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Che rapporto c`è in Platone tra forme sensibili e

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Che rapporto c`è in Platone tra forme sensibili e
Le forme ideali e il mondo sensibile
Che cosa sono le idee?
Che rapporto c'è in Platone tra forme sensibili e forme
intelligibili?
Tra le molte cose e le forme ideali vi è un rapporto di
partecipazione, imitazione, comunanza e causalità:
Il problema della causalità:
In quanto principio esplicativo le
molte cose belle si
spiegherebbero in base a ciò
che è “bello in sé”.
In quanto principio ontologico
delle cose le idee sono ciò che
producono l'essere delle cose.
Il bello in sé sarebbe in tal senso
non solo ciò che permette di
pensare la bellezza di una
singola cosa ma anche ciò che
la produce.
Il dibattito resta aperto:
Alcuni dialoghi di Platone mettono in campo una serie di obiezioni
contro la teoria delle idee che egli stesso ha inventato.
Che cosa ci può aiutare ad affrontarlo?
Un suggerimento ci viene dal Parmenide di Platone:
Un dialogo aperto in cui il maestro Parmenide, dopo aver riconosciuto
la necessità delle idee come punto di riferimento per il pensiero,
esorta Socrate a un serrato esercizio e allenamento dialettico.
Unico strumento che ci rende in grado di affrontare i problemi e
ripensare, qualora sia necessario, lo statuto delle idee.
La koinonìa e l'argomento del terzo uomo
Socrate
IDEA DI UOMO
Platone
Il LOGOS ci salva dalla riproduzione all'infinito di
un'ulteriore forma
Noi raduniamo più individui sotto
l' idea di uomo perché per
ciascuno di essi diciamo che è
UOMO
Nel primo caso la copula “ é “
esprime il rapporto di
partecipazione: Socrate è uomo,
vuol dire che Socrate partecipa
dell'idea di uomo.
Socrate è uomo
Platone è uomo ecc...
Ma quando diciamo che l'idea di
uomo è uomo non intendiamo
la stessa cosa:
Nel secondo caso: l'idea di uomo è
uomo, si intende esprimere solo
l'autoidentità piena e assoluta
dell'essere uomo, che non
partecipa di altro se non del
proprio essere.
Il valore teoretico della Repubblica di Platone
Siamo difronte alla prima grande
DIVISIONE
tra l'ambito di ciò che è
intelligibile (dal greco noetòn,
capacità di pensare)
e quello di ciò che è sensibile
(dal greco aisthêtikòs, sensibile,
capacità di sentire, di percepire)
Due distinte regioni ontologiche e due diverse tipologie di
conoscenza:
Di ciò che è intelligibile si può
avere conoscenza (saphès)
propria, che assume gli attributi
di unità, stabilità, immutabilità,
eternità, indivisibilità,
incorruttibilità,
incontrovertibilità, come di ciò
che è ingenerabile.
Di ciò che è sensibile, si può avere
invece soltanto opinione (doxa),
poiché costantemente diviene.
Le diverse modalità di conoscenza: dall'opinione alla
scienza
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