Comments
Transcript
La valutazione del disturbo di comprensione
DISTURBO DI COMPRENSIONE: DALLA VALUTAZIONE ALL’INTERVENTO Barbara Carretti Dipartimento di Psicologia Generale Università di Padova [email protected] Cosa significa leggere 2 Imparare a leggere implica: - l’abilità di decodificare - l’abilità di comprendere un testo scritto Decodifica 3 Capacità di riconoscere e denominare velocemente e correttamente le parole di un testo Comprensione del testo 4 Processo finalizzato a cogliere il significato del testo. Processo integrativo in cui le informazioni del testo sono fra loro combinate. Comprensione del testo 5 Processo costruttivo, in cui le informazioni nuove, contenute nel testo sono integrate all’interno delle strutture di conoscenza possedute dal lettore creazione di una rappresentazione mentale del contenuto del testo (modello mentale o situazionale). Comprensione vs decodifica 6 Comprensione e decodifica sono due processi parzialmente indipendenti. Prove riguardano dati sui: Pre-requisiti Processi cognitivi implicati Evoluzione Disturbi Trattamento Comprensione vs decodifica 7 Simple view of reading (Gough et al. 1996) Comprensione = Decodifica x Comprensione orale Nelle prime fasi dell’apprendimento il ruolo della decodifica è più importante rispetto a fasi successive (in lingue non-trasparenti) Megherbi et al. (2006) hanno invece dimostrato che in lingue ad ortografia semi-trasparente non è così. Comprensione vs decodifica 8 Indice di correlazione Correlazioni con la comprensione del testo 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0 Comprensione da ascolto Decodifica classe 1-2 classe 3-4 classe 5-6 superiori Gough, Hoover & Peterson (1996) Comprensione vs decodifica 9 Correlazioni con la comprensione del testo 0,700 0,600 0,500 0,400 Decodifica 0,300 Comprensione d’ascolto 0,200 0,100 1 elem. 3 elem. 4 elem. 5 elem. 1 media 2 media 3 media Carretti & Zamperlin (2012) Comprensione del testo e da ascolto 10 Florit e Cain (2011) Ortografie trasparenti Anni di scuola 1-2 Anni di scuola 3-5 Comprensione/accuratezza .36 .45 Comprensione/velocità .60 .48 Comprensione/ascolto .50 .68 Anni di scuola 1-2 Anni di scuola 3-5 Comprensione/accuratezza non parole .83 .61 Comprensione/accuratezza parole .80 .78 Comprensione/ascolto .38 .71 Inglese 11 Processi cognitivi implicati: Oakhill, Cain & Bryant (2003) Studio longitudinale in tre tempi: Tempo 1 (T1) → 8 anni: 102 bambini Tempo 2 (T2) → 9 anni: 92 bambini Tempo 3 (T3) → 11 anni: 80 bambini 12 Processi cognitivi implicati: Oakhill, Cain & Bryant (2003) Criterio: Lettura di parole e comprensione (NARA) Predittori: 1. Elaborazione fonologica: delezione di fonemi 2. Vocabolario: scritto (Gates) e recettivo (BPVS) 3. Comprensione sintattica: recettiva (TROG) 4. Componenti della comprensione: trarre inferenze ed integrazione, monitoraggio della comprensione, conoscenza della struttura della storia e titolo 13 Processi cognitivi implicati: Oakhill, Cain & Bryant (2003) T1 8 anni Lettura Parole - LP T3 11 anni T2 9 anni .40 LP .45 LP .25 Vocabolario R .36 LP= Lettura di Parole Vocabolario Recettivo Delezione fonemi 14 Processi cognitivi implicati: Oakhill, Cain & Bryant (2003) T1 8 anni .46 .38 Comprensione Vocabolario R. .24 Inferenze .23 Struttura storia Comp Comp .25 Titolo T3 11 anni T2 9 anni .17 .19 Monitoraggio …quindi 15 Una adeguata lettura di parole e un buon vocabolario non sono sufficienti per assicurare una buona comprensione del testo. Infatti la comprensione risulta predetta da abilità che aiutano il lettore a costruire una rappresentazione coerente del significato – modello mentale del testo. In particolare sembrano essere cruciali: capacità di trarre inferenze e di integrazione delle informazioni monitoraggio della comprensione conoscenza della struttura della storia (sensibilità al testo) Disturbo di comprensione del testo (DCT) 16 Per disturbo specifico di comprensione s’intende quella difficoltà di lettura che NON riguarda la capacità di decifrare un testo, ma l’abilità di coglierne efficacemente il significato. Gli studenti che presentano questo problema, pur avendo normale intelligenza, hanno prestazioni inferiori alla norma in prove standardizzate che valutano l’abilità di comprensione del testo. DCT vs dislessia 17 I principali manuali diagnostici non distinguono chiaramente fra disturbo di comprensione e dislessia. Tuttavia, la ricerca ha messo in evidenza la necessità di dissociare fra questi due disturbi (vedi ad esempio Bishop & Snowling, 2004; Frith & Snowling, 1993; Pazzaglia, Cornoldi & Tressoldi, 1993; Papetti, Cornoldi, Pettavino, Mazzoni & Borkowski, 1992 ). DCT vs dislessia 18 1. Grammatica (sintassi e morfologia); 2. Semantica (vocabolario); 3. Pragmatica (cosa è importante in quel determinato contesto) Processi legati alla comprensione del linguaggio + _ Dislessia classica Nessun disturbo Buona comprensione; basso riconoscimento delle parole Buona comprensione; buon riconoscimento delle parole Disturbo specifico del linguaggio Disturbo di comprensione Bassa comprensione; basso riconoscimento delle parole Bassa comprensione; buon riconoscimento delle parole + _ Processi legati al riconoscimento della parola da Bishop & Snowling, 2004 DCT vs dislessia 19 Basse competenze fonologiche Basse abilità di vocabolario Difficoltà morfosintattiche Difficoltà nella comprensione del linguaggio Disturbo nella lettura ad alta voce (Dislessia) Disturbo nella comprensione Adattato da Hulme & Snowling, 2009 Profilo di gruppo del DCT 20 da “ESRC Seminar Series ‘Reading Comprehension: From Theory to Practice” Profilo di gruppo del DCT 21 Livelli comparabili di prestazione nelle competenze fonologiche sono evidenziati anche in prove di: produzione di rime (Cain, Oakhill e Bryant, 2000) delezione di fonemi (ad es. Cain et al., 2000; Leong, Hou, Tse e Loh, 2007; Lesaux, Lipka e Siegel, 2006; Nation, Cocksey, Taylor e Bishop, 2010) inversione di parole (Cain et al., 2000) spoonerismi (Cain et al., 2000 ; Catts et al., 2006) ripetizione di non parole (Catts et al., 2006; Nation et al., 2010) DCT, dislessia, disturbo del linguaggio 22 Nation, Clarke, Marshall e Durand, 2004 Terza primaria DCT, dislessia, disturbo del linguaggio 23 Catts, Adlof e Weismer, 2006 Terza secondaria di I grado DCT, dislessia, disturbo del linguaggio 24 Catts, Adlof e Weismer, 2006 Terza secondaria di I grado DCT, dislessia, disturbo del linguaggio 25 Nation, Crockey, Taylor e Bishop, 2010 DCT, dislessia, disturbo del linguaggio 26 Nation, Crockey, Taylor e Bishop, 2010 per riassumere…. 27 È possibile affermare che il profilo degli studenti con DCT è distinguibile dai casi di studenti con problemi: nella decodifica di linguaggio Ciò non toglie che ci possano essere casi di sovrapposizione Individuazione del DCT 28 Prove di comprensione svolte in autonomia Misure di controllo Livello intellettivo generale Svantaggio linguistico Aspetti emotivo-motivazionali Valutazione del rapporto con gli altri apprendimenti Lettura ad alta voce Calcolo Risoluzione di problemi Scrittura Natura del DCT 29 Gli studi su individui con DCT suggeriscono che individuare le caratteristiche del disturbo è utile valutare: Conoscenze lessicali (vocabolario) Comprensione da ascolto Capacità di fare inferenze lessicali e semantiche Conoscenze e controllo metacognitivo Capacità della memoria di lavoro Natura del DCT 30 Difficoltà in componenti specifiche della comprensione Basse abilità di vocabolario Difficoltà morfosintattiche Difficoltà nella comprensione del linguaggio Disturbo nella comprensione Adattato da Hulme & Snowling, 2009 Profili eterogenei del DCT 31 Aldilà delle differenze fra gruppi i cattivi lettori tuttavia presentano dei profili altamente variabili (vedi ad esempio Cain & Oakhill, 2006; Cornoldi, De Beni & Pazzaglia, 1996). Nation, Clarke, Marshall e Durand, 2004 32 Persistenza del DCT 33 Alcuni studi hanno cercato di chiarire l’evoluzione dei problemi di comprensione attraverso studi longitudinali. Cain e Oakhill (2006) hanno mostrato che nell’arco di tre anni tutti i cattivi lettori individuati, con l’eccezione di uno, continuavano ad avere prestazioni basse in prove di comprensione del testo e d’ascolto. → per dati simili si veda Cornoldi, De Beni e Pazzaglia (1996). DCT e rendimento scolastico 34 Cain e Oakhill (2006) hanno esaminato il successo scolastico dei loro 23 cattivi lettori dopo tre anni (1 media). Le loro prestazioni scolastiche erano più basse dei buoni lettori in: 1. Inglese 2. Matematica 3. Scienze I voti correlavano positivamente tanto con le 2 prove di comprensione che con la prova di ML. DCT e scelte scolastiche 35 De Beni, Palladino e Carretti (2000), ricontattando i partecipanti dello studio di Cornoldi et al (1996), hanno evidenziato un percorso scolastico con: 1. Un maggior numero di bocciature 2. La preferenza per scuole di avviamento professionale 3. Un abbandono scolastico maggiore per riassumere… 36 Il DCT si caratterizza per problemi relativi agli aspetti semantici del linguaggio, mentre non presenta problemi negli aspetti fonologici del linguaggio → assenza di problemi nella decodifica Il DCT presenta profili variabili → valutare la natura del problema con un approfondimento Il DCT persiste nel tempo con forti ripercussioni sugli apprendimenti scolastici → individuazione il più possibile precoce e trattamento La valutazione Indicazioni per la valutazione 38 I dati appena presentati suggeriscono quindi l’importanza di approfondire la natura dei problemi di comprensione del testo. - 1° livello: evidenziare la presenza del problema - 2° livello: approfondirne la natura Valutazione I livello 39 Comprensione del testo Misure di controllo Livello intellettivo generale Svantaggio linguistico Aspetti emotivo-motivazionali Valutazione del rapporto con gli altri apprendimenti Lettura ad alta voce Calcolo Risoluzione di problemi Scrittura Valutazione II livello 40 Gli studi su individui con DCT suggeriscono che individuare le caratteristiche del disturbo è utile valutare: Comprensione da ascolto Conoscenze e controllo metacognitivo Capacità di fare inferenze lessicali e semantiche Conoscenze lessicali (vocabolario) Capacità della memoria di lavoro Valutazione I livello 41 Prove di comprensione svolte in autonomia Preferibilmente 2 Prestazione nella fascia RA o RII Prove MT di comprensione Scuola primaria (Cornoldi e Colpo, 1998) Scuola secondaria I grado (Cornoldi e Colpo, 1995) Biennio della scuola secondaria di II grado (Cornoldi et al., 2010) Prove MT di Comprensione 42 A chi sono rivolte? Scuola primaria (Cornoldi e Colpo, 2011) Scuola secondaria I grado (Cornoldi e Colpo, 2012) Biennio della scuola secondaria di II grado (Cornoldi et al., 2010) Prove MT di Comprensione 43 Materiale Brani adatti per contenuto e genere al livello di scolarità degli studenti. Domande a scelta multipla relative al brano Procedura Leggere il brano Rispondere alle domande con il brano a disposizione Prove MT di Comprensione 44 Primaria 1 / 2 3 Iniziale Iniziale Intermedia Intermedia Intermedia Finale Approfondite Approfondite Finale Finale Secondaria I grado 4 Iniziale 5 1 2 3 Iniziale Iniziale: Narrativo Informativo Iniziale: Narrativo Informativo Iniziale: Narrativo Informativo Approfondite Approfondite Finale Finale (2 brani) / / / Finale: Narrativo Informativo Finale: Narrativo Informativo Finale: Narrativo Informativo Secondaria II grado 1 2 Narrativo Informativo Narrativo Informativo Prove MT di Comprensione 45 Punteggio di comprensione Somma delle riposte corrette 0,5 punti nel caso vengano scelte 2 alternative e una sia giusta 1 punto ogni 4 domande senza risposta Confronto con le fasce di prestazione Prove MT di Comprensione 46 Le fasce di prestazione sono 4 1. Criterio Completamente Raggiunto (CCR) 2. Prestazione Sufficiente (PS) 3. Richiesta di Attenzione (RA) 4. Richiesto di Intervento Immediato (RII) Valutazione II livello 47 Comprensione da ascolto Conoscenze e controllo metacognitivo Capacità di fare inferenze lessicali e semantiche Conoscenze lessicali (vocabolario) Capacità della memoria di lavoro Proposta per l’approfondimento 48 Carretti, Tressoldi, Zamperlin & Caldarola 2012 Per l’individuazione del DCT: • 2 prove di comprensione • Scuola primaria • prova adatta per periodo dell’anno scolastico; • prova approfondita narrativa. • Scuola secondaria • narrativa adatta al periodo; • prova informativa adatta al periodo. Misure di controllo: livello QI (Matrici di Raven o WISC 3), lettura strumentale (lettura di brano, lettura parole e non parole) Proposta per l’approfondimento 49 Carretti, Tressoldi, Zamperlin & Caldarola, 2012 Per l’approfondimento: Vocabolario: 3a primaria – 4a primaria → PMA significato verbale (Thurstone e Thurstone, 1965) Livello 1 5a primaria – 3a secondaria → PMA significato verbale (Thurstone e Thurstone , 1965) Livello 2 Comprensione Ascolto: 3a-5a primaria → L’acquario di Genova (VATA, De Beni et al., 2005); 1a-3a secondaria → L’inquinamento (VATA, De Beni et al., 2005). Oppure 3a primaria-3a sec. I grado → CO-TT (Carretti, Cornoldi, Caldarola e Tencati, 2013) Proposta per l’approfondimento 50 Carretti, Tressoldi, Zamperlin & Caldarola, 2012 Per l’approfondimento: Inferenze Lessicali e Semantiche: 3a primaria – 1a secondaria → Nuova Guida alla Comprensione (De Beni et al., 2003) Livello A 2a secondaria – 3a secondaria → Nuova Guida alla Comprensione (De Beni et al., 2003) Livello B Gerarchia del testo: 3a primaria – 1a secondaria → Nuova Guida alla Comprensione (De Beni et al., 2003) Livello A 2a secondaria – 3a secondaria → Nuova Guida alla Comprensione (De Beni et al., 2003) Livello B Proposta per l’approfondimento 51 Carretti, Tressoldi, Zamperlin & Caldarola, 2012 Per l’approfondimento: Errori e Incongruenze: 3a primaria – 1a secondaria → Nuova Guida alla Comprensione (De Beni et al., 2003) Livello A 2a secondaria – 3a secondaria → Nuova Guida alla Comprensione (De Beni et al., 2003) Livello B Memoria di lavoro verbale: 3a primaria – 5a primaria → Palladino (2005) 1a secondaria – 3a secondaria → Pazzaglia, Palladino e De Beni (2000) Il trattamento Training con studenti con DCT 53 Riferimento Tipo di training Risultati Palincsar & Brown (1984) Reciprocal teaching vs normale attività didattica La condizione di RT è più efficace nel migliorare la comprensione del testo Yuill & Oakhill (1988) Fare inferenze e generare domande vs velocità di lettura vs esercizi standard sulla comprensione Il miglioramento è tendenzialmente maggiore nel training sulle inferenze rispetto agli esercizi standard e migliore di quello sulla decodfica Yuill & Joscelyne (1988) Individuare informazioni chiave nella storia per fare inferenze I cattivi lettori che seguono il training migliorano la prestazione Oakhill & Patel (1991) Training utilizzando le immagini mentali I cattivi lettori migliorano dal pre al post test Training con studenti con DCT 54 Riferimento Tipo di training McGee & Johnson (2003) Inferenze (vedi lavori Yuill e Miglioramento per i cattivi collaboratori) lettori. Johnson-Glenberg (2000) Johnson-Glenberg (2005) RT materiale verbale vs. Training di visualizzazione Clarke, Snowling, Truelove & Hulme (2010) Risultati Web-based training con strategie verbali vs visualizzazione In entrambe le condizioni sperimentali si evidenzia un miglioramento nella comprensione, ma anche in altre misure ad essa collegate RT comprensione del testo, ascolto vs combinato Il training sull’ascolto sortisce i risultati migliori Studi di trattamento sui cattivi lettori 55 Yuill and Joscelyne (1988) Yuill and Oakhill (1988) Clarke et al. 2010 56 Clarke et al. 2010 57 Written Language Context Oral Language Spoken Language Context Reading Comprehension Metacognitive Strategies Inferencing from Text Narrative - written Listening Comprehension Vocabulary Figurative Language Narrative - spoken Text Comprehension Combined • All eight components • Sessions contained both reading and listening comprehension • Opportunities for children to encounter new vocabulary/idioms/inferences in both written and spoken language. Clarke et al. 2010 58 Clarke et al. 2010 59 Pre Post Training Comprensione Pre Post Training ascolto Pre Post Training combinato Nel WIAT II viene chiesto ai bambini di leggere in modo silente o ad alta voce frasi, testi (narrativi, informativi etc) per rispondere a delle domande aperte. 60 Insegnare ad usare strategie di comprensione del testo Strategia Descrizione Esempio di attività Attivare conoscenze pregresse/fare predizioni Gli studenti pensano a quello che già conoscono basandosi su indizi provenienti dal testo (ad esempio il titolo). Predicono il contenuto del testo, che poi leggeranno. 1. Utilizzando l’idea principale del testo chiedere allo studente di fare dei collegamenti con la sua esperienza. 2. A metà della storia chiedere allo studente di fare previsioni su come andrà a finire la storia. Farsi domande Gli studenti si cimentano a rispondere a domande sugli elementi principali durante la lettura, interrogandosi ad esempio su dove e perché avviene la vicenda 1. Durante la lettura fornire agli studenti delle carte dove sono riportate le domande 2. Dividere gli studenti in piccoli gruppi e chiedere di rispondere a queste domande 61 Insegnare ad usare strategie di comprensione del testo Strategia Descrizione Esempio di attività Visualizzazione Gli studenti creano un’immagine mentale di quello che hanno letto 1. Spiegare che la creazione di una immagine aiuta il ricordo 2. Farli esercitare nella visualizzazione utilizzando dapprima materiale pittorico 3. Leggere una frase e chiedere agli studenti di immaginarla. Fare lo stesso con un piccolo brano e poi discutere. Monitorare, chiarire Gli studenti riflettono sul e ritornare a capire livello di comprensione raggiunto, se hanno capito o meno un testo, se hanno utilizzato strategie che aiutano la comprensione 1. Collegare ogni strategia ai cartelli stradali (ad esempio STOP – ferma la lettura e prova a dire con parole tue quello che hai letto; Inversione di marcia – rileggi parte del testo) 2. Far lavorare in coppia gli studenti sulle strategie 62 Insegnare ad usare strategie di comprensione del testo Strategia Descrizione Esempio di attività Fare inferenze Gli studenti generano informazioni importanti per capire il testo, che mancano o non sono esplicite nel testo 1. Insegnare agli studenti a cercare le parole chiave che permettono di comprendere il testo, evidenziando come usarle per fare inferenze. Ad esempio se in un testo si trovano parole come ‘pagliaccio’ o ‘acrobata’ la vicenda potrebbe svolgersi in un circo. 2. Identificare le parole chiave e discutere su cosa gli studenti potrebbero imparare sul testo in base a queste parole. Fare riassunti/raccontare di nuovo Gli studenti descrivono brevemente, oralmente o per iscritto, le idee principali 1. Chiedere di raccontare il testo in coppia o all’insegnante 2. Se lo studente ha problemi aiutarlo con domande del tipo: cosa succede poi? etc… Programmi di intervento in Italia 63 Tipo di trattamento Riferimento bibliografico Aspetti della comprensione trattati Rivolto a studenti di: Programmi metacognitivi Lettura e metacognizione (De Beni e Pazzaglia, 1991) Conoscenze metacognitive (scopi e strategie di lettura) e controllo metacognitivo. 8-13 anni Programmi focalizzati su specifiche abilità implicate nella comprensione Highlighter (Cornoldi, Lonciari e Paganelli, 2009) Anafore (Azienda USL Bologna, Anastasis, 2007) Cloze (Azienda USL Bologna, Anastasis, 2007) Il labirinto (Azienda USL Bologna, Anastasis, 2008) Super abilità (Zamperlin et al., 2009). Primaria, secondaria I grado Capacità di individuare le informazioni rilevanti in un testo. Capacità di risolvere le anafore Comprensione generale del testo Primaria, secondaria I e II grado Collegamenti fra parti del testo Primaria, secondaria I grado Comprensione da ascolto Primaria Nuova guida alla comprensione del testo (De Beni et al., 2004) Aspetti cognitivi (e.g. fare collegamenti in un testo o fare inferenze) e aspetti metacognitivi (e.g. conoscenza di strategie e controllo metacognitivo). Volume 2: 6-7 anni Volume 3: 8-12 anni Volume 4: 12-15 anni Strategie semplici di lettura (Ferraboschi e Meini, 1993) Fare inferenze, individuare le informazioni più importanti, modificare l’approccio al testo. 6-10 anni Comprensione del testo (1, 2, 3) (1 e 2 Townsend e Cretti; 3 Beech e Cretti) Contesto e idea principale, fatti e sequenza, Conclusioni e inferenze 6-13 anni Recupero in…comprensione (Rosiglioni et al., 2010) Scopi della lettura, fatti e sequenza, personaggi, luoghi e tempi, gerarchia del testo Programmi multicomponenziali Primaria, secondaria I grado Da 8 anni in su Promozione di componenti specifiche 64 Componente Tipo di attività Riferimento Comprensione da ascolto Migliorare abilità di ascolto Superabilità (Zamperlin et al., 2009) Metacognizione Individuare informazioni importanti in un testo Nuova Guida alla comprensione (De Beni et al., 2003, 2004); Recupero in…comprensione (Rosiglioni et al., 2010); Highlighter (Cornoldi et al., 2009); Strategie semplici di lettura (Ferraboschi e Meini, 1993) Comprensione del testo (1, 2, 3) (1 e 2 Townsend e Cretti; 3 Beech e Cretti) Monitorare il livello di comprensione Nuova Guida alla comprensione (De Beni et al., 2003, 2004); Lettura e metacognizione (De Beni e Pazzaglia, 1991) Inferenze Lessicali e Semantiche Nuova Guida alla comprensione (De Beni et al., 2003, 2004); Strategie semplici di lettura (Ferraboschi e Meini, 1993) Comprensione del testo (1, 2, 3) (1 e 2 Townsend e Cretti; 3 Beech e Cretti) Vocabolario Migliorare la fluenza e l’accesso al lessico Lessico e ortografia (Bigozzi et al., 1999) Imparo parole nuove (Aprile, 2010) Ampliare il vocabolario, lavorando sulle inferenze Nuova Guida alla comprensione (De Beni et al., 2003, 2004) Memoria di lavoro Per compensare una scarsa memoria di lavoro: - Individuare informazioni importanti nel testo - Imparare a fare collegamenti Vedi sopra Nuova Guida alla comprensione (De Beni et al., 2003, 2004) Grazie per l’attenzione