Segnali Discreti - Dipartimento di Ingegneria Informatica e delle
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Segnali Discreti - Dipartimento di Ingegneria Informatica e delle
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Telematica Elaborazione di Segnali Multimediali = Elaborazione Numerica dei Segnali + Comunicazioni Multimediali Elaborazione numerica dei segnali (Digital Signal Processing, DSP) Tecniche e algoritmi per l’analisi, la trasformazione, la sintesi di segnali digitali elaborati attraverso circuiti elettronici digitali programmabili (microprocessori, DSP) il cui funzionamento è regolato da un programma x [n] DSP y [n] (Digital Signal Processor) • Algoritmi sempre più sofisticati • Flessibilità • DSP sempre più potenti e a basso costo Campi applicativi dell’elaborazione numerica dei segnali • Analysis • Synthesis • Source Coding • Recognition • Modulation • Filtering • Regeneration • Detection • Identification • Measurement Comunicazioni Multimediali Sistemi interattivi che utilizzano contemporaneamente diversi mezzi di comunicazione come: • testo • grafica • video • suono Esempio: lavoro di gruppo a distanza in cui ognuno ha la possibilità di: • interagire con i propri gli interlocutori avendo a disposizione un collegamento video • sentire la loro voce • condividere una tavola grafica Corso Elaborazione di Segnali Multimediali Docente F. Beritelli Programma Segnali a tempo discreto (Lezioni: 5 ORE) Conversione D/A e metodi di interpolazione. Teoremi sulla trasformata di Fourier di segnali discreti. Analisi di Fourier di sequenze periodiche (DFT). Algoritmi veloci di trasformata discreta di Fourier (FFT). Sistemi a tempo discreto (Lezioni:14 ORE; Esercitazioni: 10 ORE) Caratterizzazione dei sistemi a tempo discreto. Proprietà. Sistemi lineari e stazionari. Risposta in frequenza. Interpolazione e decimazione di una sequenza numerica. La trasformata Z. Proprietà della trasformata Z. Sistemi a tempo discreto regolati da equazioni alle differenze. Risposta impulsiva. Funzione di trasferimento. Filtri FIR e IIR. Progettazione di filtri numerici. Tecniche di elaborazione del segnale vocale (Lezioni: 10 ORE; Laboratorio: 5 ORE) Caratteristiche del segnale vocale. Quantizzazione adattativa (APCM). Predizione lineare. Codifica differenziale ed adattativa (DPCM, ADPCM). Codifica di analisi per sintesi (RPE, MPE, CELP). Codifica della voce a bit-rate variabile. Standard di codifica per sistemi radiomobili GSM e UMTS. Tecniche di sintesi e riconoscimento della voce. Tecniche di elaborazione del segnale video (Lezioni:8 ORE; Laboratorio: 5 ORE ) Caratteristiche del segnale video. Quantizzazione vettoriale. Codifica di immagini fisse JPEG: modalità di funzionamento, codifica DCT, ricostruzione dell’immagine. Codifica differenziale intracampo ed intercampo. Standard H.261 e H.263 per videoconferenza. Standard MPEG. Compensazione del movimento. Comunicazioni multimediali interattive in tempo reale su reti a pacchetto: telefonia su IP e videoconferenza. Tecniche di pattern recognition (Lezioni: 3 ORE) Architettura di un sistema di pattern recognition. Ottimizzazione dei parametri: analisi della correlazione, criterio di Fisher, criterio di separabilità di Fukunaga, analisi delle componenti principali, metodi ricerca del sottoinsieme ottimo. Metodi di classificazione: classificatore di Bayes, classificazione Nearest Neighbour, classificatore lineare di Fisher, classificazione basata su tecniche di Soft Computing. Modalità d’esame Esame orale preceduto da una prova scritta o, in alternativa, da due/tre prove scritte intermedie. Elaborazione numerica x(t) –3T –2T –T x[n] T 2T 3T t –3 –2 –1 x(t) 1 2 3 n x[n] t=nT x(t) x[n] A/D DSP D/A xˆ (t) x[n] –3 –2 –1 y(t) y[n] 1 2 x[n] 3 n –3T –2T –T xˆ (t) T 2T 3T t Esempi di segnali tempo discreto notevoli (1/2) 1) sequenza gradino unitario: 1 u[n] = 0 u[n] n≥0 n<0 1 –4 –3 –2 –1 2) sequenza esponenziale unilatera: x[n] x[n ] = a u[n] n 1 n = 0 δ[ n] = 0 altrimenti 0<a<1 1 –4 –3 –2 –1 3) sequenza δ o impulsiva: 1 2 3 4 5 δ[n] 1 –4 –3 –2 –1 1 2 3 4 Relazione tra u[n] e δ[n]: u[n] = n 1 2 3 4 n ∑δ [i ] i =−∞ quindi u[n] è la sequenza somma della sequenza δ[n]. n n Esempi di segnali tempo discreto notevoli (2/2) 4) sequenza impulso rettangolare causale di durata N : x[n ] = u[n] − u[n − N ] x[n] u[n] 1 1 ••• 0 1 N–1 N n 0 1 N–1 n -u[n-N] 5) oscillazione complessa discreta alla frequenza normalizzata Fo: x[n] = exp( j2πF0 n) 6) differenza all’indietro del primo ordine o incremento: δ[ n] = u[n ]− u[n − 1] Trasformata di Fourier di una sequenza x(n) aperiodica (1/5) x[n] ⇔ X ( f ) Trasformata: ∞ ∆ X ( f ) = ∑ x[n] e − j 2πnfT n= −∞ = F [x [n]] eq. di analisi è una funzione periodica in ambito frequenziale di un periodo pari alla frequenza di campionamento fc=1/T: 1 X (f ) = X f + T Antitrasformata: x[n ] = T 1 2T j 2πnfT e df X f ( ) ∫ eq. di sintesi −1 2T Anche per la trasformata di una sequenza è comunque d’uso introdurre lo spettro di ampiezza A ( f ) =| X ( f ) | e lo spettro di fase θ ( f ) = ∠X ( f ) Trasformata di Fourier di una sequenza x(n) aperiodica (2/5) Una condizione sufficiente per l’esistenza della trasformata è l’assoluta sommabilità della sequenza, cioè la condizione ∞ ∑ x[n] < +∞ n =−∞ Infatti, essendo X (f ) = ∞ ∑ x[n] e − j2πnfT ∞ ≤ ∑ x[n] n = −∞ n = −∞ si ha di conseguenza la convergenza della serie per tutti i valori della frequenza. 1) Trasformata di Fourier della sequenza δ[n]: δ[n] ⇔ ∆( f ) = ∞ ∑ δ [n] e − j 2πnfT =1 n = −∞ La trasformata è quindi una funzione periodica di periodo 1/T che, in ciascun periodo, assume un valore costante e pari a 1. ∆(f) δ[n] 1 1 –4 –3 –2 –1 1 2 3 4 n –1/2T 1/2T f Trasformata di Fourier di una sequenza x(n) aperiodica (3/5) 2) Trasformata di Fourier dell’impulso rettangolare discreto di durata N x[n ] = u[n] − u[n − N ] 1− e − j2πNfT e − jπNfT e jπNfT − e − jπNfT − jπ ( N −1 ) fT sin(NπfT ) X (f ) = e = = j fT j fT j fT e− π e π − e− π sin(πfT ) 1 − e − j 2πfT Lo spettro di ampiezza è allora X (f ) = sin(NπfT ) sin (πfT ) L’andamento dello spettro di ampiezza in vicinanza di f=0 ricorda quello di una funzione N sinc(NfT) Inoltre, restringendoci all’intervallo “base” si annulla per le frequenze fk = k NT f ∈ [−1 2T,1 2T ] k = ±1, ± 2, K, ± N 2 , esso Trasformata di Fourier di una sequenza x(n) aperiodica (4/5) e assume per il valore massimo per f=0 dato da X (0 ) = lim X ( f ) = N f →0 12 10 N=10 8 6 4 2 0 -1.00 -0.75 -0.50 -0.25 0.00 0.25 0.50 0.75 1.00 0.75 1.00 Frequenza normalizzata, fT 180 135 N=10 90 45 0 -45 -90 -135 -180 -1.00 -0.75 -0.50 -0.25 0.00 0.25 Frequenza normalizzata, fT 0.50 Trasformata di Fourier di una sequenza x(n) aperiodica (5/5) 3) Trasformata di Fourier della sequenza esponenziale discreto: X (f ) = x[n ] = a u[n] n 1 | X ( f ) |= 1+ a2 − 2 a cos(2πfT ) 1 − j2 πfT 1− a e | a |< 1 2.50 2.00 a=0.5 1.50 1.00 , a=0.1 0.50 0.00 -0.5 -0.4 -0.3 -0.2 -0.1 0.0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 Frequenza normalizzata, fT a sin (2πfT ) ∠X ( f ) = arctg 1 − a cos(2πfT ) 90 a=0.5 45 0 a=0.1 -45 -90 -0.5 -0.4 -0.3 -0.2 -0.1 0.0 0.1 0.2 Frequenza normalizzata, fT 0.3 0.4 0.5 Teoremi sulla Trasformata di Fourier di una sequenza (1/2) Teorema di linearità: x[n ] = a x1 [n] + b x2 [n] X ( f ) = a X1 ( f ) + b X 2 ( f ) Teorema del ritardo: x[n − k ] ⇔ X ( f ) e − j2πkfT Teorema della modulazione: x[n ] e j 2 π nf0 T ⇔ X ( f − f0 ) Teorema del prodotto: p[n] = x[n ] y[n] ⇔ P ( f ) = T 1 2T ∫ X (ν )Y ( f − ν )dν −1 2T Teoremi sulla Trasformata di Fourier di una sequenza (2/2) Teorema della somma di convoluzione: z[n] = x[n]⊗ y[n ]= ∆ +∞ +∞ k = −∞ k =−∞ ∑ x[k ] y[n − k ] = ∑ y[k ] x[n − k ] z[n] = x[ n] ⊗ y[n ] ⇔ Y ( f ) X ( f ) = Z ( f ) Teorema dell’incremento: ∆x[n ]=∆ x[n] − x [n − 1] Operatore incremento − ∆x[n ] ⇔ X ( f ) − X ( f ) e j 2 π fT − = X ( f ) (1− e j 2 π fT ) Teorema della sequenza somma: y[n]= ∆ n ∑ x[k ] Sequenza somma k =−∞ X (f ) Y (f ) = − j2πfT 1− e purchè X (0) = ∞ ∑ x[n ] = 0 n =−∞ Condizione di Nyquist Segnale nel tempo Trasformata di Fourier x(t) x[n] X(f) X (f ) 1 ∞ k X ( f ) = ∑ X f − T k = −∞ T La trasformata di Fourier di una sequenza ottenuta per campionamento si ricava come periodicizzazione della trasformata del segnale analogico di partenza, con un periodo di ripetizione in frequenza pari alla frequenza di campionamento fc = 1 / T Fissata la banda del segnale B, la frequenza di campionamento deve essere scelta in modo che valga la condizione fc = 1 ≥ 2B T Condizione di Nyquist condizione che garantisce assenza di aliasing. Esempio di Campionamento con e senza Aliasing 1.25 Trasformata del segnale analogico x(t) 1.00 0.75 0.50 0.25 0.00 -B -0.25 -3.0 -2.0 -1.0 B 0.0 1.0 2.0 3.0 Frequenza normalizzata, f/B 1.25 Trasformata del segnale digitale x[n] (fc>2B) 1/T=2.5B 1.00 0.75 0.50 0.25 0.00 -B -0.25 -3.0 -2.5 -2.0 -1.5 -1.0 -0.5 B 0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 Frequenza normalizzata, fT 1.25 Trasformata del segnale digitale x[n] in presenza di “aliasing” (fc<2B) 1/T=1.25B 1.00 0.75 0.50 0.25 0.00 -B -0.25 -3.0 -2.0 -1.0 B 0.0 1.0 Frequenza normalizzata, fT 2.0 3.0 Filtro Anti-Aliasing e Teorema del Campionamento Filtro Anti-Aliasing H(f) x(t) 1 ξ(t) ξ[n] A/D y[n] DSP y(t) D/A B' f Teorema del campionamento (C. Shannon): Un segnale il cui spettro è limitato nella banda B può essere ricostruito esattamente a partire dai propri campioni, purché la frequenza di campionamento non sia inferiore a 2B. Altri esempi di trasformata di Fourier di sequenze digitali 1) Trasformata di Fourier della sequenza costante: 1 ∞ k X ( f ) = ∑ δ f − T k = −∞ T x[n] = 1 X(f) x[n] 1/T 1 n -1/T − 1 2T 1 2T 1/T f 2) Trasformata di Fourier del coseno e del seno: x[n] = cos(2πnf0 T ) y[n] = sin(2πnf 0 T) 1 1 δ ( f − | f0 |1/ T ) + δ ( f + | f0 |1/ T ) 2T 2T 1 1 Y (f) = δ ( f − | f0 |1/ T ) − δ( f + | f 0 |1 / T ) 2 jT 2jT X(f )= ove ci siamo limitati a considerare l’intervallo “base” 1 1 della trasformata, − 2 T ≤ f ≤ 2T senza esplicitamente indicare la periodicizzazione Trasformata discreta di Fourier (DFT) di una sequenza periodica Sequenza periodica di periodo No: x[n ] = x[n + N0 ] x[n ] = N 0 −1 ∑X k= 0 1 Xk = N0 k e 2πkn j N0 ∞ ∑X x (t ) = k k N 0 −1 ∑ x[n] e 2πkn −j N0 n= 0 e j 2πkt T0 = −∞ T0 2 2πkt 1 −j Xk = x (t ) e T0 dt ∫ T0 − T 2 0 Per i segnali periodici a tempo continuo la rappresentazione mediante serie di Fourier comporta una somma infinita di termini; nel caso di sequenze periodiche, invece, la rappresentazione mediante antitrasformata discreta consiste in una somma con un numero finito di addendi. Infatti la trasformata di una sequenza periodica di periodo No è essa stessa periodica con il medesimo periodo. X k + N0 1 = N0 1 = N0 N 0 −1 N 0 −1 ∑ x[n] e −j 2π (k + N 0 )n N0 n =0 2 πkn ∑ x[n ] e − j N = Xk 0 n =0 1 = N0 N 0 −1 ∑ x[n] e n =0 −j 2π kn N0 e− j2 πn = Una sequenza periodica quindi può essere rappresentata mediante uno sviluppo del tutto analogo alla serie di Fourier per i segnali periodici a tempo continuo, chiamato serie discreta o antitrasformata discreta di Fourier: La sequenza dei coefficienti discreti di Fourier è comunemente chiamata trasformata discreta di Fourier o DFT (Discrete Fourier Transform) della sequenza periodica data. Periodicizzazione di una sequenza x(n) aperiodica Analogico y(t ) = Digitale +∞ ∑ x (t − mT ) 0 m =−∞ 1 k Yk = X T0 T0 y[n] = +∞ ∑ x [n − mN ] 0 m = −∞ 1 1 k Yk = X( f ) f = k = X N0 N0 N0 T N0 T Complessità di calcolo della trasformata discreta di Fourier (1/3) (DFT, Discrete Fourier Transform) Si consideri la trasformata di una sequenza x[n] periodica di periodo No: Trasformata: 1 Xk = N0 N 0 −1 ∑ x[n] e 2πkn −j N0 n= 0 2π (N 0 −1)k 2πk 2π 2 k 1 −j0 −j −j −j = N0 x[0] ⋅ e + x[1] ⋅ e N 0 + x [2] ⋅ e N 0 + ... + x[N0 − 1]⋅ e N0 Antitrasformata: x[n] = X 0 ⋅ e + X1 ⋅ e j0 2 n j π N0 + X2 ⋅ e 2 2n j π N0 + ... + X N 0 −1 ⋅ e j 2 π (N 0 −1)n N0 Se x[n] è una sequenza di valori complessi e si trascura il prodotto per il termine 1/No possiamo dire che la complessità di calcolo tra trasformata e antitrasformata è la stessa. Supponendo che i fattori esponenziali complessi che figurano nelle espressioni sopra siano precalcolati, cioè già disponibili in memoria, per calcolare il k-esimo coefficiente Xk sono necessarie No moltiplicazioni complesse e No-1 addizioni complesse. Complessità di calcolo della DFT (2/3) ________________________________________ Considerando che 1 moltiplicazione complessa = 4 moltiplicazioni reali + 2 addizioni reali 1 addizione complessa=2 addizioni reali ________________________________________ N0 quindi, sono coefficiente: necessarie per ogni k-esimo 6No+2(No-1)=8No-2 operazioni il numero complessivo di operazioni da compiere per calcolare la trasformata discreta di Fourier (TDF) di una sequenza periodica di periodo No è: NTDF (N0 ) = (8N 0 − 2) N 0 = 8N0 − 2N0 ≅ 8N 0 2 2 Possiamo notare che la complessità di calcolo (o computazionale) della trasformata discreta è di tipo quadratico nell’ordine No di trasformazione. Complessità di calcolo della DFT (3/3) _______________________________________ ESEMPIO: Microelaboratore con Fclock=100 MHz (cioè 100 milioni di operazioni al secondo) Sequenza x[n] di periodo No=210=1024 ________________________________________ il tempo necessario per effettuare il calcolo della DFT è pari a: TN0 = NTOT fclock ≅ 8⋅ 220 ⋅10 −8 ≅ 8 ⋅10 6 ⋅10 −8 = 80 ms Supponiamo adesso che la sequenza venga generata campionando un segnale analogico x(t) a frequenza fc=1/Tc. Per poter operare in tempo reale si deve utilizzare una frequenza di campionamento tale che fc ≤ N0 1024 3 = 12.8 kHz TN0 80 ⋅10 − Ricordando la condizione di Nyquist, questo risultato rappresenta un vincolo sulla banda B del segnale da elaborare. Fast Fourier Transform (FFT) (1/3) L’algoritmo veloce di calcolo della trasformata discreta consente un deciso miglioramento della velocità di elaborazione. Sfruttando particolari simmetrie insite nei fattori esponenziali complessi della trasformata stessa si può infatti ridurre la complessità computazionale. L’algoritmo di FFT fu pubblicato nel 1965 da Cooley e Tukey; a questa data si fa risalire la nascita della moderna elaborazione numerica dei segnali. Supponiamo di avere No=2M Xk = N 0 2−1 ∑ x [2m ] e −j 2 π ( 2m) k N0 + N 0 2 −1 m =0 m= 0 Pk 644 47 444 8 N 0 2 −1 = ∑ x[2m ] e m =0 −j ∑ 2 πkm N0 2 +e π − j2 k N0 x[2m + 1] e −j 2 π ( 2m +1) k N0 Dk 64447 4448 N 0 2−1 ⋅ ∑ x[2m + 1] e m=0 −j 2 πkm N0 2 k = 0,K, N0 − 1 la trasformata di ordine No è espressa come combinazione lineare di due trasformate di ordine No/2. Fast Fourier Transform (FFT) (2/3) Il numero di operazioni NFFT(No) necessario a calcolare la trasformata di ordine No secondo questo nuovo criterio può allora essere espresso in maniera ugualmente ricorsiva sulla base di questa scomposizione: NFFT (N0 ) = N FFT N0 N0 N 6N 2N 2 + FFT 2 + 0 + 0 avendo tenuto conto del fatto che, per ogni valore di k, è necessario moltiplicare per un esponenziale complesso (precalcolato, 6 operazioni reali) e quindi effettuare la somma con (2 operazioni reali). Questo procedimento di scomposizione può essere poi ripetuto in modo ricorsivo ottenendo: NFFT (N0 ) = 6N0 + 8N 0 log2 N0 ≅ 8N0 log 2 N0 Il rapporto tra il numero di operazioni necessarie nei due casi è pari a: NTDF (N 0 ) 8N 0 2 N0 = = NFFT (N 0 ) 8N0 log 2 N0 log2 N0 Fast Fourier Transform (FFT) (3/3) Con riferimento all’esempio precedente, se si usa il medesimo elaboratore per calcolare una FFT di ordine 1024, si otterrà un tempo di calcolo inferiore a quello prima calcolato del fattore N0 / log 2 N 0 = 1024 /10 ≅ 100 ________________________________________ Come già detto, gli stessi algoritmi utilizzati per il calcolo veloce della trasformata discreta possono essere anche utilizzati per il calcolo della antitrasformata, poiché le relazioni di trasformazione e di antitrasformazione sono formalmente identiche, a parte l’inessenziale costante moltiplicativa, e l’altrettanto ininfluente segno dell’argomento degli esponenziali. Analisi spettrale di una sequenza x[n] aperiodica basata su FFT (1/4) Si desidera effettuare l’analisi spettrale di una data sequenza aperiodica x[n] attraverso il calcolo della relativa trasformata di Fourier: X (f ) = +∞ ∑ x[n] e − j 2 πnfT n = −∞ Problema: nelle applicazioni reali non si hanno a disposizione tutti i valori della sequenza x[n], ma solo i valori in un intervallo finito, diciamo [0, N-1]. Inoltre, ad esempio nel caso di una sequenza vocale, in base al valore di N si parla di analisi spettrale a breve (NT=10÷30 ms) o lungo termine (NT=qualche minuto). Vedremo che non è possibile calcolare la trasformata per gli infiniti valori della variabile f in un periodo, ad es. nell’intervallo [0,1/T], ma ci si accontenterà di ottenere il valore della trasformata per un numero finito di punti normalmente equispaziati nell’intervallo [0, 1/T]. Immaginiamo dunque di periodicizzare sequenza data con periodo No=N: y[n] = +∞ ∑ x [n − mN] m = −∞ la Analisi spettrale di una sequenza x[n] aperiodica basata su FFT (2/4) Dalla relazione di campionamento in frequenza si ha: 1 k Yk = X N0 N0 T k = 0,1, K, N − 1 Poiché y[n] è una sequenza periodica, possiamo calcolarne la trasformata discreta di Fourier Yk per k=0, ..,N-1, mediante un algoritmo veloce. Pertanto dalla relazione precedente si ricava: X k N Yk NT = k = 0,1, K, N − 1 Siamo cioè riusciti a calcolare la trasformata di Fourier X(f) in N punti, e precisamente per le N frequenze equispaziate nell’intervallo [0,1/T]: fk = k NT k = 0,1, K, N − 1 La distanza tra una frequenza e la successiva è pari a ∆=1/NT e quindi la risoluzione in frequenza è pari a 1/∆=NT. Analisi spettrale di una sequenza x[n] aperiodica basata su FFT (3/4) ESEMPIO Calcoliamo lo spettro della sequenza aperiodica x[n] di figura. Essa ha durata finita e pari a N=3. x[n] 1 0.5 1 –1 2 n 3 Effettuando una periodicizzazione si ottiene la sequenza periodica y[n] di periodo N=3: y[n] 1 0.5 ••• ••• –1 1 2 3 n Analisi spettrale di una sequenza x[n] aperiodica basata su FFT (4/4) La trasformata di Fourier originaria è: della sequenza X ( f ) = x [0] + x[1] e− j 2πfT + x[2 ] e − j 2π 2 fT = e − j 2πfT [1 + cos(2πfT )] il cui generico periodo [0, 1/T] è rappresentato nella seguente figura: 2.5 2.0 _ |X(f)| 1.5 1.0 0.5 _ |3 Y k | 0.0 1/3T 2/3T 1/T Frequenza Utilizzando il metodo appena descritto, si usa una trasformata discreta di ordine 3 e si ricavano i 3 “campioni” della trasformata per le frequenze: f k = 0,1 3T , 2 3T Zero-padding o riempimento con zeri (1/2) Per migliorare la risoluzione o accuratezza della trasformata di Fourier di una sequenza finita di valori, è possibile usare per il parametro No un valore maggiore della durata della sequenza N. In particolare, aggiungendo No-N zeri si ottiene una sequenza di periodo No che nel periodo base vale: x[n] 0 ≤ n ≤ N − 1 y[n] = N ≤ n ≤ N0 − 1 0 La nuova risoluzione in frequenza è pari a NoT avendo ancora una volta: k = N0 Yk X N0 T k = 0,1, K, N0 − 1 Se si fa crescere il valore del parametro No, ossia si aggiungono molti campioni nulli aumentando l’ordine della FFT, si aumenta la risoluzione dell’analisi spettrale della sequenza x[n] aperiodica e di durata finita originaria. Zero-padding o riempimento con zeri (2/2) ESEMPIO Ripetiamo il calcolo dell’esempio precedente, stavolta però con zero-padding fino a No=8, ovvero aggiungendo 5 valori nulli alla sequenza originaria: y[n] 1 0.5 ••• ••• –8 –7 –6 1 2 8 9 10 2.5 2.0 1.5 _ |X(f)| 1.0 _ |8Yk| 0.5 0.0 0.000 0.125 0.250 0.375 0.500 0.625 0.750 Frequenza normalizzata, fT 0.875 1.000 n Convoluzione veloce basata su FFT Si considerino due sequenze aperiodiche (per semplicità causali) a durata finita pari a N. La convoluzione (lineare) tra le due sequenze per definizione è data da: z[n] = x[n]⊗ y[n ] = +∞ N −1 m =−∞ m= 0 ∑ x[m] y[n − m] = ∑ x[m] y[n − m] Si dimostra che la complessità della convoluzione di sequenze di durata N calcolata secondo la definizione è: N (N) = 2N 2 − 2N + 1 ≅ 2N 2 conv Una procedura alternativa, basata su FFT, per il calcolo della convoluzione è la seguente: Si dimostra che, in questo caso, la complessità è: Nconv,FFT (N) ≅ 12 N0 / 2 log 2 (N0 / 2) ≅ 12N log 2 (N) che per N>32 è inferiore al caso precedente. Riassunto caratteristiche dei segnali tempo-frequenza Tempo Frequenza x(t) ••• Xk ••• t k Segnale aa tempo continuo periodico Segnale a tempo continuo periodico Segnale tempo continuo periodico Spettro discreto aperiodico X(f) x(t) t Segnale a tempo continuo aperiodico f Spettro continuo aperiodico x[n] X(f) ••• n Segnale a tempo discreto aperiodico f Spettro continuo periodico x[n] ••• ••• Xk ••• n Segnale a tempo discreto periodico ••• ••• k Spettro discreto periodico