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Eremo di Monte Giove - Dott. Alberto Chiesa

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Eremo di Monte Giove - Dott. Alberto Chiesa
Pratica Meditativa basata sulla
Mindfulness e la Compassione
Seminario esperienziale
Venerdì 1 – Domenica 3
Aprile 2016
All’interno dell’incantevole cornice dell’Eremo di Monte Giove,
un week end volto a coloro che intendono:
- sviluppare un’esperienza personale delle diverse pratiche di mindfulness e
compassione.
- lavorare sul proprio carattere per favorire lo sviluppo di qualità quali
l’equanimità, la visione profonda, il calore e la gentilezza verso di sé e verso gli altri
che rappresentano il cuore delle pratiche sulla compassione
- creare uno spazio in cui sia possibile esprimere, elaborare e trasformare le proprie
vulnerabilità, e al tempo stesso sviluppare e rafforzare le proprie risorse interiori
Conduttore del seminario: Dott. Alberto Chiesa [email protected]
Eremo Monte Giove
Loc. Rosciano 90 – 61032 Fano (PU)
www.eremomontegiove.it
Che cosa sono la mindfulness, la compassione e l’auto-compassione?
La mindfulness può essere descritta come la consapevolezza che emerge dal prestare attenzione di
proposito, nel momento presente e in maniera non giudicante, allo scorrere dell’esperienza,
momento dopo momento. Lo sviluppo di tale consapevolezza permette una crescente comprensione
e una graduale riduzione dei propri automatismi, reattività e giudizi che limitano la possibilità di
approcciarsi alla vita con apertura, curiosità e comprensione reciproca e che, in maniera
concomitante, possono essere causa di malessere fisico e psicologico.
La compassione è un’attitudine interiore che nasce dalla comprensione profonda che la sofferenza,
le debolezze, gli errori e le imperfezioni fanno parte della condizione umana. Quando la
compassione è sperimentata e compresa in profondità, si associa ad un sentimento di calore, cura
per gli altri e desiderio che le loro sofferenze possano cessare.
L’auto-compassione riguarda la capacità di dirigere tale comprensione e calore anche a se stessi.
Invece di giudicarsi e auto-criticarsi continuamente per le proprie manchevolezze e la propria
indegnità, sapere essere auto-compassionevoli significa sapere essere gentili con se stessi e
comprendere che le proprie inadeguatezze e i propri errori possono derivare dall’interazione tra una
serie di sfide e di difficoltà che la vita ci ha proposto e la condizione di sostanziale imperfezione e
vulnerabilità propria della natura umana. Significa, inoltre, capire che le cose, anche se agiamo al
meglio delle nostre possibilità, potrebbero non andare come vorremmo, e che qualunque
cambiamento, anche il più piccolo, parte dall’accettazione della situazione attuale, per quanto
dolorosa possa apparire.
Secondo il Dalai Lama, essere auto-compassionevoli non differisce in alcuna maniera dall’essere
compassionevoli nei confronti degli altri. Le due cose si rivelano piuttosto due manifestazioni
differenti della medesima comprensione che deriva dal riconoscere le caratteristiche umane
condivise tra noi e gli altri, unitamente all’intenzione di essere più accoglienti e meno giudicanti
riguardo la fallibilità umana propria e altrui, e al desiderio gentile e paziente di migliorare quei tratti
che possono essere fonte di sofferenza per noi e per gli altri.
La pratica della mindfulness e quella della compassione possono essere viste come due vie volte ad
approfondire la conoscenza di sé, a toccare con mano e senza paura le proprie vulnerabilità e a
favorire un percorso di crescita personale che, lungi dall'essere percorsi nettamente distinti o
distinguibili, possono invece essere pensati come due percorsi interdipendenti e sinergici volti ad
esplorare la profondità dell'esperienza umana con interesse, curiosità e cuore aperto
Perché è utile coltivare la mindfulness e la compassione?
Sebbene la possibilità di essere consapevoli e compassionevoli sia insita nella natura umana, tale
possibilità è spesso oscurata da un atteggiamento giudicante e auto-critico che limita la possibilità
di riconnettersi ai propri bisogni più intimi e autentici e di percepire quel senso di umanità
condivisa tra noi e gli altri che sola può aiutare ad uscire in maniera profonda e duratura dal disagio
personale e relazionale che molte persone si trovano a vivere. Tale atteggiamento può generalmente
derivare da un ambiente familiare a sua volta giudicante, critico e poco propenso a riconoscere e
sostenere i bisogni che abbiamo avuto nella nostra storia di sviluppo piuttosto che da una serie di
eventi stressanti, o talvolta anche traumatici, in cui possiamo essere incappati nell’arco della vita.
Indipendentemente dalle cause che possono aver generato tale atteggiamento, diverse tradizioni
millenarie di pratiche basate sulla compassione, confermate più di recente da un crescente numero
Eremo Monte Giove
Loc. Rosciano 90 – 61032 Fano (PU)
www.eremomontegiove.it
di studi scientifici, hanno mostrato con chiarezza come tutti possiamo imparare a diventare più
compassionevoli e meno giudicanti. Questo cambiamento, a sua volta, può portare a un maggior
benessere personale, un miglioramento nelle relazioni interpersonali e una più grande possibilità di
riconoscere, raggiungere e, se necessario, rivalutare i propri bisogni e scopi più autentici, molto più
di quanto possa fare l’autocritica attraverso cui la maggior parte delle persone tende ad automotivarsi.
A chi si rivolge il ritiro
Il percorso terapeutico proposto in formato di ritiro basato sulla mindfulness e la compassione è
rivolto sia a persone con una precedente esperienza di meditazione che a persone che si interessano
alla meditazione per la prima volta. Più in generale, il percorso è rivolto a tutti coloro che
manifestino interesse verso la pratiche volte a coltivare la consapevolezza, la compassione e il
perdono e a ridurre l’eccesiva tendenza al giudizio e all’autocritica al fine di affrontare e vivere al
meglio la propria vita.
Gli obiettivi del ritiro
Gli obiettivi del ritiro si articolano su più livelli:
- sviluppare un’esperienza personale delle diverse pratiche di mindfulness e compassione.
- lavorare sul proprio carattere per favorire lo sviluppo di qualità quali l’equanimità, la visione
profonda, il calore e la gentilezza verso di sé e verso gli altri che rappresentano il cuore delle
pratiche sulla compassione
- creare uno spazio in cui sia possibile esprimere, elaborare e trasformare le proprie vulnerabilità, e
al tempo stesso sviluppare e rafforzare le proprie risorse interiori
La struttura del ritiro
Il ritiro inizierà venerdì 1o aprile alle ore 15 e si concluderà domenica 3 aprile alle ore 14. In linea
con l’approccio tradizionale dei ritiri di meditazione, il ritiro sarà costituito da un’alternanza di
pratiche meditative e di momenti di condivisione, intervallati da alcuni momenti formativi volti a
dar forma alle esperienze condivise che emergeranno nel corso del ritiro. Tutte le pratiche del ritiro
si svolgeranno nel silenzio. Si invitano pertanto i partecipanti ad avvisare parenti e amici
dell’importanza di mantenere il silenzio e l’assenza di contatti con l’esterno per la durata del ritiro.
Per chi avesse particolari necessità, saranno date istruzioni venerdì 1o aprile all’inizio del ritiro.
Costi
La partecipazione al percorso sopra descritto ha un costo di 160,00 euro. A tale costo si aggiungono
i costi di vitto e alloggio, che saranno di 140 euro per le stanze con bagno in camera (fino a un
massimo 12 posti) e di 110 euro per le stanze col bagno in comune, e che comprendono il
pernottamento nelle notti di venerdì e sabato e i pasti dalla cena del venerdì al pranzo della
domenica. I costi di vitto e alloggio dovranno essere pagati direttamente presso l’eremo al
momento dell’arrivo.
Eremo Monte Giove
Loc. Rosciano 90 – 61032 Fano (PU)
www.eremomontegiove.it
Modalità di iscrizione e pagamento
Chi desidera iscriversi dovrà:
1) scrivere a [email protected]
2) compilare e rispedire il modulo di partecipazione che verrà inviato dopo la ricezione della
richiesta.
3) entro 7 giorni dalla mail di conferma di attivazione del percorso basato sulla mindfulness e la
compassione (che sarà inoltrata verso la fine di marzo), versare euro 160,00 alle seguenti coordinate
bancarie: Alberto Chiesa
CARISBO (Cassa di Risparmio in Bologna)
Via Indipendenza 2, 40121, Bologna
IBAN: IT43K0638502413100000006464,
scrivendo nella causale il proprio nome e cognome e le specifiche del ritiro (ad es. “Pagamento da
Mario Rossi per il ritiro sulla mindfulness e la compassione a Monte Giove”)
4) mandare una mail di conferma dell’eseguito bonifico a [email protected]
Numero chiuso
Al fine di favorire una maggiore attenzione ai singoli partecipanti, il numero massimo di iscritti non
potrà superare il numero di 20 persone. Il ritiro sarà attivato con un numero minimo di 12 persone.
L’ordine delle iscrizioni seguirà l’ordine progressivo delle richieste pervenute tramite la
compilazione email. Prima di procedere con il bonifico bancario, occorrerà attendere la ricezione
della mail di attivazione del percorso e la conferma di accettazione.
Location e sistemazione
Il ritiro si svolgerà presso la Comunità Monastica, Eremo di Monte Giove sita sulla Strada
Comunale di Montegiove, 61032 Fano (PU). La sistemazione è prevista in camere singole.
Conduttore del corso
Alberto Chiesa.
Medico, psichiatra, psicoterapeuta, istruttore e formatore di istruttori di Mindfulness based Stress
Reduction (MBSR) e Mindfulness based Cognitive Therapy (MBCT). È docente di mindfulness
presso la Scuola di Psicoterapia Cognitiva e l’Associazione di Psicologia Cognitiva. È autore di
oltre 100 pubblicazioni scientifiche, che includono articoli e presentazioni presso congressi
nazionali e internazionali, molti delle quali relative al tema della mindfulness. Ha scritto sullo
stesso tema il libro “Gli Interventi basati sulla Mindfulness: cosa sono, come agiscono, quando
utilizzarli” (2011). Dal 2012 è membro dell'editorial board della rivista scientifica Mindfulness. Ha
approfondito diversi percorsi di consapevolezza tra cui la meditazione Zen e l'Insight Dialogue.
Eremo Monte Giove
Loc. Rosciano 90 – 61032 Fano (PU)
www.eremomontegiove.it
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