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Raffreddore: cura e prevenzione

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Raffreddore: cura e prevenzione
PRIMO PIANO
A cura di Cosmo Damiano De Felice*
Raffreddore: cura e
prevenzione
i tratta di una rinofaringite acuta
virale ed è l’infezione delle vie
respiratorie più comune e dif­
fusa. Come l’influenza, è so­
stenuta principalmente dai rhinovirus (ne
esistono più di 200 tipi). Il raffreddore
è la malattia maggiormente causata dalle
basse temperature che facilitano l’in­
stallarsi del rhinovirus all’interno della
mucosa nasale.
Quando si inspira aria fredda le ciglia,
di cui sono dotate le cellule che tappezzano le vie aeree,
si bloccano e il muco ristagna, per cui il rhinovirus
trova un ambiente favorevole al moltiplicarsi e provoca
l’infiammazione che determina una dilatazione dei
vasi sanguigni con conseguente produzione di muchi.
Compaiono, quindi, i tipici segni da raffreddamento:
sensazione di naso chiuso, scolo nasale, starnuti frequenti
e abbondante lacrimazione. In alcuni casi, possono
presentarsi anche: mal di gola, tosse, difficoltà respi­
ratorie, mal di testa, sensazione di stanchezza e lieve
aumento della temperatura corporea, difficoltà a perce­
pire gli odori.
Eventuali complicazioni (che fortunatamente av­
vengono piuttosto di rado) possono coinvolgere la
trachea e i bronchi, l'orecchio e i seni paranasali.
pugliasalute
Come avviene il contagio
Il raffreddore è un'infezione estremamente conta­
giosa. Basta uno starnuto o una semplice stretta di mano
per diffondere il virus a chi ci sta vicino. Il contagio,
quindi, può avvenire sia per via aerea, sia per contatto.
Nel primo caso, avviene soprattutto attraverso lo
starnuto che, emettendo goccioline di saliva, può dif­
fondere il rhinovirus nell'ambiente. Essendo però questo
virus molto fragile, una volta immesso nell'ambiente,
è per contatto che avviene il passaggio da una persona
all’altra. Naturalmente vi sono persone e stati di salute
più predisposti all'infezione. Tra i primi troviamo
soprattutto i bambini, che non hanno ancora sviluppato
una buona resistenza ai numerosi virus che causano il
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raffreddore, tra i secondi coloro che si trovano in uno stato
fisico debilitato o affetti da malattie che riducono le difese
immunitarie.
hanno spesso durante il periodo invernale o durante la
permanenza in luoghi a bassa temperatura, il naso che cola
e che facilmente sanguina. Questa secrezione si interrompe
solitamente dopo circa 15 minuti dal rientro in ambiente
chiuso. Non richiede trattamento medico e non ha alcuna
relazione con le infezioni di cui sopra.
Vaccino impossibile
Proprio la grande variabilità del virus rende impossibile
il ricorso al vaccino in quanto è
assai difficile confezionarne uno
Rinite allergica o Febbre da
con una copertura sufficiente per
Fieno ha come sintomi principali
I sintomi del raffreddore
tutti i possibili tipi di virus. Si tratta,
il naso colante, il prurito nasale e
sono passeggeri e tollerabili
comunque, di disturbi passeggeri
la starnutazione, tipici dell’allergia.
anche se fastidiosi che, se si è in
anche senza farmaci
buona salute, si può tollerarli fa­
Sinusite. Si tratta di una com­
cilmente altrimenti risultano più
plicanza del raffreddore caratte­
problematici. Il raffreddore, colpisce più di cinquanta
rizzata da secrezione nasale gialla persistente e da dolore
milioni di americani . In Italia i dati IMS del 1996 parlano
o da sensazione di tensione alle cavità paranasali (sopra gli
di 14 milioni di episodi di faringo-tonsilliti, di cui circa il
occhi, sulla fronte, nella regione sovrazigomatica, etc.).
70% è causato da virus respiratori. I Virus del raffreddore
infettano gli adulti in media 2-4 volte l'anno e i ragazzi in
Quando chiamare o consultare il medico
età scolare fino a 12 volte l'anno. Dai dati risulta che
1. Immediatamente se:
Bambini, genitori, personale scolastico, presentano un
• la respirazione è difficoltosa.
rischio di infezione più elevato, forse a causa della facilità
2. Senza urgenza se:
di trasmissione tra membri della stessa famiglia e l’elevata
• c’è mal d’orecchio o dolore alle cavità paranasali.
popolazione nelle scuole.
• la pelle sotto il naso è coperta di croste (si tratta
probabilmente di una impetigine);
Come si manifesta
• il muco nasale è giallo o è presente da più di 15
giorni;
Il periodo d’incubazione del virus è molto breve e i
• il muco nasale contiene sangue, e la cosa si sta
primi sintomi compaiono dopo 24 - 48 ore.
ripetendo;
Nei bambini, il raffreddore si presenta con più disturbi
• gli occhi presentano una suppurazione gialla
rispetto all'adulto e dura qualche giorno in più. Di solito,
(oltre ad essere rossi e lacrimanti);
la febbre dura meno di 3 giorni, l’infiammazione di gola
• c’è febbre (oltre i 38° C) da oltre 3 giorni;
e naso circa una settimana, la tosse anche 2 o 3 settimane.
• il respiro diventa difficile e non solo per il naso;
Sono possibili sovrainfezioni batteriche: otiti, congiun­
chiuso;
tivite con secrezione gialla dagli occhi, sinusite, o polmonite.
• compare il mal di gola;
Queste complicazioni sopravvengono nel 5% dei casi
• la situazione è in peggioramento;
poiché l’infezione virale abbassa temporaneamente le difese
• il raffreddore dura più di 10 giorni.
immunitarie e frequenti sono pure il riacutizzarsi della
malattia quando viene trascurata la convalescenza.
Cosa fare negli altri casi. Non esistono farmaci specifici
Il raffreddore comune va distinto dall’influenza, che è
per guarire dal raffreddore e il rinovirus non rispondono
un’infezione virale più seria delle vie respiratorie che è
agli antibiotici. La cura più efficace è sicuramente osservare
caratterizzata dall’insorgenza di ulteriori sintomi quali
un periodo di riposo, bere molti liquidi e lasciare che le
rapido innalzamento della temperatura, brividi di freddo,
difese dell’organismo sconfiggano l’infezione. La guarigione
dolori muscolari, maggiore frequenza di complicanze serie
avviene spontaneamente dopo circa una settimana.
come bronchiti e polmoniti.
Sia se si cura sia se non lo si fa il raffreddore dura
comunque circa 7 giorni. In ogni caso è possibile seguire
Occorre distinguere il raffreddore dalle altre riniti.
queste indicazioni:
Rinite vasomotoria.
Molti bambini ed
adulti
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1. Pulire bene il naso. La pulizia nasale è importante,
a qualsiasi età, per prevenire l’accumulo di muco infetto
e quindi lo sviluppo di complicazioni batteriche;
2. Trattare i sintomi associati al raffreddore:
• Febbre: In caso di febbre, dolori muscolari,
mal di testa, usare farmaci antifebbrili/antidolorifici (ad
esempio paracetamolo). È invece prudente evitare, nei
bambini, l’acido acetilsalicilico (Aspirina), perchè si è
dimostrata l’associazione con la sindrome di Reye (malattia
grave che colpisce il cervello e il fegato); • Mal di
gola: è utile l’uso di caramelle balsamiche o spray
antidolorifici;
• Tosse: è bene utilizzate preferibilmente umi­
dificatori. L’uso dei farmaci è consigliato solo nei casi
in cui la tosse è molto fastidiosa;
• Occhi rossi: eseguire sciacqui frequenti con
battufoli di cotone inumiditi in acqua bollita;
• Inappetenza: è importante bere molto, più di un
litro al giorno, preferibilmente succhi di frutta, tisane, tè.
Sono consigliati piccoli e frequenti spuntini leggeri.
Cosa non fare
•Da
Facile
uso di gocce decongestionanti o spray per il
Web
naso chiuso. Se la congestione nasale interferisce con
la respirazione, insistete con i lavaggi nasali, invece
utilizzate con molta cautela le gocce vasocostrittici e solo
su prescrizione medica. Questi prodotti liberano solo
inizialmente il naso ma hanno un effetto irritante e con­
gestionante e se usati tante volte, determinano secchezza
e atrofia delle mucose;
• Evitare di usare farmaci per bocca di tipo antistaminico,
poichè non sono in grado di rimuovere le secrezioni secche
del naso e non hanno alcun effetto sui virus. Assumere un
farmaco antistaminico locale o per bocca solo se si tratta
di una forma allergica accertata. Usare farmaci antinfiam­
matori in caso di raffreddore solo se c’é febbre, mal di gola
o dolori muscolari;
• Non usare mai di propria iniziativa farmaci a base di
antibiotici che risultano necessari solo nelle complicanze
(otiti, sinusiti, tonsilliti, bronchiti e polmoniti).
Uno studio condotto da 202 Medici di Famiglia delle
Regioni Puglia e Lombardia nel periodo 15 dicembre1998
15 marzo 1999, ha valutato le patologie respiratorie e il
comportamento inerente tenuto da tutti i pazienti affluiti
nei novanta giorni invernali considerati. Delle 6057 persone
il 97% aveva già assunto farmaci spontaneamente (antitosse
nel 43%, antibiotici nel 35%, Paracetamolo nel 76%. Aspirina
o altri antinfiammatori nel 32%). Si sono registrate compli­
canze nel 35% dei casi di cui il 14,7% a carico delle alte
vie respiratorie, altrettanto a carico delle basse vie, il 3,2%
a carico dei seni paranasali, l’1,4% a carico dei polmoni e
l’1,6 % a carico dell’orecchio. L’alta incidenza di compli­
canze è principalmente dovuta al fatto che il target dei
pazienti considerati era costituita da soggetti anziani e affetti
da pluripatologie.
pugliasalute
Prevenzione
• Fare attenzione ai luoghi affollati: asili, supermercati,
cinema etc.e poichè le complicazioni di un banale raffreddore
sono molto comuni nei bambini durante il primo anno di
vita, conviene evitare i contatti con altri bambini o con
adulti affetta da raffreddore;
• Lavarsi frequentemente le mani poichè i virus del
raffreddore sono continuamente trasmessi dalla contamina­
zione delle mani;
• Coprirsi il naso e la bocca quando starnutisce;
• Umidificare l’ambiente poiché previene la secchezza
delle vie nasali che favorisce l’nfezione;
• Usare integratori ricchi di vitamina C e Zinco,
poiché lo Zinco è essenziale per la sintesi dei coenzimi
necessari per il normale funzionamento del sistema immu­
nitario;
• Usare anche Integratori contenenti Resveratrolo
(sostanza di origine vegetale presente nelle bucce d’uva)
che si è dimostrato capace di contrastare la replicazione
virale e di stimolare le difese immunitarie. Insomma “il
vecchio e proverbiale bicchieri di vino”, adoperato dai
nostri nonni per combattere il raffreddore, trova una sua
giustificazione scientifica.
- diciassette -
* Medico di Medicina Generale
novembre 2008
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