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Pisello proteico anche la paglia
DOSSIER LATTE TECNICA Pisello proteico anche la paglia Non solo la granella nell’alimentazione delle bovine da latte. Le premesse agronomiche di MARCO OTTOLINI I l pisello proteico è una leguminosa azotofissa trice che migliora la ferti lità del terreno e che può tro vare una sua collocazione anche nell’alimentazione del bovino da latte. Dal punto di vista del l’alimentazione zootecni ca il prodotto è ottimo co me fonte proteica per l’im piego nella razione della vacca da latte. Inoltre la paglia di pisello, molto ap petibile, è complementare al fieno. Riporteremo a questo proposito i dati di una prova quadriennale condotta presso l’azienda agricola Fusi Giovanni di Calcinato (Bs). L’autore è direttore del Cis, Consorzio intercooperativo di servizi, Montichiari (Bs). l Particolari della pianta del pisello proteico. Dal punto di vista agro nomico invece bisogna en trare nell’ottica di mettere il pisello proteico in terreni fertili e dove sia eventual mente possibile l’irrigazione perché diversamente le pro duzioni possono essere mol to compromesse. L’esperien za del consorzio Cis Con sorzio intercooperativo di servizi di Montichiari (Bs) ha infatti registrato in alcune annate una produzione di campo pari alla metà rispet to agli anni in cui le precipi tazioni abbondavano nel pe riodo primaverileestivo. LA COLTIVAZIONE Il pisello proteico ha un ciclo simile ai cereali vernini, quindi libera il terreno molto presto. Il servizio tecnico del l Un campo di pisello proteico in provincia di Brescia. • IZ • n. 1 / 2009 • 107 DOSSIER LATTE TECNICA consorzio Cis sconsiglia ai coltivatori soci di seminare il pisello proteico dopo la rot tura del prato, al fine di evi tare rischi di eccesso di azoto e di sviluppo di parassiti ter ricoli. Un altro elemento da tenere ben presente è quello di non fare assolutamente la monosuccessione del pisello, pena una drastica riduzione della produzione. Terreno. La preparazione del terreno è quella che co munemente si fa per gli altri cereali vernini avendo cura di evitare passaggi inutili per scongiurare il pericolo dei ri stagni d’acqua che possono danneggiare seriamente l’in vestimento finale. È da ricercare una prepa razione omogenea del letto di semina per facilitare le operazioni di raccolta ed avere di conseguenza minor perdite di prodotto. Concimazione.La conci mazione azotata non è di norma necessaria perché i batteri simbionti assicurano la totale copertura dei fabbi sogni. Somministrazioni di fosforo pari a 100 110 unità sono sufficienti in condizioni medie a sopperire ai fabbiso gni di una coltura con produ zione fino a 60 q.li/ha di gra nella. In quanto infine alla concimazione con potassio, non sembrano necessari ap porti massicci, perché se da un lato sono mobilizzate dal la coltura anche 200 e più unità di K2O, dall’altro gli asporti sono ben più mode sti, poiché la maggior parte è restituita con i residui coltu rali. Si consigliano pertanto nei terreni ben dotati, som ministrazioni di 100 – 120 unità, con massimi di 160 in terreni poveri. Per le aziende zootecni che, come quella di cui ana lizzeremo i dati, la concima 108 • IZ • n. 1 / 2009 • • TAB.1 – QUESTO ALIMENTO NELLE RAZIONI Vacche in lattazione Quantità Silomais 20,0 kg Nucleo 32% PG 5,0 kg Medica fasciata 5,5 kg Farina di mais 5,0 kg Prato 1,0 kg Paglia di pisello 1,0 kg Pisello proteico 1,5 kg Sali tampone 150 gr Manze e vacche in asciutta Silomais 5,0 kg Nucleo 32% 0,6 kg Prato 3,5 kg Pisello proteico 2,0 kg Farina di mais 0,5 kg Paglia di pisello 2,0 kg Fonte: consorzio Cis, Montichiari (Bs). zione può essere fatta esclu sivamente sotto forma di liquame o letame apportan do circa 300 quintali di liqua me/letame per ettaro prima dell’aratura. Semina. L’epoca di semi na del pisello proteico varia: autunnale , invernale o pri maverile in relazione alle va rietà impiegate. La profondi tà di semina richiede partico lare attenzione perché deve assicurare una germinazione regolare ed uniforme specie nelle semine autunnali e per migliorare la selettività degli erbicidi di pre e post emer genza. Si consigliano profondità di 34 cm, in terreni di medio impasto e anche 5 cm in ter reni leggeri. I migliori risul tati produttivi si ottengono con investimenti di circa 70 80 piante /mq alla raccolta. Diserbo. Considerando il lento accrescimento soprat tutto nella stagione inverna le, il Pisello è coltura poco competitiva nei confronti delle malerbe. È quindi indi spensabile preventivare un trattamento fin dall’inizio della coltivazione. I principi attivi che al mo mento sono registrati per l’utilizzo su pisello sono: Aclonifen, Bentazon, Chlor thaldimethil, Cycloxydim, Diclofopmethil, Diquat di bromide, diurno, fenoxa propethyl, fluazifoppbu thyl, Glyphosate, methaben zthiazuron, Pendimethalin, Prometrin propham, Qhiza lofopethyl, Sethoxydim, Terbutrin, Trifluralin. IN STALLA l L’azienda Fusi, di Calcinato (Bs), alleva frisone italiane. Dal campo alla stalla. In quanto cioè all’impiego del pisello proteico nell’alimen tazione delle bovine da latte, il servizio tecnico del consor zio Cis ha raccolto i dati di una sperimentazione fatta presso l’azienda agricola Fu si Giovanni di Calcinato (Bs), con 100 vacche in lattazione, che per quattro anni ha semi nato il pisello proteico impie gandolo nell’alimentazione della propria mandria. La stalla è iscritta all’Apa di Brescia ed è tra i soci fon datori del mangimificio Co mazoo, di Comab e del DOSSIER LATTE TECNICA TRE SITI, PER SAPERNE DI PIÙ Sis (Società italiana sementi): www.sisonweb.com . Apsov Sementi: www.apsovsementi.it . Provincia di Milano: http://temi.provincia.milano.it/agri coltura/produzioni/pisello_proteico.asp . l Giovanni Fusi nella sua azienda, situata nel Bresciano. l’Agricam a Montichiari, con le quali sono state effet tuate le prove. La produzio ne media di latte dell’azien da Fusi è di 118 quintali per vacca per anno. Il terreno dell’azienda è quello tipico della pianura di CalcinatoMontichiari, mol to fertile ma leggero e con presenza di sassi. In partico lare gli appezzamenti ogget to della prova sono tutti privi di irrigazione. Prima del l’aratura sono stati distribui ti circa 300 quintali di liqua me per ettaro. Il terreno è sta to preparato nel mese di ottobre e la semina è stata ef fettuata per tutti gli anni og getto della prova intorno alla prima metà di novembre. Alla semina sono stati impiegati 210 kg di seme per ettaro. Come abbiamo detto l’irrigazione non è stata pos sibile in quanto gli appezza menti erano all’asciutto e questo ha sicuramente in fluito sulla resa finale che è stata mediamente di 39 quintali per ettaro con un’umidità media del 910% ottimale per la conservazio ne. La raccolta è sempre av venuta entro il 10 di giugno. Nell’alimentazione della vacca da latte, insegna dun que l’esperienza dell’azien da Fusi, del pisello proteico non va perso nulla perché si utilizza sia la granella che la paglia. Nella razione il pi sello è stato utilizzato sia per le vacche in lattazione che per le manze e vacche in asciutta secondo lo schema della tabella. La granella deve essere macinata (attenzione perché è molto polverosa) e poi ripo sta in un silos per la conserva zione. La paglia invece viene imballata e viene utilizzata in sostituzione e/o in miscela con il fieno da prato. l • IZ • n. 1 / 2009 • 109