfettamente ma continuo a guardarla dalla finestra
del mio studio. E lei rincara la dose, in parole, taglienti.
Lo strano ero io che non mi ero voluto impiantare il chip, che non avevo voluto essere come gli altri, che avevo preferito la
strada della diversita`, dellÕemarginazione nei libri.
Tutta colpa di quella nuova legge, ancora per poco facoltativa, che da` una sovvenzione statale a chi si fa installare un chip nel
cervello che gli permette di telefonare a chiunque, in qualsiasi momento, attraverso una leggera pressione del dito sul polso. Il
fenomeno dilaga, diventa una moda. A ogni angolo di strada centinaia di parole, migliaia di conversazioni inutili. Come dei
pazzi, tutti ormai parlano da soli, seguendo le loro conversazioni telematiche. Un infinito vociare che diventa frastuono.
Qualcuno si e` rifiutato, ma tutti sanno che dovranno cedere alla legge, e` solo questione di tempo. Tra questi, ci sono anchÕio,
professione giornalista. Piu` che una moda, quel che sta succedendo mi sembra una vera e propria psicosi: per colpa di questo
infernale brusio, non riesco a scrivere, a dormire, a pensare. Ma per ora son fermo, deciso: il chip non me lo voglio mettere,
costi quel che costi. Intanto passo il tempo a osservare cio` che mi circonda, tutto sta cambiando. Le persone si stanno
alienando: le conversazioni aumentano vertiginosamente, ma le loro telefonate sono sempre piu` vuote. Nessuno compra piu`
giornali perche´ non servono…presto, di questo passo, verro` licenziato…ormai basta una piccola pressione e lÕinformazione e`
nel tuo cervello, pronta per essere presto dimenticata…. E poi la mia vicina…a dire il vero mi fa un poÕ paura. Uno di questi
giorni mi mandera` la polizia a casa, solo perche´ non ho messo quel fottutissimo chip, solo perche´ e` convinta che io sia diverso,
che sia un mostro perche´ non amo parlare.. ho bisogno di silenzio. Meglio dormire un poÕ.
La notte e` muta finalmente e uno strano silenzio riveste le case. LÕasfalto si raffredda. Ma qualcosa disturba la mia quiete,
come un sibilo sempre piu` assordante e vicino. E solo adesso lo riconosco, ora che e` qui sotto, e` una sirena della polizia. EÕ
finita, sono venuti a prendermi, sapevo che quella donna, quella vicina cosi` scomoda, voleva vedermi in prigione. Me lo ha
detto anche mentre con le mani le tenevo stretto il collo, e mi guardava mentre il respiro piano piano le iniziava a mancare e
le sue ultime parole erano per me e per tutti coloro che in quel momento stavano a sentire dallÕaltra parte della cornetta….
TIitolo: IL CLIENTE DA LEI CHIAMATO NON E' AL MOMENTO RAGGIUNGIBILE
durata:8Õ
soggetto: Elisa Frasinetti
sceneggiatori:: Elisa Frasinetti, Giovanni Rosa, Emanuele Basso, Cristiano Baldissera
regia:Elisa Frasinetti
aiuto regia: Emanuele Basso, Cristiano Baldissera
montaggio: Elisa Frasinetti, Emanuele Basso
suoni e musiche originali: GIiovanni Rosa
Elisa Frasinetti
Venezia, 1981
Tutor informatico
POINT OF VIEW
di Ugo Piva e Silvia Rossi (Oriago di Mira, Venezia; Marostica, Vicenza)
Stefano (un ragazzo sui 30) scatta istantanee dal sapore antico e il soggetto e` sempre lo stesso: Viola (25 anni), la sua fidanzata, che cammina
fresca per le calli di Venezia. I suoi capelli, i suoi occhi, i suoi piedi. Camminano insieme, mangiano un gelato, guardano il sole riflettersi nei
canali immobili e tutto sembra perfetto per una romantica gita di qualche giorno; lontano dal caos di Roma, lontano dal lavoro, lontano da
tutto e da tutti. Prima di pranzare Viola e Stefano passano a vedere la facciata della vecchia casa in cui lei aveva vissuto con le sue compagne
di universita` due tra gli anni piu` belli della sua vita. Una volta conosciuto Stefano aveva pero` deciso di lasciare tutto: amici, studio e Venezia
per trasferirsi a Roma, dove lui vive e lavora. Mentre Viola ricorda quei tempi, i due si siedono in un ristorantino tranquillo per mangiare
qualcosa. Dopo aver ordinato, Stefano approfitta dell'attesa per andare alla toilette. Il gabinetto e` uno solo, lo stesso sia per gli uomini sia per
le donne; mentre Stefano fa pipi` , la sua attenzione viene catturata da una delle tante scritte sul muro di fronte a lui: "non rimandare al
domani cio` che potresti fare oggi". Stefano fissa rapito la scritta ancora per un poÕ e mentre si lava le mani quella frase gli rimbalza
ininterrottamente nella testa. Avvicinandosi al tavolo vede Viola versarsi un bicchiere d'acqua, la guarda e lei alza la testa e gli sorride ; in quel
preciso istante Stefano capisce perche` quel giorno quella frase era comparsa nella sua vita, perche` quel giorno e´ il giorno... cosi` torna a sedersi.
Sta per dirle qualcosa ma Viola lo precede. Anche lei deve recarsi alla toilette, e si alza. Stefano rimane seduto e scorrendo con lo sguardo la
via nota fuori dal ristorante un negozio di fiori.Nel frattempo Viola distribuisce la carta igienica sopra la tavoletta del wc e quando si siede i
suoi occhi incrociano qualcosa sulla porta di fronte a lei, qualcosa che oscura visibilmente la serenita` dipinta sul suo volto. Viola e` sempre piu`
coinvolta da cio` che sta guardando: e` come se un vortice di sensazioni la stesse trascinando giu`, sempre piu` in profondita`, dentro se stessa.
Immagini, paure, ipotesi, domande, fantasie e dubbi la attraversano e le vorticano attorno in un caos inafferrabile. E' tutto troppo veloce,
scomposto. Quasi in stato di trance Viola si alza e tira lo sciacquone ; il rumore dell'acqua che scorre ha nella sua mente l'effetto di una grande
onda che travolge tutte quelle sensazioni e di tante ne fa una, un' unica grande certezza. Viola avverte un senso di soffocamento, sente che e´
arrivato il momento di decidere, di riprendere in mano la sua vita da dove l'aveva lasciata, ma non sa ancora in che modo e soprattutto non sa
come affrontare Stefano. Si dirige verso il tavolo e gli occhi che pensava sarebbero stati li` ad aspettarla non ci sono, Stefano non e` al tavolo. In
quel momento, con estrema lucidita` Viola capisce cosa fare.Intanto Stefano, approfittando del fatto che Viola sia in bagno si dirige dal fiorista
per farle una sorpresa. Acquista un mazzo di rose rosse e bianche. Pensa a lungo a cosa scrivere sul biglietto; gli vengono in mente un sacco di
cose e allo stesso tempo nessuna. Poi chiude gli occhi e scrive "sposami". Stefano paga il fiorista. Contemporaneamente al ristorante Viola sta
raccogliendo tutte le sue cose dal tavolo. Si dirige all'esterno con passo svelto: sul suo viso convivono decisione e confusione. Aumenta
progressivamente velocita`, ed il suo camminare si trasforma in una corsa a perdifiato per le calli di Venezia. Non sa ancora verso cosa stia
correndo, ha deciso di lasciare la strada che la sua vita aveva imboccato per intraprenderne una nuova. Stefano rientra al ristorante con il
mazzo di rose nascosto dietro alla schiena. Non vede Viola seduta al tavolo e la cerca con lo sguardo. Si accorge che le cose di lei non ci sono
piu`. Si avvicina quindi al cameriere e gli domanda dove sia andata la ragazza che era seduta con lui. Il cameriere gli dice di averla vista uscire
piuttosto di fretta. Stefano non gli crede: pensa che il cameriere debba essersi sbagliato. Allora si dirige verso la toilette, per controllare che
Viola non sia ancora li`, ma la porta e` spalancata e dentro non c'e` nessuno. Stefano comincia a realizzare che Viola potrebbe veramente essere
andata via ma non capisce perche` avrebbe dovuto farlo, e soprattutto perche` non lo avesse aspettato o perlomeno avvertito. Confuso e
sconcertato entra nel bagno, sbatte la porta e si siede sulla tavoletta con la testa tra le mani. Quando alza lo sguardo nota sulla porta di fronte
a se una scritta; nuovamente una scritta tra le tante che attira la sua attenzione: "Ho perso troppi treni per amore. Non posso piu`
permettermi di aspettare. Ed ora , dopo 16 anni di matrimonio il rimorso delle cose perdute e` troppo pesante , soffocante . E' doloroso, ma
lascio tutto e torno ad essere cio` che avrei dovuto". Queste parole urlano nella mente di Stefano. Immagina Viola nel momento in cui doveva
averle lette, immagina come doveva averle sentite, immagina l'effetto che deve aver avuto il pensiero di questa donna in lei, in Viola... ed e`
come se la vedesse correre, ora, per Venezia, lontano da lui.
Stefano piange. Viola corre.
Ugo Piva
Mestre, 1982
Silvia Rossi,
Marostica 1983
REALTA` IMMAGINARIA
di Marco Palagi (Capezzano Pianore, Lucca)
Sono le quattro di notte e vicino un parco, allÕinterno di un boowling, unÕanziana signora cinquantenne obesa sta facendo le
pulizie. Si trova nellÕatrio a passare lo straccio a terra. Un uomo vestito di nero con un passamontagna, dalla figura esile, entra
da una finestra aperta dei bagni del locale. LÕattempata donna e` sorpresa alle spalle, minacciata con un coltello alla gola: ´Tu
hai qualcosa per me, non farmi perdere tempo! La signora e` affascinata, eccitata e per niente spaventata da quella situazione,
le piace il contatto con l'uomo misterioso. Dice al ladro di seguirla e si dirigono verso una pista da boowling. Il ladro e`
impaziente di capire dove la donna vuole andare a parare. QuestÕultima gli fa cenno di pazientare, si allontana qualche metro
da lui e comincia a spogliarsi, sbottonando i primi bottoni della divisa blu da lavoro. Il ladro la guarda sorpreso, ma la signora
continua a sbottonarsi. Cerca quindi di allontanarsi ma la donna si precipita verso di lui e lo spintona facendolo cadere
violentemente a terra. Il coltello sfugge dalle mani del ladro e si allontana da entrambi. Prese delle manette dal grembiule
bianco cinto in vita, la donna ammanetta il malvivente con le braccia in avanti. Riprende a spogliarsi fino a rimanere in
sottoveste. Si avvicina allÕuomo quasi a sfiorargli le labbra, gli prende le braccia ammanettate e se le mette intorno al collo. Lo
cinge forte a se e poi gli scopre la bocca dal passamontagna. LÕuomo disperato dice: ´Volevo solo le chiavi della cassaÓ. La
signora interrompe il ladro baciandolo energicamente.
LÕanziana donna dorme sorridendo nel sonno. Suona la sveglia, sono le quattro di notte. Apre gli occhi e ha dinnanzi a se il
vecchio marito che russa. Tutto e` stato un sogno. LÕespressione della donna cambia radicalmente alla vista del coniuge, la sua
adesso e` una smorfia di disgusto. Si volta verso il comodino e spegne la sveglia. Alza lo sguardo e vede, appesi allÕattaccapanni
a muro, la divisa blu da lavoro e il grembiule bianco.
Marco Palagi,
Pietrasanta (LU), 1981
UN BATTITO DI VITA
di Virginia Barrett
Su di un muro bianco che sovrasta una porta, anchÕessa bianca, campeggia un grande orologio, tondo. Le lancette segnano le
9:00. LÕimmagine e` resa spettrale da un filtro azzurro.
AllÕimprovviso la porta si apre: due uomini, Lillo Costa e il dottor Baldi entrano nella stanza. Il dottore indossa un camice
bianco e, appeso al collo, ha uno stetoscopio.
I due si avvicinano, lentamente, ad un letto, dove giace un vecchio, la cui vita dipende da alcuni macchinari che gli permettono
di respirare. Accanto al letto vi sono due monitor: in uno appare il segnale, molto flebile, del battito del cuore del paziente,
nellÕaltro il segnale , quasi assente, dei suoi impulsi cerebrali.
Il dottor Baldi informa Lillo che il coma in cui e` cadutoil padre, non e` irreversibile e che, a volte, odori, parole, suoni, che
possono suggerire ricordi sensoriali, riescono a far risvegliare anche molti pazienti gravi.
Nelle parole del dottore, Lillo ritrova un granello di speranzza. Ad un tratto e` folgorato da unÕidea: procurarsi una copia di un
cd di una veccchia canzone molto amata dal padre: ÒLA PALOMAÓ. Uscito dallÕospedale, Lillo si precipita in tutti i negozi di
dischi del paese e del circondario alla ricerca della canzone.
Il grande orologio a muro, scandisce il tempo di unÕintera giornata: dalle 9:30 alle 18:00, orario in cui Lillo trova la canzone
che cercava.
Lillo torna in ospedale, entra nella stanza del padre, deposita un lettore cd, con casse incorporate, su di un comodino che e`
accanto al letto, inserisce il CD e resta in attesa, immobile, con lo sguardo fisso sul monitor. Dopo un poÕ Lillo, sconsolato, da`
un bacio al padre ed esce dalla stanza, accompagnato dalle note de ÒLA PALOMAÓ.La porta si chiude alle sue spalle.
LÕorologio segna le 20:00. Lillo, pensieroso si dirige verso casa.
Alle 21:00, lÕuomo nel letto ha un sussulto: gli arti si muovono leggermente, la bocca si schiude in un sorriso, dalle
apparecchiature provengono deboli suoni metallici e, in uno dei monitor, qualcosa oscilla.
Ad un tratto lÕencefalogramma diventa piatto e, contemporaneamente, il battito cardiaco si interrompe.
LÕuomo e` morto felice!
Virginia Barrett
attrice, regista
TARDI
di Mila Trevisan (Mestre)
EÕ tarda sera, un gruppo di persone esce chiacchierando da un ristorante di Mestre. Una di loro, Sonia, sembra assente, guarda prima allÕinterno del locale, poi
verso altri tre giovani uomini, molto eleganti, che escono. Quando unÕamica le chiede cosa le succede, lei risponde sbrigativamente che le era sembrato di aver
visto qualcuno che conosceva, ma si era sbagliata. Il gruppo decide di dirigersi verso un altro locale fuori Mestre, lei saluta tutti, invitandoli ad una nuova serata a
Roma, e dichiara di voler dirigersi subito verso il suo albergo perche´ e` tardi e non vuole rischiare di perdere lÕaereo alle sette del giorno dopo.
Ferma sul ciglio della strada, fa per chiamare un taxi ma il suo cellulare ha la batteria scarica e si spegne. Mentre lei si dirige seccata verso il ristorante, uno dei tre
uomini che osservava, Giulio, le offre un passaggio. Lei dapprima rifiuta un poÕ scocciata, ma quando lui insiste augurandosi di poter fare quattro chiacchiere
accetta, seppure con un poÕ di ritrosia e sottolineando la necessita` di dover tornare presto al suo albergo. Una volta nellÕauto di Giulio, Sonia pero` accetta di andare
a bere qualcosa in centro. Una volta in Piazza Ferretto, con una certa complicita`, decidono di comune accordo di entrare in un pub che sembrano conoscere bene.
Quando arriva la cameriera, lui ordina per entrambi prima che Sonia riesca a parlare, e lei non puo` far altro che annuire con un sorriso, perche´ ha chiesto proprio
quello che voleva lei. Iniziano a parlare delle loro vite: lei Abita a Roma, lavora nel cinema e ha gia` partecipato a produzioni piuttosto importanti, torna a Mestre
due o tre volte lÕanno e stavolta doveva accompagnare degli amici; lui, come dichiara in modo non troppo entusiasta, ha appena ottenuto un posto abbastanza
importante in una banca in Svizzera ed era li` per un incontro di lavoro. Ognuno di loro e` riuscito a realizzare la propria aspirazione. Finito di bere Sonia si alza, va
verso il bagno e apre la porta.
Ieri: lo stesso bagno, dieci anni prima, lÕestate dopo la maturita`. NellÕinquadratura la stessa porta vista dallÕinterno. Sonia entra nellÕantibagno, inizia a parlare con
una sua amica che si sta rifacendo il trucco davanti allo specchio. Parlano proprio di Giulio che, ha appena avuto la conferma di potersi iscrivere ad una prestigiosa
universita` negli Stati Uniti. In modo un poÕ acido lÕamica critica pesantemente il ragazzo, che giudica come un figlio di papa` un poÕ viziato, e si chiede come Sonia
possa essergli stata tanto amica per tutto il liceo. Lei al contrario lo difende, condivide la sua scelta di aver accettato unÕopportunita` cosi` importante, perche´
Mestre non offre alcuna possibilita`. Dopo qualche secondo di riflessione, confida di voler accettare lÕospitalita` degli zii per studiare a Roma allÕamica, che accoglie
con un poÕ di dispiacere la notizia. Dopo aver finito di sistemarsi un poÕ il trucco, esce dal bagno.
Oggi: Sonia esce dal bagno e vede che Giulio, che ha appena pagato il conto, con un cenno la invita ad uscire. I due iniziano a passeggiare per la piazza, parlano di
come sia cambiata la citta` negli ultimi dieci anni, di come forse non fosse poi cosi` grigia e triste come pensavano da ragazzini sempre scontenti, e si siedono vicino
alla fontana guardandosi intorno. Nonostante lÕora tarda ci sono ancora diverse persone: un gruppetto di ragazzi cammina chiacchierando ad alta voce, la
cameriera che li aveva serviti poco prima sta tornando a casa con la bicicletta e saluta un suo collega che sta chiudendo una serranda; ma cio` che attira di piu`
lÕattenzione dei due e` una coppietta che si bacia sotto i portici. Dopo aver incrociato lo sguardo di Giulio, Sonia guarda lÕorologio ed insiste per essere
accompagnata allÕalbergo. I due si alzano. Arrivano in macchina sotto lÕalbergo, lÕautoradio e` accesa ma il volume e` molto basso. Sono entrambi imbarazzati, si
salutano ma lei non accenna a scendere. Giulio rompe il ghiaccio confidandole di aver spesso pensato a lei in questi anni: aveva chiesto notizie ad amici comuni,
ma nessuno lÕaveva piu` vista, e poi aveva lasciato stare pensando che ormai aveva unÕaltra vita e magari un fidanzato. Anche lei non lo aveva dimenticato, al
ristorante pero` non lo aveva nemmeno salutato perche´ credeva non si ricordasse nemmeno piu` di lei, con tutte le cose piu` importanti che doveva avere per la
testa. Ad un tratto lÕattenzione di Giulio e` attirata da una canzone trasmessa alla radio, con un cenno la fa notare anche a lei; la macchina da presa si sofferma
sulla sua mano che alza il volume.
Ieri: sempre Sonia e Giulio, in unÕaltra macchina, dieci anni prima. La canzone, una delle piu` ascoltate del periodo, continua dalla scena precedente. Sono sotto casa
di lei, lui parte per lÕAmerica il giorno dopo, Sonia ha gia` trovato un lavoretto a Roma e fra qualche mese potra` rendersi indipendente ed affittare una camera
senza disturbare troppo a lungo gli zii. Giulio ammira la sua buona volonta`, pensa che con il suo carattere potra` fare molta strada. Lei lo ringrazia e gli augura
buon viaggio. Gli ricorda per lÕultima volta che e` giusto che ognuno segua la propria strada, che alla fine e` stato giusto non dire a nessuno che stavano insieme da
tre mesi, perche´ avrebbero potuto farsi condizionare dalle chiacchiere e dai consigli inutili, per poi soffrire ancora di piu`. Alla proposta del ragazzo di tenersi in
contatto con qualche lettera, preferisce rifiutare. Lei apre la portiera e scende, la richiude e senza voltarsi indietro va verso il portone di casa. Lui se ne vaÕ.
Oggi: sempre in macchina, Giulio confessa a Sonia che non sarebbe mai partito se anche lei non avesse avuto intenzione di trasferirsi, e lei a sua volta ammette di
aver preso la decisione definitiva solo dopo che la partenza di lui era certa. Ognuno dei due aspettava solo una parola dellÕaltro, e in fondo avevano sempre saputo
che le cose stavano cosi`, ma la paura di condizionare la vita dellÕaltro era troppa. Sonia guarda lÕorologio nuovamente, sono le quattro ed e` veramente troppo
tardi. Saluta ed ironicamente da` appuntamento fra altri dieci anni, apre la portiera ed esce dalla macchina. Lui stavolta la segue, le da un biglietto da visita e la
prega di telefonargli o perlomeno di mandargli una mail, dal momento che in dieci anni i mezzi di comunicazione sono molto migliorati. La ragazza annuisce ed
entra nellÕalbergo. La mattina dopo, nella sua camera dÕalbergo, Sonia indossa la sua giacca di jeans ed infila il biglietto da visita nella tasca, richiudendola
accuratamente. Entra in un bar affollato, appoggia il caffe` sul tavolino ed appende la giacca ad un attaccapanni alle sue spalle, proprio vicino ad una quasi uguale.
Una donna, nel tavolino vicino, beve frettolosamente il resto della sua spremuta dÕarancia, solleva la borsetta e, dopo aver infilato la giacca di Sonia esce a passo
veloce dal bar. Nel frattempo Sonia finisce il suo caffe` e, senza rendersene conto, infila lÕaltra giacca, poi prende la sua borsetta e, trascinando la valigia, esce dal
locale per dirigersi verso lÕaeroporto.
Mila Trevisan,
Venezia, 1980
UN SOGGETTO PER SETTE FILM
e` un gioco nato
per mantenere vivo
il rapporto con gli autori
selezionati lÕanno scorso
nella sezione che
ha dato origine al Monfilmfest
e cioe`, ÒSette Giorni per un FilmÓ.
Un modo per iniziare
quellÕesperimento
a noi tanto caro
di laboratorio permanente,
che non esclude o seleziona
ma coinvolge gli autori
in un percorso creativo
La proposta fatta a
Federica Bassetti,
Elisabetta Bernardini,
Michele Citoni,
Francesca Tosca Donato,
Carlo Ghioni,
Susan Garde Pettie
e Adriano Valerio
e` stata quella di entrare
nel nostro comitato di lettura
e di scegliere un soggetto
fra tutti quelli pervenuti
alla sezione ÒSette soggetti per sette filmÓ
e di interpretarlo liberamente.
anche stravolgendone la storia.
Il soggetto scelto
e` stato
ÒPoint of viewÓ
di Ugo Piva e Silvia Rossi.
Anche in questo caso
per il Monfilmfest
e` una scommessa
perche` nulla sappiamo
di cio` che sara` realizzato
sino al momento magico
di vederlo tutti insieme,
pubblico, autori e
attori del Monfilmfest.
BAGNO DÕAMORE
dal soggetto ÒPoint of viewÓ di Ugo Piva e Silvia Rossi
sceneggiatura:
Federica Bassetti Giovanni Trimani
regia e fotografia:
Federica Bassetti
montaggio:Alessandro Risuleo
interpreti:
Arcangelo Iannace, Annarita Marino,
Marco Giandomenico
prodotto da Giovanni Trimani
mini dv, durata 8Õ
Federica Bassetti
(Roma, 1970)
giornalista free lance, regista
Elisabetta Bernardini,
Roma, 1961
regista
INDELEBILE
dal soggetto ÒPoint of viewÓ di Ugo Piva e Silvia Rossi
sceneggiatura, regia:Elisabetta Bernardini, Aiuto Regia:Fabrizio Procaccini, ass. regiaFabrizio Procaccini
fotografia:Francesco Ciccone, montaggio:Roberto Trapanese
interpreti:Sara Colelli Massimiliano Graziuso, Daniela Parrozzani, Daniela Danesi, Piero Avallone, Massimiliano Reali
musiche originali:Onderock
produzione:Elisabetta Bernardini
mini dv, 8Õ
titolo:NASI E TULIPANI
dal soggetto ÒPoint of viewÓ di Ugo Piva e Silvia Rossi
regia:Adriano Valerio
sceneggiatura, fotografia e montaggio:
Cinebabele
prodotto:
Cinebabele
mini dv, durata 19Õ
Adriano Valerio.
Busto Arsizio,1977
regista
Carlo Ghioni,
Milano, 1961,
regista
titolo STANDPOINTS
dal soggetto ÒPoint of viewÓ di Ugo Piva e Silvia Rossi sceneggiatura, regia fotografia e montaggio:Carlo Ghioni
interpreti: Willie Wheel Zinneman e Arianne Lemire, Dane Saunders, Curt Solonen
musica originale SHOUT OUT OUT OUT OUT
prodotto Matt mac Kenzie, mini dv, durata 6Õ 8Ó
titolo:TITOLO ANCORA DA DEFINIRE
dal soggetto ÒPoint of viewÓ di Ugo Piva e Silvia Rossi
sceneggiatura, regia fotografia e montaggio: Francesca Tosca Donato
interpreti:
musica originale
prodotto
mini dv, durata 6Õ 8
Francesca Tosca Doanto
Genova, 1972
regista
titolo:(senza titolo...)
dal soggetto ÒPoint of viewÓ di Ugo Piva e Silvia Rossi
sceneggiatura, regia fotografia e montaggio:
interpreti:
musica originale
prodotto
mini dv, durata 6Õ 8
Michele Citoni
(Roma 1966)
giornalista
titolo:(senza titolo...)
dal soggetto ÒPoint of viewÓ di Ugo Piva e Silvia Rossi
sceneggiatura, regia fotografia e montaggio:
Susan Garde Pettie
durata circa 5Õ
Susan Garde Pettie,
Glasgow,
regista
CONCORSO TRECENTO SECONDI
Hanno partecipato al Concorso
105 cortometraggi
a tema libero
terminati dopo il 1° gennaio 2001,
senza limite di provenienza
e senza alcuna preclusione
di stile, genere, tema
e di durata non superiore
ai 300ÕÕ, titoli compresi.
La selezione per il concorso
comprende 14 opere.
LÕanno scorso ando` cosi`:
1° assoluto
ÒBREATHEÓ di Hanna Gal
2° assoluto
ÒPINOCCHIOÓ di Michele Restaino
CENTOVENTIDUE
di Riccardo Rismeni (Padova)
Un inseguimento tra sogno e realta`.
minidv, 300Ó, Italia, 2004
soggetto e sceneggiatura:
Riccardo Rismeni, Marco Ramin, Kabir Messineo
regia: Riccardo Rismeni
fotografia: Kabir Messineo
montaggio :
Matteo Menapace, Riccardo Rismeni Marco Ramin
musica:
The ventures, JTQ, Penniewise
produzione:
autorproduzione indipendente
interpreti:
Riccardo Rismeni, Marco Ramin, Kabir Messineo
Riccardo Rismeni,
Padova 1975
regista
GIACOMO
di Giulia Oriani (Roma)
Giacomo con il computer compone poesie.e i suoi pensieri ci cullano come onde dÕacqua,
ma Giacomo e` davvero speciale, non solo per la giovanissima eta`...
minidv, 2Õ58Ó, italia, 2003
Giulia Oriani,
Roma
regista
soggetto sceneggiatura e regia:
Giulia Oriani
fotografia:
Michele de Nuccio
montaggio:
Giulia Oriani
produzione:
Quinta Verde
interpreti:
Giacomo de Nuccio
GIOELE E I PAPAVERI
di Paolo La Cola e Lorenzo Giacinti (Arezzo)
Una solaggiata domenica di maggio. E le lacrime di un bambino.
minidv, 3Õ10Ó, Italia, 2003
regia:
Paolo La Cola e Lorenzo Giacinti,
fotografia,montaggio e suono:
Paolo La Cola
musiche: Charlie Chaplin
interpreti:
Gioele e Valentina Giacinti
Paolo La Cola, Sanremo,
1974
Lorenzo Giacinti.
registi
IL MIO MONDO PERSONALE
II Parte:1977
di Daniele Carrer (Conegliano , Treviso)
Invettiva contro la societa` contemporanea.
minidv, 120Ó, Italia, 2002
soggetto, sceneggiatura, regia e montaggio:
Daniele Carrer
voce fuori campo:
Daniele Carrer
Daniele Carrer
Conegliano, 1977
commesso reparto
informatica
regista
IL PONTE
di Gruppo ImmagINazione (Torino)
Il ponte, chi voglia attraversarlo deve dichiararne il motivo. Se mente verra` impiccato,
altrimenti passera` liberamente.Un viandante sfidera` questa legge cogliendone il paradosso
nascosto.Sara` punito per la sua insolenza da una legge che non ammette remissione.
dvcam, 3Õ20Ó, Italia, 2003, Italia
soggetto:
Stefano Bellomi
sceneggiatura, regia, fotografia, montaggio e suono :
Gruppo ImmagINazione
musica Michele Alfieri
produzione:
Gruppo ImmagINazione e Telema
interpreti:
Lucio Viglierico, Gabriele Gallareto, Franco Orecchia,
Paolo Iannotti, Giacomo Cavalieriere
Gruppo
ImmagINazione,
Torino
IL VIAGGIO DI CARLO
Sandra Casale Giorgio Maurino , Leo Migliano (Villarfocchiardo, Torino)
Carlo in un giorno di pioggia si mette in viaggio.
minidv, 180Ó, Italia, 2004
Sandra Casale, Susa, 1961
Leo Migliano , Roggiano G., 1961
Giorgio Maurino, Susa, 1956
registi
soggetto e sceneggiatura:
Giorgio Maurino, Leo Migliano
regia:
Sandra Casale, Giorgio Maurino , Leo Migliano
fotografia:
Giorgio Maurino
montaggio:
Sandra Casale
produzione
interpreti:
Carlo Diragine
IN CINQUE MINUTI DI CAFFE`
Enrico Bossan (Padova)
Reportage sugli usi molteplici dellÕacqua nella quotidianita` di un risveglio mattutino
in duerealta` opposte; il caffe` della mattina e` testimone,nei suoi pochi minuti di
preparazione,di numerosi rituali, bisogni e gesti che hanno lÕacqua come protagonista.
minidv, 272Ó, Italia, 2004
soggetto, sceneggiatura, regia e fotografia:
Enrico Bossan
montaggio:
Caterina Angaro
Suono e musica:
Sergio Cossu
Interpreti:
Lucio, Silvia Mutti Elena Gorno,Matteo Bozzini
Enrico Bossan
Dolo (Venezia) 1956
regista
KATOÕ
Carlo Strata e Tommaso Volpi, Bologna
Haran Banjo e Chianu Rivs, il primo giapponese, il secondo italo-hawaiano, si ritrovano a Bologna a
condividere lo stesso appartamento e lo stesso mestiere, quello dellÕattore. Tra una pubblicita` e un
set cinematografico, i due si incontrano spesso a casa, stanchi e affaticati, ma questo non
impedisce loro di confrontarsi in combattimenti di arti marziali tra il fisico e il filosofico.
minidv, 300Ó, italia, 2004
Carlo Strata , Sorengo,
1979, regista
Tommaso Volpi, Bologna,
1976, regista
soggetto, sceneggiatura e regia :
Carlo Strata e Tommaso Volpi
fotografia: Barbara Fantini
montaggio: Nicola Spaccucci
suono: Raffaele Gallina
produzione :
U¨nidici/Decimi, Yagefilm ZoomworX
Interpreti:
Haran Banjo, Chianu Rius, Kiavina Li-jin
MY FAVORITE BUSH
Marco della Colletta (Roma)
Un uso appropriato dellÕimmagine di Bush.
minidv, 1Õ, Italia, 2003,
soggetto e sceneggiatura:
Marco & Helder
regia:
Marco della Colletta
fotografia:
Raphael Dalla Porta
Montaggio:
Aurora de Sanctis
suono e musica:
Peter Reaburn
produzione:
Marco della Colletta
Interpreti:
Raphael Dalla Porta
Marco della Colletta
Aviano , 1978
regista
OCCHI CHE TOCCANO
di Sergio Loppel (Vignole Barbera)
Ci sono altri modi di vedere.
minidv, 3Õ34Ó, Italia, 2001
soggetto, sceneggiatura, regia, fotografia, montaggio, suono:
Sergio Loppel
produzione:
Echovideo
interpreti:
Roberto Burceni
Sergio Loppel,
Fiume 1934
regista
THE GAZOLINE
di Alessandro Gavazza (Bosco Marengo, Alessandria)
In aperta campagna un uomo sta tagliando l'erba della sua casa:compie questo gesto
meccanicamente e rilassato non consapevole di cio` che lo circonda e delle cause che
il suo gesto comporta...
minidv, 2Õ45Ó, Italia, 2004
soggetto, regia :
Alessandro Gavazza
fotografia:
Diego Lavatelli
produzione:
Markal Produzioni
interpreti:
Alessandro Gavazza
AlessandroGavazza,
Novi Ligure, 1981
regista
Trash Picking Hours
di Stefano Bertelli (Lendinara, Rovigo)
Un cagnolino di latta e` tormentato da un mezzo busto femminile
in puro stile industriale, metafora del disagio.
minidv, 4Õ ,Italia, 2004
Stefani Bertelli
Rovigo, 1981
autore e regista cinema
dÕanimazione.
soggetto, sceneggiatura, regia, fotografia, montaggio, suono :
Stefano Bertelli
scenografie:
Riccardo Orlandi
creazione personaggi:
Alberto Trombin
musica
Mosquitos
produzione Ottomillimetri
Vedo
Vincenzo Catanzariti (Monza)
Un ragazzo decide di farsi predire il futuro da una chiromante….ma solo quando
la veggente liquida in malo modo il giovane, la sfera rivela il suo vero destino.
Minidv, 300Ó, Italia, 2003
soggetto, sceneggiatura: Ilaria Conversano
regia: Vincenzo Catanzariti
fotografia:Francesco Carini
montaggio: Vicenzo Catanzarini , Thomas Brunney
suono: Tiziano Crotti
musica:Matteo Ancarani, Nicola Romano`
produzione:Ilaria Conversano
Interpreti: Thomas Kadman, Alba Cuomo
Vincenzo Catanzariti
Milano, 1979
regista
WEÕLL NEVER FORGET YOU
di Gavin Hume (Kilbirne, Scozia)
Paul sta andando a casa della fidanzata Angela che discute di lui con la madre.
minidv, 240Ó, Scozia, 2004
sceneggiatura: Media Mob
Regia:Gavin Hume
Fotografia: Gavin Hume
Montaggio: Gavin Hume, Ben Harrison
Suono: Ben Harrison
Musica: Ben Harrison
Produzione: Sean McLaughlan, Janet Martin
Interpreti: Colin Graham, Rebecca Scott, Michelle Jamieson, Mark Fischer
Gavin Hume
UK, 1985
studente
rassegna I MAGNIFICI SETTE, MONFILMFEST 2003
La rassegna
ha ragione dÕessere
per offrire al pubblico
la possibilita`
di rivedere i film
che hanno dato vita
al Monfilmfest,
I primi autori
che hanno partecipato
al gioco
ÒSette giorni per un filmÓ.
EÕ un piccolo mattone
della memoria storica
del nostro festival
appena nato,
unÕennesima opportunita`
per gli autori
di essere visti
perche` questo
e` lo scopo
dei festival,
rendere visibile
allÕinvisibile.
Ricordiamo il palmare`s
dellÕanno scorso:
1° Assoluto
ÒUN GIORNO DI IERIÓ di Adriano Valerio
2°Assoluto
ÒVAÕ, GINAÓ di Francesca Tosca Donato
3°Assoluto
ÒDOLCE FAR NIENTEÓ di Susan Garde Pettie
Premio del pubblico
INDISTRUTTIBILE di MIchele Citoni
Carlo Ghioni
Milano,1966
regista
CAVALLINO minidv, 19Õ, Italia 2003
scritto e diretto da Carlo Ghioni
fotografia Antonio Costa
montaggio Marta Zen
scenografia Fiorella Ciccolini
supermegassistente Marco Parodi
interpreti Alberto Favro e Simona Nasi
Susan Garde Pettie
Glasgow, Scotland
regista
DOLCE FAR NIENTE
Federica Bassetti
(Roma, 1970)
giornalista free lance ,
regista
IL SACCO minidv, 14Õ,
minidv, 8Õ40Ó, Italia 2003
di Susan Gardie Pettie
assistente Michael Ivo Giannini
con Luigina Cavallotto
Italia 2003
di Federica Bassetti
aiuto alla regia Cristiano Passi
montaggio Lorenzo Corgnati
interpreti Cristina Nicolini e Alberto Querini
con Aurora Caterina Bassetti e Lilla Ferraris
INDISTRUTTIBILE
minidv, 56Õ, Italia 2003
di Michele Citoni
sceneggiatura, fotografia Michele Citoni e Federico
Triulzi. montaggio Michele Citoni, Federico Triulzi
Barbara Faonio - musiche Alessandra Celletti
SERVIZIO GIARDINI
di Elisabetta Bernardini
minidv, 6Õ20Ó, Italia 2003
UN GIORNO DI IERI
Michele Citoni
(Roma 1966)
giornalista
Elisabetta Bernardini,
Roma, 1961
regista
minidv, 16Õ, Italia 2003
di Adriano Valerio
interpreti Lucia Tartaglia, Laura Castelli
Adriano Valerio
Busto Arsizio,1977
regista
VAÕ, GINA minidv, 2Õ12Ò, Italia 2003
di Francesca Tosca Donato
assistente alla regia Alessio Steffenino
fotografia Sandro Defrino
interpreti Carola Iannuzzo, Edoardo Ribatto
Francesca Tosca Donato
Genova,1972
regista
PREMI E GIURIE
1° Premio ÒSette Giorni per Un FilmÓ: POWERMAC G5 DUAL 1,8GHZ 256/80 SUPERDRIVE APPLE
2° Premio ÒSette Giorni per Un Film: FINAL CUT PRO HD 4.5
1° Premio ÒSette Soggetti per Sette FilmÓ: MONITOR APPLE 15Ó STUDIO DISPLAY TFT
2°Premio ÒSette Soggetti per Sette FilmÓ: HARD DISK ESTERNO FIREWIRE 080GB PORSCHE DESIGN
1° Premio ÒUn Soggetto per Sette FilmÓ: APPLE MOTION MOTION
2°Premio ÒUn Soggetto per Sette FilmÓ: MONITOR APPLE 15Ó STUDIO DISPLAY TFT
1° Premio Ò300 secondiÓ: HARD DISK ESTERNO FIREWIRE 080GB PORSCHE DESIGN
Ó2°Premio Ò300 secondiÓ: SUBWOOFER + 2 SPEAKER HARMAN KARDON WHITE
Premio del pubblico al miglior film di tutte le sezioni e i film della Rassegna ÒSette Giorni per Un FilmÓ:
Prodotti delle aziende agrituristiche del Monferrato
PREMIO YA RI di 300€ al miglior film di tutte le sezioni che meglio interpreti il mondo giovanile nelle sue manifestazioni
diverse
GIURIA ÓSette Giorni per un FilmÓ:
Annalisa Bruni, scrittrice
Alberto Cesa, musicista, leader del ÒCanto VivoÓ
Angeles Aguado Lopez, traduttrice, chitarrista, cantante
Claudio Castellani, producer
Roberto Crestoferrino, architetto
Salvatore Pes, conduttore di ÒStile LiberoÓ a Radio Torino Popolare
Donata Pinti, cantante folk
GIURIA ÒSette Soggetti per Sette FilmÓ
Edoardo Francia, studente di Economia per le Arti, la Cultura e la Comunicazionel
Alessandra Agosti, studentessa di Psicologia
Federico Rusich, project manager
Alessio Steffenino - dj e regista
Francesca Vettori - attrice
Vincenzo Gioanola autore e regista di cinema dÕanimazione
Silver Veglia - art director pubblicitario
Giuria ÒUn Soggetto per Sette FilmÓ
Susanna Massaia, giornalista
Albertina La Rocca, producer
Lucia Biancotto, insegnante e teatrante
Lidia Timossi, artista
Eleonora Bouvet, studentessa di Scienze e Tecnologie dei Beni Culturali
Margherita Dottarosso - insegnante, regista teatrale
Daniela Carli, logopedista
GIURIA Ò300 secondiÓ
Edoardo Francia, studente di Economia per le Arti, la Cultura e la Comunicazionel
Silver Veglia - art director pubblicitario
Antonella Tedeschi cantante jazz
Selezione: Roberto Bianco, Liliana Bodini, Ita Cesa, Elena Olivero, Giuseppe Selva
Segreteria e organizzazione: Cinzia Scantanburlo
Ufficio Stampa: Elena Todisco
Ospitalita`: Franco Olivero, Margherita Merlo, Roberto Santopietro
Runners: Aurora Allegra, Arianna Borgoglio, Daniela Carli, Paola Ferrero, Edoardo Francia, Federico Parodi, Eleonora Perlo,
Ginevra Santopietro,
Coordinamento Tecnico: Lorenzo Corgnati
Webmaster: Andrea Deferraris
Backstage: Elena Maria Olivero,
Assitente backstage: Enrico Aleotti
Sigla del festival: Vincenzo Gioanola
Catalogo: Ita Cesa
Logo e Manifesto: Elena Maria Olivero
Direzione Artistica: Giuseppe Selva
GRAZIE a:
Franco Acanfora, Alberto Cesa, Liliana Bodini, Monica Repetto e Pietro Balla di Deriva Film, Giorgio Mari de La Bottega
dellÕImmagine, Ida Leone, Margaret Mac Pherson, Antonella Magi, Maurizio Malara e Carlo Marchese di Rekordata, Giancarlo
Novero, Bruno Tura, Elisabetta da Lio del Centro Candiani di Mestre, Francesca Ramella, Tracey Reinertson,Clara Rivalta dir.
Festival delle donn Silver Veglia
Con il sostegno di: Regione Piemonte, Provincia di Alessandria, Comune di Vignale
Organizzazione
contatti e informazioni
Associazione immagina
Viale Italia 8, 10040 LeiniÕ TORINO
+300119813431 - +39 3484205335 - FAX 011/7764619
- [email protected]
http: //www.immagina.net
LÕAssociazione Immagina e` un crocevia di differenti professionalita`: ci sono giovani filmaker e registi, montatori, operatori e
assistenti, esperti di organizzazione, produttori; insegnanti di laboratorio che hanno lavorato a progetti di cinema nelle sue
differenti forme; grafici e artisti che operano nel campo dellÕimmagine; giovani studenti che compiono un tirocinio di
formazione nelle varie attivita` dellÕassociazione. Fra queste, appunto, lÕorganizzazione di Festival sono un momento
importante della politica culturale dellÕAssociazione che vuole offrire spazi ai giovani autori perche` possano farsi conoscere
attraverso una maggior visibilita` delle loro opere.
I due Festival che lÕAssociazione gestisce sono di differente natura e sono strettamente mirati e hanno come obiettivo
unificante lÕidea di proporre dei giochi di cinema, al fine di promuovere un grande laboratorio permanente, dove studenti,
insegnanti, giovani autori emergenti, registi affermati possano trovare un luogo di confronto e di scambio.
:
immagina (alla sua quarta edizione, 2004) e` un festival rivolto alle scuole che pone al centro della sua azione la valorizzazione
del Òfare degli allieviÓ, con delle sezioni mirate che consentono di produrre dei film in un tempo definito o a tema fisso.
Monfilmfest (alla sua seconda edizione, 2004) e` un festival rivolto a autori e registi di tutte le eta` che vogliano cimentarsi con
una proposta ÒgiocoÓ di produzione video digitale
Questi due festival consentono allÕAssociazione di produrre delle proposte -laboratorio da estendere in altri momenti dellÕanno
a Scuole, Comuni, Enti e altre manfestazioni culturali.
Tali proposte si riassumono in:
Laboratorio video: palestra per videomaker a diversi livelli con esercitazioni individuali mirate e con la produzione di un film
breve a chiusura del laboratorio.
La stanza delle idee: e` una scenografia monotematica, dove gruppi di 7/8 partecipanti per volta sono chiamati a realizzare
delle brevi sequenze che si collegano fra di loro. Il prodotto finale e` un film collettivo realizzato in diretta.
I temi delle scenografie dal 2002 sono stati:ÒLo scompartimento di un trenoÓ, ÒLa sala dÕattesa del dentistaÓ, ÒIl Caffe`Ó, ÒLa
galleria dÕarteÓ
Tutto in un giorno: realizzare in una giornata di lavoro un film a tema libero che ha come location il luogo in cui si opera.
(La propria citta`, il Quartiere, la campagna…etc).
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