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Paese che vai giochi che trovi

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Paese che vai giochi che trovi
Giovani e meno giovani alle prese con salti e capriole
Paese che va i gioch i che trovi di Marcello Capriccioli·
econdo la ieggenda, peraltro corroborata da illustri stu­
diosi , Omero, il sommo poeta greco , non avrebbe
conosciuto la scrittura. Sarebbe stato un esempio di araI
poetry che, divenuto cieco , avrebbe declamato solo oral­
mente i suoi canti e le sue poesie, poi tramandati attraver­
so i secoli da ascoltatori e ca ntori , sino a trovare una forma
scritta definitiva molto pi,ù tardi.
S
Dai tempi antichi , dunque , esiste ,la consuetudine di tra­
smettere di generazione in generazione usi e cos tu mi
delle proprie epoche. Ta luni resistono all'u sura del
tempo : basta pensare alle rievocazioni storiche, le quali
permettono di saldare il passato con il prese nte stabi­
lendo un ponte tra l'originaria generazione e quelle che
l'hanno segu ita e le altre che la segu iranno , un ponte
che ha un in iz io certo, ma un termine al momento inde­
finibile . Ta l altri sfioriscono progressivamente sino a
scomparire del tutto perché schiacciati da ll a modernità.
Scompaiono così le tradizioni strettamente collegate alla
cultura popolare e, con esse , la stori a del Paese , inteso
come Stato e non come piccolo centro abitato , perché la
storia é strettame nte collegata alla cu ltura popolare.
Tutto sembra sparito nel nulla finché un bel giorno un
Qualcuno pensa di far rivivere una tradizione sepolta nel
tempo. Non è cosa facile perché occorre riandare nei
luoghi ove quella trad izione nacque e per un certo
tempo rimase in auge, ricercarne le origini , le motivazio­
ni che ne furono alla base . i personaggi che più o meno
vi sono stati legati, le cause che ne determi narono la
scomparsa.
Questo Qualcuno è una panathleta del Club di Roma,
Dora Cirulli , ricercatrice all'Università di Tor Vergata. Con
l'Associazione Dilettantistica Torre Angela in Roma di cui è
Presidente , è da sempre impegnata nella ricerca e risco­
perta di Giochi Antichi di Strada , giochi che ormai sono
caduti completamente in disuso perché le strade, intasate
dal traffico , lìanno perso l'antico si.gn ificato di luoghi di
divertimenti per diventare occas ~ one costante di pericolo.
L'i mportanza dell'iniziativa è stata colta appieno dallo
22 PANATHlON INTERNAnONAl
IUSM (Istituto Universitario Scienze Motorie) che , dallo
scorso anno, ha istituito nel proprio corso di studi l'inse­
gnamento dei "Giochi di strada" affidandolo alla stessa
Cirulli . Sulla scia dello IUSM , nell'anno accademico in
corso, l'Università di Tor Vergata ha bandito un dottorato di
ricerca, di cui la Cirulli è risultata vincitrice . Gli studenti
vengono direttamente a contatto con la realtà dei gioch i,
attraverso eserci tazi oni pratiche e lezioni in au la
L'iniziativa , lodevole sotto il profilo cu ltura le , lo potrebbe
risultare anche sotto il profi lo pratico, soprattutto in un
momento difficile co me quello che si sta attraversando,
con evidente crisi occupazionale nel mondo del lavoro e
scontento crescente tra i giovani per il loro più che incerto
futuro.
Quali sono, dunque, questi "Giochi di strada" che si con­
trappongono ai nobili e seriosi giochi di salotto, le loro
maestà bridge e scacchi? Sono espressione del clima
gioioso che si accompagna alla festa , che esprimono un
forte senso di appartenenza e di identificazione con abitu­
dini, luoghi e picorrenze delle popolazioni. Sono giochi di
tradizione delle varie città e dei vari paesi" riferibili a parti­
colari eventi o feste locali, correlati alla tipicità del cibo ed
alle modalità di vita. Sono giochi dei tempi in cu i le cam­
pagne erano occasione di lavoro e di benessere . Nelle
città e nei paesi esistevano rapporti di buon vicinato.
Erano tempi scanditi dalla familiarità e non dalla globaliz­
zazione.
Tra i meno giovani chi non ricorda il battimuro (lancio di
monetine , figurine o tappi metallici di bottiglie contro un
muro, vince chi si accosta più vicino), la nizza (con un
bastone si colpisce un pezzo di legno cilindrico di pochi
centimetri affusolato alle estremità , vince ch i lo lancia più
lontano) , la marra cinese (carta-sasso-forb ice , la forbice
taglia la carta e vince, il sasso rompe la forbice e vince , la
carta nasconde il sasso il vince), lo schiaffo del soldato,
campana, corda , aquilone, biglie, nascondino (in quale
paese del mondo non si usa?) , guardie e ladri, mercato
delle bambole . fionda e chi più ne ha. più ne metta .
Erano giochi che tutti potevano svolgere , sempl icemente
ripetibili, ~ n gruppo o da soli , che aggregavano e divertiva­
no , giochi privi di trucchi. Ecco , la parola trucco evoca in
antinomia i principi del'la correttezza . Trucco è infatti l'arti­
ficio con cui si al,tera la realtà per simulare quanto di fatto
non esiste (il calciatore che si tuffa nell'area di rigore oppo­
sta dando ad intendere di essere caduto per colpa dell'av­
versario). È di fatto un simulatore, un ipocrita che padre
Dante mette nella sesta bolgia dell'Inferno, dove i condan­
nati camminano sotto pesanti cappe dorate all'esterno , ma
costituite di piombo , simbolo della doppiezza del loro
modo di comportarsi nella vi,ta.
~ poiché il Panathlon ha come fiore all'occhiello , quale
proprio segno distintivo , il Fair Play, il Club di Roma ha
sempre appoggiato le iniziative della propria soci a che da
qualche anno organizza una manifestazione lungo la Via
dei Fori Imperiali , dal Colosseo a Piazza Venezia , in una
Dora Cirul/i, ricercatrice all'Università di Tar Vergata
giornata di primavera incipiente , per far riemergere dal
dimenticatoio questi giochi, segno di sana rivalità in un
clima gioioso di festa paesana. Li si possono incontrare
intere famiglie con fig li desiderosi di sapere , certi che tutto
si svolgerà tranq uilla mente, senza quegli incidenti che,
purtroppo , rendono gli stadi sempre meno frequentati.
Sarebbe quindi augurabile che i "Giochi di strada" fossero
lanciati anche nelle scuole elementari, non tanto come
m ateria di insegnamento, quanto come attività Iudica ,
affinché sia data ai piccoli la possibilìtà di apprendere, gio­
cando, che .la correttezza rappresenta la base dell'essere
un buon cittadi,no.
Si invitano Sindaci, Assessori alla cultura e persone
anziane a segnalare all'ASD. "Giochi di strada"
(www.giochidistrada .it) i giochi che facevano da bam­
bini, tipici della loro regione, all'indirizzo
[email protected]
oppure
[email protected]
23 PANATHLON INTERNAnONAL
* Past President Panathlon Club Roma
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