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«Tata a Miami: il vento leggero di Mary Poppins mi ha portato qui»

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«Tata a Miami: il vento leggero di Mary Poppins mi ha portato qui»
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L’ECO DI BERGAMO
DOMENICA 13 MARZO 2016
Le storie
Bergamo senza confini
Essere più vicini ai bergamaschi che vivono all’estero e raccogliere le loro esperienze in giro per il mondo: è per questo che è nato il progetto «Bergamo senza
confini» promosso da «L’Eco di Bergamo» in collaborazione con Brembo S.p.A. Per chi lo desidera è possibile ricevere gratuitamente per sei mesi l’edizione digitale
del giornale e raccontare la propria storia. Per aderire scrivete a: [email protected].
L’iniziativa
«Tata a Miami:
il vento leggero
di Mary Poppins
mi ha portato qui»
Elisa Sivieri. A 35 anni baby sitter da Madone alla Florida
I primi passi in casa della famiglia Foppa Pedretti
poi l’esperienza negli Usa. La sua competenza in un blog
FABIANA TINAGLIA
«Pensa a Mary Poppins:
cambia il vento e lei arriva in un
turbine di foglie. Io mi sento un
po’ così, in mezzo a quel vento,
e mi libro leggera». Un vento
caldo quello che ha portato Elisa
Sivieri da Madone a Miami Bea­
ch in Florida. Un viaggio che rac­
conta tutta una vita in mezzo ai
bambini, favole e bolle di sapone,
una vita come tata che l’ha fatta
decidere di fare le valigie e parti­
re per l’altra parte del mondo.
«Mi occupo di due bambini di
8 e 10 anni in una famiglia italo­
americana. Dopo tanta Bergamo,
ho cambiato orizzonti» spiega.
C’è il mare davanti a lei, una lun­
ga spiaggia che elettrizza, una
vita americana «dove tutto è ex­
tra­large – commenta –, ma dove
puoi anche scegliere chi essere».
Ed Elisa, 35 anni, il suo «grande
amore per la vita» lo ha capito
strada facendo: «Originaria di
Monza, con la mia famiglia sono
arrivata a Madone a 8 anni. Di­
plomata all’Istituto alberghiero
di Milano, ho cambiato rotta e ho
conseguito il diploma Socio­psi­
co­pedagogico, iniziando a spe­
cializzarmi sull’infanzia, anche
con tirocini in nidi ed esperienze
dirette come operatrice nel set­
tore socio­assistenziale nel
mondo dei più piccoli».
Poi un giorno un annuncio sul
giornale le cambia le prospettive:
«Devo molto a “L’Eco di Berga­
mo”: era ottobre del 2010 quan­
do ho compilato un annuncio su
“L’Inserto” per cercare lavoro
come tata privata. Mi ha chiama­
to Anna Foppa Pedretti, lei ha
avuto fiducia in me e mi ha affi­
dato il suo Federico: con questa
straordinaria famiglia sono stata
cinque anni».
Nel frattempo Elisa coltiva il
suo sogno: «Raccontare favole:
la passione che avevo per la sto­
ria, e la vita, di Mary Poppins ha
iniziato a farsi più concreta: ho
cucito il suo abito e iniziato a
leggere favole munita di borso­
ne, ombrello e cappellino. Sono
diventata il personaggio di me
stessa nelle vesti della famosa
tata protagonista delle avventu­
re narrate da Pamela Lyndon
n n Grazie all’agenzia
Nanny & Butler
per tate referenziate
sono partita per gli Usa »
ELISA SIVIERI
TATA A MIAMI BEACH, 35 ANNI
Travers, in giro per incontri per
la provincia bergamasca, e non
solo, tra bambini, feste e letture».
Un’autodidatta in tutto e per
tutto: corsi su YouTube per im­
parare a fare palloncini sempre
più fantasiosi, il trucca­bimbi, le
bolle di sapone. Di tutto di più in
questo magico mondo dell’in­
fanzia: «Ma senza mai perdere il
mio ruolo formativo come tata
di bambini che hanno personali­
tà ben definite fin da piccini. E
io sono una nanny a 360 gradi:
nelle attività pratiche come i
compiti e la preparazione della
colazione, ma anche nella sfera
affettiva e ludica, senza abban­
donare il giusto livello di autore­
volezza».
I segreti del mestiere, insom­
ma, che si è portata negli Stati
Uniti: «Lo scorso anno, consape­
vole che il “mio bambino” era
diventato troppo grande per una
tata tuttofare, mi sono guardata
un po’ intorno. Ero già iscritta a
un’agenzia internazionale con
sede a Roma e a Londra, “Nanny
& Butler”, che seleziona tate re­
ferenziate: mi hanno proposto
questo ruolo a Miami e sono par­
tita. In fondo quando mi sarebbe
ricapitato? Non avendo legami
affettivi e, data la mia voglia di
scoprire nuovi mondi, ho fatto le
valigie e sono partita».
L’impatto? «I primi giorni ero
molto colpita dalle tante Barbie
e Ken in giro per le strade di Mia­
mi» ride. E poi un po’ di fatica
con la lingua, la riorganizzazione
del lavoro in una famiglia con
regole, abitudini e tanti viaggi in
giro per il mondo.
Ma ecco Elisa in giro per Mia­
mi: «Parlo italiano, spagnolo e
inglese, mi occupo dei bambini
in tutte le attività che riguardano
la loro educazione e gestione
pratica: dalla scuola al calcio, dal­
la colazione all’organizzazione
Bergamo senza confini è un progetto de
della valigia quando si parte per
un weekend. Insieme sogniamo
a occhi aperti, ci prepariamo per
le interrogazioni, corriamo al
mare, leggiamo favole». E nel
tempo libero? «Vado al mare il
più possibile: da donna bergama­
sca, questo sole e questa spiaggia
mi sorprendono sempre ogni
giorno. Così come la meraviglia
delle tantissime gallerie d’arte,
altra mia incredibile passione.
Diciamo che Miami mi sembra
cucita addosso». E aggiunge:
«Faccio anche ginnastica, a Mia­
mi è un must. Infine scrivo».
Nasce così il blog nannyin­
miami.blogspot.it con la pagina
Facebook «Nanny in Miami»:
«Ho iniziato a scriverla grazie a
questa nuova esperienza inter­
continentale». Pagine di un dia­
rio virtuale che uniscono la vita
da tata a quella di turista e «nuo­
va cittadina del mondo», riflet­
tendo anche su un percorso più
emotivo e personale: «Fare la
tata significa dedicarsi agli altri,
a bambini che hanno tutto un
mondo nella loro valigia di sogni
e aspettative. Un po’ ci si annulla,
un po’ in quella valigia metti te
stessa». E basta leggere il suo
«frullato dai mille gusti, fatto di
regole, discussioni, severità, dol­
cezza e comprensione», come
scrive lei nel blog, per trovarci
una Elisa che racconta il suo lato
più personale: «Questa espe­
rienza è una valigia ben legata
alla nostra anima. Il principe az­
zurro che ci salva siamo noi: non
esistono vie facili, solo l’impegno
quotidiano di ascoltarci, di vive­
re in maniera autentica, avendo
il coraggio di guardare il nostro
dolore, per andare verso una
nuova consapevolezza di noi e di
conseguenza verso una trasfor­
mazione».
E aggiunge: «È una cosa che
ho capito molto bene nella patria
in collaborazione con
1
2
3
1.Elisa Sivieri, 35 anni, è una tata referenziata: dopo i primi passi nella famiglia Foppa Pedretti, oggi
vive a Miami Beach in Florida; si ispira a Mary Poppins, la super tata nata dalla fantasia di Pamela
Lyndon Travers; 2. Con alcuni bimbi in Italia; 3. Nella famosa valigia di Mary Poppins ci sono tutti i
segreti di una buona tata: Elisa li racconta anche nel suo blog nannyinmiami.blogspot.it; la scrittura e
l’arte infatti sono due sue grandi passioni
del “tutto è possibile”: qui ci cre­
dono veramente, credono che si
possa scegliere quello che vuoi
essere. Con un senso della possi­
bilità, dell’essere artefici di noi
stessi». Spiega ancora: «Con
questo modo di pensare, un po’
l’Italia l’ho dimenticata: qui non
sei etichettata in un ruolo e il mio
futuro può essere sempre indi­
rizzato verso nuove strade». Eli­
sa pensa all’arte e al viaggio: «Il
sogno di lavorare in una galleria
d’arte resta una costante. E chi
lo sa, magari scrivere un libro
con la mia esperienza di tata in
giro per il mondo».
Se le manca la famiglia, i suoi
amati gatti, l’aperitivo con le
amiche al «Savoy» di Bergamo;
le chiacchierate davanti a cap­
puccio e briosche alla pasticceria
«Melograno» di Madone, c’è tut­
ta una grande America che le
riempie il cuore: «Non è sempre
facile, la solitudine è un nemico
pericoloso, ma ho imparato che
se ti prendi il rischio di provarci,
di essere felice, la vita ti premia
sempre» scrive sul blog. Ora il
suo premio è «quest’avventura
e una famiglia che mi sta facendo
sentire amata». Il vestito da
Mary Poppins l’ha lasciato a Ma­
done: «A breve lo farò spedire qui
con me». La favola di Pamela
Lyndon Travers è sempre lì, sul
comodino, il vento è quello caldo
che profuma l’aria di Miami Bea­
ch.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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