Assegni, bonifici e giroconto Tutti i movimenti sospetti
by user
Comments
Transcript
Assegni, bonifici e giroconto Tutti i movimenti sospetti
Le carte La banca vaticana Tutti I movimenti sospetti sui conti dello lor di FIORENZA SARZANINI re operazioni di accredito, due conti T correnti estinti, un elenco di «soggetti» che hanno incassato assegni o ricevuto bonifici. Su questo si concentra l'indagine della Procura di Roma sui depositi aperti presso il Credito Artigiano di Roma e intestati allo lor dopo il sequestro dei 23 milioni avvenuto due giorni fa. Perché, nonostante il blocco operativo deciso dai vertici dell'istituto di credito il 19 aprile scorso, due settimane fa il presidente Ettore Gotti Tedeschi e il direttore generale Paolo Cipriani hanno tentato di trasferire quel denaro in parte in Germania (20 milioni di euro presso la JP Morgan di Francoforte), in parte presso un altro conto (3 milioni presso una filiale della Banca del Fucino sempre nella capitale). E per questo sono accusati di violazione della normativa antiriciclaggio. CONTINUA A PAGINA 15 A PAGINA 14 Di G i a n v i f o . • III decreto dì sequestro La documentazione finanziaria all'esame dei magistrati Assegni, bonifici e giroconto Tutti i movimenti sospetti // mistero di una riunione tra i vertici degli istituti di credito I vertici dello lor erano stati avvisati della base a un decreto legislativo entrato in vigore necessità di mettersi in regola con la normati- nel 2007. Nell'attesa degli interrogatori, i pubva che impone a tutte le banche extracomuni- blici ministeri stanno esaminando la docutarie di comunicare le informazioni sulla pro- mentazione finanziaria già acquisita Entrando nel dettaglio delle operazioni si pria clientela prima di effettuare qualsiasi operazione. Si tratta dei cosiddetti «obblighi raf- scopre che quelle «censite come "Accrediti e forzati» che riguardano la fornitura di assegni, incassi connessi a effetti" per un totale di 72 l'esecuzione di bonifici e le operazioni contan- milioni e 440 mila euro corrispondono a tre ti. Avevano assicurato di avere attivato la pro- distinte operazioni in avere effettuate il 17 cedura e di essere pronti a consegnare le infor- marzo, il 17 giugno e il 16 settembre del 2009 mazioni richieste. Ma non è accaduto quanto rispettivamente da 22 milioni di euro circa la prima e 25 milioni di euro circa le altre due». promesso ed è intervenuta la magistratura Ed è a questo punto che si entra nel dettaglio La liuti ione riservata rivelando come i 22 milioni provengono «daltra i vertici elette banche È proprio il provvedimento firmato dal giu- l'estinzione del conto 11231 acceso sempre dice per «sigillare» la somma a ricostruire le presso il Credito Artigiano, che in contropartimovimentazioni degli ultimi tre anni. Ma an- ta viene censita impropriamente come "preleche a rivelare che il 23 aprile scorso, dunque vamento con moduli di sportello"». quattro giorni dopo la decisione di «congela- I contralti sui beneficiari re» il conto, ci fu «un incontro tra i vertici del- eli assegni e bonifici Simile procedura viene seguita anche negli lo lor e del Credito Artigiano i cui esiti però non sono noti» e di cui sarà adesso chiesto altri casi. Gli accertamenti condotti dal nucleo conto ai due indagati. Bisognerà infatti verifi- valutario della Guardia di Finanza hanno concare come mai, nonostante l'impegno a metter- sentito di verificare come i due versamenti da si in regola, i responsabili della banca vaticana 25 milioni «si riferiscono all'accredito per abbiano eluso le richieste formali che invece "estinzione di deposito" da ritenere verosimilsecondo quanto previsto dalle legge dovevano mente remunerato presso il medesimo istituessere soddisfatte sin dal gennaio scorso e in to (circostanza ancora da verificare nel detta- glio con la banca). Tali operazioni trovano contropartita in altrettante operazioni in dare di analogo importo». I magistrati dovranno adesso accertare quali siano i reali motivi di questi "giroconto", ma soprattutto identificare i "soggetti" che hanno ricevuto bonifici o incassato assegni in modo da verificare la natura di questi rapporti. E dunque stabilire se le movimentazioni servissero in realtà a riciclare i soldi. E lo faranno partendo dall'analisi degli estratti conto già acquisiti. In base ai documenti è stato accertato che «al momento del blocco sul conto erano depositati 28 milioni e 300 mila euro, ma tra il 31 dicembre 2007 e il 30 novembre 2009 ci sono state movimentazioni nella colonna "dare" per 116 milioni e 300 mila euro e nella colonna "avere" per 117 milioni e 600 mila euro». Le contestazioni di Bankitalia sul deposito Unicredit L'esame di tutte queste operazioni deve partire, secondo il giudice, dalla relazione della Banca d'Italia che alla fine di un'ispezione effettuata «per approfondire il funzionamento di un conto corrente che risultava intestato allo lor presso una dipendenza di Unicredit ha evidenziato alcune criticità e in particolare: il mancato ri- spetto degli obblighi di adeguata verifica della clientela, di norma non sono stati infatti individuati i titolari effettivi delle operazioni poste in essere dallo lor; fino al 31 gennaio non risultano assolti gli obblighi di registrazione nell'archivio unico informatico delle operazioni di versamento di contante sul conto intestato allo lor; in materia di negoziazione dei titoli di credito è stata riscontrata una prassi tendente ad escludere la tracciabilità dei fondi trasferiti oltre che violazioni alla legge sull'assegno». Nella richiesta di sequestro del denaro che doveva essere trasferito dal Credito Artigiano i pubblici ministeri evidenziano come «la condotta dell'esecutore di un'operazione che omette di comunicare la generalità dei soggetti per conto dei quali eventualmente esegue l'operazione stessa o non fornisce informazioni sullo scopo e sulla natura prevista dal rapporto continuativo integra gli estremi di reato previsti dal decreto 231 del 2007, appunto quello sulle norme antiriciclaggio, dunque non può che concludersi, esclusa evidentemente ogni indagine ulteriore volta a verificare la natura e gli scopi delle operazioni di trasferimento di fondi, che allo stato nei fatti di cui si tratta si ravvisano le fattispecie di reato delineate». Una tesi che il giudice ha accolto con un provvedimento motivato che adesso costituisce la base per effettuare i nuovi accertamenti. Fiorenza Sarzartirii Trasparenza L'accusa di Bankitalia: «Nascosti i dati sugli effettivi titolari delle operazioni» Professor© Ettore Gotti Tedeschi è anche docente di Etica della finanza alla Cattolica