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COMUNICAZIONE E MISSIONE Il direttorio sulle comunicazioni

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COMUNICAZIONE E MISSIONE Il direttorio sulle comunicazioni
Comunicanimo
Educhiamoci con i media
Educhiamoci… a comunicare
di Francesco Zanotti
Cesena,12 novembre 2008
COMUNICAZIONE
E MISSIONE
Il direttorio sulle comunicazioni sociali
nella missione della Chiesa
1.Le comunicazioni
sociali non come un
settore ma come
una dimensione
essenziale.
2.Il direttorio intende
aiutare le comunità a
prendere coscienza del
ruolo dei media nella
nostra società. (esempio:
comunicare il Vangelo in
un mondo che cambia)
3.Nuove figure di
animatori nel campo
della comunicazione
e della cultura.
(esempio: convegno
CEI portaparola)
4. La testimonianza dei
credenti nel mondo dei
media. Vanno riconosciute
vocazioni specifiche e doni
particolari. Ai fedeli laici è
chiesto di dare prova di
professionalità e di autentica
coscienza cristiana.
DUE AREE
DI CONSIDERAZIONE
1.Comunicare il Vangelo
nella cultura mediale.
2.Percorsi e iniziative
pastorali.
1 a. Le comunicazioni sociali crocevia
del cambiamento. (Giovanni Paolo II:
nuovo aeropago)
1 b. Da cristiani nella cultura dei
media. (Atti 2,6: diverse lingue)
1 c. Integrare il messaggio cristiano
nella cultura dei media. (Escludere i
media significa precludersi molti. È
richiesto uno specifico linguaggio.
Formazione.)
1 d. Educare e fare cultura nella
società mediatica.(Ci vuole
professionalità anche nella
Chiesa. Le buone intenzioni non
garantiscono di per sé una buona
informazione. Centralità della
persona. Nei processi della
comunicazione sociale si gioca il
futuro dell’umanità.)
2 a. Per una pastorale organica delle
comunicazioni sociali. (Non ci si
deve accontentare di un piano
pastorale per la comunicazione, ma
è necessario che la comunicazione
sia parte integrante di ogni piano
pastorale, perché essa ha di fatto
da dare a ogni altro apostolato,
ministero o programma.)
2 b. L’animatore della
comunicazione e della cultura.
(Viene offerta un’ulteriore
possibilità per qualificare l’azione
di un laicato spesso alla ricerca
della propria identità.
Riconoscimento che conferirebbe
autorevolezza e visibilità.)
2 c. I media nella missione
della Chiesa. (La presenza dei
cattolici nei diversi media. Le
iniziative mediatiche dei
cattolici. I settimanali
diocesani. L’agenzia SIR. Il
quotidiano Avvenire.
SAT2000. Il circuito InBlu.)
2 d. Responsabilità, strutture e organismi.
(Al vescovo spetta… E’ necessario
garantire strutture adeguate a cominciare
dall’ufficio diocesano per le comunicazioni
sociali, individuando competenze e
attribuendo specifiche responsabilità.
L’ufficio stampa diocesano, num. 193.
Sinergie fra i vari media.)
Power Point
a cura di
Emanuele Zanotti
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