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Senso stereognostico Senso barico

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Senso stereognostico Senso barico
Centro di Studi Montessoriani - Dipartimento di Progettazione Educativa e Didattica - Università Roma Tre
rip"artire dai sensi (IV)
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Senso stereognostico
Senso barico
Senso
termico
Treesempicheriguardanoaltrettante"facce"delsensotattile:
Nel Quaderno n. 70/71, 2001 abbiamo cercato di esplorare il
senso tattile, soprattutto riguardo alle sensazioni prodotte sfiorando
qualcosa con la pelle esterna o interna (mucose) del corpo. Tuttavia il senso tattile è ben più ampio e concerne altri gesti, altre
sensazioni che a quelle primarie possono accompagnarsi.
lo stereognostico,
il barico, il termico. Alla base di ognuno di questi riconoscimenti
c'è l'esperienza:
più volte ci è accaduto
di riconoscere
oggetti per la loro forma senza guardare, li abbiamo
vantiasé,comeanonlasciarsiinfluenzaredaciòchesivede)
tenuti in mano per sentirne la pesantezza (spesso quando si
soppesano a confronto due oggetti, viene istintivoguardare dao solo sfiorandoli
ne abbiamo
valutato la quantità
di calore che
emanano, per ilmateriale con cui sono fatti o perché scaldati o
raffreddati appositamente. Che cosa hanno in comune? Il fatto
che, per riconoscere, la vista non occorre!
Nel
molte esperienze
Nido
per affinare la vista e l'udito,
no considerati
sensi minori. In realtà tutto ciò che concorre
ad af-
40-ILQUADERNOMONTESSORI/estate2002
Biblioteca Digitale Montessoriana (BDM) / Montessori Digital Library - Centre for Montessori Studies - University of Roma Tre
ra
minima.
materiali
adatti
per
poterli
esercitare.
Vediamoli
insieme.
Senso stereognostico
gnostikòs (da "conosco"): dunque "conosco attraverso la forma".
Tuttavia è necessario il movimento, delle dita o di altro "strulingua
fare?
che ci accorgiamo
di avere
una spina
in bocca!
I
hanno difficoltà a tenerli chiusi. Eppure, per esercitare-la sensibilità delle dita senza usare la vista, dobbiamo isolare il senso stereognostico. Per questo si prepara un sacchetti no, circa 25 x 20
si tra loro: una chiave, una bambolina, una bottiglietta, un cuc-
"sufficienti.
TOCARILQUADERNOMONTESSORl/estate2002-41
Centro di Studi Montessoriani - Dipartimento di Progettazione Educativa e Didattica - Università Roma Tre
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finare la sensibilità della persona, che permette di ritrovare in
esperienze molto precoci, quasi certamente dimenticate, tracce
di sensazioni importanti, arricchisce l'individuo, aggiunge sicurezza e forza in tante diverse occasioni. Il corpo, la psiche ri-
Biblioteca Digitale Montessoriana (BDM) / Montessori Digital Library - Centre for Montessori Studies - University of Roma Tre
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L'attività consiste nell'infilare all'interno una mano, pescare un
Centro di Studi Montessoriani - Dipartimento di Progettazione Educativa e Didattica - Università Roma Tre
rifica se era esatto: un tipo di indovinello che piace molto ai piccoli verso i tre anni e poco oltre. Naturalmente dopo alcune volte i bambini sanno che cosa il sacchetto contiene e quindi è
lo stesso tipo di stoffa e di disegno, a indicare la "serie") con og-
di celluloide, un uovo di legno, una spugna rotonda, un ciottolo.. .);
Altra variante molto gradita è quella di riconoscere nel sacchetto, sempre senza guardare, due o tre oggetti identici fra loro, anche qui partendo da alcuni molto differenziati per passare ad
altri più somiglianti per aumentare la difficoltà.
a) due palline, due automobiline, due anelli, due mollette, due
scatoline, due campanelli .(Devono essere rigorosamente
per
colore).
due da cassetto, due anelli di ottone e due di legno...
cioli di pesca
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o di nespola,
di albicocca
o di ciliegia,
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cercando con pazienza si possono trovare: un anello grande e
uno più piccolo entrambi di ottone, una matita grossa e una sottile, una chiave grande e una piccola...
Più gli adulti variano i contenuti dei sacchetti, più si mantiene vivo a lungo l'interesse.
Ricordo una classe in cui i bambini verso la fine dell'anno riuscivano a distinguere i chicchi di riso o di farro da quelli del grano e dell'avena, avendo affinato la sensibilità stereognostica in
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QUADERNOMONTESSORl/estate2002
Biblioteca Digitale Montessoriana (BDM) / Montessori Digital Library - Centre for Montessori Studies - University of Roma Tre
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è un documento: una bambina alle prese con le tavolette
del senso barico in una scuola Montessori
di Berlino. La foto è stata scattata da Clara
nerosa e intelligente, aveva il torto di essere ebrea ed è per questo scomparsa
gedia della Shoà. Prossimamente parleremo di lei in modo più ampio.
nella tra-
Biblioteca Digitale Montessoriana (BDM) / Montessori Digital Library - Centre for Montessori Studies - University of Roma Tre
ILQUADERNOMONTESSORl/estate2002-43--
Centro di Studi Montessoriani - Dipartimento di Progettazione Educativa e Didattica - Università Roma Tre
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Il materiale del senso barico che si adopera nelle scuole Mon-
serie - illustra il catalogo della Gonzagarredi
che le produce
-
sono graduate secondo il peso, perché prodotte con legno di
differente peso specifico" .
Si tratta di tenere ciascuna delle due t.avolette da confrontare
sulle dita ben tese delle mani, ovviamentea occhi chiusi o usando una benda.
be, eppure se ci si concentra, si sente molto bene la differenza.
Ilnumero delle tavolette serve ad aumentare l'interesse per l'appaiamento, facile da fare quando in principio le tavolette sono
solo quattro, uguali due a due; una bella sfida quando invece si
tratta di ricostruire le tre serie se sul tavolo ce ne sono diciotto.
Ilcolore è lasciato al naturale e questo permette al bambino, una
volta tolta la benda, di verificare se ci sono stati errori.
dato indica"fatta in ca-
sa"?E'ilmomentodirealizzarlainsiemeaibambini!).
do da averne sempre di bucato).
Ricordate che nel Quaderno n. 68 (p.22) abbiamo
zione per la costruzione
di una semplice bilancia
"
I
scaldine del senso termico; a destra
la scatola
delle tavolette termiche.
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QUADERNO
Centro di Studi Montessoriani - Dipartimento di Progettazione Educativa e Didattica - Università Roma Tre
Senso barico
MONTESSORl/estate
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Senso
derivadal greco
è sensibilissimo,
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(caldo)
Montessori ha previsto una scatola con
una sensazione poco durevole, quindi va preparato, presentato
ai bambini e rinnovato di volta in volta.
tono in freezer
qualche
ora prima
(o d'inverno
fuori della
fine-
stra), due in frigo, due con acqua piuttosto calda, due con acqua tiepida.
caldo,
caldissimo,
tiepido,
freddo,
freddissimo...
Le scaldine si potrebbero anche mettere in gradazione. L'esperienza non dura più di otto, dieci minuti: ascoltiamo i commenti
dei bambini, sosteniamoli. Scoprono da soli che il calore si pervoli
e altro ancora.
In ogni caso, per un altro gruppetto, il giorno dopo.
I vari materiali con cui sono costruiti gli oggetti danno differenti
legno, gli incastri di ferro e quelli di legno, la brocca di ceramicà e quella di vetro, l'acqua bevuta, appena presa dal rubinet-
questa
scoperta
- esiste anche il bel materiale delle tavolette ter-
miche: in una scatola di legno sono riunite sei paia di tavolette
siste
nell'appaiamento.
ca che in gioventù durante la lotta partigiana aveva subito il parziale congelamento delle mani, aveva perso la sensibilità ter-
G.H.F.
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QUADERNOMONTESSORI
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