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Splendido ibrido i frutti puri impazziscono
Splendido ibrido i frutti puri impazziscono di Duccio Canestrini Evocare la contaminazione ieri scatenava allarme. Oggi suona ed apre opportunità. Nuovi contesti sociali hanno modificato questa ed altre parole sorelle, inizialmente associate a fenomeni indesiderati come l’inquinamento di falde acquifere, pericolosi contagi, orrendi guazzabugli. Invece: fantastiche mescolanze, inaspettate osmosi, divertenti meticciati ora veicolano valori spesso positivi, basti pensare alla musica fusion o alle cucine etniche. Ovviamente, come insegna la fantascienza, non tutti gli ibridi sono auspicabili. Ma la purezza, vivaddio, perde ufficialmente colpi. Perlomeno da quando Charles Darwin – che non poteva neppure sperare di vedere una mappa del genoma – intuì l’importanza del planetario pasticcio di cromosomi. E forse anche l’importanza dell’incontro fecondo tra diverse culture. Nei laboratori scientifici più avanzati del mondo avvengono nuove creazioni di cui siamo all’oscuro. Sul piano filosofico, ma soprattutto sul piano tecnico, manca un inquadramento etico. In altre parole, si possono fare un sacco di cose, ma non sappiamo se sia giusto farle o no; fino a che punto siano accettabili organismi ibridati, vite ingegnerizzate, soluzioni bioniche. Per fortuna la sperimentazione in arte non danneggia creature viventi. Moduli 2014 è una esplorazione tematica focalizzata sul concetto di ibrido. L’ibridazione delle forme di vita, reali o immaginarie, abbonda nelle mitologie di tutti i popoli, da Pegaso ai nostri angeli al Ganesh indù, beneaugurante dio con testa di elefante. Tre le categorie proposte all’Associazione degli artisti di Bolzano: incroci tra organismi cyborg uomo-macchina ibrido metaforico Carla Fabretti Ibrido uomo-albero. Echi ovidiani (Le metamorfosi). Fusione tra l’umano e il vegetale. Marco Lobos Ibrido uomo-animale. Minotauro colorato. Suggestioni mitologiche tra classicità e Nuovo Mondo. Renato Sclaunich Cavallo-pesce, ibrido animale. A metà strada tra fantasia, folklore e mitologia. Celestina Avanzini Mesticanza di alfabeti (ripensando a Babele).