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Biomasse per riscaldare le serre Costano la metà del
UNICONFORT SRL Via dell’Industria 21, 35018 – San Martino di Lupari (PD) COMUNICATO STAMPA Biomasse per riscaldare le serre Costano la metà del gasolio Sta creando notevoli problemi anche alle aziende florivivaistiche l’aumento dei prezzi del carburante: il gasolio agricolo in pochi mesi è infatti passato da 50 centesimi a circa un euro al litro. Ecco perché sono sempre più numerose le aziende che si stanno rivolgendo al mercato delle energie alternative, per produrre a minor prezzo quell’energia e calore necessari a scaldare le serre e gli ambienti di lavoro. Fotovoltaico, eolico, ma soprattutto caldaie a biomasse solide, impianti questi ultimi che assicurano il dimezzamento dei costi per il combustibile. Un risparmio valutato in decine di migliaia di euro l’anno, a seconda delle necessità termiche ed elettriche delle aziende. Che può aumentare nel caso si brucino negli impianti gli scarti di produzione agricola. Senza dimenticare, poi, i vantaggi ambientali, che si concretizzano nella riduzione di emissioni per mille tonnellate di CO2 all’anno in meno ad ogni caldaia installata. In questo settore azienda leader è una realtà veneta, Uniconfort di San Martino di Lupari, una sorta di miracolo del Nordest che progetta, realizza ed installa impianti alimentati da caldaie a biomasse solide e che si colloca tra le prime tre aziende del settore nel panorama mondiale. La Uniconfort vanta una proficua e lunga esperienza nel campo della valorizzazione energetica e quello che fa la differenza rispetto alle altre aziende che lavorano nel settore, è la capacità di progettare impianti e caldaie ad alta specializzazione, ma soprattutto “personalizzate”. Impianti in grado di bruciare gli scarti di lavorazione specifici e diversi a seconda della produzione coprendo così nicchie di mercato anche piccolissime, come quella dei vivaisti, degli allevatori, delle fungaie, delle segherie, degli agricoltori. “Negli ultimi anni – spiega Devis Zinetti, Amministratore delegato di Uniconfort – abbiamo realizzato impianti per molte aziende florovivaiste. Tra queste UmbraFlor in provincia di Perugia, l’azienda vivaistica regionale a totale capitale pubblico che da 30 anni brucia riscalda uffici, serre e abitazioni con biomasse solide autoprodotte e che quindi produce calore a costo quasi nullo; l’azienda orticola Pavarin di Lusia (Ro), dove le due centrali termiche sono alimentate a UNICONFORT SRL Via dell’Industria 21, 35018 – San Martino di Lupari (PD) cippato composto soprattutto da espianti di frutteto; la Vivai delle Rive di Zugliano (Vi), che dispone di una centrale Uniconfort da 700 kW di potenza termica che si alimenta a cippato autoprodotto, costituito dallo scarto delle attività di manutenzione; la Floricoltura Chiara Mario di Oderzo (Tv), che brucia cippato formato dal triturato di sarmenti di vite derivanti da scarti di produzione e tralci di vite; infine la Rauscedo di Pordenone l’azienda agricola che ha dismesso l’impianto a gasolio optando per le biomasse solide derivanti dal triturato di sarmenti di vite residuati dalla produzione aziendale. Sono aziende che non sono più preoccupate per l’aumento del prezzo del gasolio e che bruciano pellet o cippato. Quando anche non producono parte o tutto il combustibile necessario sfruttando il terreno agricolo per piantare alberi, di solito pioppi, destinati a produrre biomasse energetiche o bruciando gli scarti di lavorazione che altrimenti rappresentano un costo”. .