poche luci e molte ombre - Camera di Commercio di Modena
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poche luci e molte ombre - Camera di Commercio di Modena
Modena Economica Numero 4 19 poche luci e molte ombre Il sistema di tracciabilità dei rifiuti pericolosi al centro di un incontro in Camera di commercio MANUELA GUERRA iniziative SISTRI: luglio‐agosto 2014 20 Modena Economica Numero 4 S luglio‐agosto 2014 ISTRI: cui prodest? Sono trascorsi più di quattro anni dall’istituzione del SISTRI, circa 640.000 tra imprese ed enti hanno pagato contributi annuali per almeno due anni (2010 e 2011) e il SISTRI non è ancora operativo. Purtroppo le traversie e i malfunzionamenti che hanno caratterizzato e tuttora interessano il tecnologico sistema di tracciabilità dei rifiuti, nato con il d.m. 17 dicembre 2009, non sembrano avere fine e, ormai, anche i più convinti sostenitori del SISTRI si stanno persuadendo che forse sarebbe opportuno cancellare tutto e ripartire da zero. Ma la “cancellazione” comporterebbe una serie consistente di problemi, primo fra tutti la restituzione dei contribuiti annuali 2010 e 2011 pagati da imprese ed enti che, in base alla normativa vigente fino al 2013, erano tenuti all’iscrizione. Dopo i provvedimenti adottati dal Ministero dell’Ambiente nel 2013 e nell’aprile 2014, i soggetti obbligati ad aderire al SISTRI si sono ridotti a circa 240.000, ma alla cospicua riduzione degli “utenti” non è corrisposto un miglioramento del sistema, che continua ad arrancare tra difficoltà tecniche di funzionamento del sistema e di comunicazione, mancanza di interlocutori qualificati per la soluzione delle problematiche, procedure informatiche antiquate, disposizioni normative caotiche e talvolta contraddittorie. Questa situazione rende tutto molto complesso, sia per gli utilizzatori del sistema sia per le Camere di commercio, che spesso devono gestire le pratiche di consegna dei dispositivi USB senza riferimenti normativi: basti pensare che la convenzione stipulata dal Ministero dell’Ambiente con l’Unione nazionale delle Camere di commercio disciplina tuttora unicamente la consegna dei token USB rilasciati a seguito dell’iscrizione iniziale al SISTRI e nulla dice riguardo alle modalità di consegna dei dispositivi USB richiesti successivamente alla prima iscrizione. Anche l’esclusione dei produttori iniziali di rifiuti pericolosi con non più di dieci dipendenti, operata dal d.m. del 24 aprile 2014, concorre ad alimentare il dubbio riguardo all’opportunità di mantenere in vita un sistema di tracciabilità dei rifiuti pericolosi incompleto, fermo restando che l’esclusione dei piccoli produttori era una scelta obbligata imposta dall’eccessiva complessità delle procedure SISTRI e, conseguentemente, dai relativi costi che sarebbero risultati esorbitanti per la gestione di contenute quantità di rifiuti pericolosi. Nel frattempo, il difficoltoso cammino del SISTRI ha convinto il Ministero dell’Ambiente, su richiesta delle associazioni imprenditoriali, a concedere sino alla fine del 2014 un “periodo di prova” durante il quale i soggetti tenuti a impiegare il SISTRI do- Modena Economica Numero 4 luglio‐agosto 2014 iniziative 21 vranno utilizzare, a fianco dei tradizionali registri di carico/scarico e formulari, anche il sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti per fare pratica, in vista dell’operabilità obbligatoria prevista a partire dal 1° gennaio 2015. A supporto degli operatori economici della nostra provincia che devono confrontarsi con il SISTRI, la Camera di commercio ha organizzato il 18 giugno scorso un incontro per illustrare, attraverso esempi concreti e l’utilizzo diretto del sistema informatico, i processi e le modalità di registrazione delle operazioni. L’ente camerale, consapevole della necessità manifestata dalle imprese, da tempo era interessato a organizzare un’iniziativa di formazione sugli aspetti pratici del SISTRI rivolta alle aziende locali, ma il continuo susseguirsi di modificazioni all’impianto iniziale del sistema ha suggerito il rinvio dell’evento al momento attuale. Massiccia è stata la partecipazione degli operatori modenesi all’incontro formativo del 18 giugno, svolto in collaborazione con Ecocerved (società di informatica ambientale delle Camere di commercio). La relatrice Manuela Masotti (Ecocerved), dopo una prefazione riguardo gli aspetti normativi, ha illustrato con esempi pratici le modalità di registrazione delle operazioni nel sistema di tracciabilità dei rifiuti e ha risposto alle numerosissime domande del pubblico, quesiti che hanno testimoniato come le continue modifiche ap- portate al sistema rendano il SISTRI uno strumento troppo complesso e inadeguato a una gestione trasparente e ordinata dei rifiuti pericolosi. La tracciabilità dei rifiuti è una necessità imprescindibile per la difesa dell’ambiente in cui viviamo, peraltro già duramente provato, e deve riguardare tutti i rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, ma per essere efficace deve essere semplice ed economicamente vantaggiosa. Le imprese non possono sopportare ulteriori oneri perché già devono fronteggiare una crisi economica globale senza precedenti, che purtroppo da qualche anno sta fortemente indebolendo il tessuto economico nazionale. Queste convinzioni ci portano a concludere che il SISTRI, così com’è concepito, è assolutamente inadeguato e che sarebbe quanto mai opportuno pensare a nuove soluzioni da cercare sul libero mercato. La definitiva operabilità del SISTRI prevista per il 2015 smantellerà di fatto un sistema di controllo dei movimenti dei rifiuti che, seppure con limiti oggettivi, in diversi territori continua a funzionare bene, per lasciar posto a una procedura che finora ha dimostrato solo gravi inefficienze. Il tempo a disposizione per un ripensamento sul SISTRI si riduce ormai a pochi mesi. Riuscirà il nostro Paese a dotarsi di un nuovo sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti semplice, trasparente ed efficiente? Ai posteri l’ardua sentenza!