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Marzo 2016 , Buona Pasqua! Doveva iniziare così il nostro nuovo numero di InformaCRI … Buona Pasqua … ma che significa Buona Pasqua, che vuol dire Buon Natale, Buon Aid al-Adha, Buon Hanukkah? Ma che vuol dire? Le festività di ogni religione sono un riavvicinamento al proprio Dio, la ricerca interiore di valori, di carità, di amore, di fratellanza … non esiste religione che predichi violenza, che inciti alla guerra, all’odio, al razzismo, alla discriminazione. Eppure l’umanità da sempre cade nella trappola della guerra, del mio che non è tuo, del “portami rispetto perché sei inferiore”, nel groviglio degli interessi politici mischiati al denaro, del puntare il dito contro qualcosa o qualcuno sempre lontano da noi, finché non si avvicina troppo perché allora scatta la minaccia. Potremo scrivere per ore analizzando la situazione attuale in cui tutto il mondo si trova, è la terza guerra mondiale? Che importa come la vogliamo chiamare, è la sconfitta dell’umanità, la vergogna dell’intelligenza, l’ipocrisia del ricordo e della celebrazione degli errori del passato … quante vite spezzate, quanti eroi messi in cima agli altari, quante bandiere alzate, quante medaglie per arrivare dove? … ad oggi, 22 marzo 2016 a piangere ancora vittime, ancora odio, ancora violenza, ancora senso di fallimento. Noi, uomini e donne che abbiamo scelto di portare con orgoglio il sogno di Croce Rossa ogni giorno dentro al cuore, abbiamo un unico modo di affrontare questo triste momento, l’ennesimo, che purtroppo temiamo con quasi certezza non sarà l’ultimo … un unico grande grido da donare al mondo per sperare in un futuro accettabile, il primo dei nostri principi, UMANITA’ … Buona Pasqua, nel suo significato più stretto, la Resurrezione. 1 di Grazia Naletto - 10 marzo 2016 http://sbilanciamoci.info/leuropa-affoga-insieme-ai-migranti/ L’accordo con la Turchia esemplifica bene il vero e proprio mercanteggiamento di vite umane fatto a Bruxelles, con l’illusione di “salvare Schengen” e ripristinare il suo completo funzionamento entro fine anno L’Europa non ha futuro. Almeno a giudicare dalle conclusioni dell’incontro che si è svolto tra i 28 capi di governo europei e il loro collega turco. Quello che qualche tempo fa Etiènne Balibar ha efficacemente definito il “fronte transnazionale del rifiuto dei rifugiati di cui i gruppi apertamente razzisti e violenti sono solo la punta estrema” sta esondando. Vince condizionando le scelte politiche europee, ma anche conquistando un consenso crescente nell’opinione pubblica, sapientemente manipolata, a seconda dei momenti, a forza di annunci allarmistici, slanci di solidarietà pietistica ed emotiva e cinici bilanci sull’insostenibilità dei flussi migratori attuali. Dalle comode e soffici poltrone degli uffici comunitari di Bruxelles è evidentemente impossibile mettersi nei panni delle migliaia di persone che sono bloccate al confine turco-siriano o alla frontiera greco-macedone, delle loro sofferenze e del loro legittimo diritto a immaginare un futuro diverso da quello che le aspetta sotto le bombe. In Siria, in Iraq, in Afganistan come in Libia. Se le richieste turche di ieri saranno esaudite, nel prossimo vertice del 18 e 19 marzo, 6 miliardi di euro saranno messi a disposizione della Turchia, con l’obiettivo di fermare le migrazioni economiche in Europa trasformandola in un gendarme delle frontiere esterne, ma anche di promuovere uno scambio indecente tra i profughi siriani giunti in Grecia e quelli che si trovano in territorio turco. Quella stessa Europa che è riuscita a realizzare circa 660 ricollocazioni sulle 160 mila previste vorrebbe varare un “programma volontario credibile di ammissione umanitaria con la Turchia”. Quella stessa Europa che dichiara di voler mettere in primo piano il traffico di essere umani, esemplifica sin troppo bene, e nella forma più abominevole, il vero e proprio mercanteggiamento di vite umane fatto a Bruxelles, con l’illusione di “salvare Schengen” e ripristinare il suo completo funzionamento entro fine anno, considerato indispensabile per prevenire un definitivo scivolamento della crisi dell’euro. 6 miliardi non sono stati dati alla Grecia per accogliere in modo decente le 850mila persone che l’hanno raggiunta nel solo 2015: un numero di persone più di 10 volte superiore a quello che bastò all’Italia per proclamare la cosiddetta “emergenza Nord-Africa” nel 2011. 6 miliardi sono quasi pari all’intero ammontare che l’Unione Europea ha stanziato nel ciclo di programmazione 2014-2020 a favore del Fondo di Sicurezza Interna (ISF) e del Fondo Asilo, Migrazioni e Integrazione (AMIF) a sostegno delle politiche dei paesi membri. Il primo ha l’obiettivo di supportare lo sviluppo di una strategia comune di sicurezza interna, la cooperazione tra le forze di polizia nazionali e la gestione delle frontiere esterne. Complessivamente è previsto uno stanziamento iniziale di 3,8 miliardi di euro. Il secondo è finanziato con 3,137 miliardi di euro con l’obiettivo di promuovere una gestione efficiente dei flussi migratori e di sviluppare “un approccio comune all’asilo e alle migrazioni”. AMIF riunisce i precedenti fondi FEI (Fondo Europeo Integrazione), FER (Fondo Europeo per i Rifugiati) e RF (Fondo Europeo Rimpatri). Tra gli obiettivi prioritari individuati: il rafforzamento e lo sviluppo di un Sistema Comune Europeo di Asilo e l’applicazione 2 uniforme della normativa europea in materia; il sostegno alle migrazioni “legali” compatibili con la domanda del mercato del lavoro e la promozione di programmi di inserimento sociale dei cittadini provenienti da paesi terzi; l’ulteriore implementazione dei programmi di rimpatrio dei migranti senza documenti; lo sviluppo della solidarietà interna nei confronti dei paesi maggiormente esposti ai flussi di migranti e di rifugiati e la produzione di dati e informazioni comparabili a supporto delle politiche comunitarie. 6 miliardi alla Turchia: un paese “terzo” che solo ora riscopre l’interesse ad entrare nell’Unione e che spicca per le violazioni dei diritti umani dei suoi cittadini, per le stragi di kurdi e per il suo più che probabile coinvolgimento nel commercio di petrolio con Daesh. Tutto ciò per “spezzare il legame che esiste tra la traversata in mare e l’insediamento in Europa”. Che invece in questo modo si rinsalderà sulle stesse rotte o in rotte diverse a esclusivo vantaggio di quei “mercanti” che si dichiara di voler colpire continuando ad rinsanguare il Mediterraneo. Non solo. L’accordo euro-turco legittima quei governi che hanno innalzato muri e barriere e sospeso Schengen cavalcando quel populismo e quel razzismo che stanno creando mostri ovunque in Europa e mettono a serio rischio le nostre democrazie. Oggi i cittadini europei non hanno nulla da festeggiare: non c’è Schengen che tenga se si perde la bussola dei diritti. In Europa come in Italia. Primo tra tutti quello di vivere in pace "Già da qualche anno, sulla scorta della nostra capillarità sul territorio, abbiamo sperimentato l’impatto umanitario della crisi economica, riscontrando un significativo aumento dei nuovi poveri, ossia coloro che pur lavorando, si trovano a fine mese con il dilemma di comprare da mangiare o pagare le bollette”, dichiara il Presidente della Croce Rossa Italiana Francesco Rocca, commentando così la proposta di legge contro lo spreco alimentare che si appresta a votare la Camera. "Su tutto il territorio nazionale – continua Rocca - i nostri Comitati di Croce Rossa ogni giorno organizzano collette alimentari e distribuzione di pacchi viveri in collaborazione con i Comuni e le altre associazioni preposte. Raccogliamo più di 4 milioni di richieste di aiuto l’anno, numeri impensabili solo qualche anno fa. Ecco perché non posso che plaudire alla proposta di legge in discussione in questi giorni alla Camera sull’anti spreco, che semplifica tutto il processo affinché si riducano gli sprechi lungo tutta la filiera alimentare e non solo, e allo stesso tempo segna un cambio di passo culturale. Non è un paese 'sostenibile' quello che ritiene che la doggy bag, usanza tipicamente americana che consente di portare via dal ristorante ciò che non si è consumato al tavolo, sia volgare e da maleducati. Non è un paese civile quello che continua a vivere seguendo logiche consumistiche per cui il prodotto viene buttato alla data di scadenza, nonostante sia assolutamente commestibile. Trasformare l’eccedenza, o ciò che fino a oggi era considerato rifiuto, in risorsa consente, non solo di arrivare a una molteplicità di persone altrimenti escluse dalla redistribuzione, ma permette anche un grande passo di civiltà della nostra società". 3 Come vi avevamo preannunciato nello scorso numero, il nuovo consiglio eletto lo scorso 28 febbraio, ha iniziato subito a lavorare per realizzare il programma proposto e proseguire l’attività, seminando per il futuro, per rispondere in maniera sempre pronta ai bisogno crescenti e diversi che giungono dalle nostre comunità. A capo della squadra il Presidente Mara Mittempergher. Al suo fianco Maria Luisa Nicolussi Golo, volontaria di Luserna operativa presso la sede territoriale di Lavarone che, oltre a ricoprire la carica di Vicepresidente, è anche incaricata di guidare l’Area 2 in qualità di Delegato di Comitato. Aiuteranno Luisa nel suo impegno due collaboratrici esperte dell’Area di inclusione sociale, Adele Weiss e Franca Boschi che da anni operano su Lavarone e Folgaria in questo ambito. Per le attività di assistenza sanitaria, urgenza e emergenza ci sono grosse novità. Una squadra tutta in rosa che dovrà lavorare alacremente per garantire sempre maggior esperienza, preparazione e professionalità nella nostra attività più corposa. Il nuovo Direttore Sanitario e Delegato di Area 1 di Comitato è Anna Barberi, di professione medico, volontaria attiva presso la sede territoriale di Lavarone. Anna si avvarrà della strettissima collaborazione di due infermiere, Wilma Penner per la sede territoriale di Lavarone e Stefania Gerola per la sede territoriale di Folgaria. Tutte tre insieme avranno anche il compito di organizzare l’attività formativa del comitato. Per l’ambito di protezione civile, il delegato prescelto è Giuliano Mittempergher, una figura confermata dal passato, che ha una condizione sine qua non per poter ricoprire questo incarico, è un istruttore di protezione civile. I suoi collaboratori, che oltre ad aiutarlo sono chiamati a crescere in questo ambito per poterlo magari gestire in prima persona in futuro, sono Angela Toller per la sede di Folgaria e Franco Perotti per la sede di Lavarone. Passiamo ora all’Area 4, l’ambito internazionale. Per questa attività la scelta è ricaduta su Francesco Pristipino, operatore RFL (Restoring Family Links) e attivo anche nel gruppo SEP (Soccorritore per l’Emergenza Psicologica). Collaborerà con lui, Armando Nicolussi Golo, già delegato nel precedente mandato e anche lui operatore RFL. Quest’Area non si occupa solo di attività internazionale ma anche della diffusione del DIU e dei principi di Croce Rossa, due cardini dell’attività della nostra associazione che fanno la differenza dentro e fuori la CRI. L’Area 5, Gioventù, sarà guidata da Jessica Grott, il consigliere giovane del nostro comitato. Jessica avrà il compito di avvicinare i giovani alla croce rossa e portare i nostri principi e valori verso i giovani della comunità, promuovendo attivamente lo sviluppo dei ragazzi e una cultura della cittadinanza attiva, per formare adulti di domani attenti al bene comune. Ultima strategica area di azione è l’Area 6. Le attività di questo ambito saranno seguite da Giorgia Pernici, già delegato precedentemente, con il pricipale obbiettivo di costruire un gruppo di lavoro eterogeneo con cui impostare l’attività futura. Nei programmi di queste ultime tre aree c’è l’obbiettivo comune di lavorare insieme, date le tante particolarità che le uniscono creando una reciproca trasversalità. Prima di chiudere, ancora due novità, rappresentate dai nuovi referenti di sede, Maurizio Giori per Lavarone e Angela Toller per Folgaria. Rimane invece Giuliano Mittempergher il delegato incaricato della gestione del personale dipendente del Comitato. Come potete constatare quindi, squadra nuova, programmi impegnativi, grandi ambizioni, legati strettamente da un unico filo conduttore, il progetto di Comitato. A tutti loro in bocca al lupo per il lavoro che dovranno svolgere e a tutti noi volontari l’appello a metterci in gioco per contibuire alla crescita e all’unione del Comitato Altipiani, che da ormai dieci anni garantisce una presenza certa e costante per soddisfare i bisogni dei nostri paesi e dei loro ospiti. 4 di Maria Luisa Nicolussi Golo Si incontrano sovente nei Reparti Pediatrici o nelle Residenze per Anziani. Sono dottori che indossano un camice bianco tutto macchiato di colori, dei pantaloni fuori misura e delle scarpe buffe, hanno un nasone rosso e un viso sempre allegro. I loro strumenti sono palloncini, bolle di sapone e fischietti. Usano una medicina tutta particolare in grado di curare sia nonni che nipotini, una magica medicina: il sorriso. Questi strani personaggi sono i Clown di Corsia della Croce Rossa Italiana. Il loro lavoro è prezioso, porta un raggio di sole laddove la sofferenza a volte rende le stanze troppo buie, riscalda i cuori lacerati da eventi che la vita, purtroppo, a volte riserva senza distinzione di sorta alcuna. I Clown di Corsia hanno il dono di far ridere ma anche quello di ascoltare e di comprendere, hanno la capacità di accogliere e di avvolgere gli altri in un silenzioso abbraccio colmo di umanità. Sono volontari e in Trentino sono circa 80, distribuiti in quasi tutti i 22 gruppi di Croce Rossa della nostra Provincia e sono spesso di supporto ad attività organizzate dalla stessa. Ad esempio intervengono in casi di maxi emergenze (terremoti, inondazioni ecc), dopo il primo soccorso degli altri Volontari dell’Organizzazione, per creare momenti di svago e “ri-equilibrio” nei campi di accoglienza. Lavorano anche nelle scuole e negli asili, portano allegria e fanno conoscere questa grande associazione che, fra i suoi sette principi, vanta l’Umanità. Ecco allora cosa ci faceva la Croce Rossa, il giorno di giovedì grasso, a Lusérn. Abbiamo incontrato i nostri volontari Stefano del gruppo Strappasorrisi e Gigi del gruppo dei Maggiolini. Anzi, meglio, a Lusérn c’erano il dottor Clown Ciri e il dottor Clown Geppo!! Hanno portato allegria, meraviglia e tanti sorrisi che i nostri bimbi porteranno nelle loro cartelline dei ricordi belli. Gigi e Stefano sono clown attivi nella sede di CRI di Lavarone già da diversi anni. Il primo a diventare Clown del nostro gruppo è stato Ferruccio Carotta. Per diventare dispensatori di sorrisi e allegria è necessario fare il primo corso per diventare operatori di Croce Rossa e successivamente il corso specifico di Operatore del Sorriso. Sono previsti dei corsi in primavera. Si possono iscrivere tutti i volontari che abbiano compiuto 18 anni. Tutto questo per dire che in Croce Rossa si possono fare diverse attività, l’emergenza è una di queste, bensì importante ma non l’unica. Croce Rossa è un universo con tanti piccoli mondi, ognuno porta sé stesso e tutti trovano un proprio spazio che, insieme a tanti altri mondi e spazi, fanno la grandezza di questa grande associazione. Quanti sono gli amici che ogni anno decidono di venire a passare una parte delle loro vacanze in CRI e fare con noi tutte le attività che ci impegnano quotidianamente?? Impossibile contarli, impossibile nominarli tutti ma impossibile anche dimenticare l’enorme cuore che insieme si disegna sulle pareti del nostro comitato, indelibile segno di amore e passione comune. Tra tutti abbiamo pensato di chiedere a Marina di raccontare la sua esperienza di Volontariato&Vacanza a Folgaria … Marina, viene a Folgaria da molti anni, e stavolta ha deciso di restare un po’ più a lungo … Mi chiamo Marina Sandi, sono del comitato provinciale di Rovigo, dove ho iniziato la mia collaborazione come volontaria ben 32/33 anni fa. Già mia mamma era Crocerossina Infermiera Volontaria a Modena, dove sono nata, e “dama o patronessa” ora Area 2 … e anche la sorella di mio padre. Da sempre questo volontariato era nel mio cuore …… ma, non nascondevo, in me un po' di timore, per “forse“ aver paura non essere all'altezza. 5 Ho detto “dai Marina, coraggio” ed eccomi ancora in CRI attiva e con tanta voglia di fare. Sei anni fa un volontario di Rovigo, il mio amico Marco, mi ha detto di provare l'esperienza come volontario esterno a Folgaria… Ero titubante, un po' timorosa, mi chiedevo “sarò accettata?”, mi sarei dovuta mettere in gioco… Sono partita un giorno di novembre con tanta pioggia, e verso la montagna, tanta tanta neve. Appena arrivata subito volti sorridenti mi hanno accolto, insegnato, aiutato. Quanti volontari ho conosciuto, quanto dipendenti mi hanno fatto vedere le varie ambulanze e i mezzi CRI, perfino su al rifugio Paradiso con la jeep e Angela che ci scarozzava su e giù per i monti. L' esperienza è stata sempre molto positiva in tutte le stagioni, sia quando ci sono tanti tanti volontari sia nelle mezze stagioni, quando la sede non è sempre piena. Ognuno ti racconta le proprie esperienze, il perché di questa scelta di vita molto significativa dal punto di vista umano, la CRI è nel mio cuore, sempre mi commuove, sempre vedo nei nostri volti, un qualcosa in più non riesco a staccarmi anche nei momenti meno facili, mai capitati però a Folgaria. Qui, tra il bianco delle nevi, il verde dei prati, i giallo ocra della torbiera, il blu del cielo, il rosso dei tramonti, ho incontrato persone speciali, persone che ti accolgono con il sorriso sulle labbra, persone che ti aiutano, persone che ti ringraziano, insomma persone incredibili. E in questi anni il mondo, gia' nutrito delle mie conoscenze, anche perché presto attività di volontariato in altri settori, è notevolmente aumentato, amici, dico amici, di altri comitati mi hanno invitata, mi hanno fatto conoscere le proprie realta' di croce rossa e le proprie famiglie. A volte è difficile trovare gli spazi per tutti …a volte di ritrovi inaspettatamente come quando a Solferino, senza aver preso accordi, senti dire da Matteo, Carmen, Emanuela, Pasquale, etc “Marina, ci sei anche tu………..? e il cuore si riempie di gioia. Confesso che nel mio comitato di provenienza sono un po gelosi perché quanto scendo a valle a tutti dico “andate, andate, sarà bellissimo” Che dire allora di questa esperienza? Mi pare basta, forse mi sono ripetuta, anche un po' troppo … e allora grazie Folgaria, grazie a chi ha inventato questo volontariato-vacanze, grazie al Presidente, coordinatori, dipendenti e tanti volontari. Marina MeBer Baby Fix è un dispositivo di trasporto pediatrico universale, adattabile a qualsiasi modello di barella, tramite 6 cinghie di ancoraggio. Idoneo per neonati e bambini fino a 130 cm e 35 kg, consente un trasporto sicuro grazie al sistema di trattenuta a 5 punti. (Lunghezza 74 x Larghezza testa 39 x Larghezza piedi 20 cm). E’ un prodotto certificato UNI EN 1789. Recentemente alcune ambulanze della sede di Folgaria sono state dotate in via sperimentale di questo nuovissimo presidio e anche la sede di Lavarone sta operando in tal senso. Al momento questo presidio è stato posto in dotazione su 23033 e 23031 per le urgenze su Folgaria e su 23036, 23037 e 23038 per i servizi programmati. Il sistema è stato collocato nel gavone a lato del lettino in una apposita busta gialla con etichetta identificativa. Nei prossimi numeri vi aggiorneremo per i mezzi di Lavarone e per eventuali altre dotazioni su altri mezzi a Folgaria o di Comitato. On-line è disponibile anche un breve video che mostra il semplice sistema di fissaggio del presidio alla barella. Lo potete guarda al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=L5rcOfv_Ddg&feature=youtu.be 6 RACCOLTA ABITI USATI Richiesta vestiario particolar pantaloni 44-46-48 urgente e importante per dal campo di Marco. In modo servono jeans e sportivi comodi nelle taglie Si ricorda a tutti i volontari, che entro il 31 marzo è necessario versare la quota associativa presso la segreteria della propria sede territoriale di appartenenza. La quota è invariata e fissata in € 8,00. È inoltre possibile diventare soci ordinari della CRI Altipiani versando una quota annuale di € 16,00, proponetelo a tutti i vostri amici e conoscenti … un piccolo gesto dal grande valore, per sostenere le attività della Croce Rossa. Il prossimo 17 aprile tutti i volontari del Trentino dovranno votare il presidente del comitato provinciale. Il seggio per tutti i soci aventi diritto del comitato Altipiani sarà istituito presso la sede di comitato a Folgaria. Sarà possibile votare dalla ore 09.00 alle ore 20.00 Prosegue la formazione 2016. Ricordiamo in modo schematico, i giorni fissati per le lezioni sono: Presso la sede di FOLGARIA il PRIMO e il TERZO MARTEDI’ di ogni mese dalle ore 20.30 alle ore 22.30. Nei mesi di APRILE, MAGGIO, OTTOBRE e NOVEMBRE, oltre ai due martedì si aggiunge anche una DOMENICA MATTINA (8.30 – 12.30 ). Presso la sede di LAVARONE il SECONDO e il QUARTO MERCOLEDÌ di ogni mese dalle ore 20.15 alle ore 22.15. Presso la sede di CARBONARE nei mesi di APRILE, MAGGIO,GIUGNO, OTTOBRE e NOVEMBRE, tutti i sabati mattina con IP di Autosanitaria (riservati 3 posti per Folgaria e tre per Lavarone oltre all’autista in turno). Prosegue inoltre il corso TSSA tutti i LUNEDI’ e GIOVEDI’ presso il Centro Civico di Carbonare dalle ore 20.30 alle ore 22.30 le cui lezioni valgono anche quale aggiornamento per i volontari già abilitati. In questi giorni iniziano anche i tirocini degli aspiranti soccorritori che inizieranno la loro esperienza in ambulanza. Oltre ad accoglierli cerchiamo tutti di impegnarci per trasmettere loro l’esperienza acquisita nel tempo. 7 Ecco i calendari: Data 04 aprile 07 aprile 11 aprile 14 aprile 18 aprile 21 aprile 28 aprile Data LEZIONI TSSA – CARBONARE – MESE APRILE Lezione Argomento Aspetti relazionali del soccorso Assistenza al medico e all'infermiere Radio e modulistica C.R.I. 118 Acquisire le capacità di relazione e comportamentali con l'equipe sanitaria e con l'utenza. Materiale per accesso venoso, preparazione della flebo, cenni procedura di intubazione. Le comunicazioni, gli apparati radio, la compilazione della modulistica CRI e 118. L'apparato urinario e renale: anatomia e fisiologia. Assistenza ai pazienti Il paziente nefropatico ed emodializzati, le problematiche più frequenti ed il comportamento del emodializzato soccorritore volontario. Ferite e lesioni cutanee Trattamento delle ferite, lesioni da caldo, freddo e ustioni. La P.C. in Italia ed in prov. di Trento. Ruolo della CRI. Evento maggiore. Il Protezione Civile triage nelle maxi-emergenze. Il PMA ed il CME. Aspetti relazionali del Acquisire le capacità di relazione e comportamentali con l'equipe sanitaria soccorso e con l'utenza. LEZIONI AGGIORNAMENTO PRESSO LE SEDI TERRITORIALI – MESE DI APRILE Sede Argomento 05 aprile Folgaria - 20.30-22.30 EMERGENZE MEDICHE NEUROLOGICHE TEORIA 12 aprile Folgaria - 20.30-22.30 EMERGENZE MEDICHE NEUROLOGICHE PRATICA 13 aprile Lavarone – 20.15-22.15 17 aprile Folgaria – 08.30-12.30 IMMOBILIZZAZIONI - UTILIZZO PRESIDI – PRATICA PHTC TEORIA E PRATICA 27 aprile Lavarone – 20.15-22.15 PHTC E SIMULAZIONE EVENTO TRAUMATICO 8