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Recupero di Catalizzatori petrolchimici esausti
RECAT Recupero di Catalizzatori Recupero di Catalizzatori petrolchimici esausti : da rifiuto a petrolchimici esausti : da rifiuto a risorsa risorsa Paolo Plescia, Emanuela Tempesta, Francesca Trapasso – CNR IGAG NICO S.p.A. Agata Di Stefano – CISMA AMBIENTE SpA Andrea Poppite – NICO SpA Novembre 2014 ECOMONDO RIMINI Massimo Andaloro – ECONOVA Corp. SpA INTRODUZIONE La ‘Chimica Verde’ (Green Chemistry) rappresenta un nuovo modo di concepire la chimica e si prefigge la sintesi di sostanze chimiche mediante l’impiego di processi (su scala industriale o di laboratorio) che permettano di ridurre, o di eliminare l’uso e la formazione di sostanze pericolose e tossiche. Un nuovo modo di ‘pensare la chimica’, che, stravolgendone i canoni classici e partendo da nuovi concetti , contribuirà ad uno sviluppo economico efficace e ecosostenibile. NICO S.p.A. Novembre 2014 ECOMONDO RIMINI La Green Chemistry si prefigge quindi un concetto di sintesi chimica che non utilizza solventi e acidi pericolosi o comunque costosi in termini ambientali e che realizzi i prodotti mediante sostanze e processi chimici con un bilancio di emissioni più ridotto possibile.... INTRODUZIONE I materiali recuperabili dai catalizzatori esausti sono molti e alcuni estremamente pregiati, quali in particolare: 1.terre rare (Rare Earths) 2.metalli nobili (iridio, palladio, platino, renio, osmio) 3.“nano materiali” silicatici e carbonatici, materiali di tipo zeolitico, carbonati di calcio, ossidi binari e ternari di dimensione nanoscopica NICO S.p.A. Novembre 2014 ECOMONDO RIMINI Le aree petrolchimiche nazionali fanno largo uso di tali catalizzatori ed in particolare dei tipi FCC (Fluid Catalytic Cracking), i quali, quando esauriti, vengono smaltiti perchè rifiuti con caratteristiche pericolose. Per recuperare i materiali “strategici” contenuti in tali catalizzatori abbiamo organizzato un progetto di ricerca, finanziato dalla Regione Siciliana con fondi FESR 2007-2013 di nome RECAT (REcycling CATalyst) Il progetto RECAT deve dimostrare la sua resa in termini economici tenendo conto di tre fattori fondamentali: - il costo di trattamento, che deve essere pari o minore al costo di smaltimento attuale, + il guadagno in materie prime vendute - il risparmio in energia e in quantità di sostanze chimiche impiegate, che si dovrà calcolare in quantità di CO2 emessa e di petrolio risparmiato INTRODUZIONE Nel 1942, in piena Seconda Guerra Mondiale, fu commercializzato negli USA un nuovo processo di raffinazione del petrolio grezzo. Questo processo si chiamò fluid catalytic cracking (FCC) e permise agli Alleati di avere benzine avio a 100 ottani e gomma in quantità sintetica di elevata qualità, cosa che dette un formidabile impulso all’industria petrolchimica e un notevole risparmio nei capitali e nei costi operativi legati ai processi catalitici a letto fisso e a letto mobile che erano utilizzati fino ad allora. Si può affermare che il catalizzatore FCC fu un’arma formidabile per gli Alleati INTRODUZIONE La zeolite Il cracking NaY non catalitico è acida a eletto nonfluido è attiva o FCC per ilrealizzato cracking. nel Essa1942 deve essere ulteriormente impiegavamodificata come catalizzatore per essere attiva dell'allumina come catalizzatore e silice indipolvere, cracking. A valle dellamantenuta sintesi, la sospesa zeolite Yall'interno ha il 12 %deldiflusso Na2O:di l’acidità idrocarburi necessaria da trattare. viene conferita scambiando La principale il 90 innovazione % del sodioavvenuta con altronel catione. mondoIlFCC 75 è%stata del sodio realizzata è facilmente scambiabile, negli anni in ’60, quanto con sil’introduzione trova sulla superficie dei setacci deimolecolari pori, il resto o Zeoliti, è all’interno in della struttura particolare ed è meno con lascambiabile. zeolite Y (Faujasite), Lo scambiounavviene tectosilicato con undisale alluminio d’ammonio ad un pH concompreso rapportotrasilice/alluminio 4 e 7, trasformando =1.5. Tipicamente, la NaY in NH4Y. per sviluppare In contemporanea, insieme attività alla soluzione catalitica,di iammonio materialisi aggiunge allumo lantanio silicatici tricloruro. possono Quindi essere si calcina la NH4Y convertiti perdendo alla NH3 forma e siacida, formadove la HY. gli Inioni conseguenza idrogeno occupano si forma una siti zeolite Y dovecationici. i siti del sodio più scambiabili sono sostituiti con ioni idrogeno e i siti meno scambiabili con lantanio. Il lantanio ha il pregio di aumentare la stabilità della struttura e di aumentarne la resistenza alla temperatura. INTRODUZIONE La matrice che contiene le zeoliti Y può essere di quattro tipi: silice sol, alumina sol, allumina gel e argilla. Il silica sol è prodotto miscelando rapidamente silice con acido solforico al quale si aggiunge la zeolite. Quindi si spruzza la miscela attraverso uno spray dryer, ottenendo sferette che vengono lavate per sottrarre il sodio e caricate di lantanidi. INTRODUZIONE I metalli critici Sono gli elementi dei quali non si può fare a meno nell’industria del XXI secolo e intorno ai quali i conflitti commerciali (e non solo) saranno sempre più dirompenti Analisi degli approvvigionamenti, dei costi e della domanda di Terre Rare La produzione mineraria di Terre Rare (REE) ammonta a circa 140000 tonnellate nel 2012, delle quali il 95 % è concentrata in Cina. La stessa Cina è anche leader mondiale nel processing minerario e nella produzione di tecnologie basate sulle REE. Nel mondo le riserve principali di terre rare sono concentrate negli USA, in Cina e nei Paesi del Commonwealth, in particolare Australia e Sudafrica (Hedrick, 2008). La domanda corrente globale di Terre Rare è in crescita esponenziale, arrivando a 400.000 tonnellate nel 2020 Analisi degli approvvigionamenti, dei costi e della domanda di Terre Rare Il consumo di Terre Rare è così ripartito: •25 % per catalizzatori di automobili •22 % per catalizzatori petroliferi •20 % per additivi dell’industria metallurgica •11 % per le ceramiche e vetri hi-tech •10 % per impieghi elettronici e illuminazione Analisi degli approvvigionamenti, dei costi e della domanda di Terre Rare Il prezzo delle REE è salito nel recente passato di centinaia di volte, da quando il Premier cinese Weng Jiabao nel 2010 ha regolamentato l’esportazione degli ossidi di terre rare prodotti in Cina del 30 %. Si è così passati dalle 50000 tonnellate del 2009 alle 10000 tonnellate del 2012 I processi di trattamento e recupero delle Terre Rare da FCC Se il massimo Produttore di Terre Rare contingenta il mercato, il prezzo sale ed anche recuperare la materia prima attraverso il riciclaggio di rifiuti contenenti REE diventa economicamente sostenibile. Attualmente, per la maggior parte, i catalizzatori FCC vengono smaltiti in discarica per via dell’elevato contenuto in organici e metalli pesanti. In Italia la maggior parte di essi subisce questa fine. Sul recupero delle REE i primi a pensarci sono stati gli stessi produttori di FCC: Il primo brevetto per il recupero dei FCC è quello realizzato da BASF Corporation, il US 20120156116A1 del 2012 “PROCESS FOR METAL RECOVERY FROM CATALYST WASTE “ del quale sono Autori Xingtao Gao, William Todd Owens ed assegnatario è la BASF Corporation di Florham Park NJ (USA) ... I processi BAT di trattamento e recupero delle Terre Rare da FCC - lisciviazione acida, eseguito con acido COSTO CALCOLATO: nitrico o solforico per Vari processi nati dopo il 2012 sono stati testati in laboratorio, 250-400 dissolvere le terre seguendo la ricetta relativa ai brevetti. I risultati sono buoni, ma il rare €/TONNELLATA dal FCC non ad unè pH nel costo è molto elevato e la qualità del prodotto recuperato range 0.1 –ed2 a elevata, per via della lisciviazione Res. contemporanea di metalli Centrifugazione Solido 1 temperature di 100°C. elementi indesiderati. 1. Lisciviazione acida con HNO3 Res. Liquido 1 Nella raffinazione del lantanio risulta quindi necessaria una fase -Filtrazione e di ulteriore separazione prima della calcinazione a 1100° C neutralizzazione della Neutralizzazione soluzione Centrifugazione Res. gel Res. Liquido 2 Riprocess. liquidi Essiccazione Res. Lavaggio Liquido 3 Res. Solido 2 -Precipitazione del lantanio per mezzo di soda, carbonato di sodio o ossalati - Separazione del precipitato e smaltimento dei residui l’IDEA DI BASE L’idea di progetto si basa sull’utilizzo di energia meccanica per aumentare la lisciviabilità delle REE in soluzione debolmente acida, portando cioè in soluzione solo i lantanidi e precipitando poi loro attraverso l’impiego di acido ossalico. Una volta terminata l’attivazione, il prodotto verrebbe lisciviato da una soluzione di un acido organico per la dissoluzione del lantanio. Quindi, una precipitazione con sostanze che complessano in modo stabile il lantanio formando Sali insolubili farebbe il resto ... Ovviamente tutto il processo deve essere realizzato utilizzando materie prime non inquinanti e non pericolose, utilizzando energia rinnovabile per ottenere il prodotto … Studio di base delle reazioni per via meccano chimica realizzate sui catalizzatori esausti L’utilizzo della meccanochimica nel trattamento dei rifiuti è una tematica studiata dagli AA di questo progetto da circa vent’anni. I lavori pubblicati intorno alle applicazioni della meccanochimica sui rifiuti sono in forte aumento, segnale di un interesse del mondo scientifico verso questa tematica. D’altra parte una delle problematiche di maggiore rilievo nell’utilizzo pratico della meccanochimica è la disponibilità di mulini industriali, aventi caratteristiche energetiche sufficienti e una adeguata capacità di trattamento. I mulini impiegati nella realizzazione di reazioni meccanochimiche sono essenzialmente tre : - mulini a planetario “ball milling” - mulini attritori - mulini ad eccentrici a dischi o anelli Studio di base delle reazioni per via meccano chimica realizzate sui catalizzatori esausti Mulini a Planetario Nel “Ball milling” I rapporti di macinazione tra le masse macinanti e la quantità di materiale possono arrivare a valori di 200 – 500, ottenendo una energia specifica da qualche J/g*s a decine di J/g*s. I tempi di attivazione, nella maggior parte dei minerali e delle sostanze trattate sono sempre compresi tra qualche ora di macinazione fino a qualche decina di ore Studio di base delle reazioni per via meccano chimica realizzate sui catalizzatori esausti I mulini ad anelli Mulini con efficienza maggiore in termini energetici sono i cosidetti “mulini ad anelli” e sistemi macinanti similari, ad eccentrici. I mulini ad anelli sono costituiti da una giara corazzata, contenente due o piu’ anelli di acciaio o materiale ad alta densità, coassiali. Gli anelli interni alla giara vengono messi in movimento attraverso una forte accellerazione centrifuga, generata da una semplice oscillazione intorno al centro di rotazione. Studio di base delle reazioni per via meccano chimica realizzate sui catalizzatori esausti ATTRITORI L’attritore è un sistema di macinazione molto semplice, formato da una giara fissa, contenente un asse di rotazione intorno al quale sono fissati alcuni martelli che scagliano biglie ad elevata velocità, le quali urtano e ruotano intorno all’asse frantumando e delaminando il materiale interposto Mulino ball milling della TTD Ltd (Russia) Per leghe e minerali 0.4 – 1 Ton/h Mulino centrifugo a “nutazione” Hicom International (Australia) Per minerali e pigmenti 0.5 – 1 Ton/h Mulino Ball Milling “THOR” CNR – ASSING SpA Per rifiuti 1 – 1.2 Ton/h APPLICAZIONI INDUSTRIALI DEL BALL MILLING Mulino REFOLO Progettazione CNR Realizzazione GTA Srl L’unico impianto di produzione di CSS (combustibile da rifiuto) basato su processi meccanochimici Produzione: 4 giare da 1 ton/h cadauna Prove di attivazione meccanica Per le prove di attivazione è stato scelto un catalizzatore esausto FCC, contenente fino al 3.5 % di La2O3, che è stato macinato con il mulino ad anelli Herzog HSM 100. velocità corpo macinante teorica massima: densità acciaio massa corpo macinante: peso totale macinante: input quantità da trattare rapporto M/m numero corpi macinanti: 18,32 14750,0 m/s kg/m3 6,831 kg 6,83 kg 20,00 g 3,42E+02 n 2,00 n energia cinetica 8,02E+02 J/s energia impiegata per macinare 2,00E+02 J/s energia cinetica persa 6,02E+02 J/s energia cinetica di impatto energia totale nel periodo di macinazione 8,02E-01 kJ/s 4,E+05 J Rapporto M/m Energia lorda Energia netta Energia persa in calore 40,1 10,0 J/g*s J/g*s 30,1 J/g*s Prove di attivazione meccanica Diffrazioni a raggi X dei campioni di catalizzatore 8, sottoposti a macinazione per tempi variabili Vengono riportati i riflessi delle due fasi principali Metodica di valutazione dell’attivazione meccanica Uno dei metodi più utilizzati e sicuri è basato sull’impiego del composto DPPH (2,2-diphenyl-1-picrylhydrazyl) una molecola che funge da scavenger di radicali idrogeno. La molecola esibisce uno spettro di assorbimento nel visibile con una colorazione violetta molto intensa. Il picco caratteristico a 536 nm è quantitativamente legato al numero di radicali passivati, in particolare da radicali idrogeno Molecola di DPPH nelle forme radical-free (spettro in violetto) e dopo la reazione di annichilazione del radicale (in giallo) Misura dell’attività indotta dall’azione di macinazione 2,5E+17 siti attivi - 0 h siti attivi - 48 h siti attivi - 168 h siti attivi 2E+17 1,5E+17 1E+17 Il massimo dell’attivazione si ottiene a circa 10’ di macinazione, corrispondente ad un valore di circa 1015/mq siti attivi per grammo di materiale 5E+16 0 0 10 20 30 Tempo di macinazione (minuti) 40 50 60 Rendimenti di estrazione a confronto Al – lisciviazione con nitrico, citrico, maleico e tartarico La– lisciviazione con nitrico, citrico, maleico e tartarico Ni – lisciviazione con nitrico, citrico, maleico e tartarico As – lisciviazione con nitrico, citrico, maleico e tartarico Sb – lisciviazione con nitrico, citrico, maleico e tartarico Mo – lisciviazione con nitrico, citrico, maleico e tartarico lantanio ossalato ottenuto dall’attacco con acido citrico L’evoluzione dell’IDEA Dalle prove effettuate risulta evidente che l’attivazione meccanica funziona. Il lantanio si recupera facilmente con acidi organici, quali in particolare citrico e tartarico. Ma il lantanio estratto rappresenta solo il 3 – 4 % della massa del catalizzatore. Ci siamo quindi posti il problema del recupero del restante 96 – 97 % della massa di materia, che altrimenti andrebbe in discarica. Per risolvere questo problema abbiamo ideato un semplice circuito di “ricristallizzazione” della componente alluminosilicatica Abbiamo così ricreato la zeolite cristallina ... Bilancio di massa FCC, 5000 kg/day input: Acqua, 0.5 MC/day 5000 kg/ di FCC 10 mc acqua 1950 kg di Qualche acido citricoriflessione Qualche riflessione economica: economica: 400 kg di soda ac.e 50 – IlIl costo di del costo energetico energetico ecitrico di smaltimento smaltimento del refluo refluo èè stato stato calcolato calcolato 150 kg di acido ossalico 200 /day complessivamente in 240 $/ton, complessivamente in kg 240 $/ton, per per complessivi complessivi 1200 1200 $/day $/day output: IlIl lantanio si a 19 $/kg, per un totale di 2850 $/day lantanio ossalato ossalatoSoda si vende vende 100 a 19 $/kg, per un totale di 2850 $/day 150 kg di lantanio ossalato kg/day Le zeoliti zeoliti X ee P P si si vendono vendono aa 150 150 $/Ton, $/Ton, (in (in realtà realtà fino fino aa 800 800 $/ton, $/ton, 3200 kg di Le zeolite X e PX riciclo: in in dipendenza dipendenza della della qualità) qualità) Quindi, Quindi, al al netto netto delle delle spese, spese, ilil recupero recupero di di 55 Ton/day Ton/day di di FCC FCC 9.5 mc di acqua porterebbe un porterebbe un ritorno ritorno medio medio di di 2100 2100 $/day $/day 1700 – 1900 kg di ac. citrico 0.5mc /day 300 kg di soda Rifiuti: 500 litri di acqua da trattare acque reflue LaOX zeoliti X, P 150 kg/day 3 Ton/day Il Pull di Aziende Il Progetto di ricerca RECAT, finanziato dalla Regione Siciliana nell’ambito del programma FESR 2007-2013, si è sviluppato nell’alveo di un Centro di Ricerca Privato, nato in Sicilia da tre aziende nazionali, quali la CISMA Ambiente SpA, la NICO SpA e la ECONOVA Corporate SpA in collaborazione con il CNR, presso il sito di Melilli, a pochi km da Priolo Gargallo (SR). In questo centro vengono studiati i rifiuti e le ricette per il loro trattamento di stabilizzazione, metodologie di recupero o gestito il loro smaltimento Il connubio tra Ricerca pubblica e privata è stato particolarmente felice e sta producendo importanti risultati sia a livello brevettuale che in termini di pubblicazioni scientifiche .. Conclusioni Il lavoro svolto fino ad ora nel Progetto RECAT ha permesso di dimostrare la fattibilità del recupero di materie prime da un rifiuto di primaria importanza quale è il catalizzatore esausto FCC. Da esso, invece di smaltirlo in discarica, ricaviamo materie prime per l’industria e un ritorno economico. In più, utilizziamo acidi organici, non acido nitrico o cloridrico, ma sostanze ricavate da coltivazioni agricole, innocue per l’ambiente e a impatto nullo per il bilancio delle emissioni serra. Nel processo RECAT si utilizzano sostanze chimiche ottenute dalla frutta, innocue e senza impatto serra. Il trattamento produce lantanio ossalato, già commerciabile e zeolite Y lavata, utilizzabile come pozzolana sintetica, in industria chimica e in agricoltura. I liquidi di processo, una volta neutralizzati, contengono citrato di sodio e tartrato di sodio, facilmente recuperabili in industria chimica. I metalli pesanti entrano nella composizione del precipitato e vengono gestiti durante la calcinazione del lantanio ossido, formando ossidi binari e ternari di Ni, Zn, Fe, Cu, mentre i metalli basso bollenti vengono recuperati dai fumi (Sb, Pb, Te, V). GRAZIE PER LA VOSTRA Di fatto, non si smaltisce nullaATTENZIONE “Nature Waste Nothing”