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analgesici: vie di somministrazione alternative
VIE DI SOMMINISTRAZIONE ALTERNATIVE DEGLI OPPIOIDI Marco Visentin U.O. Terapia del Dolore e Cure Palliative ULSS 6 Vicenza L’USO DEGLI OPPIOIDI La via di somministrazione di prima scelta della morfina è quella orale (raccomandazioni OMS ed EAPC) La via orale è la più accettata e la più semplice da gestire Nel 50% (o più) dei pazienti è necessario ricorrere prima o poi ad una o più vie alternative (Coyle, 1990) Motivi: via orale non praticabile Crescita tumorale: disfagia, occlusione vie digerenti, turbe della coscienza, coma Terapie antitumorali: mucositi, vomito, diarrea, lesioni vie digerenti Effetti collaterali degli oppioidi: nausea, vomito, stipsi, confusione Altri motivi per cambiare via di somministrazione Agire sulla farmacocinetica: biodisponibilità, rapidità di effetto Migliorare il profilo farmacologico: rapporto analgesia/eff collaterali Contesto familiare e assistenziale; preferenze del malato Vie alternative alla via orale Rettale Sottocutanea (boli, continua) Endovenosa (boli, continua) Transdermica Orale transmucosa Nasale Spinale (peridurale, subaracnoidea) LA VIA RETTALE Semplice ed economica Assorbimento: plessi emorroidari (in parte evita il filtro epatico) Liquidi assorbiti meglio dei solidi, la presenza di feci è di ostacolo Equianalgesia morfina orale : rettale = 1 : 1; effetto analgesico più rapido Preparazioni galeniche, microclismi Non uso cronico (irritazione/lesione mucosa): ruolo solo complementare LE VIE INIETTIVE Via sottocutanea continua Elevata biodisponibilità, semplicità di gestione, tassi ematici costanti Considerare: farmaco, volume, concentrazione, stato cute, edemi Dosaggio equianalgesico di morfina sottocutanea:orale = 1:3 – (1:2) Associazioni compatibili: morfina, aloperidolo, octreotide, midazolam, desametasone, scopolamina Via endovenosa Boli indicati per: Titolazione (ricerca dosaggio) DEI (breakthrough pain) Infusione continua: Comoda in presenza di CVC, necessita di buona organizzazione assistenziale Utilizzabile anche se presenti alterazioni microcircolo, deficit coagulazione, edemi Oppioidi utilizzabili: morfina, metadone, fentanyl, idromorfone LA VIA TRANS DERMICA Assorbimento transcutaneo Molecole lipofile PM<500-1000 D Via non invasiva, lunga durata Influenzata da: integrità cute, flogosi, età, punto di applicazione, temperatura, sudorazione Effetto ritardato, di durata variabile, meno prevedibile, reazioni cutanee (estrogeni, scopolamina, fentanyl, buprenorfina) Oppioidi per via transdermica Alternativa alla via sottocutanea in caso di impossibilità ad assumere per via orale Vanno riservati a pazienti con dosaggio di analgesici stabilizzato Vantaggi (minor nausea, vomito e costipazione) non ben dimostrati Abuso nella pratica corrente: 73% TTS contro 23% per os (in Italia) LA VIA ORALE TRANSMUCOSA Via intraorale (buccale, sublinguale, gengivale) Vie rapide, semplici, evitano il primo passaggio epatico. La xerostomia limita Formulazione più adatta: compresse (i liquidi tendono ad essere deglutiti) Sono disponibili studi controllati solo per buprenorfina e fentanyl Buprenorfina cp 0,2 mg Fentanyl 200, 400, 800, 1200, 1600 mcg cp orosolubili FENTANYL CITRATO PER VIA TRANSMUCOSALE 25% assorbimento rapido per via transmucosale 25% assorbimento lento per via gastroenterica 50% quota eliminata o metabolizzata dal fegato LA VIA SPINALE Via spinale (peridurale e subaracnoidea) Richiede dosaggi di farmaci molto inferiori rispetto a quella orale Via invasiva, con rischi legati alla tecnica e alla gestione del sistema Richiede maggiore intensità assistenziale Può limitare l’autosufficienza e il comfort del paziente ANALGESICI SPINALI: selezione dei pazienti Analgesici sistemici non tollerati Vomito non controllato Alto rischio di occlusione intestinale Dolore non responsivo Dolore incident (al movimento)* Dolore neuropatico* *: prevedere infusione di anestetico locale Efficacia antalgica Il dolore difficile da trattare con oppioidi per via sistemica risulta difficile da trattare anche con oppioidi per via spinale La via sottocutanea ha la stessa efficacia della via peridurale, pur con dosaggi tre volte superiori (Kalso et al, 1996) Efficacia antalgica 51 pazienti neoplastici con infusione intratecale: 17/51 morfina da sola inefficace 14/17 l’aggiunta di bupivacaina ha dato risultato positivo (Van Dongen et al, 1993) Infusione intratecale vs trattamento farmacologico Con infusione intratecale riduzione VAS a 12 settimane 47% vs 42% Gli effetti collaterali degli analgesici diminuiscono (riduzione indice di tossicità del 66% vs 37%), in particolare astenia ed effetti cognitivi In 30/100 paz si è dovuto reintervenire sul dispositivo; non valutata QdV (Smith et al. Ann Oncol, 2005) LINEE GUIDA: FARMACI INTRATECALI 1. 2. 3. 4. Morfina (MO) o idromorfone (HY) MO o HY + bupivacaina o clonidina MO o Hy + bupivacaina + clonidina Fentanyl, sufentanyl, midazolam, baclofen Per altri farmaci studi preclinici e esperienza clinica sono limitati e insufficienti Hassenbush et al, Consensus Conference 2004 DOSAGGI DEI FARMACI PER VIA SPINALE Morfina peridurale: 1/10 della dose orale, 1/3 della dose s.c. ed e.v. Morfina intratecale: 1/10 dose peridurale (range 0,1-50 mg/die) Bupivacaina: 5-50 mg/die intratecali Clonidina: 0,01 mg – 0,9 mg/die intratecali SOMMINISTRAZIONE PERIDURALE Azione segmentaria (an locali) Minor pericolo di infezioni Maggiori dosaggi (effetti sistemici) Maggiori volumi (pompe capienti) Dolore all’iniezione (epidurite) Otturazione (tappo di fibrina) Ematoma e ascesso epidurale La diffusione di quanto iniettato attraverso un catetere peridurale va controllata con l’iniezione di mdc •13% dei casi diffusione al di fuori dallo spazio peridurale •55% mdc non arriva ai segmenti desiderati SOMMINISTRAZIONE INTRATECALE Dosaggio minore Volume minore ( durata pompa) Utilizzabile per un periodo più lungo Azioni sovraspinali Perdita liquor, fistola, cefalea Pericolo di meningite Complicazioni (%) PD vs IT Occlusione/dislocazione Dolore iniezione Nausea/vomito Stipsi Prurito Ritenzione urina Infezioni profonde 39 17 13 26 27 21 0 12 0 23 17 39 17 12 (Casistica Terapia del Dolore Vicenza) SISTEMI DI INFUSIONE SPINALE 1. 2. 3. 4. 5. Catetere percutaneo semplice Catetere percutaneo tunnellizzato Catetere con port sottocutaneo Catetere collegato a pompa meccanica sottocutanea Catetere collegato a pompa elettronica sottocutanea Indicazione a via spinale: se dolore non controllato nonostante: 1. 2. 3. 4. 5. 6. Aumento dosaggio oppioide Rotazione oppioide per os Modifica via somministrazione (da orale a s.c. o e.v.) Uso adiuvanti a dosi piene Trattamento effetti collaterali Ottimizzazione trattamento DEI Metodiche antalgiche interventistiche: 1) neuromodulazione spinale 2) neurolesioni (Miguel 2000, Sloan 2004) Terapia del dolore tumorale: importanza del 4° scalino Il ruolo di neurolesioni e infusione di farmaci a livello del SNC Frequenza interventi antalgici invasivi: Ventafridda et al. 1987 : 29% Zech et al., 1995 : 8% Mercadante, 1999 : 2.65% ROTAZIONE DEGLI OPPIOIDI 226 pazienti neoplastici con dolore trattati con oppioidi Nel 30% analgesia insufficiente e/o effetti collaterali Nel 30% 2 o più rotazioni oppioidi Dopo rotazione il 97% dei pazienti ha avuto buon controllo del dolore Riley et al, 2007 sintomi vomito occlusione disfagia deficit cognit diarrea emorroidi coagulaz immunodepr edemi gen dose variab ricerca dose DEI os ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ s.l. + + ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ rett ++ + ++ + ++ ++ + ++ TTS s.c. e.v. spin ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ + ++ ++ ++ ++ - CONCLUSIONI Scopo vie alternative: mantenere la somministrazione dei farmaci al mutare delle condizioni del malato Venire incontro ai bisogni del paziente Tenere in considerazione il contesto assistenziale e le proprie capacità tecniche ed organizzative