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Schede di approfondimento su alcuni crostacei dello stagno

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Schede di approfondimento su alcuni crostacei dello stagno
Schede di approfondimento sulla vita di alcuni crostacei dello stagno
Regno Animali
Phylum Artropodi
Subphylum Crostacei
Classe Copepodi
Classe Ostracodi
Classe Malacostraci
Ordine Isopodi
Fonti: - Barnes, “Zoologia: gli invertebrati” Piccin
- https://it.wikipedia.org
Anno scolastico 2012-13
Classi 2CFT e 2AFE
Prof. Elena Ogheri
COPEPODI (dal greco kope = remo e podos = piede)
Introduzione
La maggior parte dei copepodi sono marini, ma esistono molte specie anche di acqua dolce.
Essi mangiano il fitoplancton (soprattutto diatomee) e sono mangiati da pesci, quindi costituiscono
un anello importantissimo della catena alimentare di mare e oceani.
FITOPLANCTON → COPEPODI → PESCI
La maggioranza delle specie sono planctoniche, ma molte sono bentoniche.
Sono crostacei molto piccoli e la maggior parte di essi ha dimensioni attorno al millimetro.
Descrizione del corpo
I Copepodi hanno vari colori: molti sono
pallidi e trasparenti, molti hanno colori
vivaci.
Il corpo ha una forma idrodinamica ed è
diviso in due parti principali: il capo e il
tronco.
Sul capo c’è un occhio solo e ci sono due paia
di antenne, il primo paio più lungo e il
secondo più corto. Il tronco è suddiviso in
segmenti e porta dieci appendici. Il primo
paio di appendici serve per mangiare, le altre
per muoversi. L’ultimo segmento del tronco
porta due cerci lunghi spesso piumati.
In molte specie le femmine trasportano le uova fecondate in sacche ai lati del corpo (una o due a
seconda degli ordini) molto vistose.
Movimento
Le appendici sono soprattutto usate per nuotare. L’organo locomotore più importante è il secondo
paio di antenne che è usato come remi con moto rotatorio. Per movimenti più rapidi, per esempio in
caso di fuga, i copepodi usano le prime antenne lunghe che sono anche usate per ridurre
l’affondamento. Nei movimenti veloci esse rimangono piegate all’indietro attaccate al corpo, nei
movimenti lenti, invece, si allargano. Per i cambiamenti di direzione e nel nuoto di fuga si fanno
aiutare dagli arti toracici.
I Copepodi planctonici hanno le appendici rivestite di setole lunghe e delicate che li aiutano a
galleggiare per un tempo maggiore.
Alimentazione
I Copepodi sono prevalentemente filtratori e hanno mascelle modificate in appendici filtranti.
Il fitoplancton, soprattutto diatomee, è la parte principale della loro dieta.
Il primo paio di mascelle è coperto di setole che sono fatte vibrare (da 600 a 2640 volte al minuto)
per creare vortici d’acqua che passano lungo i lati del corpo. La corrente alimentare creata da questi
vortici è risucchiata in una camera filtrante. L’acqua con il fitoplancton entrata nella camera è poi
spinta verso l’esterno ed è filtrata dal denso schermo di setole delle seconde mascelle. Il
fitoplancton rimane così all’interno dell’animale e viene assimilato.
A livello sperimentale, è stato avviato dal Comune di Bologna un progetto per l'utilizzo dei
copepodi nell'eliminazione delle larve di zanzara da alcuni bacini idrici. Secondo Marco Farina,
curatore del progetto stesso, l'impiego di questi crostacei ha consentito un abbattimento di dette
larve superiore al 90%.
Riproduzione
I Copepodi sono sia maschi che femmine. Prima
dell’atto sessuale la femmina rilascia un feromone
che fa scatenare il maschio, da qui parte un
inseguimento; appena il maschio afferra la femmina
con le prime antenne, le stringe l’addome con la
sesta appendice toracica uncinata e trasferisce la
spermatofora (contenitore di spermatozooi) con
l’appendice del lato opposto. Le uova sono rilasciate
ad una ad una nell’acqua oppure sono racchiuse in
un ovisacco che fa da incubatrice. Dalle uova
nasceranno le larve che dopo varie mute
diventeranno adulti.
La maggior parte delle specie a vita libera vivono da sei mesi a poco più di un anno.
Alcune larve, in condizioni sfavorevoli, formano una cisti protettiva e diventano inattive. Questo
consente loro sia di resistere ai periodi secchi nei quali la pozza o lo stagno si asciuga, sia di
raggiungere altri ambienti, grazie ad uccelli o altri animali venuti a contatto con il fango in cui sono
immerse le cisti.
OSTRACODI (dal greco óstrakon = conchiglia)
Introduzione
Gli Ostracodi sono piccoli crostacei ampiamente distribuiti nei
mari e in tutti i tipi di acqua dolce.
Ne sono state descritte più di duemila specie viventi e diecimila
specie fossili.
Essi hanno un corpo completamente racchiuso in un due valve
(conchiglie) di forma arrotondata o ellittica impregnate di
carbonato di calcio. Esse sono tenute chiuse da fibre muscolari
inserite al centro di ogni valva.
Descrizione del corpo
I colori più comuni sono tonalità di grigio, bruno o verde, ma alcune specie possono essere colorate
in rosso o giallo.
Il corpo è suddiviso in due parti: il capo e il
tronco.
Il capo è molto grande e costituisce quasi la metà
del corpo dell’animale. Esso presenta diverse
appendici: due paia di antenne ben sviluppate, un
paio di mandibole due paia di mascelle.
Alcune specie hanno solo l’occhio naupliare e
altre gli occhi composti, ma l’organo di senso più
importante sono le setole poste sulle appendici e
sulle valve.
Il tronco è ridotto non segmentato e presenta
nella maggior parte dei casi solo due paia di
appendici simili a zampe e termina con due
lunghi rami caudali che sporgono ventralmente e
in avanti. Le appendici del tronco, comprese le mascelle, assomigliano a zampe, ma possono essere
modificate per funzioni diverse, come il nuoto, la raccolta del cibo, la presa e altre.
La maggior parte degli ostracodi sono piccoli e hanno dimensioni comprese tra meno di 1 mm a
diversi mm di lunghezza.
Movimento
Alcune specie sono planctoniche (vivono in superficie), ma la maggior parte degli Ostracodi sono
bentonici, ossia vivono vicino al fondo rimescolando lo strato superiore del fango e dei detriti in
cerca di cibo. Si appoggiano su alghe, piante acquatiche o altri oggetti, oppure vivono commensali,
tra le setole o le zampe di altri animali (ad esempio gamberi) e sono quindi trasportati da essi.
Per muoversi, anziché le zampe, usano soprattutto le due paia di antenne variamente modificate a
secondo del modo di vita dell’animale. I nuotatori hanno antenne con lunghe setole per raccogliere
e spostare l’acqua, gli scavatori hanno antenne robuste con brevi spine adatte a scavare, gli
arrampicatori presentano sulle antenne uncini per aggrapparsi alla vegetazione. Altre specie
saltellano muovendo simultaneamente il secondo paio di antenne e di zampe.
Le antenne possono essere usate anche per spostare i detriti o per tenersi in equilibrio sul fondo.
In alcune specie il secondo paio di zampe è usato per pulire l’interno delle valve.
Alimentazione
Gli ostracodi possono essere erbivori, carnivori, spazzini (decompositori) e filtratori.
Fonti comuni di cibo sono le alghe e le particelle detritiche presenti nell’acqua.
Le specie carnivore si nutrono di altri crostacei, vermi e piccoli molluschi.
Nei filtratori viene creata una corrente d’acqua rivolta verso la parte posteriore del corpo ed il cibo è
trattenuto da setole filtranti rivolte in avanti, poste sulle mandibole, mascelle o sulle prime
appendici del tronco.
Gli spazzini trattengono il cibo con le mandibole o le antenne e lo frantumano con le mascelle.
Riproduzione
Ci sono i maschi e le femmine. Durante l’atto sessuale il maschio trattiene la femmina con le
antenne o il primo paio di zampe e fa entrare i due peni tra le valve fino a raggiungere i gonopori,
ricettacoli seminali femminili.
In genere le uova sono rilasciate nell’acqua libere o ancorate alla vegetazione, isolate o in gruppi,
ma alcuni ostracodi incubano le uova nel loro guscio. Una volta schiuse le uova, le larve possiedono
già una dura corazza.
Curiosità
Alcuni Ostracodi possiedono un organo che permette loro di produrre chimicamente luce. La
maggior parte degli ostracodi utilizza la bioluminescenza come difesa da una predazione, alcune
specie caraibiche la utilizzano per l'accoppiamento. In Malesia vengono chiamati "blue sand"
(sabbia blu) per la loro particolarità di emettere luce blu nel buio della notte.
ISOPODI (sette paia di zampe uguali tra loro)
Introduzione
Gli isopodi sono uno degli ordini più ampio
dei crostacei. La maggior parte della 4.000
specie descritte sono marine, ma ne esistono
anche di acqua dolce o terrestri.
Descrizione del corpo
Il colore è pallido e sono comuni varie tonalità
di grigio. Alcune specie sono in grado di
adattare il proprio colore a quello del
substrato.
Il corpo è appiattito dorso-ventralmente ed è suddiviso in segmenti.
Il capo è a forma di scudo, l’addome è di solito
A. Asellus, visto dal dorso
largo come il torace e visto dal dorso è
distinguibile da esso.
Le prime antenne sono brevi, mentre le seconde
sono ben sviluppate. Ai lati del capo sono presenti
due occhi composti che nell’asello presentano
pochi ommatidi (unità).
Sono presenti sette paia di appendici toraciche e il
primo paio è modificato per triturare o trattenere il
cibo, mentre le altre servono per camminare.
La lunghezza media di questo gruppo di animali
va da 5 a 15 mm.
B. Asellus femmina vista dal ventre
Movimento
Gli isopodi sono animali bentonici (vivono sul
fondo) e la maggior parte di essi cammina, ma è in
grado anche di nuotare. Molti sono scavatori e sono in grado di
costruire gallerie. Gli isopodi terrestri hanno evoluto la capacità di
arrotolarsi a palla per proteggersi da eventuali pericoli o dalla
disidratazione.
Alimentazione
Gli isopodi sono spazzini (mangiano resti di organismi morti) e
onnivori, benché alcuni tendano ad avere una dieta erbivora; qualche
isopode terrestre è carnivoro.
Le parti boccali sono robuste e formano una sporgenza protetta in tutti i lati. Il cibo di solito è
trattenuto dagli arti anteriori, che possono presentare anche delle chele, e masticato dalle parti
boccali.
Gli isopodi terrestri che svolgono un ruolo importante nella decomposizione dei detriti hanno uno
stomaco trituratore ben sviluppato.
Riproduzione
Ci sono i maschi e le femmine. I maschi riconoscono le femmine attraverso le antenne
probabilmente in base a feromoni rilasciati dalla femmina. Durante l’accoppiamento il maschio
preme il proprio ventre contro un fianco della femmina e inocula lo sperma nel ricettacolo
femminile facendo vibrare un appendice dell’addome; poi si sposta sull’altro fianco dove ripete il
processo.
Le uova sono fecondate negli ovidotti.
L’accoppiamento avviene durante o dopo che la femmina ha effettuato la muta e negli aselli
avviene in un breve periodo compreso tra la muta della metà posteriore e della metà anteriore del
corpo della femmina.
Le uova sono incubate in un marsupio sotto il torace che in genere ne contiene da trenta a
cinquanta. Gli aselli sono in grado di creare una corrente d’acqua nel marsupio per ossigenare
l’embrione. Il giovane di solito non rimane con la femmina dopo avere lasciato l’embrione.
Nelle regioni temperate gli isopodi producono una o due covate ogni stagione estiva e vivono per
due o tre anni.
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