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Logica hegeliana

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Logica hegeliana
LA LOGICA
L’Enciclopedia
delle scienze filosofiche
di Hegel
a cura del Prof. Gianpiero Cecconi
L’oggetto della logica
In quanto “scienza dell’idea pura, cioè dell’idea
nell’elemento astratto del pensiero”, prende in
considerazione la struttura programmatica o
l’impalcatura originaria del mondo.
Tale impalcatura si specifica in un organismo
dinamico di “concetti” o di “categorie”.
I concetti di cui tratta la Logica non sono pensieri
soggettivi , ai quali la realtà rimane esterna e
contrapposta, ma pensieri oggettivi che
esprimono la realtà stessa nella sua essenza
Differenza tra le categorie kantiane e quelle hegeliane
La dottrina delle categorie hegeliane risulta profondamente diversa da quelle kantiane.
• Per Kant le categorie sono funzioni pure a priori dell’intelletto (Funzioni mentali) che valgono solo in riferimento al fenomeno;
• Per Hegel sono al tempo stesso, determinazioni del pensiero e della realtà in sé.
Le varie posizioni del pensiero rispetto all’oggettività
Per meglio evidenziare il suo modo di intendere il rapporto pensiero – essere, concetto ‐ realtà
Hegel nell’Enciclopedia fa una rassegna delle principali posizioni del pensiero logico rispetto all’oggettività:
1. Procedere ingenuo;
2. Empirismo;
3. Filosofia della fede.
1 ‐ Procedere ingenuo
La prima posizione quella del procedere ingenuo si ha quando si crede che da una parte vi sia il pensiero e dall’altra le cose e che il pensiero, mediante la riflessione possa conoscere “ciò che gli oggetti veramente sono”.
Questa è la posizione della “vecchia metafisica dogmatica”, la quale considerava le “determinazioni del pensiero come le determinazioni fondamentali delle cose”
2 ‐ Empirismo
L’empirismo elevando il contenuto della
percezione a rappresentazione, fa di
quest’ultima la norma e la misura
dell’oggettività riducendo tutta la realtà vera
delle cose a una X impenetrabile dal pensiero,
che cade nello scetticismo. Questo passaggio, è ha
detta di Hegel, documentato dal kantismo (che costituisce lo
svolgimento più profondo dell’empirismo) il quale dopo aver
fatto l’Io penso il legislatore della natura, lascia sussistere
sullo sfondo, il mistero della cosa in sé.
3 ‐ Filosofia della fede
La Filosofia della fede, a cui Hegel attribuisce il merito di porre l’esigenza di saltare (contro ogni scetticismo) dal pensiero all’essere, ma il demerito di ritenere che ciò sia possibile solo con il sentimento o la fede.
In alternativa Hegel fa valere l’esigenza di un pensiero che non sia astrattamente separato dalle cose, ma si identifichi con l’essenza stesse del reale e sia oggetto di un sapere razionale e speculativo.
Identità tra logica e metafisica
Giunti fin qui è evidente che la logica (lo studio del pensiero) e la metafisica (lo studio dell’essere) per Hegel sono la stessa cosa. Infatti nella Logica confluiscono non solo gran parte della tradizione logica greca e moderna, ma anche la tradizione metafisico ‐ teologica dell’Occidente.
L’hegelismo diventa quindi un antikantismo in quanto: “ un popolo senza metafisica è come un tempio senza altare”.
La logica hegeliana si dividerà allora in:
• Logica dell’essere (Tesi)
• Logica dell’essenza (Antitesi)
• Logica del concetto (Sintesi).
Essa procederà mostrando come dai concetti più
poveri ed astratti [essere (T) – nulla(A) – divenire(S)],
si giunga, sotto l’assillo di una ragione dialettica
ai concetti più ricchi e concreti[qualità – quantità ‐
fino a quel concetto di tutti i
concetti o categoria di tutte le categorie
che è l’idea
misura]
La logica dell’Essere
(Tesi triade generale)
Essere
ESSERE
Nulla
Divenire
Qualità
ESSERE
(Il pensiero nella sua immediatezza)
ESSERE DETERMINATO
Quantità
ESSERE PER SE’ Misura
Essere Nulla Divenire (Tesi)
Il punto di partenza della logica è il concetto più vuoto ed astratto, quello dell’essere, dell’essere assolutamente indeterminato, privo di ogni possibile contenuto.
In questa astrazione l’essere è identico al nulla; il concetto di questa identità è il divenire, che gli antichi già definivano come passaggio dal nulla all’essere. L’essere e il nulla sono l’opposto dell’essere determinato. (Antitesi)
Essere determinato (Antitesi)
Qualità (T) – Quantità (A) – Misura (S)
L’essere determinato viene richiamato e posto in luce dall’opposizione essere – nulla – divenire .
L’essere determinato è tale in virtù della qualità
(T) che lo specifica e lo rende finito, della quantità (A) e in fine della misura (S), la quale determina la quantità della qualità. Tutte queste categorie considerano l’essere nel suo isolamento, cioè fuori da ogni relazione.
La logica dell’essenza
(Antitesi triade generale)
Essenza come ragione dell’esistenza
ESSENZA
(Il pensiero nella sua Fenomeno
mediazione)
Realtà in atto
L’essenza e le sue categorie
(Antitesi triade generale)
Dall’essere si passa all’essenza quando l’essere, riflettendo su se stesso, scorge le proprie relazioni; si riconosce cioè identico e diverso e scopre la propria ragion sufficiente.
Le categorie fondamentali dell’essenza sono:
1.
2.
3.
L’essenza come ragione dell’esistenza (T);
Il fenomeno (A);
La realtà in atto (S).
Essenza come ragione dell’esistenza
(Tesi)
Riconoscendosi identica a se stessa e diversa dalle altre essenze, l’essenza scopre la propria ragion d’essere; in virtù di questa ragion d’essere diventa esistenza.
Il Fenomeno
(Antitesi)
L’apparizione della sua esistenza è il fenomeno, che è, secondo Hegel, non la mera parvenza, ma la manifestazione piena ed adeguata dell’essenza di ciò che esiste. La realtà in atto
(Sintesi)
Ciò che esiste, la realtà in atto, è quindi l’unità
dell’ essenza e dell’ esistenza, cioè dell’interno e dell’esterno.
Le tre relazioni che la caratterizzano sono: la sostanzialità, la causalità, l’azione reciproca (le categorie kantiane della relazione). La logica del concetto
(Sintesi triade generale)
Il concetto come tale
Il concetto soggettivo
Il giudizio
Il sillogismo
Meccanismo
CONCETTO
(il concetto torna a sé come totalità)
Il concetto oggettivo
Chimismo
Teleologia
La vita
L’idea
Il conoscere
L’idea assoluta
Universale
Particolare
individuale
La dottrina del concetto
Così determinato e arricchito dalla riflessione su sé, l’essere diventa concetto: che non è più il concetto dell’intelletto, diviso dalla realtà e opposto ad essa, ma il concetto della ragione, cioè “lo spirito vivente della realtà”.
Concetto soggettivo
(Tesi) Il concetto è in primo luogo concetto soggettivo
o puramente formale; esso si determina dapprima nei suoi tre a spetti di universalità, particolarità e individualità ;
poi si articola nel giudizio;
e infine si organizza nel sillogismo il quale esprime, da un punto di vista formale, la razionalità del tutto. Ogni cosa è sillogismo perché ogni cosa è razionale, ma di questa razionalità il sillogismo rappresenta l’aspetto formale soggettivo, che si concretizza ed attualizza nel concetto oggettivo.
Concetto oggettivo
(Antitesi)
Il concetto come oggettività costituisce le categorie fondamentali della natura:
• Meccanicismo;
• Chimismo;
• Teleologia (finalismo) la quale è la categoria fondamentale della natura organica.
L’idea
(Sintesi)
L’ultima categoria della logica è l’idea.
“L’idea può essere concepita come ragione(questo è il proprio significato filosofico di ragione); inoltre come il soggetto ‐ oggetto, come l’unità dell’ideale e del reale, del finito e dell’infinito, dell’anima e del corpo.”(Panlogismo) Enciclopedia par. 214
L’idea è la totalità della realtà in tutta la ricchezza delle sue determinazioni e relazioni interiori.
Vita(T) Conoscere (A) Idea assoluta(S)
• Nella sua forma immediata l’idea è la vita, cioè un’anima realizzata in un corpo;
• Nella sua forma mediata è il conoscere nel quale il soggetto e l’oggetto appaiono distinti (perché il conoscere si riferisce sempre a questa realtà diversa da sé) e tuttavia uniti(perché esso si riferisce sempre a questa realtà).
• Al di là della vita e del conoscere e come loro unità, c’è l’idea assoluta, cioè l’idea che si riconosce nel sistema totale della logicità.
L’idea assoluta
L’idea assoluta è l’identità dell’idea teoretica e dell’idea pratica ed è vita che ha superato ogni immediatezza e ogni finitudine.
“Tutto il resto è errore, torbidezza, opinione, sforzo, arbitrio e caducità.”
L’idea nella sua forma assoluta non è altro che la logica stessa, nella totalità e nell’unità di tutte le sue determinazioni.
Schema generale
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