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Motivazione ed emozione

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Motivazione ed emozione
Motivazione ed emozione Motivazione… le varie teorie Emozioni e ricerca di forte sensazioni Emozioni – Motivazione un stretto legame Motivazione – emozione -­‐ decisioni LA MOTIVAZIONE Definizione di MOTIVAZIONE: è un fattore dinamico del comportamento animale ed umano che attiva e dirige un organismo verso una meta. Motivazione si riferisce alle forze che indirizzano, guidano e sostengono un comportamento. • La motivazione è legata alle emozioni • Le emozioni sono degli indicatori del potenziale motivazionale dell’individuo Etimologicamente, “motivare” significa “mettere in moto”. In psicologia il termine motivazione è spesso usato per indicare l’intera costellazione di fattori alcuni interni, altri esterni all’organismo, che causano il comportamento dell’individuo in un dato momento. Stato motivazionale o Pulsione: condizione interiore che cambia nel tempo in modo reversibile e che indirizza l’individuo ad ottenere scopi di tipo specifico. Le teorie dell’istinto Istinti: pattern comportamentali specie-­‐specifici, fissi e stereotipati, adottati da tutti i membri della specie (universali e uniformi nella modalità di espressione), innati, e attivati in risposta a specifiche sollecitazioni ambientali. Sono automatici e involontari innescati da stimoli specifici (stimoli-­‐segnale) Tinbergen (1951) spinarello maschio e corteggiamento Istinti non sono appresi, rigidi – non modificabili dall’apprendimento Le teorie dell’istinto Si può parlare di istinti nell’uomo? Comportamenti di corteggiamento Ma la specie umana è comunque sensibile all’apprendimento e alla cultura McDougall, 1908 Alcune forme di risposta sono innati e immodificabili, es. espressioni facciali, riflesso di suzione nel neonato Sociobiologia -­‐> spiegare il comportamento umano su base genetica Comportamenti aggressivi, altruistici… sopravvivenza dei geni nel proprio gruppo. Le teorie della RIDUZIONE della PULSIONE “Drive” Il punto di partenza è dato dal bisogno (need) (stato fisiologico di deprivazione dell’organismo), che crea uno stato di tensione e attivazione spiacevole (drive) che “motiva”a soddisfare il bisogno (e ridurre il drive). Pulsioni: sono innate ma variabili tra individui (es. fame) =bisogni fisiologici che si manifestano come degli stati corporei spiacevoli che richiedono di essere alleviati. OMEOSTASI si intende “uno stato ottimale di equilibrio fisiologico interno dell’organismo’’ Cannon (1934) ipotizza che particolari stati fisiologici di bisogno dell’organismo (fame, sete, termoregolazione, ecc.), diano inizio a comportamenti motivati orientati alla riduzione del bisogno stesso ed al ristabilirsi dell’omeostasi Riduzione della pulsione Questa teoria però: §  Non spiega fenomeni di curiosità e interesse per nuove esperienze §  Comportamenti esplorativi §  “Sensation seeking” ricerca di sensazioni La richiesta e il bisogno di aumentare il livello di arousal (rompere l’equilibrio anziché mantenerlo) TEORIE DELL’AROUSAL • Con il termine AROUSAL si intende il livello generale di attivazione dell’organismo; indici fisiologici dell’arousal sono: attività elettroencefalografica, aumento frequenza cardiaca, dilatazione delle pupille…. • Secondo alcuni studiosi (Hebb, 1955; Berlyne, 1963, Zuckerman, 1979) molti comportamenti (esplorazione, ricerca di sensazioni, ecc.) sarebbero determinati dal bisogno di incrementare lo stato di arousal dell’organismo (regolazione ottimale di attivazione) • Legge di Yerkes-­‐Dodson : livelli di prestazione elevata richiedono un livello di attivazione ‘’ottimale’’ (né troppo basso né troppo alto….) • Arousal moderato favorisce un buon livello di prestazione Pulsioni sono fonte di apprendimento dando luogo ai fenomeni di RINFORZO Pulsioni primarie: fame, sete -­‐> cibo e acqua sono i rinforzi primari per l’apprendimento Pulsioni secondarie: bisogno di denaro, di autoaffermarsi… che sono inizialmente apprese e che hanno come fine il soddisfare uno stato di bisogno Teoria dell’incentivo La teoria spiega la motivazione in termini di stimoli esterni, incentivi che dirigono il comportamento in specifiche situazioni Il comportamento è regolato da una relazione costi-­‐benefici L’individuo cercherà quei comportamenti che apportano un guadagno degli effetti positivi mentre eviterà quelli che apportano costi o punizioni. Il valore degli incentivi dipende comunque dallo stato motivazionale interno. Reward…ricompensa Motivazioni cognitive e sociali ruolo dei pensieri e delle aspettative La motivazione consiste in una meta o obiettivo da raggiungere , che crea aspettative e guida la condotta La misura in cui le aspettative saranno confermate o meno costituisce un feedback importante per modificare il comportamento Mantenere gli scopi nonostante gli insuccessi Cercare strategie opportune per raggiungere gli scopi senza rinunciarvi. Deci e Ryan (1985) -­‐> motivazione intrinseca (si fa spontaneamente, senza ricompensa esterna) e motivazione estrinseca (con ricompensa esterna) TAT -­‐> Thematic Apperception Test Presentazione di una serie di figure ambigue -­‐> costruzione di storie Bisogno di successo di realizzazione McClelland: individui costruivano storie nelle quali il protagonista si impegnava per conseguire qualche importante scopo professionale Desiderio intenso di riuscita Intensa soddisfazione Preoccupazione riguardo alle proprie prestazioni Posticipare ricompense attese Si forma durante l’infanzia in rapporto a educazione Ambiente culturale Persone molto motivate al successo… -­‐ Scelgono compiti di media difficoltà -­‐Sono più realistici e hanno obiettivi di studio e professionali congruenti con le loro capacità(Morris, 1966) -­‐Sono capaci di posticipare la gratificazione (Mischel, 1961) -­‐Hanno un rendimento scolastico elevato se questo è strumentale al raggiungimento di un obiettivo a lungo termine -­‐Sono più orientati alla speranza che alla paura, e tendono a sovrastimare la probabilità di successo (Feather, 1965) -­‐Si percepiscono “capaci”e tendono ad attribuire a sé la responsabilità del successo (Kukla, 1972) IL senso di autoefficacia (self-­‐efficacy) orientare le abilità cognitive, sociali, emozionali e comportamentali in maniera efficiente per assolvere a scopi specifici. Bandura (1990, 1994) Importanza nel lavoro, rapporti interpersonali , salute Prevenzione di disturbi psicologici Autoefficacia si sviluppa con l’esperienza di acquisire nuove abilità e di superare degli ostacoli… anche gli insuccessi aiutano MOTIVAZIONI SECONDARIE McClelland(1985) si individuano 3 costellazioni di motivazioni secondarie o psicologiche: la motivazione al successo PIRAMIDE DEI BISOGNI DI MASLOW
la motivazione al potere (desiderio di dominare e influenzare gli altri) la motivazione alla affiliazione (che comprende l’attaccamento) Bisogni di autorealizzazione Bisogni di stima e considerazione Bisogni affettivi e di appartenenza PIRAMIDE DEI BISOGNI DI MASLOW
Bisogni di sicurezza Bisogni biologici Piramide di Maslow (1954) L’ATTACCAMENTO Un bisogno fondamentale dello sviluppo: l’attaccamento Bowlby (1969; 1973) Esperimenti sulle scimmie (Harlow, 1966) Angoscia dell’estraneo del 7° mese Strange Situation (Ainsworth, 1973; 1979) Attaccamento sicuro, Attaccamento ansioso-­‐ambivalente Attaccamento evitante 
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