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SOCRATE

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SOCRATE
SOCRATE
(in lingua greca
Σωκράτης Sōkrátēs)
Elisa Fanizza & Giuditta Gori
Vita
o
Nacque nel 470 / 469
a.c. da Sofronisco,
scultore , e
Fenarete,ostetrica.
o
Sposò Santippe.
o
Frequentava simposi.
Socrate e Atene
o
432
spedizione contro Potidea
o
424
combatté a Delio a fianco di Lachete
o
421
combattè ad Anfipoli.
o
406
fece parte dei pritani.
si oppose alla proposta di processare
tutti i generali vincitori nello scontro
delle Arginuse
Il Processo a Socrate
403
democrazia
restaurata
amnistia
Socrate figura
ostile
o 399
fu presentato da Meleto un atto di
accusa contro Socrate
L’ATTO DI ACCUSA E’ IL SEGUENTE:
" Socrate è colpevole di essersi rifiutato di
riconoscere gli dei della città e di avere
introdotto altre nuove divinità. Inoltre è
colpevole di avere corrotto i giovani. Si
richiede la pena di morte "
I giudici votarono per la condanna a morte (399) la
quale fu eseguita in carcere mediante la
somministrazione di cicuta.
molti dibattiti
genere letterario
"logoi Socratici"
"apologie”
(= discorsi di difesa)
Apologia di Socrate
L’Apologia di Socrate, dedicatagli da Platone,
espone la sua appassionata autodifesa al processo.
Pur potendo salvarsi dalla condanna richiesta (la
pena di morte) dichiarandosi colpevole, rimase
coerente fino alla fine con le proprie istanze
etiche e non rinunciò alla sua idea del bene.
“Qui forse uno potrebbe dirmi: ma silenzioso e quieto, o
Socrate, non sarai capace di vivere dopo uscito da Atene?
Ecco la cosa più difficile di tutte a persuaderne alcuni di voi.
Perché se io vi dico che questo significa disobbedire al dio, e
perciò non è possibile io viva quieto, voi non mi credete e dite
che io parlo per ironia, se poi che proprio questo è per l’uomo
il bene maggiore, ragionare ogni giorno della virtù e degli
argomenti sui quali m’avete udito disputare e far ricerche su
me stesso e gli altri, e che una vita che non faccia di cotali
ricerche non è degna d’essere vissuta: s’io vi dico questo, mi
credete anche meno”.
(Apologia , Platone)
Il problema delle fonti
Perché Socrate non scrisse nulla?
o
Egli riteneva che lo scritto fosse qualcosa di
freddo che poteva comunicare la dottrina
ma non stimolare la ricerca a differenza
della conversazione che era coinvolgente e
motivante.
o
Egli ritenne che la ricerca filosofica non
poteva essere condotta innanzi o continuata
dopo di lui da uno scritto.
“Tu offri ai discendenti l’apparenza,non la
verità della sapienza perchè quand’essi,
mercè tua, avranno letto tante cose senza
nessun insegnamento, si crederanno in
possesso di molte cognizioni, pur essendo
fondamentalmente rimaste ignoranti, e
saranno insopportabili perché avranno non
la sapienza ma la presunzione della
sapienza.”
(dal “Fedro”, Platone)
PLATONE
LE FONTI
Aristofane
Socratici minori
Aristotele
Senofonte
Policrate
Interpretazione di Platone
o
Idealizza Socrate
e lo fa portavoce
delle sue dottrine.
Risulta
difficile
capire che cosa sia
di Socrate e cosa
costituisca
ripensamenti
e
rielaborazioni
di
Platone.
Interpretazione di Aristofane
o
o
Immagine fortemente
negativa di Socrate
(Aristofane era stato
uno
dei
primi
accusatori
di
Socrate) .
Aristofane non voleva
gettar discredito su
Socrate: in fondo lui
faceva solo il suo
lavoro
di
commediografo,
che
consisteva nel far
ridere.
Interpretazione di Policrate
Critica Socrate per avere
disprezzato le procedure della
democrazia.
o Gli rinfaccia di aver corrotto i
giovani
e
aver
insegnato
credenze contrarie allo Stato
o
Interpretazione di Aristotele
Le sue affermazione
sono state prese come
le più oggettive.
o La sua interpretazione
ha dei limiti in quanto
è la filosofia di un
non-contemporaneo.
o
Interpretazione di Senofonte
e dei Socratici minori
SENOFONTE: presenta
un Socrate in dimensioni
ridotte con tratti che a
volte
sconfinano
addirittura nel banale
o SOCRATICI
MINORI:
lasciarono
poco
ed
estremizzano
qualche
aspetto del pensiero di
Socrate
o
LA FILOSOFIA DI
SOCRATE
PROBLEMA ANTROPOLOGICO E DIALOGO
NON-SAPERE
IRONIA
MAIEUTICA
PROBLEMA ANTROPOLOGICO
Socrate inizialmente si dedicò al problema
cosmologico, tuttavia, deluso dalle indagini, si
occupò del problema ANTROPOLOGICO.
Cominciò ad intendere la filosofia come un’immagine in
cui l’uomo facendosi problema a se medesimo, tenta,
con la ragione di chiarire sè a se stesso rintracciando
il significato profondo del suo essere uomo .
Infatti il suo motto era:
“CONOSCI TE STESSO”
DIALOGO
Socrate affermò che si è uomini solo fra uomini.
L’uomo si conosce tramite il rapporto con gli altri.
La filosofia assunse il ruolo di dialogo e l’uomo
attraverso il colloquio discute di questioni relative alla
propria umanità.
IL SAPERE DI NON-SAPERE
Il vero sapiente è soltanto
colui che sa di non sapere.
Chi è al corrente
della propria
ignoranza
cerca di sapere.
Critica a chi pensa di
saperla lunga
sull’uomo.
È UN INVITO A INDAGARE
L’IRONIA
Dal greco eironèia = dissimulazione
L’ironia socratica è il gioco
di parole o il variopinto teatro
di “finzioni” attraverso cui il
filosofo denudando le
coscienze soddisfatte delle
loro formule cristallizzate e
delle loro pseudo-certezze,
giunge a mostrare il sostanziale
non sapere in cui si trovano.
L’ironia è il metodo usato da Socrate
per svelare all’uomo la sua ignoranza e per
gettarlo nel dubbio e nella inquietudine,
impegnandolo nella ricerca.
Gioco di finzioni messe in atto per
distruggere la presunzione del sapere.
Scopo: invogliare alla ricerca del vero.
MAIEUTICA
Socrate non vuole comunicare dall’esterno una
propria dottrina.
La maieutica è l’arte di “far partorire”, è
l’invito all’interlocutore di cercare
dall’interno una propria dottrina.
La vera educazione è un processo in
cui il discepolo, grazie all’opera del
maestro, viene aiutato a scoprire la
verità presente in se stesso.
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