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Restiamo uniti!
lavoro
Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese
16 maggio 2013 - Anno LXXXVIII - N.8 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano
pagine 2-3
 Prossimo numero: 6 giugno 2013
Primo
maggio
Un mercato
del lavoro ostile
pagine 8-9
Docenti
Progetto di legge
sull’aggiornamento
pagina 11
Frontalieri
Dichiarazione 2013
dei redditi
pagina 16-17
Anziani
OCST
Uno splendido viaggio in Salento
pagina 4-5
pagine
11
Restiamo uniti!
Disdetta del Contratto collettivo
della MES Sa di Stabio
Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano
Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com
2
Sindacato  Attualità
16 maggio 2013 il Lavoro
Primo maggio
Un mercato del lavoro ostile,
giovani e lavoratori anziani penalizzati
GIORGIO DONINI N
el corso di un’intensa mattinata, partecipata e coinvolgente, l’OCST ha
celebrato il Primo maggio. Il tradizionale incontro, che si è svolto presso il Centro
sportivo ricreativo di Cadempino, ha approfondito il tema «Un mercato del lavoro ostile.
Giovani e lavoratori anziani penalizzati dalla
disoccupazione». Nel suo intervento, il Professor Mauro Baranzini ha proposto un quadro di approfondimento sul tema della disoccupazione, commentando cifre che destano
preoccupazione in tutto il mondo occidentale.
Le categorie più colpite, dal profilo numerico,
sono i giovani, gli stranieri e le donne. In alcuni
stati europei la disoccupazione giovanile raggiunge addirittura il 40-50 per cento; «una generazione persa», ha commentato Baranzini. I
lavoratori anziani sono invece meno colpiti dal
profilo numerico, ma il rischio di rimanere senza impiego per un lungo se non lunghissimo
periodo è molto alto. «Il tasso di disoccupati in
Svizzera è tra i più bassi nel mondo. Bisogna
però ricordarsi che dietro ai numeri, ci sono
delle storie e delle famiglie. La disoccupazione, ha detto, rappresenta una perdita netta
per la società: vanno in fumo competenze e
qualifiche. Non si possono poi dimenticare le
conseguenze sociali e familiari disastrose oltre
che il costo per lo Stato sociale».
«Le statistiche e i barometri, ha detto Renato
Ricciardi, vice-segretario cantonale dell’OCST,
sono utili, ma è importante incontrare e conoscere le persone». Per questo il Primo maggio
dell’OCST è stata l’occasione di ascoltare, nel
corso di una tavola rotonda moderata da Davide Adamoli, giornalista GdP, le testimonianze di alcune persone che hanno raccontato il
proprio percorso. «Chi seleziona il personale lo
fa in maniera piuttosto meccanica, senza valutare a fondo le competenze di chi ha davanti.
Accade per questo che chi ha un percorso di
formazione inusuale venga messo da parte», è
stato detto. «La mia esperienza, ha riferito una
lavoratrice che, dopo anni di
lavoro, fatica a reinserirsi, è
che i momenti di difficoltà e
di debolezza che spesso ci si
trova ad affrontare nella vita,
diventano dei buoni motivi
per essere messi da parte.
È troppo difficile cambiare
il proprio percorso professionale: l’esperienza, che da
tutti è considerata un fattore
chiave per la ricerca di un
lavoro, diventa una gabbia
dalla quale è difficile uscire».
I giovani intervenuti hanno
anche raccontato le loro difficoltà dopo l’entrata in vigore della riforma della Ladi:
«chi come me si è adattato
a lavorare in ambiti lontani dal proprio profilo
formativo, viene comunque penalizzato dalle nuove regole», ha
raccontato un giovane. Per tutti
comunque resta il fattore comune del sentirsi un peso per la società, «ci si sente inutili, si ha la
sensazione di dipendere sempre
da qualcuno, è frustrante. Inoltre
si ha come l’impressione di essersi impegnati per anni inutilmente». Questi in sintesi i disagi
sociali espressi dai partecipanti
alla tavola rotonda.
Successivamente, dopo essere stato più volte sollecitato
dal pubblico con interessanti
domande, il Professor Baranzini
ha ripreso parola, cercando di
sdrammatizzare in parte la situazione e dare fiducia: «ricordiamoci che il pieno impiego non è
garantibile. La Svizzera ha comunque una rete
sociale buona che permette di non ritrovarci in
situazioni peggiori».
L’incontro si è concluso con l’intervento
di Meinrado Robbiani, segretario cantonale
dell’OCST, che ha sottolineato come anche la
Svizzera «non sfugge all’insicurezza e al precariato, che colpisce in particolar modo i suoi estremi. Attualmente l’età di entrata nel mondo
del lavoro è stata posticipata,
mentre è stata anticipata la linea
che divide il lavoratore esperto da quello vecchio». Si è poi
soffermato sui cambiamenti che
queste modifiche portano nella
vita delle persone: «il passaggio
formazione-lavoro è diventa-
to molto più difficile, non è più una semplice
passerella ma un percorso a ostacoli. A queste condizioni anche solo l’idea di creare una
famiglia risulta una chimera. Quando manca
il lavoro un giovane non entra nell’età adulta,
purtroppo il primo contatto che si ha terminata
la formazione è con il mondo del non lavoro. Il
nostro è un atto di accusa contro l’economia,
che vive con il just in time, cercando il profilo necessario senza pensare alla formazione.
Parte della colpa va anche a noi, come collettività, che assistiamo troppo passivamente
all’evoluzione di questi giovani».
Robbiani ha in seguito analizzato la situazione per i lavoratori anziani affermando che i loro
licenziamenti e le loro difficoltà di reinserimento sono «atti di ingiustizia, le persone vengono
accantonate, senza guardare alla vita familiare
che hanno alle spalle e quello che hanno dato
all’azienda».
A conclusione dell’intervento Robbiani ha presentato una serie di rivendicazioni.
«L’OCST, ha detto, chiede che le imprese e le
associazioni padronali esercitino una autentica
responsabilità verso il territorio e la popolazione. Bisogna smetterla di speculare sulla libera
circolazione. È inoltre importante che la libera
circolazione sia riportata al servizio del benessere del nostro Paese e che le misure di accompagnamento siano potenziate. La nostra
economia ha i numeri per abbassare la disoc-
Sindacato  Attualità
16 maggio 2013 il Lavoro
cupazione, basti guardare l’utilizzo sconsiderato che fa della libera circolazione».
Non sono poi mancati, nel suo intervento, riferimenti all’attualità. «Una reazione indignata
contro il gesto irresponsabile e provocatorio di
una ditta rappresentativa del Mendrisiotto, la
MES di Stabio, che ha disdetto il contratto collettivo di lavoro per mirare alla cancellazione
della 13.a mensilità. Agli apprendisti stregoni
che sono al suo timone diciamo a chiare lettere che questa conquista dei lavoratori non
Messaggio del Papa
per il Primo maggio
Il lavoro fa parte del piano di amore di Dio; noi
siamo chiamati a coltivare e custodire tutti i beni
della creazione e in questo modo partecipiamo
all’opera della creazione! Il lavoro è un elemento fondamentale per la dignità di una persona.
Il lavoro, per usare un’immagine, ci «unge» di
dignità, ci riempie di dignità; ci rende simili a Dio,
che ha lavorato e lavora, agisce sempre (cfr Gv
5,17); dà la capacità di mantenere se stessi, la
propria famiglia, di contribuire alla crescita della
propria Nazione. E qui penso alle difficoltà che,
in vari Paesi, incontra oggi il mondo del lavoro e
dell’impresa; penso a quanti, e non solo giovani,
è in vendita. Se proseguono nel loro disegno
sappiano -e con loro sappia l’intero padronato
ticinese, AITI in testa- che si assumono la responsabilità di uno scontro dal quale noi non
ci tireremo indietro!».
Una stoccata pure alla SECO che nel recente rapporto sulle misure di accompagnamento
e in particolare sui controlli, lascia intendere
che la libera circolazione è sotto controllo. Alla
SECO ribadiamo «che il mercato del lavoro è
sotto assedio; le misure di accompagnamento
necessitano di un ulteriore potenziamento e che le regioni come il Ticino,
maggiormente esposte alle ricadute
della libera circolazione, devono
persino potere usufruire di provvedimenti aggiuntivi per combattere non
solo gli abusi salariali ma anche le
pressioni sull’occupazione».
Senza dimenticare gli ironici ringraziamenti alla statistica federale:
«se non fosse per la comunicazione
dell’Ufficio federale, che il potere
d’acquisto nel 2012 è aumentato,
non ce ne saremmo accorti. Sbadati? Forse. Più benestanti? No di
certo. Forse che i premi di cassa
malati sono diminuiti? Forse che
sono disoccupati, molte volte a causa di una
concezione economicista della società, che cerca
il profitto egoista, al di fuori dei parametri della
giustizia sociale.
Desidero rivolgere a tutti l’invito alla solidarietà, e
ai Responsabili della cosa pubblica l’incoraggiamento a fare ogni sforzo per dare nuovo slancio
all’occupazione; questo significa preoccuparsi per
la dignità della persona; ma soprattutto vorrei dire
di non perdere la speranza; anche san Giuseppe
ha avuto momenti difficili, ma non ha mai perso
la fiducia e ha saputo superarli, nella certezza che
Dio non ci abbandona. E poi vorrei rivolgermi in
particolare a voi ragazzi e ragazze a voi giovani:
impegnatevi nel vostro dovere quotidiano, nello
studio, nel lavoro, nei rapporti di amicizia, nell’aiuto verso gli altri; il vostro avvenire dipende anche
l’affitto ha fatto marcia indietro? Forse che le
varie tariffe sono state decurtate? Ricordiamo allora all’Ufficio federale, a nome di tutti
i lavoratori, che oggi è il Primo Maggio, non
il primo aprile e che l’impegno per un necessario aumento dei salari rimane di stretta e
pressante attualità».
da come sapete vivere questi preziosi anni della
vita. Non abbiate paura dell’impegno, del sacrificio
e non guardate con paura al futuro; mantenete
viva la speranza: c’è sempre una luce all’orizzonte.
Aggiungo una parola su un’altra particolare
situazione di lavoro che mi preoccupa: mi riferisco
a quello che potremmo definire come il «lavoro
schiavo», il lavoro che schiavizza. Quante persone,
in tutto il mondo, sono vittime di questo tipo di
schiavitù, in cui è la persona che serve il lavoro,
mentre deve essere il lavoro ad offrire un servizio
alle persone perché abbiano dignità. Chiedo ai
fratelli e sorelle nella fede e a tutti gli uomini e
donne di buona volontà una decisa scelta contro la
tratta delle persone, all’interno della quale figura il
«lavoro schiavo».
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Sindacato  Attualità
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16 maggio 2013 il Lavoro
MES di Stabio
Restiamo uniti! Non fatevi intimorire!
La disdetta del
contratto inoltrata
dalla direzione della MES di Stabio il
24 aprile scorso è
valida a partire dal
1. gennaio 2014.
In ogni caso, fino
ad allora nulla può
essere modificato, vale a dire che
la direzione della
Mes è vincolata al
rispetto del contratto.
che i lavoratori, e i sindacati che li rappresentano, sono poco
disponibili a venire
incontro alle esigenze
dell’azienda che soffre la crisi internazionale. A questo hanno
risposto i lavoratori
nel corso dell’assemblea di lunedì scorso:
«Non siamo disponibili? Parliamo allora
dell’accordo siglato
lo scorso anno per la
rinuncia alla tredicesima e alle feste; parliamo del rinnovo del
Il sindacalista OCST Marcello Specchietti all’Ascontratto siglato senunedì 6 magsemblea dei dipendenti della MES.
za nessuna miglioria;
gio si è tenuta
parliamo
dell’adel’assemblea
del personale della ditta MES di Stabio. L’in- guamento al rincaro che non vediamo da alvito all’assemblea recitava: «Un’inaudita e meno 15 anni! Noi abbiamo lasciato sul tavolo
arrogante provocazione. Disdetto il Ccl!!!». In parecchi milioni di franchi. E cosa otteniamo in
effetti, in maniera del tutto inaspettata, la di- cambio? Continue richieste di rinuncia! Querezione ha notificato ai sindacati la disdetta ste accuse possono essere fatte a chi sta nella
del contratto collettivo per il 31 dicembre di bambagia, non a chi cerca di barcamenarsi
con uno stipendio da
quest’anno.
Tutto è nato dalla richiesta, da parte dell’a- fame. Dobbiamo essezienda, di stralciare definitivamente la tredice- re costretti a rinunciare
sima dal contratto. «È una richiesta inaudita, ha a quanto ci è dovuto e
commentato Marcello Specchietti dell’OCST, ci è necessario per soè un diritto compreso in tutti i contratti collet- pravvivere per paura?
tivi. L’aggravante è che questi lavoratori non Perché fare nuove concessioni?».
hanno degli stipendi da direttore di banca...».
La
preoccupazione
A questa proposta, presentata in maniera
estemporanea durante un incontro, i lavoratori fra i lavoratori è tanta.
riuniti in assemblea hanno deciso di risponde- «La direzione gioca sul
re un secco no. I sindacati hanno comunicato fatto che abbiamo bisoquesta decisione alla direzione chiedendo un gno! Mio marito non ha
incontro. La risposta, dopo più di un mese, è più un lavoro e la mia
famiglia vive sul mio stistata la disdetta del contratto.
Nelle interviste che hanno seguito la divulga- pendio. Ci stanno ricatzione della notizia, la direzione ha dichiarato tando sapendo che non
L
Risoluzione
dell’assemblea
e maestranze, OCST e Unia, in ossequio alle
direttive assembleari,
I Sindacati OCST-Segretariato Regionale di
Mendrisio e UNIA Regione Ticino con l’assenso
dell’Assemblea generale del personale, tenutasi
lunedì 8.5.2013 presso le «Terme di Stabio» a
causa della situazione di crisi venutasi a creare
per la disdetta del contratto collettivo di lavoro
notificata unilateralmente dalla direzione della
ditta Mes S.A. di Stabio in data 24.04.2013, ed,
a seguito degli incontri intercorsi tra sindacati
 I sindacati OCST e Unia ricevono mandato da
parte dell’assemblea del personale di rappresentarli nei confronti della ditta Mes S.A. di Stabio.
 L’assemblea del personale chiede che i Sindacati prendano al più presto contatto con i vertici
dell’azienda al fine di avviare delle trattative che
abbiano i seguenti presupposti:
 il ritiro della disdetta del contratto
collettivo di lavoro;
risolvono
abbiamo scelta. Ma forse una scelta ce l’abbiamo...». Per questo i sindacati hanno chiesto
ai lavoratori di restare uniti.
Il lavoro, poi, non è certo diminuito tanto che
sono stati da poco introdotti i turni. «È veramente faticoso. Lavoro tre domeniche al mese
e faccio i turni di notte. Si riposa quando gli
altri lavorano e non riesco più a vedere i famigliari e gli amici. Le indennità che riceviamo
per questo non sono sufficienti! E ora ci vengono a chiedere anche questo!»
 l’avvio di trattative che abbiano come
oggetto alternative contrattuali concordate
e sostenibili per le parti, che comunque
non pregiudichino l’integrità ed i contenuti
essenziali del Ccl;
 l’inizio di qualsivoglia negoziazione non
deve essere avviata con la pregiudiziale
della disdetta del contratto in essere;
 i dipendenti, in caso di fallimento dei
negoziati, sosterranno attivamente i sindacati nelle azioni necessarie e legali derivanti
dallo svincolo del mantenimento della pace
sul lavoro.
Sindacato  Attualità
16 maggio 2013 il Lavoro
Qualcun altro aggiunge: «i conti non tornano: c’è crisi e l’azienda ha aumentato i turni
di lavoro. C’è crisi e comprano nuovi mobili e
rinnovano i centralini. C’è crisi e si acquistano
nuovi macchinari. Mi diranno: l’azienda se non
investe si ferma. Ma devono investire su tutto
tranne che sugli operai»?
«L’atteggiamento della proprietà, si legge nei
volantini distribuiti dal sindacato, costituisce
un maldestro tentativo per fare pressione sui
sindacati e sui lavoratori, allo scopo di introdurre nel CCL in vigore misure peggiorative.
La crisi finanziaria è divenuta ormai la bandiera per ottenere condizioni di lavoro sempre
peggiori e insostenibili per le lavoratrici e i lavoratori»!
Anche il clima tra operai sta peggiorando:
«cercano di creare divisioni avvantaggiando
alcuni piuttosto che altri. Cosa favorisce l’andamento positivo dell’azienda: la mia accondiscendenza o la qualità del mio lavoro?».
La disdetta del contratto già inoltrata è valida
a partire dal 1. gennaio 2014. In ogni caso, fino
ad allora nulla può essere modificato, vale a
dire che la direzione della Mes è vincolata al
rispetto del contratto.
Quali saranno i prossimi passi? I lavoratori
riuniti in assemblea e i sindacati (vedi la risoluzione nella pagina precedente) hanno chiesto
che la disdetta venga immediatamente ritirata
e che si entri realmente in trattativa.
In caso contrario gli operai faranno sentire la
loro voce «Restiamo uniti! Non fatevi intimorire!», raccomandano i sindacati.
5
IL PUNGITOPO
Cosa ne sarà dei fondi ?
F
a piacere, di tanto in tanto, leggere
titoli sensati sui giornali «L’attacco
ai frontalieri è pesante e sbagliato». Il problema nasce talvolta quanto si
continua a leggere. Dopo un paio di colonne di lodi al lavoro dei frontalieri e alla
ricchezza che questi portano al nostro Cantone, l’argomentazione si avviluppa su se
stessa fino a strangolarsi. È solo alla fine,
negli ultimi paragrafi, che capisci come mai
Franco Ambrosetti si fosse preso la briga di
elaborare due colonne di lodi ai frontalieri (e
il dubbio era sorto perché hai già letto altri
suoi interventi).
«Mi pare naturale, anzi, doveroso trovare
soluzioni che favoriscano l’accesso dei lavoratori residenti al posto di lavoro». E anche qui, tutto torna. Ma quali saranno queste soluzioni?
Prima fra tutti una misura fiscale. Contro
chi? Per dissuadere le aziende che riducono all’osso i salari? No! La soluzione,
spiega il presidente della Camera di commercio, è aumentare le tasse ai frontalieri,
ridurre (ancora?!?) il loro reddito e dissuaderli dal venire a lavorare in Ticino. E qui
qualcosa da eccepire ci sarebbe, come la
domanda se sia possibile e lecito tassare
stipendi di 2’500 Fr. mensili. E poi?
«Inoltre pensiamo ad incentivi alle aziende
che asssumono soprattutto residenti e soprattutto giovani». Mi sembra giusto, è proprio il discorso di un liberista. Le aziende
danno stipendi che non consentono ad un
residente di sopravvivere. Minacciano i dipendenti che non vogliono accettare nuove
e fantasiose condizioni, con la serenità di
chi ha a disposizione fuori dalla porta una
lunga fila di disoccupati disperati disposti
a tutto. L’argomentazione qui raggiunge
l’apice del pensiero liberista: non vogliamo
interventi statali che limitano la libertà delle
aziende di stabilire i livelli salariali. Diciamo
no con forza all’intervento statale di regolazione degli squilibri del mercato del lavoro.
L’intervento statale però ci piace moltissimo quando serve per versare risorse alle
imprese. In sostanza, detto in soldoni, lo
Stato non può stabilire dei livelli salariali minimi per garantire che un residente possa
vivere senza sussidi, però dovrebbe finanziare le aziende per pagare stipendi ragionevoli per un ticinese. Qualcuno la chiama
la politica del Tirannosauro Rex, famoso
per le braccine corte e la bocca grande.
«Non è indebolendo i forti che si rafforzano i deboli», continua. Ma siamo sicuri che
il mondo sia diviso in due? Non sarà invece
che le condizioni dei deboli influenzano le
sorti dei forti? In un momento di crisi come
questa in molti si sono resi conto che se le
famiglie non consumano, l’economia non
cresce. Ed è per questo che ci si preoccupa.
La MES è l’emblema di tutto questo: la
stima per i frontalieri di molti imprenditori e
delle associazioni che li rappresentano, si
traduce in salari più bassi e ricatti sul proprio
futuro lavorativo, conditi con una minaccia di
aggravio fiscale.
Mi sembra di sentire quel padre che disse
a suo figlio «se ti picchio è perché ti voglio
bene» ed il figlio, scrivendo la letterina di
Natale, «Caro Gesù, fa che il papà mi voglia
un po’ meno bene...».
B.R.
L’e-mail: un’opportunità
La conoscenza del vostro indirizzo e-mail consente al sindacato
di comunicare con voi in maniera più efficace. Tramite il nuovo servizio di newsletter offerto dall’OCST potrete ricevere le informazioni
in maniera mirata ed ecologica, dovunque ed in tempo reale.
Comunicazione dell’indirizzo e-mail
L’e-mail vi consente di accedere in maniera più semplice all’area
riservata del sito www.ocst.com e, in un prossimo futuro, di usufruire di servizi come la consultazione online del giornale «il Lavoro» e
la consulenza online.
Nome
I vostri dati restano protetti ed in ogni momento potrete decidere
di modificarli o di revocare questo servizio di comunicazione, se
non foste più interessati.
Il/La sottoscritto/a
Cognome
Indirizzo
Nap
Città
Numero di associato
desidera comunicare all’Organizzazione cristiano-sociale ticinese
i seguenti dati:
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Compilare e inviare a: Segretariato cantonale OCST, Via Balestra 19, 6900 Lugano
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Sindacato  Attualità
16 maggio 2013 il Lavoro
Casinò di Lugano
Un piano di risanamento e di riorganizzazione
MEINRADO ROBBIANI
I
l netto calo della cifra d’affari registrato nel 2012 e prospettabile anche per
quest’anno, che si colloca peraltro su
una traiettoria discendente in atto da tempo
e non solo riconducibile a fattori congiunturali, pone l’azienda di fronte alla necessità di
adottare un rigoroso piano di risanamento, che
consenta di guardare al futuro con ritrovata
tranquillità. Pur consapevole della delicatezza del momento e delle ricadute sul personale
che un simile piano comporterà, l’OCST non
si è sottratta alla responsabilità di rappresentare i suoi iscritti e più in generale il personale.
Malgrado la politica antisindacale condotta nel
recente passato (con licenziamenti discriminatori); le cause legali intentate alla nostra Organizzazione e a suoi responsabili; gli appelli
-adeguatamente orchestrati- a potere «lavorare in pace», l’OCST non si è tirata indietro. Ha
partecipato ad alcuni incontri preliminari con la
presidenza e la direzione, con l’intento di fare
in modo che il piano di risanamento e di riorganizzazione
risponda a criteri di equità e,
nella massima misura possibile, di sopportabilità. A questo
scopo ha posto la condizione
che i provvedimenti di risanamento rispondano segnatamente ai criteri seguenti:
 le misure che toccano il
personale sono accettabili
solo se si interviene con rigore anche negli altri settori suscettibili di risparmi;
 l’eventuale contrazione
dell’organico deve costituire l’ultima misura da attuare.
Questa va preceduta da risparmi sulla massa
salariale dei livelli gerarchici superiori (ad es.:
bonus...) e da misure di ridistribuzione del lavoro;
 qualora si rendano inevitabili misure di licenziamento, vanno rispettati criteri che sal-
vaguardino le persone con
oneri familiari, i dipendenti più
anziani e con più anni di servizio… In tal caso va discusso
un piano sociale che attenui
le conseguenze del licenziamento.
L’OCST ha anche chiesto
che sia attentamente valutato l’attuale organigramma e
che siano sottoposti a verifica rigorosa anche i quadri
direttivi. Non devono sussistere quegli interrogativi sulle
competenze, sulla condotta,
sui possibili conflitti di interesse che sono ripetutamente
emersi negli scorsi anni e che incrinano la credibilità delle persone con mansioni direttive.
Si intende in questo modo evitare che il risanamento venga attuato essenzialmente sulle
spalle delle fasce inferiori, senza toccare i piani
alti della gerarchia interna.
ISTITUTO DI PREVIDENZA DEL CANTON TICINO
Votate i vostri rappresentanti nel Consiglio di amministrazione!
L’entrata in vigore della Legge sull’IPCT prevede la costituzione di un
nuovo organo, il Consiglio di amministrazione, che avrà il compito di
dirigere l’Istituto, di stabilire obiettivi e strategie, di provvedere alla stabilità finanziaria e sorvegliare la gestione dell’Istituto di previdenza.
Questo organo sarà composto da 10 membri, 5 in rappresentanza dei
datori di lavoro e 5 degli oltre 15’000 assicurati. Presentiamo i nostri
candidati che mettono a disposizione la loro esperienza e le loro conoscenze affinché questo importante istituto di previdenza possa mantenere le ottime prestazioni a favore degli assicurati garantendo nel contempo le necessarie risorse finanziarie.
Maddalena Ermotti-Lepori,
Docente Centro professionale commerciale
Sposata, madre di cinque figli. Già in Gran Consiglio e presidente
del Consiglio comunale di Lugano. Giudice di pace, mediatrice
famigliare e penale, è nel comitato ACSI, nel consiglio della Conferenza cantonale dei genitori e nella Commissione del Consiglio di Stato per le pari
opportunità. Determinata a garantire prestazioni valide negli interessi delle assicurate
e degli assicurati.
Marco Poretti, Giurista
Sposato e padre di due figli. Giurista presso la Divisione economia
del DFE. Già segretario presso la Segreteria del Gran Consiglio
e attivo presso il Tribunale amministrativo federale. Vanta esperienza politica come municipale a Bioggio. La sua formazione e
le sue conoscenze saranno utili nella gestione efficiente delle risorse dell’Istituto di
Previdenza.
Antonio Ciocco, Commissario capo
Sposato e padre di due figlie. Nel 1989 è entrato a far parte del
corpo di Polizia cantonale e attualmente svolge la funzione di
Commissario capo presso il Commissariato di Bellinzona. È stato
membro del comitato OCST- Funzionari di Polizia dal 1991 al
2003. Mette a disposizione le sue conoscenze a favore degli assicurati dell’Istituto di
Previdenza.
Gianni Guidicelli, Sindacalista OCST
Sposato, padre di due figli. Vicesegretario OCST per la regione
Tre Valli, si occupa di contratti collettivi e assistenza giuridica nel
campo delle assicurazioni sociali. Granconsigliere dal 1999 e Presidente del Gran Consiglio nel 2011. Membro della Commissione
della Gestione e della Commissione Tributaria. Relatore del rapporto sul risanamento
della cassa pensioni, vuole dare il suo contributo alla corretta gestione dell’istituto per
favorire ottime prestazioni.
Enrico Pusterla, Pretore
Sposato e padre di due figli. Avvocato, pretore a Mendrisio,
Presidente della Commissione della legge sull’assistenza sociopsichiatrica del Tribunale dei minorenni. Presidente Sindacato OCST
degli impiegati dello Stato e membro del Consiglio esecutivo OCST.
Membro supplente del comitato dell’Istituto di Previdenza, metterà a frutto le sue
competenze giuridiche a vantaggio di tutti.
Sindacato  Attualità
16 maggio 2013 il Lavoro
Industria grafica
AL VOLO
Verso una schiarita
LEONARDO MATASCI
I
l nostro settore, che dal 1. di gennaio
2013 conosce un periodo di acontrattualità, ha registrato nelle ultime settimane
un’intensa serie di incontri a livello nazionale
con il fine di ricercare una soluzione contrattuale. Le parti si sono infatti più volte incontrate e anche una speciale commissione nazionale professionale ha cercato di farsi parte attiva
nell’elaborazione di uno strumento di lavoro
indispensabile in questi momenti difficili per
l’industria della nostra Nazione.
In modo particolare, il 3 maggio le parti hanno elaborato una bozza di accordo che da una
parte riconosce ai datori di lavoro un margine
di intervento, ma dall’altro salvaguarda i diritti
dei lavoratori presenti nel precedente contratto collettivo. Come sapete, i punti in discussione erano il prolungamento della settimana
lavorativa da 40 a 42 ore senza compenso, e
la riduzione delle indennità per lavoro notturno
e straordinario. I contenuti dell’accordo che in
ogni modo dovranno essere discussi e accettati dalle rispettive basi prevedono :
 il mantenimento nel contratto del principio
delle 40 ore lavorative.
 la possibilità a livello di ditta di introdurre
in caso di necessità le 42 ore lavorative previo
accordo dei lavoratori e dei loro rappresentanti.
 una revisione delle indennità per lavori
notturni (che non dovrebbe avere grosse riper-
cussioni per il Ticino)
 l’accordo delle parti per un decreto federale d’obbligatorietà del CCL (molto importante per il Ticino, zona di frontiera)
 lo studio di un prepensionamento.
La nostra conferenza professionale Nazionale si terrà a Olten sabato 8 giugno mentre una
conferenza professionale a livello cantonale è
prevista a Lamone il 5 giugno alle ore 18.30.
La Viscom ha indetto la propria assemblea
dei delegati il 31 maggio e dall’esito di questa assise dipenderà pure la nostra presa di
posizione.
Invitiamo i nostri soci a voler partecipare
all’assemblea cantonale, durante la quale discuteremo la nostra posizione da assumere in
vista dell’assise nazionale e nomineremo pure
i delegati in rappresentanza del Ticino alla
conferenza nazionale del 5 giugno.
Gli associati del settore Industria grafica sono
invitati all’Assemblea che si terrà
Mercoledì 5 giugno alle ore 18.30
presso la sede OCST di Lamone in via Cantonale.
All’ordine del giorno lo stato delle trattative per il
rinnovo del CCL nazionale. Verrà stesa una presa
di posizione e verranno nominati i rappresentanti
ticinesi per l’assemblea nazionale dell’8 giugno
a Olten.
Comunicare la presenza a Leonardo Matasci, 091
752 30 52 entro il 4 giugno.
Colonie Leone XII
A Sonogno vacanze speciali
S
ono aperte le iscrizioni per i due turni di vacanza in colonia a Sonogno,
splendida località in val Verzasca.
 1° turno: dal 29 giugno al 13 luglio;
 2° turno: dal 14 luglio al 28 luglio.
Sonogno, tipico villaggio ticinese di montagna situato a 900 m. d’altitudine, ospita la
casa di vacanza S. Angelo. In questa struttura moderna e funzionale, gli ospiti possono
usufruire di una sala polivalente di 200 posti
dotata di apparecchiature audiovisive, dove
generalmente vengono organizzati spettacoli
e feste che si ricollegano al tema conduttore
del turno in colonia.
Una moderna cucina, camere a 6 letti, camere doppie, locali per attività diversificate, il
grande prato antistante la casa, contribuiscono a rendere la struttura ottimale per ospitare
numerosi ragazzi.
Il nostro personale è ben felice di accogliere
i ragazzi che vogliono divertirsi e condividere
7
„„
Fondazione La Fonte - Nuova
Commissione interna
La nuova Commissione interna del personale della Fondazione La Fonte, recentemente costituita, risulta così composta:
Claudia Morinini, presidente; Carla Franchini, vice presidente; Anita Alvard, OCST
e Ruth Leoni, OCST, membri; Giorgio Cannas, OCST, Mauro Cantoni, OCST e Donatella Cattani, supplenti. Auguri di buon
lavoro.
„„
René Fürst nuovo responsabile
della categoria Posta/Logistica
transfair ha un nuovo responsabile di categoria per il settore della Posta/Logistica.
Dall’inizio dell’anno René Fürst si sta tra
l’altro preparando per le importanti negoziazioni relative al nuovo contratto collettivo di lavoro Posta che prenderanno il via
nell’agosto del 2013. Sono previsti diversi
cambiamenti anche all’interno della categoria, come ad esempio il riorientamento
della struttura.
Il responsabile di categoria di transfair è
la persona di riferimento competente per i
giornalisti che hanno domande sul settore
della Posta e della Logistica e in particolare su tutto quello che concerne i rapporti
tra i datori di lavoro e il personale.
René Fürst è succeduto a Peter Heiri a
capo della categoria Posta/Logistica il 1°
gennaio 2013.
„„
Nuova legge sul personale federale
È stata approvata la nuova legge sul personale federale. Grazie al nuovo pacchetto di
revisioni, l’Amministrazione federale godrà
di una legislazione del lavoro più moderna,
in grado di soddisfare sia le esigenze dei
datori di lavoro che quelle del personale.
transfair continuerà anche in futuro a battersi per condizioni d’impiego migliori.
ASSEMBLEA
con altri compagni della loro età questa bella
esperienza di vacanza in colonia.
Vi aspettiamo!
Info
Paola Mauri, Associazione Centri di Vacanza
Leone XIII, v. Balestra 19, 6900 Lugano. Tel.
091 921 15 51
Edilizia e rami affini
Sopraceneri
G
li associati del settore Edilizia e
rami affini del Sopraceneri sono
invitati all’Assemblea che si terrà
Giovedì 6 giugno alle ore 18.30
presso il Ristorante Nuova Pergola,
di Quartino.
Ordine del giorno
 nuove disposizioni contrattuali, relatore Paolo Locatelli, coordinatore Cantonale OCST per l’edilizia e rami affini;
 onore ai fedelissimi
Al termine dell’assemblea verrà offerta
la cena.
Iscrizioni
OCST Locarno, tel. 091 7513052 o
OCST Bellinzona, tel. 091 8214151.
Sindacato  Scuola
8
16 maggio 2013 il Lavoro
Progetto di legge sull’aggiornamento dei docenti
Un ulteriore mezzo di pressione
o occasione di consolidamento professionale?
All’indirizzo http://docenti.ocst.com trovate il testo integrale della presa di posizione
Nel 2012 il DECS ha istituito un gruppo di lavoro, cui ha partecipato anche il
sindacato OCST-Docenti, incaricato di
esaminare le leggi e i regolamenti che
disciplinano l’aggiornamento dei docenti. Ha poi avviato una procedura di
consultazione sul Rapporto redatto da
questo gruppo di lavoro. Ecco la presa di posizione del Comitato del nostro
sindacato docenti.
GIANLUCA D'ETTORRE*
C
on le modifiche alla Legge è innegabile che, se da una parte il Dipartimento si assume la responsabilità
di indicare delle priorità formative e di allestire
delle attività aderenti a tali linee direttive, d’altra parte i docenti dovranno in generale dedicare maggiori risorse personali per una formazione più regolare e per documentare il proprio
aggiornamento.
Chi si aggiorna oggi lo fa prevalentemente in
tempo di vacanza e praticamente totalmente
a proprie spese: accettando le modifiche di
legge, non solo verrebbe confermata l’attuale libertà di scelta, ma essa sarebbe persino
rafforzata con la sua concreta estensione al
tempo di scuola (data dalla differenza tra i
corsi obbligatori imposti dal Dipartimento e la
quota da raggiungere) e con la relativa copertura integrale delle spese a carico del datore di
lavoro. In contropartita il Dipartimento chiede:
Richieste e proposte del
Sindacato OCST-Docenti
Restano infatti indefinite sia l’effettiva quantificazione dell’onere di formazione quadriennale da
attuare (per ora solo ipoteticamente stabilito ad
8 giorni) sia la definizione delle effettive modalità
di monitoraggio, in quanto demandate entrambe
al Regolamento di applicazione. Pertanto il Sindacato OCST-Docenti potrà sostenere le proposte di
modifica della legge solo se saranno soddisfatte
le quattro istanze indicate puntualmente nel
seguito del documento.
1. Si considera indispensabile il coinvolgimento
delle Associazioni magistrali e sindacali nella fase
di elaborazione del Regolamento di applicazione
della Legge concernente l’aggiornamento così
come in ogni eventuale revisione e consultazione
successiva nell’elaborazione dei piani quadriennali.
2. Come già indicato durante le sedute del Gruppo, si sottolinea la necessità di ridurre ai minimi
il monitoraggio delle attività di aggiornamento
svolte (già legalmente fondato e variamente
applicato, sebbene caduto in parziale desuetudine), verosimilmente tramite un colloquio
(anch’esso già previsto dalla legge e dal regolamento ma non attuato se non episodicamente) e la definizione di un quantitativo minimo
di aggiornamento certificato (documentabile
in un dossier) da conseguire in un quadriennio
(che diventerebbe un obbligo e contemporaneamente un diritto acquisito).
Evidentemente l’adozione di un parametro
quantitativo non deve in alcun modo ridurre la
valutazione dell’aggiornamento ad una dimensione monocriteriale che disconosca il primato
dell’aspetto qualitativo.
Si segnala che la nuova versione della legge
potrebbe permettere agli insegnanti, ad esempio in virtù del coinvolgimento delle associazioni dei docenti in fase di elaborazione dei
piani quadriennali (Art. 3, cpv. 3), di incidere
maggiormente sulla politica scolastica futura e
di tutelare un’autonomia di scelta responsabile
del proprio percorso di aggiornamento. Pur riconoscendo al DECS il merito di aver previsto
alcune deroghe normative relative alle indennità (Titolo II, Art. 10, cpv. 9) ed alle supplenze
(Art. 12, cpv. 2) per agevolare con coerenza il
rispetto del nuovo obbligo, cui si aggiunge la
maggiore fruibilità del congedo di aggiornamento (Titolo III, Art. 14, cpv. 3), alcune questioni centrali permangono irrisolte.
La condizione indispensabile per una scuola
di qualità è la presenza di docenti qualificati,
termini gli oneri burocratico-amministrativi derivanti dalla notifica dei propri impegni formativi
al datore di lavoro (principio di monitoraggio).
Si chiede quindi di poter disporre di: accessi immediati alla pubblicazione delle attività
formative, procedure rapide di iscrizione a tali
corsi, una pronta autorizzazione da parte degli
uffici competenti (previa verifica di pertinenza) e
semplici protocolli di resoconto (il tutto adeguatamente informatizzato). Un sistema farraginoso
anziché agile potrebbe compromettere la validità
complessiva dell’impianto giuridico-normativo.
3. A causa della maggiore rilevanza attribuita
al rapporto (dato in primis da monitoraggio e
colloqui) tra insegnante e interlocutore istituzionale diretto (esperto, ispettore o direttore), si chiede
che esso verta esclusivamente sulle competenze
specifiche implicate dallo statuto del docente e
sia finalizzato allo sviluppo di tale profilo professionale.
4. Conseguentemente si ritiene indispensabile
riequilibrare la nuova preminenza accordata
all’aggiornamento nella sua forma certificata
motivati e valorizzati, consapevoli dei propri
doveri e delle proprie responsabilità. Solo se
un docente è apprezzato all’interno di un rapporto di fiducia potrà davvero esprimersi al meglio delle proprie capacità e vorrà migliorarsi. In
conclusione la legge pare essere un potenziale
miglioramento, che tuttavia non risolve il male
per cui è stata impugnata. Occorre infatti risolvere ancora il cuore della questione, ovvero definire il mandato essenziale del docente e della
scuola, delineare la politica scolastica e culturale ticinese e, parallelamente, allocare le risorse
adeguate a tutti gli organi della scuola, perché
ciascuno di essi possa, nella propria specificità,
adempiere nel migliore dei modi al proprio compito. Solo ristabilendo l’indispensabile equilibrio
e coerenza tra formazione iniziale del docente,
mandato professionale e condizioni lavorative,
le varie forme di disagio della scuola potranno
essere riassorbite e superate: questo è il punto
di partenza di ogni forma di gestione del personale e di prevenzione.
Se dunque si intende davvero fare un servizio
alla qualità della scuola, la strada da percorrere non è quella di sovrapporre obblighi ad
altri obblighi, bensì quella di scommettere sui
docenti, stimandoli ed investendo su di loro,
permettendo loro di tornare protagonisti del
proprio lavoro, di cooperare su progetti concreti, nati da esigenze reali ed attuali: solo così
si potranno liberare e valorizzare le numerose
risorse della scuola finora troppo spesso sottovalutate e frustrate.
*Presidente OCST-Docenti
predisponendo un corrispondente maggiore
riconoscimento dell’aggiornamento spontaneo
(tramite la concessione di crediti, di monte ore
e la relativa certificazione dell’attività svolta)
promosso da gruppi di docenti di una o di più sedi
(intesi non solo quali fruitori di attività organizzate
da altri, ma come ideatori). Parallelamente si
chiede l’effettiva applicazione di quanto contemplato nei Regolamenti laddove gli esperti e gli
ispettori sono identificati quali interlocutori privilegiati nella pratica dell’insegnamento. Nell’ottica
dell’aggiornamento l’incontro tra colleghi teso a
sviluppare percorsi e materiali didattici, lo scambio di informazioni, di esperienze e di competenze, il confronto regolare con esperti disciplinari
e di didattica (ispettori) costituiscono aspetti non
meno qualificanti della partecipazione ad un corso
accademico istituzionale (come peraltro indicato
nella già citata Legge concernente l’aggiornamento, Titolo I, Art. 2, cpv. 2). A maggior ragione
se si considera il crescente valore accordato oggi
internazionalmente allo scambio delle «buone
pratiche» professionali ed alla validazione delle
conoscenze esperienziali.
Sindacato  Scuola
16 maggio 2013 il Lavoro
9
Vita dei docenti
Riuscire ad aggiornarsi nonostante tutto
E
sprimere una valutazione serena e
libera da diffidenze pregiudiziali sulle modifiche relative all’attuale legge
sull’aggiornamento docenti non è certo impresa facile. La concomitanza con l’oggettivo
peggioramento del sistema previdenziale dei
funzionari di Stato e con l’ennesima trattenuta salariale fondata su preventivi poi puntualmente smentiti a consuntivo, non favorisce il
consolidamento di rapporti di reciproca fiducia
e credibilità. Se si considerano inoltre la leggerezza con cui il testo dell’iniziativa parlamentare circoscrive la dimensione della formazione
continua dei docenti alla semplice frequenza di
corsi accreditati e la velleitaria pretesa di una
esaustiva pianificazione delle occasioni formative articolata su più anni, il tutto scrupolosamente a debito del tempo libero dei docenti,
allora sembra quasi inevitabile il passaggio
dalla diffidenza iniziale alla indisponibilità.
La formazione continua è parte integrante
dell’attività dei docenti
Ribadendo l’importanza di un impegno costante nella formazione non si deve censurare l’incontestabile continuità che intercorre
tra l’aggiornamento da una parte e l’ordinaria
preparazione e revisione delle lezioni dall’altra.
Non giova a nessuno separare artificialmente
lo spazio investito quotidianamente dal docente nel reperimento di nuovi elementi e conoscenze da integrare nella preparazione dei
corsi da quello delle esperienze destinate alla
formazione. Lo sviluppo di lezioni già collaudate e la ricerca di varianti, la diversa accentuazione di alcune competenze in sostituzione di
altre, la riflessione critica sul proprio operato
in relazione al mutare del contesto, sono tutte
tessere del medesimo mosaico della formazione continua dell’insegnante e della sua crescita professionale. D’altronde è la stessa Legge concernente l’aggiornamento dei docenti
(1990) a precisare che «l’aggiornamento si realizza mediante iniziative
personali, giornate di studio, corsi di varia durata,
seminari, attività di ricerca
o di produzione di materiali
didattici e altre forme adeguate ai bisogni della scuola» (Titolo I, Art. 2, cpv. 2).
Il progressivo divario tra
il ruolo originario del docente e le nuove priorità
dei dirigenti scolastici
Nel corso dell’ultimo ventennio i direttori degli istituti comunali e cantonali,
così come gli ispettori e gli
esperti di materia, da partner autorevoli in grado di
affiancare il docente nella
sua pratica quotidiana e di sostenerne la crescita professionale sono diventati dei funzionari
sempre più orientati verso una prospettiva manageriale di gestione del personale e dei rapporti con la società. Basti ricordare quei passi
in cui la Legge della scuola precisa che il direttore degli istituti cantonali «svolge opera di
vigilanza e di consulenza pedagogico-didattica
nei confronti dei docenti e presenta al Dipartimento una relazione annuale» (Titolo II, Art. 29,
cpv. 1c), competenza attribuita analogamente
anche al direttore degli istituti comunali o consortili che «collabora con l’ispettore di circondario nella funzione di consulenza e di vigilanza
pedagogico-didattica» (Art. 31, cpv. 1d).
Mentre dunque si approfondiva il divario tra
la politica di conduzione degli uffici scolastici
da una parte e la formazione richiesta dal mandato originale dei docenti dall’altra, la maggior
parte degli insegnanti non ha tuttavia rinunciato ad aggiornarsi, diversamente da quanto è
stato talvolta sostenuto dagli stessi alti rappresentanti della Divisione scuola. Tutt’altro, quasi eroicamente molti insegnanti hanno cercato
di aggiornarsi e ci sono riusciti in modo significativo e costante, a riprova del fatto che incontrare un interlocutore qualificato e competente
è per un docente occasione di soddisfazione
e di rigenerazione e non un giogo cui sottrarsi
volentieri.
Peggiorare le condizioni generali di lavoro comporta inevitabilmente una riduzione
delle risorse disponibili per la formazione
continua
Perché allora questa valutazione negativa da
cui nasce il fine di uniformare e di controllare
più da vicino un certo tipo di aggiornamento?
Perché da lacunosi rilevamenti statistici risulterebbe che alcuni docenti frequentano molti
corsi mentre altri molto pochi o quasi nessuno. Siamo ora alla presenza dell’elemento più
contraddittorio e paradossale della situazione.
Molto spesso la partecipazione ai corsi di aggiornamento in tempo di lavoro, sebbene sia
prevista dalla legge (eccezionalmente, previa
autorizzazione, fino ad un massimo di 10 giorni ogni 2 anni), viene ostacolata in vario modo
con disposizioni interne: ad esempio valutando come basso il grado di interesse del corso,
con conseguente riduzione della copertura dei
costi (indennità), oppure imponendo ai colleghi
l’onere di supplire il docente in aggiornamento
con l’effetto di indurre un processo di autocontenimento, o ancora vietando la partecipazione ad una conferenza a tutti i docenti provenienti da sedi diverse da quella promotrice
dell’incontro.
L’inevitabile conseguenza dell’applicazione
di tali prassi dissuasorie interne ed ufficiose,
è che i docenti intenzionati ad aggiornarsi devono farlo nel proprio tempo libero e sostanzialmente a proprie spese, evidentemente con
vari gradi di realizzazione a seconda delle risorse e della determinazione personale. L’esito paradossale e spesso sottaciuto di tanto
eccesso di zelo nel contenimento dei costi è
che il credito predisposto per le indennità di
aggiornamento non viene utilizzato se non in
minima parte. Le cause del male paiono essere quantomeno due: la prima è la perdita
di rilevanza del sapere scientifico-disciplinare
e didattico all’interno della politica scolastica
generale, per cui queste competenze vengono
sempre meno riconosciute, tutelate e sviluppate, a vantaggio di altri ambiti. La seconda è
la riduzione delle risorse economiche attribuite alla scuola, per cui gli esperti, gli ispettori,
i direttori ed i docenti stessi sono così gravati dall’accumularsi di nuovi oneri lontani dal
mandato ufficiale e originale, da stentare non
solo ad aggiornarsi, ma persino a far fronte agli
altri compiti ordinari quotidiani.
L’erosione del tempo di non lezione (si sottolinea che non esiste un limite massimo al numero di collegi docenti, di consigli di classe,
di sedute dei gruppi di materia, di
incontri con genitori, di colloqui con
pedagogisti, psicologi, educatori,…)
ed il progressivo peggioramento
delle condizioni di lavoro incidono
dunque direttamente anche sull’attività di formazione continua. Forse
i due fenomeni non sono legati solo
dal nesso della contemporaneità,
ma sono anche le due facce di una
medesima medaglia, ovvero sono
due manifestazioni di una trasformazione della politica culturale e
scolastica del nostro Cantone che
eleva gli aspetti socio-educativi al di
sopra della dimensione conoscitiva
disciplinare, ridefinendo de facto se
non proprio de jure anche il profilo
del docente.
G. D’E.
10
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Outbound. Tel. 091 6831239 ore serali.
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Sottoceneri. Tel. 079 7615928.
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XX donna di pulizie, zona Sottoceneri, tel. +39 340
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o 80%. Tel. 076 5013012.
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-15.00, tel. +39 3932922800 .
Sindacato  Attualità
16 maggio 2013 il Lavoro
11
Frontalieri
Dichiarazione 2013 dei redditi
Da fine maggio, dopo la scadenza del
primo termine per la dichiarazione dei
redditi (il Modello 730 che riguarda i
contribuenti italiani), è prevista la dichiarazione con il modello Unico che
riguarda anche i lavoratori frontalieri.
Vediamo di chiarire quali sono i principali oneri fiscali che li riguardano.
I frontalieri classici
I lavoratori frontalieri che risiedono in un paese di frontiera nelle province di Como, Varese,
Verbania o Lecco (l’elenco esatto dei paesi potete leggerlo alla pagina http://www.ocst.com/
imposte-alla-fonte/comuni-di-frontiera del sito
dell’OCST) non sono tenuti a dichiarare il reddito da attività lavorativa ottenuto in Canton
Ticino in quanto già soggetto all’imposta alla
fonte.
Come noto parte di queste imposte vengono
riversate all’Italia e ciò esonera il lavoratore dal
dichiarare tale reddito in Italia.
I frontalieri «fuori zona»
Sono coloro che non risiedono nei paesi considerati di frontiera. Questi lavoratori dovranno
compilare il modello UNICO (oltre al quadro
RM nei casi previsti) ed indicare anche il reddito percepito in Svizzera.
Tale reddito sarà soggetto ad imposizione fiscale per l’importo eccedente i 6.700 €. All’imposta dovuta in Italia sarà detratta proporzionalmente l’imposta già versata in Svizzera.
Obblighi comuni a tutti i frontalieri
I lavoratori frontalieri attivi in Svizzera sono
esonerati dal compilare il quadro RW del
modello UNICO per segnalare i trasferimenti in
Italia del salario ricevuto in Svizzera.
Devono invece compilare il quadro RM per
dichiarare gli interessi percepiti sui conti correnti detenuti in Svizzera anche se essi sono
utilizzati unicamente per ricevere il salario dal
proprio datore di lavoro.
Nel caso si detengano all’estero attività finanziarie (fondi, azioni, III° pilastro) o conti
correnti o conti privati/stipendio bancari o
postali vi è l’obbligo di presentazione del
Modello UNICO 2013 per versare:
 la Patrimoniale: la Patrimoniale (IVAFE) è la
novità introdotta nel 2012 e consiste nel pagamento di un’imposta pari al 0,1% (ovvero 1 x
1000) se nel 2012 si era in possesso di attività
finanziarie (azioni, fondi o III° pilastro).
È importante sapere che la Patrimoniale non
colpisce il II pilastro e che quanto versato
come Patrimoniale nel 2012 è considerato
come acconto per il 2013.
il Bollo di € 34,20: esso è dovuto su ogni
conto posseduto se si detenevano in Svizzera conti correnti o conti privati/stipendio la cui
giacenza media annuale è stata superiore ad €
5.000. La giacenza media può essere autocertificata o calcolata presentando gli estratti dei
conti correnti o postali.
È importante sapere che l’obbligo di presentazione del Modello UNICO sussiste anche se la
giacenza media annua era inferiore a € 5.000
(in questo caso non si paga il Bollo!).
Scadenze fiscali
La prima data di scadenza è il 17 giugno
2013; dopo il 17 giugno e fino al 17 luglio c’è
una sovrattassa dello 0.4%; in seguito essa
sale al 3% entro il 17 agosto, e al 3,75% entro
il 30 settembre.
Dopo tale termine è possibile la presentazione dell’UNICO tardivo entro il 29 dicembre pagando una sanzione di €. 25,00.
Invitiamo gli Associati OCST a prendere
contatto per le pratiche fiscali con il CAF
CISL di Como (tel. 031 3374015), o di Varese (tel. 0332 241559), o di Verbania (0323
407033) per le prenotazioni.
Presentando la tessera OCST o CISL sarà
possibile usufruire degli sconti previsti per
gli iscritti.
Inserzione
Per difendere i tuoi diritti aderisci all'OCST!
L'OCST è firmataria dei contratti collettivi di lavoro in tutte le categorie professionali
Mettiamo a vostra disposizione le nostre
sedi e il nostro personale qualificato per
garantirvi ottimi servizi in diversi campi:
Tutela dei lavoratori
Formazione
L'OCST fornisce gratuitamente agli affiliati assistenza
giuridica e legale in materia di diritto del lavoro, previdenza, assicurazioni sociali e contratti di locazione.
Diversi tipi di formazione disponibili presso il Centro
Formazione Professionale (CFP) dell'OCST:
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Assistenza agli associati
La consulenza assicurativa dell'OCST (CAST), forte
di una decennale esperienza nella gestione dell'assicurazione malattia offre altre alla consulenza nella
scelta della soluzione assicurativa più adeguata
anche la mediazione nei confronti delle compagnie di
assicurazione. I professionisti del sindacato sono a
vostra disposizione anche per aiutarvi nella compilazione della dichiarazione dei redditi.
Sostegno alla terza età e agli invalidi
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Servizi alle famiglie
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prima in Ticino per rappresentatività e garantisce
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assistenza gratuita nei diversi ambiti delle pratiche
amministrative e legali inerenti la condizione delle
persone anziane, combatte contro la loro emarginazione, creando occasioni di socializzazione per
distogliere dalla solitudine.
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12
Sindacato  Formazione
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luglio, dal lunedì al venerdì, dalle 09.00-12.00. Costo: fr. 360.soci, fr. 450.- non soci.
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22 maggio, lunedì e mercoledì,
19.00-22.00, 30 ore. Costo: fr.
300.- soci, fr. 500.- non soci.
ff COMMERCIO
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30 giugno lunedì e
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fr. 1’920.- soci, fr.
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Il calendario dei corsi è consultabile sul nuovo sito internet del CFPOCST e di FORMAT Lingua all’indirizzo www.cfp-ocst.ch
PROGETTO MOSAICO
Il Progetto Mosaico in sintesi
C
ome ormai sanno bene i nostri
lettori, il «Progetto Mosaico» - il
servizio di orientamento e accompagnamento professionale del Centro di formazione professionale dell’OCST - si rivolge
a quelle persone che sentono il bisogno di
chiarire la propria situazione professionale e
personale: donne e uomini in fase di transizione di carriera, assicurati AI, disoccupati, inoccupati, donne che desiderano rientrare nel
mondo del lavoro dopo una lunga assenza.
Nel 2012, secondo anno di attività, abbiamo incontrato in totale 133 persone (87 nel
2011), di cui il 54% (36% nel 2011) era in
disoccupazione, l’11% (36% nel 2011) si
è rivolta al nostro servizio su segnalazione
dell’AI. Vi erano poi coloro con un’occupazione (23% rispetto al 17% del 2011), mentre il restante 9% (11% nel 2011) era inoccupato o in assistenza. Del restante 3% non
abbiamo informazioni, trattandosi perlopiù
di brevi consulenze telefoniche.
Il pubblico femminile è sempre quello che
ha usufruito maggiormente del servizio:
sono 77 donne e 56 gli uomini.
A partire dal mese di aprile 2012 abbiamo
peraltro inaugurato una rubrica sul giornale
«il Lavoro» dove, oltre ad ospitare le testimonianze di coloro che hanno usufruito del
servizio, abbiamo proposto riflessioni sul
tema del lavoro, sulla formazione continua e
abbiamo segnalato alcuni libri.
Anche il 2013 si sta rivelando un anno ricco di novità con la progressiva estensione
del nostro servizio a pubblici nuovi come i
migranti, i cittadini svizzeri confrontati con
il rientro in Patria e i lavoratori che hanno
perso il posto di lavoro a causa di ristrutturazioni aziendali.
Ogni nostro intervento ha l’obiettivo di
favorire lo sviluppo professionale e l’occupabilità dei lavoratori attraverso la valutazione e la valorizzazione delle competenze,
l’orientamento, la formazione continua e il
supporto all’inserimento lavorativo con un
approccio orientato all’ascolto dei bisogni e
delle aspettative della persona.
Info
Marina Bernardo Ciddio e Emanuela Pigò
(consulenti del CFP-OCST)
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italiano per stranieri
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Durata
2 settimane, 40 ore
3 settimane, 60 ore
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Giorni
dal lunedì al venerdì, dalle 09.00 - 13.00, ogni
lezione è di 55 minuti.
Costo per i soci OCST
fr. 375.- (2 settimane)
fr. 565.- (3 settimane)
fr.750.- (4 settimane),
per i non soci
fr. 500.- (2 settimane)
fr. 750.- (3 settimane)
fr. 1’000.- (4 settimane),
+ costo effettivo del materiale didattico
Sindacato  Formazione
16 maggio 2013 il Lavoro
13
Riflessioni
Tablet o Ultrabook, quale scelta?
FLAVIO POGGI
N
egli ultimi anni abbiamo assistito a
un’inversione di tendenza. Infatti, alla
fine degli anni ‘90 per i cellulari si faceva a gara per sviluppare il più piccolo, mentre
per i Notebook le dimensioni erano sempre più
generose. E ora? Siamo arrivati ad avere cellulari delle dimensioni del palmo di una mano, e
a sostituire il termine Notebook con Ultrabook.
Prima di proseguire precisiamo che Tablet
e Notebook (PC o Mac) sono due oggetti ben
diverse, per scopi e professioni di nicchia. Per
alcuni versi non hanno assolutamente nulla in
comune, ma dal momento che sul mercato troviamo un po’ di tutto, qualche informazione in
più è sicuramente utile per orientarsi.
Tablet
Tecnicamente sono delle piccole lavagnette
stracolme di tecnologia avanguardistica, permettono di usufruire appieno della rete, soprattutto in mobilità. Quando si parla di Tablet non
si può non associarlo all’Apple iPad, ma ve ne
sono numerosi altri di ottima fattura, come per
esempio il Samsung Galaxy Tab con sistema
Android, tanto per citarne uno.
Possiamo asserire che un Tablet svolge le medesime operazioni di un cellulare tipo iPhone o
Galaxy S3 con un vantaggio, le dimensioni più
generose regalano una fruibilità maggiore. In-
serendo poi una SIM possiamo utilizzare tutte
quelle applicazioni quali funzionalità di GPS,
tracciamento della volta stellata, riconoscimento dei profili delle montagne, e così via.
Leggero e comodo da trasportare, è ideale per
guardare film, leggere Ebook, ascoltare musica
e visualizzare le proprie foto.
La navigazione in rete, senza una carta SIM, è
possibile unicamente nei pressi di reti wireless
aperte, come Hotspot in aeroporti, musei, ecc.
Pro
• Dimensioni e peso ridotti
• Costi generalmente allineati alle prestazioni
fornite
• Ottimo per navigare sul Web e gestire la
posta elettronica
• Possibilità di utilizzo di carte SIM
• Disponibilità di App di ogni genere
Contro
• Difficoltà nell’utilizzo di programmi quali
Word o Excel
• Tastiera digitale utile per scrivere brevi testi
e poco più
• Difficoltà nell’utilizzo di apparecchiature
esterne quali dischi fissi, stampanti e scanner
• Disco fisso con spazio limitato
• Velocità del processore discreta
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qualunque?
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Possiamo scaricare centinaia di App che permettono di fare quasi tutto ciò che ci serve;
ma se vogliamo trovare un unico neo, scrivere
dei testi con la tastiera digitale a video non è
proprio così semplice. Aprire allegati di Word
o Excel con le applicazioni dedicate è possibile, ma anche qui, direi poco entusiasmante in
caso di modifiche di rilievo. Posta elettronica e
Internet sono sicuramente al top, difficile farne
a meno. Un accessorio tecnologico molto interessante è la tastiera esterna, collegabile direttamente al Tablet oppure con cavo e/o connessione Bluetooth.
Ultrabook
Le vendite dei computer Desktop (quelli con
la torre, tastiera e monitor per intenderci) sono
in crollo verticale, per contro le vendite dei
Notebook (PC o Mac) sono aumentate a livelli
fantascientifici. Non dimentichiamo che un Notebook può all’occorrenza essere collegato a
monitor e tastiera esterni, rendendolo di fatto
un desktop a pieno titolo, inversamente il Desktop non potrà mai per definizione diventare
un Notebook.
Gli Ultrabook invece sono dei Notebook ad altissime prestazioni, di peso e dimensioni molto
contenuti (di regola tra i 10 - 13 pollici per circa
1.0 – 1.5 kg) con processori potenti di ultimissima generazione e dischi fissi allo stato solido
(non hanno i dischi meccanici, bensì microchip)
che rendono questi gioiellini quasi telepatici.
Caratteristica fondamentale, permettono l’installazione di un vero sistema operativo quale
Microsoft Windows 7 Pro oppure il più recente
Microsoft Windows 8 Pro, di conseguenza vi si
possono installare tutti gli applicativi Microsoft
Office – Adobe Photoshop – applicazioni gestionali di terze parti, giochi e così via.
Grazie inoltre ai monitor tattili, l’utilizzo di Windows 8 è ai massimi livelli, utilizzando questi
monitor a 10 sensori e/o penne grafiche, ci si
può sicuramente sbizzarrire con tutto ciò che il
mondo tecnologico offre.
Pro
• Altissime performance per quanto riguarda
processore e disco fisso
• Possibilità di collegare monitor esterni,
dischi fissi, stampanti e scanner
• Possibilità d’installare praticamente di tutto
• L’utilizzo della tastiera fisica migliora notevolmente il lavoro e diminuisce le tempistiche
• Se è disponibile il monitor tattile è possibile
usufruire appieno dell’esperienza di Windows 8
Contro
• Dimensioni e pesi maggiori rispetto a un
normale Tablet
• Costi decisamente sopra la media
• L’elevata qualità del monitor (se raggiunge
o supera i 1600x900 pixel) può rendere difficoltoso l’utilizzo del monitor tattile in quanto i
testi e le icone sono decisamente piccoli.
14
Società
16 maggio 2013 il Lavoro
Associazione AUGERE
Terzo festival folcloristico
Brunch in fattoria il 2 giugno
I
l 13 febbraio 2013 a Muralto, presso la «Casa S.
Agnese» è stata costituita
l’associazione Augere (in latino)
che in italiano si traduce «far crescere»…
Il tutto nasce dall’iniziativa di
alcuni amici per sostenere in Brasile giovani di basso reddito e per
dar loro l’opportunità di frequentare l’università o altre scuole
professionali parificate, offrendo
vitto, alloggio ed una formazione
parallela (pedagogica e linguistica). Il Brasile, nonostante i notevoli progressi economici degli ultimi ventanni soffre ancora di un
grande abisso sociale, soprattutto nell’educazione e nella qualità
della scuola dell’obbligo come
pure nell’ccesso all’università.
L’associazione Augere in Svizzera è consapevole che solo
l’educazione e la formazione
professionale possono portare
l’uomo ad una emancipazione
sociale. Uno degli scopi dell’associazione è quello di promuovere vari eventi per la raccolta di
fondi, alfine di poter raggiungere
Casa
della
Sposa
questo ambizioso traguardo.
L’Associazione v’invita al primo
«Brunch» in fattoria che si terrà il 2 giugno, a partire dalle ore
10.30 a Tenero in Via Salicciolo,
presso l’azienda agricola fam.
Pedrazzini.
Menu
pane, burro, marmellata, yogurt,
bircher müsli, caffè, latte, affettato misto, uova sode, formaggi
nostrani, torte di formaggio e per
dessert… torte diverse fatte in
casa.
Prezzo
adulti fr. 30.-, bambini (dai 5 ai 10
anni), fr. 15.- (bibite escluse).
Iscrizioni
Don Bras Costa, tel. 078
8909965;
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donna e bambini, ed un
reparto bomboniere per tutte
le occasioni che non teme
confronti.
Sabato 1. giugno a Mendrisio
S
abato 1. giugno si terrà
a Mendrisio, presso il
Mercato coperto, il terzo
Festival folcloristico organizzato
dal Rancho Folclórico Regiõnes
de Portugal.
Programma
ore 13.00 Apertura
Nel pomeriggio: esposizione etnografica del gruppo Folcloristico
Val Cavargna; Tamburi Toka Aqui,
Sempre a Rufar, A.S. Lusitanos
ore 19.00: grigliata mista. (gratis
per i soci. Non soci, fr. 20; bambini fino ai 14 anni, fr. 10.
ore 19.30: Sfilata dei Gruppi
Alla fine del Festival Folcloristico
ballo animato dal gruppo musicale Estrelas do Norte.
Info e riservazioni
Entrata gratuita. tel. 079 3915981
entro il 27 maggio.
Pagina a cura di Slavko Bojanic
16 maggio 2013 il Lavoro
Info Balcani
15
Invito
I giorni della cultura serba a Lugano
L’
Associazione culturale serba «Desanka Maksimovic» vi invita ad
arricchire con la vostra presenza
la manifestazione culturale «I giorni della cultura serba a Lugano» che si terrà il 24, 25 e
26 maggio, presso la Sala Multiuso (via delle
Scuole 23) a Paradiso.
Programma
Venerdì 24 maggio, ore 20.00 Esibizione
di danze folcloristiche. Associazione culturale
Serba «Desana Maksimović» Lugano, canti
etnici.
Sabato 25 maggio, ore 12.00 Inaugurazio-
ne della mostra d’icone, fotografie di monasteri e quadri.
Ore 14.00 Promozione di un cortometraggio,
in collaborazione con ISAF – Lugano.
Ore 15.00 Promozione del libro per bambini
«Il viaggio di una mano» di Aleksandra Damnjanovic -D’Agostino.
Ore 20.30 Pièce teatrale in lingua serba «Sokin i Bosina»
Domenica 26 maggio, ore 12.00 Mostra
d’icone, fotografie di monasteri e quadri.
Ore 13.30 Esibizione di danze tradizionali del
gruppo folcloristico «Veliko Kolo» di Veternik
e dell’Associazione culturale serba «Desanka
Maksimovic» di Lugano.
Ore 16.00 Corteo di costumi tradizionali serbi
promosso dai ballerini dell’Associazione culturale serba «Desanka Maksimovic».
Ore 18.00 Programma musicale con la band
«Balkan Lovers».
Ore 19.30 Degustazione specialità culinarie
serbe.
Pozorišna predstava u Luganu
«Sokin i Bosina»
di Dr Milica Konstantinović
«Sokin i Bosina» 25. Maja u sali Multiuso, Via Delle Scuole 23 – Paradiso.
Početak predstave u 20:30h. Glumci:
Ljiljana Blagojević, Kalina Kovačevic,
Sonja Knežević, Vikrtor Savić.
I
ako smo duboko zašli u digitalno doba,
u vek virtuelnih i fragmentarnih identiteta, porodični život
nije ustupio tron «mitosa
proleća» nekom drugom
društvenom fenomenu i
nekoj drugoj vrsti socijalne
povezanosti.
U patrijarhalnoj Srbiji 21.
veka, komedija je i dalje
porodična, ona je sva vezana za majke, babe, tašte,
očeve, svekrve, pašenoge,
šurnaje i zetove i sva je i
dalje bazirana na njihovim željama, nadama,
sukobima i očekivanjima. To nije stvar retrogradnosti, niti društvenog slepila, naprotiv, to je
dokaz da su neke istine večite. Uvek će smešan
biti onaj koji ume da se našali na svoj račun i
da se nasmeje tako da bolno bude smešno, a
ne da smešno boli. Ideja o društvenom progresu, još u antici viđenom kao spoj različitosti
putem erotskog interesa, uvek će nas vraćati
na činjenicu da sve teče i vrti se u krug i da
progresa, zapravo i nema. Koliko god se trudila
da napišem komediju o Balkanu 21. veka, koja
neće biti porodična, mentalitetska slika i neće
ličiti na salonsku komediju od pre sto godina
i više, nego će apelovati na racionalni aspekt
publike i biti odraz novog promišljanja sveta
od strane pisca, shvatam da je upravo stvar
ličnog i umetničkog sazrevanja i uviđanje da su
pojedine istine sa razlogom postojane i da je
najteže stvoriti ono «već viđeno», a da izgleda
kao novo i da bude «zaista
smešno».
Sjajan glumački tandem,
sjajan reditelj i sjajna energija ove predstave doprineli
su da se dogodi upravo to:
da, iako su likovi velike Tašte
i velike Svekrve, mudre snaje i skromnog zeta, viđeni i
viđani u komediji, opet deluju čak začuđujuće novo i da
publika sa interesovanjem
iščekuje
rasplet
njihove komplikovane situacije. Stoga
su mi najveći komplimenti za nastanak
ovog teksta bili komentar jednog dekice nakon
izvođena u Zvorniku – «stvarno je smešno»,
kao i oštra svađa između jedne snaje i njene
svekrve koja je izbila između redova stolica,
nakon gostovanja u Bijeljini. Koliko god sam
bila nesigurna u sebe i društvo oko sebe kada
sam počela da pišem, toliko sam sada sigurna da će divni glumački velikani ove predstave
dugo živeti njen život.
O predstavi
Volite li svoju taštu? Volite li svoju svekrvu?
Verovatno obožavate njihove savete, uživate u
ispunjavanju njihovih želja i ocekivanja i sanjarite o zadovoljenju njihovih životnih potreba.
Ako je tako,sigurno bi uživali da vam zajedno
dođu u posetu? Na produženi vikend. A na
čitav život? Ako je za vas ostvarenje tog sna, iz
nekog razloga, nemoguće, možete da proživite
takvo iskustvo zajedno sa junacima naše
predstave, smejući se, pri tom, dok vas vilice
ne zabole. Pred vama je susret koji nikoga ne
ostavlja ravnodušnim.
Zavirite malo u predstavu na nekoliko scena: http://www.youtu.be/6mUG47fYO-o
16
16 maggio 2013 il Lavoro
Viaggi
Note e immagini dal viaggio culturale in Salento
MARIA LUISA DELCÒ
«N
el blu dipinto di blu»,
così cantava il celebre
mister Volare, Domenico Modugno, nato vicino a Bari, a
Polignano a Mare (1928-1994).
Blu sono state le giornate passate in
Puglia da un gruppo (non numeroso,
peccato) che la nostra Associazione
ha programmato con l’organizzazione
tecnica della Dreams Travel di Biasca.
Il tempo ha veramente favorito il
viaggio in una Puglia fatta di storia e
arte, di natura e ambiente, di tradizioni
e sapori.
Alcuni giorni a Lecce,
nel cuore del Salento,
città capoluogo, celebre per la sua pietra che
ha permesso di creare
il barocco leccese, città
definita «la Firenze del Sud». Gioiello
particolare per chi scrive, la Chiesa di
Santa Croce, la cui facciata lascia di
stucco.
Il programma di viaggio - grazie anche ad una guida barese estremamente competente in diversi campi
- ha «condotto» i partecipanti verso
Gallipoli, Otranto, Ostuni, Alberobello.
Ostuni, perla definita «la Puglia bianca», ci porta in un mondo magico tra il
bianco degli edifici ed il blu del cielo.
Altra magia quella dei trulli di Alberobello, assolutamente unici nella loro
particolarità.
Otranto, con il celebre mosaico della
Cattedrale, realizzato
da un monaco tra il
1163 e il 1165. Il mosaico presenta temi
dall’Antico
Testamento, dai Vangeli
apocrifi, da cicli cavallereschi, dal bestiario medioevale;
il capolavoro occupa le tre navate, il
transetto, l’abside.
Gallipoli, protesa sul mar Jonio con il
Castello angioino (del tredicisemo secolo, poi con diverse modifiche) ed il
Rivellino (realizzato nel 1522), circondati quasi totalmente dal mare (in una
prossima gita si potrà osservare l’altro
celeberrimo Castel del Monte, legato
a Federico II di Svevia).
Ultima giornata in quel di Bari con la
sua lunga passeggiata sul mare e la
sua devozione a san Nicola ed il barocco barese, diverso da quello leccese, meno plastico e meno ridondante.
Da non dimenticare il Teatro Petruzzelli, quarto teatro lirico in Italia, distrutto da un incendio doloso nel 1991
e ricostruito, come fu della Fenice di
Venezia.
Oltre all’arte non sono mancati i sapori pugliesi nei pranzi nelle masserie
tipiche salentine, le distese di mandorli in fiore e soprattutto «l’oro verde della Puglia», gli ulivi secolari che
ti fanno realmente pensare all’albero
della vita.
Una Puglia come unione armonica di
diverse culture: greco-bizantina, normanna, araba, latina.
Servizio fotografico: Luigi Malinverno
Sezione Locarno
Interessante visita a Volandia
G
iovedì 18 aprile, in una stupenda giornata primaverile,
una quarantina di soci GenerazionePiù, sezione di Locarno, ha
vissuto una bella esperienza visitando
Volandia, il «Museo del volo», nei pressi dell’aeroporto della Malpensa. Dal
recupero delle Storiche Officine Aeronautiche Caproni, fondate nel 1910
nasce il più grande Museo del volo. Un
percorso affascinante accompagna il
visitatore nella storia dell’aeronautica
mondiale. Il percorso, diviso in undici
aree espositive, offre la visione di pa-
recchie eccellenze presentando velivoli primitivi fino al sofisticato aereo Convertiplano per
il volo verticale e orizzontale.
Interessanti anche le illustrazioni inerenti gli anni vissuti da migliaia di lavoratori presso questa enorme fabbrica, ora sede
del Museo.
Dopo la visita di Volandia trasferimento a Ghemme (NO), al rinomato
ristorante Gufo Nero per assaporare
le abbondanti prelibatezze della casa.
Ancora una volta è stata una trasfer-
ta all’insegna dell’amicizia e di tanta
cordialità. Una nota piacevole la partecipazione di un folto gruppo di pensionati UBS del Locarnese che, con un
secondo pulmann, si è aggregato alla
nostra comitiva.
17
16 maggio 2013 il Lavoro
Viaggi
Splendida Puglia
SANDRO MATASCI
G
razie a tutti quanti hanno
contribuito alla magnifica visita in Puglia, in particolare a
Carlo (la guida) che per tutto il soggiorno ci ha accompagnati dandoci delle
esaurienti spiegazioni.
Essendo io figlio di contadini, della
Puglia mi ha colpito l'enorme produzione di olio d’oliva. Alberi di olivo perfettamente allineati e ordinati, che creano
un piacevole contrasto visivo tra il cielo
azzurro e le loro tondeggianti chiome
verde scuro. Vi sono decine di milioni
di alberi di ulivo che conferiscono alla
regione il primato in fatto di produzione
di olive e olio d’oliva in Italia.
Come spiegato dalla guida, le principali varietà di olive coltivate sono: Peranzana, Leccese, Pizzula, Cerignola e
la Pisciottana, dal frutto molto piccolo
chiamata «Picholine» nel loro dialetto.
Una vera arte è pure la potatura
dell’ulivo, effettuata con maestria da
contadini che, con dedizione, impegno
ed una quantità di accorgimenti, danno all’albero una forma armoniosa per
poter ricevere il massimo dalla luce solare e per garantire un’ottima qualità.
Nel viaggio verso Ostuni abbiamo potuto ammirare dei veri e propri monumenti paesaggistici di ulivi secolari con
enormi tronchi e con svariate forme.
A Gallipoli abbiamo visitato il vecchio
Frantoio Oleario, Ipogeo di Palazzo
Granafei, interamente scavato a mano
nel «caparo». Le due sale da frantoio
del XVII sec. si estendono nel sottosuolo per circa 200 mq al di sotto di
parte dei palazzi Granafei e Grassi. Lì
si possono osservare le originarie attrezzature di macinazione e spremitura
delle olive, segno tangibile della produzione olearia (un vero gioiello).
Da non dimenticare la produzione vitivinicola della Puglia. Estensioni di vigneti a basso fusto e a pergolato. La
Puglia è caratterizzata territorialmente
da un clima asciutto, particolarmente
caldo e da un terreno prevalentemente
pianeggiante. La produzione del vino,
che risale ai tempi in cui i greci portarono la cultura della vite, ha dato da
sempre luogo a vini di grande struttura. Mi ricordo da piccolo che mio papà
adoperava vino pugliese per il taglio,
e in particolare per arricchire il nostro
«Bondola» avente un grado alcolico
eccessivamente basso e dando un gusto di Manduria.
In Puglia esistono vitigni autoctoni,
non reperibili altrove e quindi unici nel
loro genere: mi riferisco al Primitivo,
Negroamaro, Copertino, Aleatico di
Puglia, Nardò, al Bombino bianco, alla
Malvasia. Oggi la Puglia conta molti
vini rossi, bianchi, rosati e vini liquorosi
di origine controllata.
Mi ha pure entusiasmato la gastronomia pugliese a base di ingredienti genuini del territorio. Abbiamo assaggiato del buon pesce, variegati contorni,
olive, le amatissime focacce, le pittule
e tante altre specialità gastronomiche.
Al termine del soggiorno visita di Alberobello, ubicato nell’entroterra tra Gioia
del Colle ed Ostuni. Un paesaggio unico, iscritto nella lista UNESCO, con la
più spettacolare concentrazione urbana del trullo, vera attrazione per turisti
provenienti da tutto il mondo. Il trullo
è una caratteristica casa di contadini
o artigiani, realizzata con una tecnica
singolare con muri a secco senza uso
di malta, sui quali si innalza una cupola
a forma di cono, rivestita di lastre lisce
di pietra locale, muri esterni pitturati
con calce bianca. Alberobello si posa
su due rilievi collinari, da una parte
all’interno dei trulli sorgono negozi, ristoranti, locali gastronomici, dall’altra il
vero paese, con abitazioni che lo caratterizzano e dove si può godere di una
grande e quasi irreale tranquillità.
Sezione Lugano
Pomeriggio ricreativo nel Malcantone
D
omenica 28 aprile, il tempo
si preannunciava inclemente; tra noi che c’eravamo
impegnati per portare agli amici malcantonesi un pomeriggio di allegria,
traspariva una certa preoccupazione.
Nelle prime ore pomeridiane però,
nonostante le bizze di questa singolare primavera, ecco la gradita sorpresa: la sala multiuso del Municipio
di Magliaso era gremita, ben ottanta
partecipanti, un vero successo.
A scaldare l’ambiente ci ha pensa-
to la «Corale del Castello» magistralmente coordinata da Marco Riva e
diretta da un maestro d’eccezione:
Alessandro Fonti. Il pomeriggio è poi
proseguito fra canti, giri di tombola e
merenda.
Fabrizio Tami
18
16 maggio 2013 il Lavoro
Comunicato Polizia Cantonale
Falsi nipoti e truffe
I
l fenomeno dei falsi nipoti purtroppo si registra periodicamente anche in Ticino. Gli autori telefonano alle vittime (di norma donne
anziane) spacciandosi per un nipote o altro parente che vive lontano.
Chiedono loro somme ingenti di denaro che le vittime vanno a prelevare
e consegnano ad un complice con il
pretesto di concludere in fretta un affare immobiliare.
Come si sviluppa?
La vittima viene contattata telefonicamente da una persona che, dopo
averle carpito abilmente informazioni
riguardanti la sua sfera privata, si fa
passare per una nipote o un parente
lontano che vive altrove e non vede
da diverso tempo. Gli autori utilizzano
elenchi telefonici pubblici per cercare
le persone da contattare, impiegando diversi criteri, ad esempio nomi di
donna non più attuali (che dovrebbero
quindi appartenere a persone anziane) oppure nomi femminili di origine
tedesca (per parlare una lingua a loro
congeniale). Le chiamate vengono effettuate dall’estero. Una volta stabilito
questo legame palesano l’impellente
bisogno di denaro per concludere un
affare (sovente un affare immobilia-
re) che altrimenti sfumerebbe.
Mettendo una grossa pressione legata allo scarso tempo a
loro disposizione (poche ore per
concludere la trattativa) spingono la vittima ad effettuare immediatamente un prelevamento
che è sempre di una certa entità (diverse decine di migliaia di
franchi). In molti casi è proprio
la vittima ad indicare la cifra che
può mettere a disposizione, poiché
è convinta di parlare davvero con un
parente in difficoltà. Per il ritiro del denaro viene sempre fissato un appuntamento e la persona contattata viene
accompagnata da un amico del «falso
nipote» ad effettuare il prelevamento.
Non è mai il presunto parente a presentarsi di persona.
Le vittime vengono contattate al proprio domicilio e accompagnate presso vari istituti di credito ad effettuare i
prelevamenti.
Chi sono gli autori?
All’opera vi sono vere e proprie bande internazionali che agiscono in maniera sistematica nelle varie zone in
cui si mettono all’opera. Alle nostre
latitudini sono state identificate bande
di cittadini di origine nomade-polacca
stanziate in Germania.
Perché si cade nell’inganno?
La voglia di aiutare un parente in difficoltà, come pure il volersi sentire utili ed attivi e forse anche meno soli, è
spesso il motivo che fa cadere nell’inganno.
Consigli
Prestare molta attenzione e diffidare
delle improvvisate telefoniche.
Non farsi mettere fretta nel prendere
decisioni e valutare attentamente la
situazione.
Se vi sono dei sospetti chiamare subito la Polizia cantonale oppure chiedere informazioni a parenti e amici.
Non bisogna farsi scrupoli a palesare
dubbi sulla situazione con l’interlocutore e non si deve accettare che siano
terze persone a ritirare il denaro.
In memoria
Gita Cantonale 2013
Corrado Bertossa
Mercoledì 11 settembre
S
i è spento, all’età di 87 anni,
l’amico Corrado Bertossa.
Sindacalista della prima ora,
presiedette la sezione di Bellinzona
della Federazione cristiana del personale PTT, ora Transfair, contribuendo
in modo determinante al suo sviluppo.
Fu in seguito segretario federativo per
la Svizzera italiana, carica che lasciò
per dedicarsi totalmente alla professione, da capufficio alla posta di Bellinzona 1 ad amministratore dell’allora
Novara
ufficio dei conti correnti postali di Bellinzona. Dopo il pensionamento fu per
molti anni attivo membro di comitato
di GenerazionePiù, sezione Bellinzona,
allora AAPI. Cordiale e premuroso, fu
uomo di profonda fede.
Lo ricordiamo con affetto ed esprimiamo cristiane condoglianze alla
moglie Anna Maria, già nostra rappresentante nel Consiglio svizzero degli
anziani, e ai cinque figli con le rispettive famiglie.
Visita alla Cattedrale e alla città.
Pranzo in comune a Pombia.
Costo: fr. 80.
Seguirà programma dettagliato.
Riservare la data.
19
16 maggio 2013 il Lavoro
Viaggi e Soggiorni 2013
Mare - Jesolo Vacanze comode e rilassanti
Hotel Vidi Miramare & Delfino ****
Dal 2 al 12 giugno
Hotel in posizione centrale direttamente sulla spiaggia perfetto per
chi cerca qualità e comodità. Camere vista mare, bagno, telefono,
tv-sat, aria condizionata, cassaforte. Colazione a buffet sulla terrazza mare. Con 7 primi piatti e 7 secondi piatti. Buffet verdure e
ampia scelta di dessert. Servizio spiaggia (lettino e ombrellone).
Serata musicale-tombola-tornei bocce e carte.
Prezzo per persona:
camera doppia:
Fr. 1’390.00
camera singola:
Fr. 1’630.00 (poche disponibili)
camera doppia uso singola Fr. 1’720.00
Compreso nel prezzo: • Viaggio in confortevole torpedone granturismo ARL • Pensione completa per 10 giorni – acqua ai pasti •
Servizio spiaggia • Passeggiata.
Informazioni e iscrizioni: GenerazionePiù, Segr. Cantonale, via
S. Balestra 19, Lugano. Tel. 091 910 20 21.
Costa Brava, Nimes, Lloret de Mar,
Barcellona, Grasse
Dal 1° al 12 settembre
Prezzo speciale: Fr. 1’490.00 in camera doppia
(supplementi: singola Fr. 250.00 e Fr. 100.00 per camere con
vista mare solo 4 disponibili)
comprendente: viaggio in pullman confortevole ARL - soggiorno
1° settembre Lugano-Nimes (pranzo pic-nic) e pernottamento e
colazione in hotel a Nimes
2 settembre Nimes - Lloret de Mar, soggiorno di 9 giorni con
pensione completa incluso acqua e vino ai pasti - escursione di
1 giorno a Barcellona e serata tipica spagnola
11 settembre Lloret de Mar - Grasse e pernottamento e colazione in hotel a Grasse
12 settembre Grasse (visita profumeria in mattinata) - Lugano
Informazioni e iscrizioni: accompagnatrice
Claudia Righetti tel. 079 327 93 24.
Camperio s/Olivone La Montanina - da sabato 27 luglio a sabato 10 agosto
Luogo ideale per godersi la natura, l’amicizia e riposare in un clima sereno e familiare. La casa è dotata di camere doppie con lavabi e
acqua calda. Servizi, bagni e docce a ogni piano. Refettorio luminoso, salone-soggiorno con TV, ampia terrazza. La casa è circondata da
un vasto e riposante giardino. Vi è pure una cappella per le sante Messe. Il soggiorno è adatto anche per gli associati della Quarta età
autosufficienti.
Prezzo per persona in camera doppia: Fr. 950.00 La quota comprende: • soggiorno presso la casa La Montanina • Pensione completa
(bibite escluse) • Intrattenimenti vari • Accompagnatore. Trasporto individuale a carico partecipante.
Informazioni e iscrizioni: GenerazionePiù, Segr. Cantonale, via S. Balestra 19, Lugano. Tel. 091 910 20 21.
Agenda
Bellinzona
¨¨ Venerdì 24 maggio, gita alla serra
tropicale di Wolhusen. Partenza ore
06.30 Agip Molinazzo; 06.45 Piazzale
Stadio Bellinzona; 07.00 Mercato Coperto Giubiasco. Costo Fr. 85.- (viaggio, entrata serra e pranzo). Iscrizioni
a Tatiana: tel. 091 829 20 05 oppure
079 756 55 00 entro il 17 maggio.
¨¨ Venerdì 7 giugno, Coro, ore 14.00
Vita Serena a Giubiasco.
Locarno
¨¨ Giovedì 6 giugno, ore 12, pranzo del 1° giovedì del mese, ristorante Stella, via Mantegazza 5, Locarno.
Iscrizioni: tel. 091 751 30 52.
¨¨ Giovedì 13 giugno, gita di mezza
giornata con merenda e visita al Centro di smistamento rifiuti di Giubiasco.
Iscrizioni entro il 5 giugno, tel. 091 751
30 52. Costo: fr. 40, orari di partenza
sul volantino.
Lugano
¨¨ Mercoledì 22 maggio, ore 20, incontro con Gianluca Grossi, reporter di
guerra, «Se rinasco lo rifaccio» avventure (e disavventure) di un reporter. Auditorium Università della Svizzera italiana,
via G. Buffi 13, Lugano. Al termine rinfresco offerto. Serata aperta a tutti.
Mendrisio
¨¨ Giovedì 23 maggio, pellegrinaggio al santuario di Santa Maria dei
Miracoli a Morbio Inferiore. Ore 14 cemendrisiottoturismo.ch
lebrazione della Messa in ricordo dei
defunti e soci fondatori. Nel pomeriggio alla casa anziani San Rocco animazione con il coro sezionale e merenda offerta agli ospiti.
Assemblea cantonale
dei Delegati
mercoledì 12 giugno
Auditorium dell’Università
della Svizzera italiana Lugano
 ore 10.00 Assemblea
 ore 12.00 Aperitivo hotel Ceresio
 ore 12.30 Pranzo hotel Ceresio
 ore 15.00 Visita a Palazzo Civico
Sono invitati a partecipare
tutti i delegati sezionali
20
Sindacato Interprofessionale
- Pagina a cura di Rogério Sampaio
16 maggio 2013 il Lavoro
Reforma
Ensino superior = vida mais longa
As chances de uma vida longa, não são
igualmente distribuídas entre a população. No momento da reforma, empregados com formação superior vivem, cerca de, 2 ou 3 anos a mais que
alguém sem a mesma instrução. Este é
um assunto que deve ser considerado,
numa futura reestruturação do plano
de reforma.
MATTHIAS KUERT KILLER*
C
onfirma-se agora, através de um
estudo realizado pela Universidade
de Genebra, a fundada suspeita que
existia há muito tempo. Quem é bem formado tem, geralmente, um salário mais elevado,
portanto, tem uma expectativa de vida superior. Num estudo preliminar sobre a reforma
das pensões em 2020, foi calculado estatisticamente pelos pesquisadores, através de um
olhar mais atento sobre um determinado grupo de população, qual a expectativa de vida
que estes podem esperar na sua reforma.
Relativamente ao fato de homens e mulheres
terem diferentes perspectivas de vida, já era
sabido. No entanto, essas diferentes expectativas de vida, desempenham um forte papel
«sócio-profissional», cujos fatores têm uma
importância fundamental. Assim o estudo
da reforma desenterra questões polémicas.
Definindo de uma forma clara e objetiva, isto
significa que, aquele que é bem formado, tem
uma renda alta e trabalha no setor de serviços
vive mais tempo, em comparação com aquele que é mal formado, que tem um salário
baixo e trabalha no setor industrial ou agrícola. O desemprego também influencia numa
expectativa de vida mais curta. Estes resultados são consistentes com as observações
de outros países industrializados. As razões
são muitas e neste estudo, infelizmente, não
foram esmiuçadas. No entanto, acredita-se
que os trabalhos de desgaste físico, que muitas vezes são atribuídos aos funcionários mal
formados, entre outras consequências, diminuem a esperança de vida desses homens.
Para um homem que concluíu o ensino superior (ensino universitário ou superior), a idade de reforma aumentou para 65 anos e este,
apresenta mais 2,6 anos de esperança média
de vida, em relação a outro homem que após
o ensino obrigatório, não continuou a estudar. No caso das mulheres, a diferença é de
2,1 anos, um pouco menor.
Medidas na Reforma
No que diz respeito à reforma da previdência, a questão que se impõe é como prevenir
ou acautelar esta desigualdade. Travail.Suisse fornece várias propostas:
• Seria possível para os grupos ocupacio-
nais
desfavorecidos, com valor
de renda baixo e
com baixa escolaridade, que na
reforma,
fosse
concedida
uma
taxa de conversão
maior, comparativamente, aos que
possuem um valor
de renda superior.
A taxa de conversão, determina a
conversão do capital da reforma,
acumulados numa
anuidade e apenas com base em
suposições sobre
a expectativa de
vida. A maior taxa
de conversão significa
pensão
mais elevada.
• Deve ser-se
realista e ter em
atenção também,
as oscilações relativamente à esperança de vida na
idade de reforma
flexível dos idosos. Aqueles que
se
reformarem,
atualmente, antes
dos 65 ou 64 anos,
devem aceitar uma
redução
vitalícia
na sua pensão.
Quanto aos grupos com valor de
renda baixo e com
baixa escolaridade
e, portanto, com
Fotolia
menor esperança
Funcionários com alta formação no setor e serviços, apresentam maior esperança
de vida, não devem
de vida.
ser sujeitos a uma
redução no valor
da aposentadoria
funcionários de seguros, podem recorrer à
AHV. Seria eventualmente possível também, reforma antecipada com recurso ao 2º pilar.
dar a este grupo de um modo geral, um su- Funcionários mal formados, com uma renda
plemento, ou até mesmo, reduzir a idade da modesta e que de uma forma geral trabalhareforma. Para garantir a praticidade, a renda ram e cuja vida lhes é e foi difícil, são punidos
média anual AHV, deve ser levada em conta em caso de reforma antecipada. Para além
na determinação das pessoas afetadas.
de reforçar a ideia de reforma significa, principalmente, um apelo à justiça. Para garantir
o acesso à educação para todos. Porque, asMais justiça
A reforma prevista pela aposentadoria de sim como o estudo demonstra, a educação
Berset 2020, deve ser usada para produzir contribui para uma vida mais longa.
mais justiça, no que diz respeito à esperança
*Responsável dela política social
de vida. Assim como se encontra na atualidade, não pode permanecer. Somente os bem
pagos e bem formados, como bancários ou
[email protected]
16 maggio 2013 il Lavoro
21
Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Coni Soler
Travail.Suisse
El reingreso al trabajo en la agenda política!
Quién después de un largo descanso
quiere entrar de nuevo en el mundo del
trabajo, tiene que superar importantes
obstáculos. Esto lo demuestra una investigación. En una reunión celebrada en
Berna unos 50 profesionales de Travail
Suisse presentaron la demanda a los
políticos.
VALÉRIE BORIOLI SANDOZ*
L
as demandas de Travail.Suisse se
centran en tres áreas: la formación
profesional (Ley de FP, BBG), el acceso a los beneficios de la Ley de Seguro de
Desempleo (AVIG) y la financiación de la educación a través de subvenciones. Algunas de
las herramientas ya existen, pero hay ajustes
se deben hacer para garantizar que se tengan
en cuenta las necesidades de las personas.
Algunos instrumentos adicionales están en
preparación, asi como: el futuro de la ley de
educación y la revisión de la ley de Aportación
Educativa.
La adaptación de los instrumentos existentes
La Ley de la Formación Profesional establece, en sus artículos 31 y 32 antes del párrafo
b, que los cantones deben tener en cuenta las
necesidades de las personas que se reincorporan al mundo profesional, para un regreso
más fácil. El Estado Federal debe estar diseñado para apoyar a los servicios, las personas que han abandonado sus carreras o
permitir temporalmente la reentrada. Hubieran
sido bienvenidas al cumplimiento de estas disposiciones. Para ello sería necesario que el
gobierno federal supervisara eficazmente las
medidas adoptadas por los cantones. Con la
investigación de Travail.Suisse se determinaron las necesidades del grupo. Ahora, el
gobierno federal debe garantizar que esto se
realice efectivamente.
La Ley de la Formación Profesional también estipula que
los cantones reciban sumas
globales para llevar a cabo
diversas tareas. Estos se describe en los artículos 53 a
55 y 31 y 32. No se sabe, sin
embargo, cómo se utilizan
realmente estas cantidades a
tanto alzado y si los cantones
tienen como objetivo ofertas
personalizadas para organizar una vuelta más fácil al
trabajo.
La Ley de Seguro de Desempleo (AVIG) se cierra en
la práctica re-aumento de
las medidas efectivamente
prestadas para formación
profesional. Los centros de empleo regionales
(RAV) de contacto aplican criterios adecuados
para la situación particular de las personas
sin seguro médico . El proceso de re-ingreso
puede durar varios meses. Dado que no es razonable exigir al demandante de empleo para
esta búsqueda en particular, ya que tienen que
aprender de nuevo. El demandante de empleo
no debería estar obligado a aceptar un trabajo
cualquiera, mientras se prepara en cursos de
re-ingreso para conseguir un trabajo adecuado.
Herramientas dignas de mejora
Por último, el Parlamento comenzará a debatir sobre la revisión de la contribución de
la ley de educación (subvención). El Consejo
Federal propone esta revisión como una contrapropuesta a la iniciativa de las asociaciones
de estudiantes becados suizos VSS. Que se
debe levantar el límite de edad de 35 años,
Después de una retirada del trabajo, generalmente de por lo menos 10 años, son de he-
cho, a menudo mayores de 45 años.
Todavía hay mucho por hacer
Aún no se han puesto en discusión sobre
la mesa otros ajustes, como por ejemplo el
aumento de la financiación de los centros de
asesoramiento de la mujer. Ellos deben ser financiados con las contribuciones, conforme a
lo dispuesto en la Ley Federal sobre la igualdad entre mujeres y hombres. Porque después
de la última revisión del seguro de desempleo,
los centros de asesoramiento privados deben
atender a más personas. Ellos a menudo son
los contemplados por la RAV, y ya no son capaces de responder a tanta demanda. Este
ejemplo muestra, por otra parte, en concreto,
cuál fue el efecto de la descentralización del
gobierno federal a los cantones con la última
revisión de la AVIG y que estas consecuencias
deben ser amortiguadas.
*co-director de la «experiencia D. Tamaño
Mag» del proyecto, Travail.Suisse
Traducción: Coni Soler
Dimissioni del presidente
Al Syna il compito di una nuova designazione
A Roma Papa Benedetto XVI ha inaspettatamente passato il testimone al
suo successore Francesco. Nel 2014
anche il Syna eleggerà un nuovo presidente.
KURT REGOTZ*
D
al nuovo sommo Pontefice dei poveri molte persone si attendono grandi cose ed è giusto che sia così. È
fondamentale che i messaggi della chiesa cattolica, organizzazione attiva a livello globale,
indichino la strada verso un futuro migliore e
si basino sulle encicliche sociali al fine di dare
un forte segnale al mondo economico oramai
privo di valori e orientato solo ai profitti.
Il sindacato Syna basa la sua azione sull’etica sociale cristiana, un aspetto che teniamo
a sottolineare anche nel nostro Statuto e che
segna fortemente anche la nostra attività sindacale.
Al congresso 2010 di San Gallo abbiamo
avuto modo di riconfermare l’attualità dei nostri valori fondamentali: dignità dell’uomo, solidarietà, sussidiarietà, bene comune e sostenibilità.
Cercasi nuovo presidente
Nel 2014 si terrà il prossimo congresso del
Syna nel Vallese. In questa occasione definiremo le nostre priorità a livello sindacale per
i prossimi quattro anni. Il congresso del Syna
avrà anche il compito di eleggere la prossima
o il prossimo presidente. Dopo otto anni alla
guida del sindacato ho infatti deciso di dimettermi. Per la successione, il Comitato del Syna
auspica una procedura aperta e corretta. Il sindacato ha pertanto già messo internamente a
concorso il posto.
*presidente
[email protected]
22
Società
16 maggio 2013 il Lavoro
Libri
Di polvere e di asfalto
I
n una polverosa strada indiana una motocicletta corre veloce alla ricerca di una
ragazza. Nel mezzo di Central Park a
New York un uomo sta correndo su una stradina asfaltata e sotto una pioggerellina battente. Sono questi gli inizi delle due storie che si
alterneranno, capitolo dopo capitolo, nel romanzo d’esordio di due autori ticinesi: Nicola
Mazzi e Donat Walder. Un libro particolare in
quanto le due vicende sono ambientate agli
antipodi, sono scritte con stile differente e si
sfiorano solo una volta, verso la metà, per poi
proseguire in modo autonomo. Il lettore potrà
quindi seguire le vicende di tre giovani amici
che vivono nella Grande Mela. Potrà accompagnarli alle feste, osservare gli amori, i lavori,
gli incontri e gli addii che colorano gli episodi
delle loro vite. E sullo sfondo, il ricordo e la tragedia dell’11 settembre e le conseguenze che
questo fatto ha sulle scelte di chi lo ha subito.
Ma lo stesso lettore potrà salire sulla motocicletta e accompagnare il giovane europeo e il
suo amico indiano, alla ricerca di una donna
misteriosa: la regina di Baina. Di lei i due hanno
visto solo un disegno su un muro. Chi vorrà
addentrarsi in questa parte del libro potrà perciò gustarsi i paesaggi sconfinati e popolosi
dell’India profonda. Dove le
baracche e le risaie si susseguono senza sosta e dove
la prostituzione è l’unico
modo per riuscire a sopravvivere. Il lettore avrà la possibilità di scegliere tra questi
due mondi, tra la ricchezza
e la povertà, tra la modernità e la tradizione, tra la concretezza e la spiritualità. Ma
potrà anche alternare le due
vicende e quindi spostarsi
velocemente, come una pallina da tennis, da una parte
all’altra del pianeta. E c’è anche di più. Infatti
come dice bene Andrea Fazioli nella sua prefazione, «A pensarci bene, l’aspetto curioso è
che i mondi sono tre. Gli autori non sono indiani né statunitensi, ma sono due europei che si
spingono a est e a ovest, alla ricerca di un’alterità che alla fine, quando si tirano le fila dei
destini personali, non risulta troppo esotica.
Così come le due storie non risultano troppo
diverse». In effetti, l’apparente diversità iniziale si dimostra molto meno lontana di quanto
si sarebbe potuto immaginare. E se vogliamo
I Carismi
doni dello Spirito
per l’utilità comune
Le nostre sedi
Lugano - Amministrazione centrale
Via S. Balestra 19, 6900 Lugano
Bellinzona
Via Magoria 6, 6500 Bellinzona
Locarno
Via della Posta 8, 6600 Locarno
Mendrisio
Via G. Lanz 25, 6850 Mendrisio
Biasca
Piazza Centrale, 6710 Biasca
Grono
6537 Grono
Massagno
Via San Gottardo 50, 6900 Massagno
Chiasso
Via Bossi 12, 6830 Chiasso
Info
edizioni il Ciliegio
collana: narrativa
pagine: 272
pagina facebook.
VITA NOSTRA
Cassa disoccupazione
cristiano sociale
OCST...
...la cassa numero 1
in Ticino
aggiungere un’ultima cosa,
diciamo che l’importante è
che il lettore colga il senso di avventura e di libertà
che traspare dai personaggi e sappia assaporare fino
in fondo le loro avventure.
Ma soprattutto che riesca
a condividere con gli autori del romanzo «Di polvere
e di asfalto» (272 pagine) –
uscito ad aprile con Il Ciliegio Editore – il piacere che
hanno provato scrivendolo.
Loro sono partiti da un’idea
piuttosto semplice (due storie da alternare e
da congiungere in un solo punto) e soprattutto dalla voglia di scrivere una storia che finora
non erano riusciti a trovare sugli scaffali delle
librerie.
Giovedì 16 maggio, ore 20.30, Mendrisio
Chiesa dei Cappuccini
Annuncio del carisma di conoscenza e
adorazione eucaristica
Celebrante: don Jean Badinga
Venerdì 17 maggio, ore 20.30, Cadro
Chiesa di Sant’Agata
Annuncio del carisma di intercessione
dei sofferenti e adorazione eucaristica
Celebrante: don Samuele Tamagni
Sabato 18 maggio, ore 20.30, Lugano,
Chiesa di S. Antonio, (Piazza Dante)
Veglia di Pentecoste con canti e preghiera
carismatica dedicata al carisma della fede.
S. Messa vespertina di Pentecoste presieduta
da Mons. Pier Giacomo Grampa, Vescovo di
Lugano.
Adorazione continua fino alle ore 2.00
„„Felicitazioni
• a Gianluca Curti, socio settore Elettricisti, e alla
moglie Anna Invernizzi per la nascita di Melissa,
alla quale facciamo tanti auguri di un futuro sereno
e ricco di cose belle accanto alla sorellina Giorgia.
• a Vincenzo Sicurella, socio Lattonieri e a Monica
Ferrari Monica, socia Coop, per la nascita di Ryan,
al quale auguriamo ogni bene in compagnia del
fratellino Kevin.
• a Vito Evangelista, socio settore Metalcostruzioni, e alla moglie Maria Viglione per la nascita di Rebecca, alla quale facciamo tanti auguri di un futuro
felice accanto alla sorellina Elena.
• a Dennis e Claudia Fasola, socia settore Cliniche,
per la nascita di Sander, con tanti auguri per una
vita ricca di ogni bene.
„„Auguri
• a Ortensio Pezzi di Mendrisio, fedele socio GenerazionePiù, e alla moglie Gilda, che lo scorso 4
maggio, attorniati dai loro cari, hanno festeggiato
l’invidiabile traguardo del 50° di matrimonio.
„„Condoglianze
• alla compagna Simona, alla mamma Maddalena,
ai fratelli Massimo e Loris, ai parenti tutti, per la
tragica e prematura scomparsa del loro caro Alfonso Montagnini di Verbania, socio Edilizia, segretariato Sopraceneri.
• ai figli Renato, socio settore Autorimesse, e
Romana, alla sorella Clara, ai parenti tutti, per la
scomparsa della loro cara Nelida Balmelli.
Giornale Aperto
16 maggio 2013 il Lavoro
23
Le domande dei Lettori
Quali prestazioni per la Disoccupazione frontalieri?
Sono una lavoratrice frontaliera, ho ricevuto
la lettera di licenziamento dal datore di lavoro
presso il quale ho lavorato in questi ultimi 15
anni, a causa della crisi economica. Terminerò
il lavoro a fine maggio, essendo la prima volta che resto disoccupata, volevo sapere come
comportarmi e quale prestazione riceverò.
Anna R.- Brusimpiano
Carissima Anna,
in primo luogo l’augurio che tu possa trovare
al più presto una nuova occupazione. Per quanto concerne le prestazioni di disoccupazione, i
lavoratori frontalieri hanno diritto ad un’indennità erogata dall’Inps. Puoi rivolgerti ai nostri uffici presenti presso le sedi del sindacato Ocst
a Mendrisio, Locarno, Lamone, Bellinzona o
Chiasso, dove ti spiegheremo la procedura e ti
aiuteremo nella presentazione della domanda.
Per quanto riguarda importo e durata della prestazione arriviamo al punto dolente. L’Inps ha
erogato fino a marzo 2012 il cosiddetto trattamento speciale di disoccupazione per lavoratori
frontalieri (legge 147 del 1997), trattamento della
durata di un anno e di importo pari al 50% alla
media del salario percepito in Svizzera nel corso
dell’ultimo anno lavorativo, senza alcun limite di
tetto massimo. A partire da aprile 2012 invece,
l’Inps ha deciso di pagare l’indennità di disoccupazione ai frontalieri nel rispetto delle medesime
disposizioni valide per i disoccupati in Italia, con
la motivazione che da tale data divenivano applicativi i regolamenti comunitari anche nei confronti della Svizzera (regolamento UE 884/2004
modificato dai Regolamenti (CE) n° 987 e 988 del
2009).
A partire dal 01/01/2013 il trattamento erogato in favore dei disoccupati residenti in Italia è
denominato Aspi (Assicurazione Sociale per
l’Impiego). Semplificando al massimo la normativa, l’indennità viene erogata per i lavoratori con
meno di 50 anni al massimo per 8 mesi, per i
lavoratori con più di 50 anni per 12 mesi; l’importo è invece il 75% della retribuzione imponibile
mensile ai fini previdenziali, ma non può in ogni
caso superare il tetto massimo previsto pari a €
1152,90 (per l’anno 2013).
Come vedi da questi dati, la prestazione erogata ai sensi della legge 147/97 era decisamente
più favorevole, soprattutto per i giovani e per i lavoratori con stipendi superiori a Fr. 2’000 mensili.
Come Patronato Inas e come sindacato Ocst ci
siamo subito opposti a questa presa di posizione
dell’Inps, in quanto il fondo che finanziava il trattamento speciale di disoccupazione per lavoratori frontalieri aveva ancora in giacenza una somma superiore a 300 milioni di Euro ad aprile dello
scorso anno, importo accumulato dal ristorno
della Svizzera di una parte del contributo trattenuto in busta paga per l’assicurazione disoccu-
pazione ai frontalieri. La posizione nostra e del
sindacato è chiara : anche se da alcuni anni non
è più previsto il ristorno dei contributi dalla Svizzera all’Italia, il trattamento di disoccupazione ai
sensi della legge 147/97 deve essere erogato
fino ad esaurimento delle riserve contabilizzate
nel fondo specifico. Abbiamo di conseguenza
iniziato a presentare ricorsi all’Inps, ricevendo
due risposte diametralmente opposte, infatti il
Comitato Provinciale dell’Inps di Como ha accolto i ricorsi, mentre quello di Varese li ha respinti.
Il direttore della sede Inps di Como ha chiesto
quindi parere alla propria direzione generale a
Roma. Riteniamo comunque che la soluzione a
questa vicenda possa avvenire unicamente da
una pronuncia a livello politico, in quanto dovrà essere deciso se la legge dello stato italiano
numero 147/97 deve ritenersi tuttora valida per
effetto della giacenza rimanente nel fondo, oppure se deve essere abrogata per effetto della
normativa introdotta dai regolamenti comunitari.
Temo che purtoppo ne riparleremo ancora prima
di giungere a una decisione definitiva.
Naturalmente per valutare la tua situazione
specifica e per approfondire la normativa, ti invito a presentarti nei nostri uffici.
Roberto Crugnola
Coordinatore
Inas Cisl Svizzera
VITA NOSTRA
• alla moglie Eugenia, ai figli Bruno, socio Lattonieri,
Carmelo e Claudio, ai parenti tutti, per la scomparsa
del loro caro Roberto Pisano.
• alla moglie Mercedes, ai figli Luca e Cesare, ai familiari e parenti tutti, per la scomparsa del loro caro Giuseppe Poretti, socio GenerazionePiù, segr. Luganese.
• al marito Umberto, ai figli Gianni, socio Polizia Cantonale, Giorgio e Fabio, ai parenti tutti, per la scomparsa
della loro cara Carmen Pianezzi.
• ai figli Silvano e Rita, ai nipoti Fabio e Roberto Del
Cò, socio Edilizia, al cognato Giuliano Invernizzi, socio,
ai familiari e parenti tutti, per la scomparsa della loro
cara Pierina Broglio vedova Caccia.
• alla moglie Elida, ai figli Adriano e Clelia, al genero
Vittorio Mambretti, socio settore Elettricisti segretariato del Luganese, ai parenti tutti, per la scomparsa del
loro caro Ernesto Torricelli.
Editore
Organizzazione cristiano-sociale ticinese
Redazione e amministrazione
Responsabile: Benedetta Rigotti
In redazione: Maurizia Conti
e Giorgio Donini
tel. 0919211551 ; fax 0919242471
via Balestra 19, 6900 Lugano
[email protected]
• alla sorella Elda con Andres, al fratello Silvio, già
collega OCST, con Grazia, socia segretariato Lugano,
al cognato Giorgio Fara, ai nipoti e familiari tutti per
la perdita della loro cara congiunti Pia Guidinetti di
Chiasso.
• ai figli Silvano, socio Metalcostruttori, Luca e Valentino, ai familiari tutti, per la scomparsa della loro cara
Angela Locatelli.
• al marito Eraldo, ai figli Fabio e Filippo, socio segretariato del Luganese, ai genitori Maria Luisa e Roberto
Genola, alla suocera Carla, ai parenti tutti, per la prematura scomparsa della loro cara Annamaria Morosoli.
• al fratello Giovanni Dellea, socio Anziani funzionari
di Polizia, alla sorella Silvana, alla cognata Elda, alle
nipoti Viviana Dellea, socia Docenti e Simona Dellea
socia Metallurgia ASM, per la scomparsa della loro
cara Mirta Giovanora Dellea.
Stampa
Centro Stampa Ticino SA
Via Industria, 6933 Muzzano
Pubblicità
Publilavoro Sagl
Via Balestra 19, 6900 Lugano,
tel 0919211551
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Tiratura confermata REMP
24’780 copie
• alla mamma Roberta, al papà Fabio, al fratello Ivan,
socio, alla sorella Ilaria, ai nonni Ester e Lino Ghirlanda, alla nonna Ines, ai familiari e parenti tutti, per la
prematura e tragica scomparsa del loro caro Luca
Ceresola, socio settore Elettricisti, segretariato del Luganese.
• a Fabiano Balli, socio sezione Edilizia, segretariato
Sopraceneri - Locarno, ai familiari tutti, per la prematura scomparsa del caro fratello Samuele Balli.
• a Fernando Poncini e Enrico De Taddeo, soci GenerazionePiù OCST Locarno, per la morte della sorella e
cognata Cornelia Canevascini.
• ai figli Walter con Lara, Martino e Sebastiano, Eliseo
con Sylvie, Filippo, Federico e Camilla, ai parenti tutti,
per la scomparsa della loro cara Giuseppina Amaro,
socia GenerazionePiù, segretariato del Luganese.
Via Balestra 19, 6900 Lugano
Consiglio esecutivo
- Presidente: Bruno Ongaro
- Presidente onorario: Romano Rossi
- Vicepresidente: Flavio Ugazzi
- Membri: Davide Adamoli, Luigi
Mattia Bernasconi, Fausto Leidi,
Gianfranco Poli, Roberto Poretti, Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani
Segretario cantonale e copresidente
Meinrado Robbiani
Segretario amministrativo
Fausto Leidi
Vicesegretari cantonali
Renato Ricciardi, Paolo Locatelli
Segretari regionali
Lugano
Giovanni Scolari
Mendrisio
Alessandro Mecatti
Sopraceneri Marco Pellegrini
Tre Valli
Giancarlo Nicoli
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 Oltre ottant'anni di vita, una presenza storicamente importante
sul piano giornalistico, sociale, culturale, economico della Svizzera
Italiana, è presente in modo capillare nel mondo del lavoro e dell'economia. In particolare segue con attenzione i rapidi e profondi mutamenti in atto nel mondo del lavoro e dell'economia, a livello organizzativo, tecnologico, occupazionale.
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propone una pagina in spagnolo, una in portoghese e anche in serbocroato.
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