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commercializzazione olio di oliva in svezia
Istituto nazionale per il Commercio Estero SVEZIA Il mercato dell’olio d’oliva L’Istituto nazionale per il Commercio Estero, con la propria rete di Uffici nel mondo e con le attività di promozione e di assistenza, costituisce un osservatorio sui mercati internazionali al servizio delle imprese italiane. La presente pubblicazione rientra nel programma editoriale dell’Istituto - collana “INDAGINI PRODOTTO/MERCATO” - ed è stata realizzata dall’Ufficio ICE di Stoccolma. Il programma editoriale è curato dall’Area Prodotti Informativi Editoria Elettronica. ã Copyrig ht Istituto nazionale pe r ilCom m e rcio Este ro APRILE 2004 Istituto nazionale per il Commercio Estero QUADRO MACROECONOMICO E CONGIUNTURALE DELLA SVEZIA L’economia svedese è la più importante tra quelle dei paesi nordici e da decenni occupa una nicchia significativa nel sistema produttivo mondiale, al quale è connessa da un intenso flusso di scambi. La sua forza consiste nell’avanzamento tecnologico di settori come la metallurgia pesante, la meccanica e la chimica, tutti caratterizzati da un alto grado di integrazione multinazionale e l’innovazione scientifica ne è il propulsore tradizionale. Quasi il 40% della produzione svedese viene esportata e il 71,5% delle esportazioni è destinato a paesi dell’Europa. La Svezia sembra risentire positivamente dei timidi segnali di ripresa dell’economia internazionale. In effetti, il PIL, attestatosi all’1,2% nel 2003 - UE 0,6% -, è previsto aumentare al 2,3% nel 2004 - UE 2% e a 2,4 nel 2005 – UE 2,7%. Tuttavia, secondo i dati del Ministero delle Finanze, la congiuntura resta bassa, come testimoniano, da una parte, il costante calo dell’inflazione - dal 2,4% nel 2002 al 2,0% nel 2003 e prevista all’1,3 nel 2004 e, dall’altra, l’ascesa della disoccupazione, balzata dal 4% nel 2002 al 4,7% nel 2003 e prevista sempre al 4,7% nel 2004. Tale situazione ha spinto la Banca Centrale a ridurre nel corso dell’anno il tasso di sconto, portandolo dal 2,75 al 2,50%, livello che non si toccava dal 1945. Malgrado la forte riduzione dell’attivo di bilancio - passato dal 1,1% del PIL nel 2002 all’0,4% nel 2003, ma stimato in ripresa all’1,0% per il 2004 -, lo stato delle finanze pubbliche risulta ancora buono e l’obiettivo fissato dal Governo conseguimento di un avanzo medio pari al 2 % del PIL nel corso del medesimo ciclo economico - continua a essere rispettato. Tuttavia, il Fondo Monetario Internazionale - FMI ritiene necessario che nel medio termine vengano adottate misure addizionali di contenimento della spesa, soprattutto in relazione al congedo per malattia, esploso negli ultimi anni a causa dell’invecchiamento della popolazione e vero tallone d’Achille di questa economia. SVEZIA – Il mercato dell’olio d’oliva Istituto nazionale per il Commercio Estero Sempre secondo l’FMI, è necessario che il Governo operi delle riforme strutturali volte a incrementare la competitività, ancora ostacolata dalla permanenza di numerose barriere, come testimonia la media dei prezzi, superiore a quella UE. A seguito dell’esito negativo del referendum del 14 settembre 2003 sull’euro (la Svezia non aderisce ancora all’Euro), la Finanziaria 2004, recentemente approvata dal Parlamento, prevede forti misure a sostegno della crescita attraverso la riduzione della tassazione sulle società, a sua volta compensata da un forte aumento della cosiddetta tassa “verde” sull’energia. GRADO DI APERTURA DEL PAESE AL COMMERCIO INTERNAZIONALE La Svezia é da sempre un Paese molto aperto al commercio internazionale, dal quale risulta fortemente dipendente a causa delle limitate dimensioni della propria economia. Esso rappresenta infatti una componente fondamentale del PIL, come dimostrano i dati per il 2003, che hanno visto le esportazioni e le importazioni incidere rispettivamente per il 43,8 e il 37,3%. I primi 10 Paesi di destinazione dell’export svedese nel 2003 - pari al 68% del totale - sono in ordine decrescente (in parentesi la quota sull’export totale): q q q q q q q q q q USA (11,5%) Germania (10,1%) Norvegia (8,4%) Regno Unito (7,8%) Danimarca (6,4%) Finlandia (5,8%) Paesi Bassi (5%) Francia (4,9%) Belgio (4,5%) Italia (3,6%) In termini di aree di destinazione, il 71,4% stato é indirizzato verso l’Europa (UE 54,2%), il 12,8 verso il Nord America e il 10,9 verso l’Asia. Il 2003, rispetto al 2002, ha segnato un aumento delle esportazioni del 2% dopo le diminuzioni registrate del 0,2% nel 2002 e del 1,4% nel 2001. SVEZIA – Il mercato dell’olio d’oliva 3 Istituto nazionale per il Commercio Estero I 10 principali mercati di approvvigionamento nel 2003 - pari al 73.2% - sono stati, sempre in ordine decrescente (in parentesi la quota sull’import totale): q q q q q q q q q q Germania (18,7%) Danimarca (9%) Regno Unito (8%) Norvegia (7,9%) Paesi Bassi (6,8%) Finlandia (5,6%) Francia (5,5%) Belgio (4,2%) USA (3,9%) Italia (3,5%) L’84,6% delle importazioni è provenuto dall’Europa (UE 66,9%), il 9,4 dall’Asia e il 4,3 dal Nord America. Il 2003 si è chiuso con un aumento dell’import del 3%, per la prima volta negli ultimi anni superiore alla crescita dell’export, e dopo le diminuzioni registrate del 1,7% nel 2002 e del 2,8% nel 2001. Il saldo della bilancia commerciale nel 2003 ha segnato un attivo di 147 miliardi di SEK (circa 16,2 miliardi di euro) in leggero aumento del 2,1% dell’attivo registratosi nel 2002 pari a 144 miliardi di SEK (circa 15,8 miliardi di euro). ANDAMENTO DELL’INTERSCAMBIO CON L’ITALIA L’Italia da vari anni si colloca al decimo posto sia per le esportazioni - circa 3,191 miliardi di euro nel 2003 - che per le importazioni - circa 2,382 miliardi di euro nel 2003 anche se le esportazioni segnano il passo con il –1,2% e le importazioni aumentano del 1,1% rispetto all’anno precedente. Nel 2002 infatti le esportazioni ammontavano a 3,229 miliardi di euro e le importazioni a 2,354 miliardi di euro. Il saldo commerciale rimane, purtuttavia, tradizionalmente favorevole alla Svezia anche se in costante diminuzione: 810 milioni di euro nel 2003, 875 milioni di euro nel 2002. I principali prodotti esportati in Italia nel 2003 (l’85%) sono stati, in ordine decrescente: SVEZIA – Il mercato dell’olio d’oliva 4 Istituto nazionale per il Commercio Estero q q q q q q q q q q q q carta e cartoni (13,9% sul totale e -1,1% rispetto al 2002) manufatti in ferro e acciaio (12,5% e +14,2%) apparecchi per telecomunicazioni (10,6% e -20,3%) autoveicoli (8,1% e +18,7%) medicinali e prodotti farmaceutici (7,6% e -5,5%) pasta per carta (4,8% e +8,6%) elettrodomestici (3,5% e -6,9%) pesce (2,6% e -4,5%) legname (1,9% e +2,4%) attrezzature per la movimentazione (1,8% e +6,6%) materie plastiche (1,4% e +3,8%) macchine industria alimentare (1,1% e -26,1%). Principali prodotti importati dall’Italia nel 2003 (85%), in ordine decrescente: q agroalimentare e vino pari al 11,4% sul totale e +4,9% rispetto al 2002, di cui 4,2% ortofrutta (+11,5%), 3,9% alimentari (+7,8%) e 3,3% vini (-3,4%), q subfornitura meccanica industriale (9,3% e -6,3%) q elettrodomestici (8,9% e +11,8%) q abbigliamento e accessori (5,0% e –0,9%) q autoveicoli (4,9% e –7,6%) q manufatti in ferro e acciaio (4,0% e +12,6%) q manufatti in metallo (3,5% e +2,6%) q parti ed accessori per veicoli a motore (3,1% e +15,0%) q mobili (3,1% e +0,5%) q calzature (2,7% e –1,8%) q tessuti e filati (2,5% e +9,1%) q imbarcazioni (2,4% e +0,9%) q sistemi di riscaldamento e raffreddamento (2,4% e +3,7%) q medicinali e prodotti farmaceutici (2,3% e –18,8%) q macchine per la lavorazione dei metalli (1,9% e +4,3%) q macchinari per generatori di energia (1,8% e +20,7%) q attrezzature per la movimentazione industriale (1,5% e +21,5%) q fogli, film, ecc. di plastica (1,5% e –18,7%) q argilla e materiale refrattario (1,4% e +6,5%) q macchine agricole e trattori (1,4% e –2,0%) q apparecchiature per le telecomunicazioni (1,4% e –28,3%) q apparecchi fotografici, ottici e orologi (1,1% e +3,8%) q materiali in gomma (1,1% e +24,8%) q vetri (1,0% e +73,7%) q gioielleria (0,9% e –11,7%) q materie plastiche (0,9% e +4,7%) q oli essenziali e profumi (0,9% e +5,6%). Gli anni 2003 e 2002 confermano una diminuzione delle esportazioni svedesi in Italia (-1,2% e +0,1%) a fronte di una crescita continua se pure contenuta delle importazioni dall’Italia (+1,1% e +2,1%) . SVEZIA – Il mercato dell’olio d’oliva 5 Istituto nazionale per il Commercio Estero ANDAMENTO DELLE IMPORTAZIONI OLIO DI OLIVA in SVEZIA Il mercato dell´olio d’oliva in Svezia pur dipendendo esclusivamente dalle produzioni estere é tuttavia di dimensioni ridotte se confrontato con quello dei principali mercati europei. Le importazioni complessive di olio di oliva tra il 1992 ed il 1996 non hanno superato il livello di 1.348 tonnellate per un valore massimo di 34 milioni di SEK (3,5 milioni di euro ca.). Anche l´andamento dei consumi fino al 1996 non mostrava variazioni significative, presentando un tasso di crescita pari all´1%. A partire dal 1997 si é registrato invece un incremento rilevante nelle importazioni svedesi di olio di oliva che sono piú che raddoppiate passando da 1.311 tonnellate del 1996, alle 2.281 tonnellate del 1997, con un incremento sostenuto del 73,9%. Tale trend positivo é proseguito negli anni successivi sino al 2001 e si é stabilizzato invece negli ultimi due anni, appena trascorsi. Nel 2003 infatti le importazioni totali di olio d´oliva in Svezia hanno raggiunto una cifra record di 5.689 tonnellate, per un valore di 164,2 milioni di SEK (circa 18 milioni di euro) ma gli aumenti percentuali rispetto al 2002 sono risultati contenuti al 3,6% in valore e al 0,3% quantità. Nel 2002 rispetto al 2001, i dati confermano un aumento del 1,2% in valore e del 8,4% quantità. Importazioni di olio d´oliva (totale) in Svezia 1997-2003 Anno Tonnellate 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2.281 2.901 3.238 3.713 5.228 5.671 5.689 Valore SEK in ‘000 76.510 95.433 112.035 114.359 156.647 158.487 164.179 Fonte : Elaborazione ICE su dati Statistika Centralbyrån SVEZIA – Il mercato dell’olio d’oliva 6 Istituto nazionale per il Commercio Estero Importazioni di olio d'oliva (totale) in Svezia 1997-2003 in valore Anno 2003 2002 2001 2000 2003 2002 2001 2000 1999 1998 0 1999 2000 200000 150000 100000 50000 0 1998 4000 1997 Valore 6000 1997 Tonnellate Importazioni di olio d'oliva (totale) in Svezia 1997-2003 in tonnellate Anno I valori in ‘000 di Corone svedesi - SEK Fonte: Elaborazione ICE su dati Statistika Centralbyrån. Da rilevare che l´olio di oliva presente sul mercato svedese e´ soprattutto olio extra-vergine di oliva (84%), con tasso di acidità, espresso in acido oleico, inferiore all´1%. L´Italia é da sempre il primo paese fornitore di olio d´oliva in Svezia, occupando nel 2003, una quota di mercato del 64,5% in quantità e del 68,6% in valore. Tale supremazia più marcata negli anni precedenti mostrava quote di mercato in valore del 73,5% nel 2002 e del 77,7% nel 2001 e quote in quantità del 71,6% nel 2002 e del 71,8% nel 2001. Distanziati sono sempre rimasti gli altri tre principali fornitori di olio d’oliva la Grecia, la Spagna ed il Regno Unito anche se con andamenti diversificati: calante la Grecia come l’Italia ed in crescita invece il Regno Unito e la Spagna. Dal 2003 infatti il Regno Unito (sino al 2002 terzo fornitore dopo l’Italia e la Grecia, con la Spagna in quarta posizione) ha superato la Grecia ed ha raggiunto la seconda posizione, registrando una quota in valore del 9,8% ed in quantità del 11,9%. Pari al 6,2% in valore e al 7,4% in quantità nel 2002, tali quote erano ancora inferiori nel 2001: 3,8% in valore e 5,5% in quantità. Preferiamo tuttavia tralasciare l’approfondimento sul Regno Unito perché non produttore di olio d’oliva. Considerando gli altri due importanti concorrenti dell’Italia, produttori mediterranei di olio d’oliva, la Grecia terza nel 2003 é sempre stata in seconda posizione sino al 2002. In particolare l’andamento delle quote - in diminuzione sono state in valore l’8,7% nel 2003, il 10,5% nel 2002 e l’11,5% nel 2001 ed in quantità il 9,9% nel 2003, il 10,4% nel 2002 ed il 14,3% nel 2001. In rialzo dal 2002 l’andamento delle quote della Spagna, sino al 2001 quarto Paese fornitore della Svezia e balzato in terza posizione nel 2002 e 2003: in valore il 9,0% nel 2003, il 6,6% nel 2002 ed il 3,1% nel 2001 ed in quantità il l’8,9% nel 2003, il 6,9% nel 2002 ed il 3,4% nel 2001. SVEZIA – Il mercato dell’olio d’oliva 7 Istituto nazionale per il Commercio Estero Tutti e quattro i primi 4 Paesi indicati hanno rappresentato quote in valore del 96% nel 2003, del 96,8% nel 2002 e del 96,1% nel 2001 ed in quantità del 95,2% nel 2003, del 96,3% nel 2002 e del 95,4% nel 2001. Molto limitata nel mercato la presenza di produzioni di altri Paesi come il Belgio, la Danimarca, la Germania, l’Olanda e la Francia. Altre piccolissime quantità di prodotto provenivamo sino al 2002 dalla Turchia, non presente nelle statistiche 2003. Certamente il 2001 é stato l’anno boom dell´export italiano di olio di oliva in Svezia. Il 2003 ha infatti confermato un calo del 3,3% in valore e del 9,6% in quantità, nonostante l’anno prima si era registrato una diminuzione in valore del 4,3% ed un aumento in quantità del 8,2%. L’aumento delle quantità del 2002 é certamente da attribuire a forniture di olio d’oliva a più basso prezzo rispetto a quelle del 2001. In termini di valore il nostro export nel 2003 valeva 12,4 milioni di euro e 12,8 milioni di euro nel 2002. Importazioni di olio d´oliva in Svezia per singolo paese 1997-2003 Italia Anno 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 Spagna Ton. Valore 1.367 49.226 2.084 74.189 2.404 84.432 2.723 87.376 3.755 121.772 4.064 116.452 3.672 112.572 Ton. 298 295 258 253 201 390 511 Grecia Valore 8.262 6.913 12.025 5.665 4.941 10.431 14.695 Ton. 533 348 456 606 749 589 563 Altri Valore 16.362 8.837 13.533 17.192 18.107 16.601 14.269 Ton. 83 174 120 131 523 628 943 Valore 2.660 5.494 3.045 4.126 11.827 15.003 22.643 Fonte : Elaborazione ICE su dati Statistika Centralbyrån Importazioni di olio d'oliva in Svezia per singolo paese 1997-2003 in tonnellate Tonnellate 5000 4000 Italia 3000 Spagna 2000 Grecia 1000 Altri 0 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 Anno Fonte : Elaborazione ICE su dati Statistika Centralbyrån SVEZIA – Il mercato dell’olio d’oliva 8 Istituto nazionale per il Commercio Estero Valore Importazioni di olio d'oliva in Svezia per singolo paese 1997-2003 in valore 140000 120000 100000 80000 60000 40000 20000 0 Italia Spagna Grecia Altri 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 Anno Il valore é espresso ‘000 di Corone svedesi - SEK Fonte : Elaborazione ICE su dati Statistika Centralbyrån Come si può´osservare le esportazioni italiane di olio di oliva hanno goduto di un andamento molto positivo e di costante ascesa sino al 2001, mostrando segni di stanchezza negli ultimi due anni. Molto é stato fatto ma certamente appare non essere tanto più apprezzata la qualità dei nostri olii d’oliva, in prevalenza extravergini. Assume altresì un maggior significato il ruolo del Regno Unito, adesso diventato il secondo partner della Svezia che ha persino raggiunto una quota di mercato del 10%, quota detenuta da un produttore nostro concorrente come la Grecia nel 2002 che nel 2003 é scesa al 8,7%. Infine da evidenziare la Spagna che negli ultimi 3 anni ha triplicato le proprie forniture dal 3,1%, la quota nel 2001 al 9% la quota nel 2003. Facendo riferimento ai dati riportati nelle tabelle precedenti si deduce che se il mercato svedese dell´olio d´oliva prosegue nel suo positivo trend pur a piccoli passi q q aumenti in valore del 3,6% nel 2003 e del 1,2% nel 2002 aumenti in quantità del 0,3% nel 2003 e del 8,7% nel 2002 e se i consumatori si stanno orientando verso un sempre maggior utilizzo dell’olio d’oliva, molta promotion italiana anche di tipo “educational” verso i consumatori andrà intensificata, per sensibilizzare la domanda verso più gli olii d’oliva extravergini a maggiore qualità, in modo da limitare al massimo l´utilizzo dell´olio di sansa ed in parte anche dell´olio di oliva rettificato. SVEZIA – Il mercato dell’olio d’oliva 9 Istituto nazionale per il Commercio Estero SEGMENTAZIONE DEL MERCATO DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA E RELATIVO PESO DELLA Attualmente si può ritenere che la struttura distributiva abbia raggiunto un grado notevole di efficienza e di funzionalità. Quasi il 75% delle vendite di beni di consumo è infatti controllata da tre grandi gruppi commerciali: ICA É il maggiore dettagliante e grossista presente nel settore dell'alimentare, con una quota di mercato del 35,8%. Si tratta di un'organizzazione di proprietà di circa 2.029 dettaglianti indipendenti, membri dell'associazione ICA Handlarna con un volume di vendite complessivo di oltre 65 miliardi di SEK (7,4 miliardi di euro). Le attività di acquisto, marketing, logistica, distribuzione, amministrazione e finanza sono gestite dalla ICA Handlarnas AB con sede a Stoccolma, mentre le operazioni quotidiane vengono gestite da sei filiali regionali. La Sede centrale coordina le attività ed e' responsabile per l'importazione della maggior parte dei prodotti. Il gruppo collabora con Kesko, il maggiore grossista e dettagliante alimentare finlandese, con il gruppo norvegese Hakon e l’olandese Royal Ahold che ne è il principale azionista. Kooperativa Förbundet (KF) COOP Il gruppo KF é costituito dall'Unione Svedese delle Cooperative e da 73 società cooperative regionali di dettaglianti, per un totale di circa 2,6 milioni di associati, 951 negozi di generi alimentari (Konsum), 58 ipermercati (Obs!, B&W, Robin Hood), 33 negozi a prezzi ridotti (Prix) e numerose catene specializzate in abbigliamento (KappAhl), prodotti di cosmetica (Kick's), mobili (Obs! Interiör), elettronica, libri (Akademi Bokhandeln) e giocattoli (Stor & Liten). La Kooperativa Forbundet rappresenta il 18,2 % del mercato al dettaglio, con vendite di oltre 30 miliardi di SEK (3,7 miliardi di euro). Le attività all'ingrosso ed al dettaglio delle varie cooperative regionali sono gestite quasi interamente da una Purchasing Coordination UNIT, responsabile degli acquisti per conto delle diverse catene di vendita del gruppo. Axfood AB SVEZIA – Il mercato dell’olio d’oliva 10 Istituto nazionale per il Commercio Estero La Axfood AB e' una società di commercio, marketing e distribuzione orientata prevalentemente verso le attività all'ingrosso ed al dettaglio. E’ nata dalla fusione di D-gruppen e Dagab AB e con l´entrata in borsa dei titoli azionari della catena di negozi Hemköp. Il principale proprietario è la Axel Johnson AB. Le operazioni del gruppo svedese sono divise in business areas: alimentare, grandi magazzini, international trading con un totale di 923 punti vendita ed una quota di mercato del 18,8%. Le attività nei vari settori sono organizzate attraverso delle unita´ specializzate. Nell'ambito delle attività all'ingrosso le principali sono la Dagab AB (importazione e commercio all'ingrosso nel settore alimentare), Saba Trading Group (leader in Scandinavia nell'importazione e nella distribuzione di frutta e verdura). Nell'ambito delle vendite al dettaglio, fanno parte del Gruppo Axel Johnson le catene di supermercati Hemköp, prima catena alimentare completamente integrata, Vivo/Spar e Tempo/Matnära, la catena di grandi magazzini Åhléns, i negozi a prezzi economici Willys, Rätt Pris e Exet/Matex e le tre catene di convenience stores Red&blue, Jourlivs e Handlar'n. Il volume di vendite complessivo del gruppo si aggira sui 35 miliardi di SEK (4 miliardi di euro). Bergendahlsgruppen Ai tre grandi gruppi appena citati, occorre aggiungere un quarto distributore, che opera sia come grossista che come dettagliante, Bergendahlsgruppen, e che svolge la propria attività prevalentemente nella regione meridionale della Svezia. Dispone di 86 punti vendita con un fatturato di oltre 3 miliardi di SEK (400 milioni di euro), con una quota di mercato dell´1,8%. IL CATERING SVEZIA – Il mercato dell’olio d’oliva 11 Istituto nazionale per il Commercio Estero Il catering è un settore relativamente importante all’interno della distribuzione alimentare svedese se si pensa che rappresenta una quota pari al 20% del mercato complessivo dei prodotti alimentari. In Svezia sono presenti, infatti, circa 12.000 ristoranti, coffee shops, fast-food, e 1.500 hotels in aggiunta a circa 25.000 mense scolastiche, militari, medicoospedaliere, case di cura per anziani. Un settore così importante dell’alimentazione viene rifornito da pochi grossisti specializzati. Il più importante è Servera che appartiene ad Axel Johnson; gli altri grossisti sono ICA Meny, Service Grossisterna, Arvid Nordquist HAB e Martin Olsson che complessivamente rappresentano una quota di mercato pari al 90% . ANALISI E TENDENZE DEL CONSUMO Come gia´accennato il consumo di olio di oliva sta entrando soltanto in questi ultimi anni, nella cultura culinaria svedese ed il crescente trend di crescita, pur se rallentato negli ultimi due anni, testimonia l´apprezzamento da parte dei consumatori di una cucina dai tipici connotati mediterranei. I prodotti italiani vengono considerati beni di alta qualità, adatti cioè, ad occasioni speciali. E´significativo ricordare che la maggior parte dell´olio d´oliva presente sul mercato é di tipo extravergine e che il tipo di confezione piu´ venduto é quello da mezzo litro. I prezzi infatti possono raggiungere per prodotti di alta qualità anche SEK 200 250 per 0,5 lt. (22-27 euro), in funzione dei consistenti ricarichi applicati dai vari anelli della catena distributiva. L´olio di oliva extravergine é di conseguenza considerato un prodotto alimentare molto costoso da utilizzare con particolari piatti. STRUTTURA DISTRIBUTIVA DELL´OLIO ITALIANO SVEZIA – Il mercato dell’olio d’oliva 12 Istituto nazionale per il Commercio Estero La maggior parte dell´olio d´oliva arriva sul mercato svedese tramite importatori specializzati che distribuiscono poi il prodotto molto spesso con un marchio commerciale proprio. La quota più ampia di mercato di olio d´oliva italiano é detenuta dal marchio ZETA che, con il 55% ricopre il ruolo di leader. Seguono BERIO e FONTANA, con quote intorno al 5-10%. ZETA e BERIO sono sigle commerciali relative ad oli italiani mentre FONTANA é olio greco. Accanto all´olio venduto da questi grandi importatori, si posiziona una nicchia di mercato attualmente in espansione comprendente olii extra-vergine di elevato contenuto qualitativo. Questi vengono collocati sia in negozi specializzati, quali “delicatessen” o gastronomie, e sia nei reparti alimentari dei grandi magazzini. Spesso sono anche forniti direttamente a ristoranti di livello superiore sia italiani che stranieri. SVEZIA – Il mercato dell’olio d’oliva 13 Istituto nazionale per il Commercio Estero CONCLUSIONI Il mercato svedese dell´olio pur se di dimensioni non elevate (9 milioni di abitanti), rappresenta tuttavia un punto privilegiato per una politica di penetrazione nell´intera area Scandinava, che comprende circa 26 milioni di abitanti e Paesi come la Finlandia, Norvegia, Danimarca e Islanda che possono essere considerati come un´unica entita´ economica in virtu´ degli omogenei livelli raggiunti di sviluppo industriale, culturale e con quasi identiche modalita´ nei consumi. Inoltre la Svezia, in quanto membro dell´Unione Europea dal 1 gennaio 1995, ha adottato la normativa comunitaria relativa alle importazioni dei prodotti alimentari per i quali, non sono richieste specifiche licenze, mentre l´aliquota dell´imposta sul valore aggiunto ( MOMS) per l´olio di oliva é attualmente pari al 12%. SVEZIA – Il mercato dell’olio d’oliva 14