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visivo, tattile, cinestesico, vestibolare
Leggi fisiche dell'equilibrio Il corpo umano, come tutti gli altri corpi sulla Terra, è soggetto alle leggi della gravità e dell'equilibrio. Esse stabiliscono che per qualunque oggetto l'equilibrio è possibile solo se la proiezione del suo baricentro cade all'interno della propria base d'appoggio. L'equilibrio, pertanto, può essere più o meno stabile in relazione alle dimensioni della base d'appoggio: più è ampia la base d'appoggio, maggiore è la stabilità. Il mantenimento dell'equilibrio, inoltre, è tanto più facile quanto più è basso il baricentro. Infine, più la perpendicolare condotta dal baricentro cade vicino al centro della base di appoggio, maggiore è la stabilità. si perde l’equilibrio quando la proiezione del baricentro cade all’esterno del poligono d'appoggio si mantiene l’equilibrio finché la proiezione del baricentro cade all'interno della base d'appoggio Il mantenimento dell’equilibrio è richiesto sia nella posizione statica, postura (equilibrio posturale o equilibrio statico) sia durante il movimento (gestione dinamica delle situazioni di disequilibrio). La capacità di equilibrio deriva dalla possibilità di integrare tra loro gli stimoli sensoriali provenienti dai diversi analizzatori: visivo, tattile, cinestesico, vestibolare. Gli stimoli sensoriali che il cervello deve rielaborare per poter gestire le situazioni di disequilibrio provengono dai vari analizzatori sensoriali: • 1) ESOCETTORI O ESTEROCETTORI = VISTA (TELECETTORI ) = L’informazione visiva è, in genere, quella prevalente. • 2) ENDOCETTORI O PROPRIOCETTORI a) TATTILE (barocettori, situati nella pianta del piede, sono sensibili alle variazioni della pressione esercitata dal contatto del piede col suolo); b) CINESTESICO (ossa, muscoli ed articolazioni inviano informazioni al cervello circa la posizione occupata dal corpo nello spazio circostante); c) VESTIBOLARE (apparato vestibolare e canali semicircolari) Analizzatori sensoriali : visivo, tattile, cinestesico, vestibolare. dai barocettori situati nella pianta dei piedi vengono inviate informazioni al cervello relativamente ai punti di contatto del piede col suolo I canali semicircolari sono posizionati nei tre principali piani spaziali: frontale, orizzontale, sagittale PIANO FRONTALE abduzione-adduzione PIANO ORIZZONTALE - PIANO SAGITTALE rotazione slanci - circonduzioni Detti canali sono disposti sui tre piani spaziali di movimento (frontale, orizzontale e sagittale) e contengono un liquido, l’endolinfa, all’interno del quale si trovano in sospensione dei corpuscoli (otoliti) che spostandosi vanno ad urtare contro le pareti stesse dei canali, tappezzate da cellule nervose cigliate. Da questi speciali sensori vengono inviate al cervello le informazioni riguardanti lo spostamento della testa nello spazio. Si distinguono tre tipi di equilibrio: equilibrio statico o posturale = cioè la capacità di mantenere stabilmente la posizione eretta (in quanto la perpendicolare di gravità cade sempre entro il poligono di appoggio dei piedi); ■ equilibrio statico dinamico = cioè la capacità di sostenere, con il corpo o con un solo arto, un oggetto in condizione di equilibrio, pur mantenendo la posizione eretta; ■ equilibrio dinamico = che rappresenta la capacità di gestire dinamicamente le situazioni di disequilibrio. ■ La capacità di equilibrio, come tutte le altre capacità coordinative, può essere migliorata attraverso un allenamento specifico in grado cioè di richiedere la gestione delle situazioni di disequilibrio (come risposta alle perturbazioni dell’equilibrio). Normalmente le informazioni percettive relative al movimento provengono principalmente dalla vista (riguardano le distanze e permettono di mettere in relazione il corpo con l’ambiente circostante), dalle terminazioni della pianta del piede (dette barocettori, che sono sensibili alle variazioni di pressione) e dalle terminazione sensoriali situate a livello delle ossa, dei muscoli (fusi neuromuscolari che inviano stimoli inerenti l’allungamento delle fibre muscolari), dai tendini (corpuscoli del Golgi e del Pacini) e dalle articolazioni coinvolte nel movimento. Quando, tuttavia, ci si trova in condizioni particolari di scarsa visibilità (per cui le informazioni visive non sono più sufficienti a farci orientare nello spazio circostante) oppure quando il corpo è in atteggiamento di volo (per cui vengono a mancare le informazioni provenienti dalla pianta dei piedi) allora diventano fondamentali le informazioni provenienti dall’apparato vestibolare, cioè dai canali vestibolari. Esercitazioni specifiche Verifica autovalutativa = Test di equilibrio Il test consiste nell’eseguire, ad occhi chiusi (meglio se bendati), una capovolta avanti e poi, subito dopo, un salto verso l'alto, con avvitamento completo di 360°, in fase di volo. Effettuare quindi camminando, e sempre mantenendo gli occhi chiusi, 10 passi cercando di rimanere all’interno del settore tracciato sul terreno. Si misura quindi l'angolo di scostamento tra la direzione seguita dal soggetto. Se la direzione seguita è compresa entro un settore avente un angolo di circa 30°, allora si può definire buona la capacità di orientamento spaziale. Uno scostamento della direzione seguita superiore ai 90° denota invece una scarsa capacità di orientamento. La difficoltà nel riuscire a mantenere la direzione è dovuta alla rapida successione delle rotazioni del corpo attorno a due diversi assi, uno trasversale (capovolta avanti) ed uno verticale (salto con avvitamento).