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Marzo 2004
SALUTEOSTEOPATIA La spalla fa male? È colpa del fegato All’inizio della primavera ecco comparire il dolore. E non sapete spiegarvi il perchè. Ma la medicina naturale vi può dare la risposta. E le soluzioni definitive. Scopritele qui. uel fastidio sordo che vi accompagna fin da quando vi svegliate la mattina. Dolori da mozzare il fiato. Problemi a pettinarsi perché il braccio non si alza. Il male alla spalla, più frequente di quanto si pensi, può avere molte facce e altrettante cause. «Non tutte sono legate a traumi locali», spiega il dottor Filip Dudal, responsabile della Still Osteopatic Clinics di Bergamo. «Per esempio, tanti dolori di spalla dipendono da un sovraccarico del fegato o delle vie biliari. Può sembrare strano, ma anche la medicina ufficiale riconosce questa connessione. I cinesi vanno oltre e spiegano perché succede: il meridiano delfegato, più precisamente della cistifellea. passa proprio dalla spalla destra e quando c’è uno squilibrio energetico compare il dolore». Come sapere se il nostro problema dipende dal fegato? Il male si risveglia alle due di notte, «ora di punta» dell’energia di quest’organo, e la digestione non funziona a dovere. In più, il mal di spalla «epatico» è un classico della primavera (vedi riquadro), stagione collegata al fegato. FERMARIELLO Q Come scoprire l’origine del dolore Durante la visita l’osteopata (nelle foto, il dottor Filip Dudal) valuta per prima cosa la mobiltà delle articolazioni per individuare l’origine del problema. Una volta trovati i punti di tensione, passa alle manipolazioni vere e proprie, per sbloccare la spalla e ripristinare il movimento reciproco di muscoli e tendini. Ma come fa l’osteopata, che di solito si occupa di muscoli e articolazioni, a scoprire un problema di fegato? «Utilizziamo delle particolari tecniche diagnostiche», spiega Dudal. «Alcune vengono dalla kinesiologia, una disciplina che si basa proprio sulla medicina cinese. Facendo compiere al paziente determinati movimenti, saggiando la mobilità delle articolazioni riusciamo a capire dove sta il problema. Naturalmente, ci aiutano anche i classici esami diagnostici, come radiografie e risonanze magnetiche». Altre cause insospettate, ma tutt’altro che rare, sono i disturbi dell’articolazione temporo mandibolare, a livello della mascella, e le ernie cervicali. In questi casi lo spasmo muscolare si trasmette come in una catena da viso e collo fino alle spalle. E la classica periartrite scapolo omerale, che blocca completamente la spalla? «In genere l’infiammazione compare dopo sforzi incongrui o ripetuti», continua Dudal. «Caso tipico, quello del principiante di golf o tennis. Ma persone più a rischio sono parrucchieri, stiratrici, casalinghe, chi insomma compie con il braccio sempre gli stessi movimenti. Allora la capsula articolare, troppo sollecitata, si infiamma, e il corpo la immobilizza per evitare ulteriori danni». Manipolazioni al posto dei farmaci Primavera e autunno a rischio Secondo la medicina cinese, ogni stagione è sotto il segno di yin e yang e ad essa corrisponde un determinato organo. La primavera, per esempio, è collegata al fegato, che in questa stagione si libera delle tossine invernali e può affaticarsi. Dato che il meridiano del fegato passa proprio dalla spalla, si può avvertire in questa zona un dolore acuto. In autunno, invece, il dolore alla spalla si ripresenta meno violento ma ripetuto: colpa di uno squilibrio energetico del meridiano dell’intestino, anch’esso collegato alla spalla. Oltre a saper individuare con precisione le molte cause dei disturbi alla spalla, l’osteopata ha anche tante marce in più per le terapie. «Per sbloccare la spalla utilizziamo, a seconda dei casi, diversi tipi di manipolazioni», spiega Dudal. «Agiamo su muscoli e tendini per ripristinare il corretto movimento reciproco di tutte le parti. I risultati si vedono presto, per esempio una periartrite può guarire in dieci sedute senza bisogno di farmaci né di infiltrazioni. Se l’origine del problema è nel fegato, invece, agiamo anche direttamente su quest’organo con delicate manipolazioni viscerali, che aiutano a stimolare il corretto funzionamento del fegato. E consigliamo anche rimedi fitoterapici e omeopatici». Irene Martinoli