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Dalle operazioni di gestione al bilancio

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Dalle operazioni di gestione al bilancio
Albez edutainment production
Simulazione prova d’esame
Classe V ITC
Il caso
Nella realtà economica in cui operano attualmente le imprese, all'interno di un sempre più diffuso ampliamento dei mercati
dovuto alla globalizzazione, la gestione strategica assume una fondamentale importanza.
Dopo aver individuato le strategie necessarie al rilancio della competitività di una impresa che sta perdendo quote di
mercato, considerare il caso dell'impresa industriale Matrix spa, il cui bilancio al 31/12/2004 presenta, tra gli altri, i seguenti
dati:
- patrimonio netto € 5.200.000;
- ROE 4%;
- indice di rigidità degli impieghi 55%;
- leverage 1,8.
La Matrix spa svolge la propria attività in un settore industriale in cui si sta manifestando una diminuzione della redditività a
causa dell'ingresso nel mercato di imprese di Paesi emergenti, con bassi costi di produzione. Per migliorare la competitività
e riconquistare le quote di mercato perdute, la Matriux spa decide di effettuare, nell'esercizio 2005, un importante
investimento in ricerca e formazione aziendale, che porta alla fine dello stesso esercizio a un netto miglioramento della
redditività.
Presentare il bilancio d'esercizio al 31/12/2005, in forma sintetica e a stati comparati (dati mancanti a scelta).
Successivamente sviluppare, assumendo gli opportuni dati, i seguenti punti:
1. Misurare la redditività dei prodotti Z1, Z2 e Z3 della Matrix spa utilizzando il metodo Activity based costing (ABC).
2. Dopo aver illustrato il concetto di responsabilità sociale dell'impresa, rielaborare il Conto economico dell'esercizio 2005
della Matrix spa secondo la configurazione a valore aggiunto e presentare il relativo piano di riparto tra gli stakeholders.
Giuseppe Albezzano
ITC Boselli Varazze
2
Vediamo come si fa!
Gestione strategica delle imprese
Mentre in passato le imprese operavano prevalentemente sul mercato domestico, oggi,
con lo sviluppo di un’economia globale, le imprese stesse incontrano un’accanita
concorrenza che le costringe a riposizionarsi con modifiche della loro organizzazione e
dell’azione da svolgere.
Il fenomeno è particolarmente sentito dalle imprese di piccole e medie dimensioni che
costituiscono la maggior parte del tessuto produttivo del nostro paese. Infatti, le industrie
dei Paesi emergenti (Cina, Corea, Taiwan ecc.) stanno introducendo sul mercato globale
prodotti primari a basso costo e di alta qualità, causando perdite di competitività alle
nostre imprese.
Da ciò la necessità di adottare nuove strategie aziendali, caratterizzate sia dalla
correttezza gestionale (con comportamenti rigorosamente rispettosi delle leggi e
dell’etica), sia dalla capacità di rinnovare la formula imprenditoriale e intraprendere nuove
iniziative di sviluppo con nuovi prodotti, nuovi clienti, nuovi mercati e aree di business.
Ne consegue che le imprese industriali devono mirare all’innovazione di processo e alla
innovazione di prodotto, realizzando con la più moderna tecnologia prodotti di qualità a
costi più bassi.
Giuseppe Albezzano
ITC Boselli Varazze
3
Gestione strategica delle imprese
Occorre, quindi, puntare sulla ricerca di base (effettuata da università e altri centri di
ricerca) e sulla ricerca applicata (svolta all’interno della stessa impresa). In tutte le
imprese la funzione R&S (ricerca e sviluppo) deve ricevere maggiore impulso, con
l’impiego delle indispensabili risorse.
Per il raggiungimento di questo fine si possono impiegare strategie di carattere
straordinario, che comportano concentrazioni aziendali mediante operazioni di fusione e
acquisizione. Le grandi imprese, in molti casi gestite dalla famiglia che detiene la
partecipazione di maggioranza, devono porsi il problema della separazione della proprietà
dalla gestione. L’attuazione delle strategie dirette alla maggiore competitività attraverso
ricerca e innovazione necessita di continui investimenti in tecnologia avanzata, marketing e
personale qualificato.
Le risorse occorrenti saranno reperite attraverso la ricapitalizzazione e l’intervento delle
banche. Queste ultime dovranno estendere la loro attività dalle abituali operazioni
creditizie alle operazioni di finanza per lo sviluppo, finalizzate alla realizzazione di un
grande progetto p alla partecipazione al capitale di rischio dell’impresa.
Giuseppe Albezzano
ITC Boselli Varazze
4
Bilancio Matrix spa
Esercizio 2004
Vincoli:
- Patrimonio netto € 5.200.000
- ROE 4%
- indice di rigidità degli impieghi 55%
- leverage 1,8%
Dati a scelta:
- ROI 6%
- debiti a breve termine 22% delle fonti
(al netto dei dividendi da pagare)
- rotazione degli impieghi 1,8
- imposte dell’esercizio 105% dell’utile netto
Giuseppe Albezzano
ITC Boselli Varazze
5
Stato patrimoniale
Considerando il ROE del 4% si determina il capitale proprio con la seguente proporzione:
100 :104 = x : 5.200.000
x = € 5.000.000 capitale proprio
€ (5.200.000 – 5.000.000) = € 200.000 utile d’esercizio
Utilizzando il leverage 1,8 si ha:
Leverage = totale impieghi/capitale proprio = 1,8
Totale impieghi = leverage x capitale proprio
1,8 x 5.000.000 = € 9.000.000
Con l’indice di rigidità degli impieghi si ha:
Indice di rigidità degli impieghi = immobilizzazioni/totale impieghi x 100 = 55%
Immobilizzazioni = totale impieghi x indice di rigidità degli impieghi
€ (9.000.000 x 55%) = € 4.950.000
Attivo corrente = totale impieghi – immobilizzazioni
€ (9.000.000 – 4.950.000) = € 4.050.000
Giuseppe Albezzano
ITC Boselli Varazze
6
Stato patrimoniale
Capitale di debito = totale fonti – patrimonio netto
€ (9.000.000 -5.200.000) = € 3.800.000
Debiti a breve termine: € (9.000.000 x 22%) = e 1.980.000
Debiti a media e lunga scadenza: € (3.800.000 – 1.980.000) = € 1.820.000
Stato patrimoniale sintetico riclassificato al 31/12/2004
IMPIEGHI
Attivo Immobilizzato
Attivo corrente
Totale impieghi
FONTI
4.950.000
4.050.000
9.000.000
Patrimonio netto:
Capitale proprio
5.000.000
Utile d'esercizio
200.000
Totale patrimonio netto
5.200.000
Debiti a media/lunga scadenza
1.820.000
Debiti a breve scadenza
1.980.000
Totale capitale di debito
3.800.000
Totale fonti
9.000.000
Giuseppe Albezzano
ITC Boselli Varazze
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Conto economico
Utilizzando l’indice di rotazione degli impieghi, si possono determinare i ricavi di vendita:
Rotazione degli impieghi = ricavi di vendita/totale impieghi = 1,8
Ricavi di vendita = totale impieghi x rotazione degli impieghi
€ (9.000.000 x 1,8) = € 16.200.000
Ipotizzando le altre voci del raggruppamento A) Valore della produzione pari a € 120.000
lo stesso risulta di € 16.320.000.
Applicando il ROI del 6%si può determinare il reddito operativo (differenza tra valore
della produzione e costi della produzione):
ROI = reddito operativo/totale impieghi = 6%
Reddito operativo = totale impieghi x ROI
€(9.000.000 x 6%) = €540.000
Giuseppe Albezzano
ITC Boselli Varazze
8
Conto economico
Di conseguenza il raggruppamento B) Costi della produzione è pari a:
€(16.320.000 – 540.000) = € 15.780.000
Considerando il carico fiscale pari al 105% dell’utile d’esercizio si ha:
100 : 105= 200.000 : x
x = 210.000 imposte dell’esercizio
€ (200.000 + 210.000) = € 410.000 risultato prima delle imposte
Ipotizzando il raggruppamento E) Proventi e oneri straordinari pari a – 30.000 euro
(minusvalenze straordinarie) e il raggruppamento D) rettifiche di valore di attività
finanziarie d’importo pari a zero, si ottiene un risultato di – 100.000 euro per il
raggruppamento C) Proventi e oneri finanziari.
Giuseppe Albezzano
ITC Boselli Varazze
9
Conto economico sintetico al 31/12/2004
A) Valore della produzione
16.320.000
B) Costi della produzione
-15.780.000
Differenza tra Valore e Costi della produzione (A - B)
540.000
C) Proventi e oneri finanziari
-100.000
D) Rettifiche di valore di attività finanziarie
E) Proventi e oneri straordinari
-30.000
Risultato prima delle imposte (A - B +/- C +/- D +/- E)
410.000
Imposte del'esercizio
-210.000
Utile d'esercizio
200.000
Giuseppe Albezzano
ITC Boselli Varazze
10
Esercizio 2005
Durante l’esercizio 2005 la Matrix spa effettua un investimento in costi di ricerca e di
formazione aziendale per € 1.500.000 al quale seguono ulteriori investimenti in beni
strumentali a tecnologia avanzata. Per reperire le necessarie risorse finanziarie la società
decide quanto segue:
 accantonamento dell’utile dell’esercizio 2004 a norma di legge alla riserva legale, pari
importo alla riserva statutaria, € 80.000 alla riserva straordinaria, mentre il rimanente è
distribuito tra i soci;
 aumento a pagamento del capitale sociale, alla pari, per € 1.000.000;
 accensione di un mutuo ipotecario di € 500.000, durata 5 anni, estinguibile con rate
semestrali a quota capitale costante a decorrere dal 2006.
Giuseppe Albezzano
ITC Boselli Varazze
11
Esercizio 2005
Inoltre, si ipotizzano i seguenti dati:
 ROE 6%
 ROI 8%
 ROS 5%
 Indice di elasticità degli impieghi 46%
 Leverage 1,9
 Risultato delle gestione straordinaria € 5.000 (plusvalenza straordinaria)
 Imposte dell’esercizio pari al 53% dell’utile al lordo delle imposte
Giuseppe Albezzano
ITC Boselli Varazze
12
Stato patrimoniale
Distribuzione dell’utile d’esercizio 2004 (valori in €)
Utile d’esercizio
200.000
- 5% alla riserva legale
10.000
- 5% alla riserva statutaria
10.000
- accantonamento alla riserva straordinaria
80.000
Utile distribuito ai soci
100.000
Determinazione del capitale proprio (valori in €)
Capitale sociale al 31/12/2004
4.000.000
Aumento a pagamento
1.000.000
Capitale sociale al 31/12/2005
Riserva legale (300.000 + 10.000)
Riserva statutaria (300.000 + 10.000)
Riserva straordinaria (400.000 + 80.000)
5.000.000
310.000
310.000
480.000
Capitale proprio al 31/12/2005
6.100.000
Giuseppe Albezzano
ITC Boselli Varazze
13
Stato patrimoniale
Pertanto, utilizzando il ROE del 6%, si ha:
ROE = utile d’esercizio/capitale proprio x 100 = 6%
Utile d’esercizio = capitale proprio x ROE
€ (6.100.000 x 6%) = € 366.000
Utilizzando il leverage si ottiene:
Totale impieghi = capitale proprio x leverage
€ (6.100.000 x 1,9) = € 11.590.000
Considerando l’indice di elasticità degli impieghi si ha:
Attivo corrente = totale impieghi x indice di elasticità degli impieghi
€ (11.590.000 x 46%) = € 5.331.400
Attivo immobilizzato
€ (11.590.000 – 5.331.400) = € 6.258.600
Giuseppe Albezzano
ITC Boselli Varazze
14
Stato patrimoniale
Passiamo a considerare la composizione delle fonti.
Patrimonio netto = capitale proprio + utile d’esercizio
€ (6.100.000 + 366.000) = € 6.466.000
Capitale di debito = totale fonti – patrimonio netto
€ (11.590.000 – 6.466.000) = € 5.124.000
Debiti a media e lunga scadenza al 31/12/2004
- Quote estinte durante l’esercizio
+ incremento TFRL
+ quote oltre l’esercizio del nuovo mutuo € (500.000 – 100.000)
Debiti a media e lunga scadenza al 31/12/2005
€ 1.820.000
200.000
220.000
400.000
€ 2.240.000
Debiti a breve scadenza = capitale di debito – debiti a media e lunga scadenza
€ (5.124.000 – 2.240.000) = € 2.884.000
Giuseppe Albezzano
ITC Boselli Varazze
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Stato patrimoniale sintetico riclassificato al 31/12/2005
IMPIEGHI
Attivo Immobilizzato
Attivo corrente
Totale impieghi
FONTI
5.331.400
Patrimonio netto:
6.258.600
11.590.000
Capitale proprio
6.100.000
Utile d'esercizio
366.000
Totale patrimonio netto
6.446.000
Debiti a media/lunga scadenza
2.240.000
Debiti a breve scadenza
2.884.000
Totale capitale di debito
5.124.000
Totale fonti
11.590.000
Giuseppe Albezzano
ITC Boselli Varazze
16
Per redigere lo Stato patrimoniale civilistico, oltre a considerare i vincoli posti dalla
traccia, si ipotizza quanto segue:
Attivo immobilizzato (valori in €)
Immobilizzazioni immateriali nette al 31/12/2004
+ costi di ricerca sostenuti durante l’esercizio
- Ammortamenti al 31/12/2005 sui relativi costi storici
950.000
1.500.000
400.000
Importo immobilizzazioni immateriali al 31/12/2005
2.050.000
Per quanto riguarda i debiti a media e lunga scadenza si ha:
C) TFRL (1.000.000 + 220.000)
D) Debiti (con scadenza oltre l’esercizio)
1.220.000
1.020.000
Totale debiti a media e lunga scadenza
2.240.000
Giuseppe Albezzano
ITC Boselli Varazze
17
I debiti a breve scadenza sono così ripartiti:
B) Fondi per rischi e oneri
E) Ratei e risconti
D) Debiti (scadenti entro l’esercizio)
150.000
89.000
2.645.000
Totale debiti a breve scadenza
2.884.000
Pertanto, l’importo totale della voce D) Debiti risulta pari a:
€ (1.020.000 + 2.645.000) = € 3.665.000
Giuseppe Albezzano
ITC Boselli Varazze
18
Conto economico
Considerando il ROI dell’8% si ha:
Totale impieghi x ROI
€ (11.590.000 x 8%) = € 927.200
Applicando il ROS del 5% si ottengono i ricavi di vendita:
ROS = reddito operativo/ricavi di vendita x 100 = 5%
Ricavi di vendita = reddito operativo/ROS
€ (927.200 : 0,05) = € 18.544.000
Considerando un incremento delle rimanenze di prodotti finiti e in lavorazione di €
300.000, costi patrimonializzati di € 100.000 e altri ricavi di € 56.000, si ottiene l’importo
del raggruppamento A) Valore della produzione, pari a € 19.000.000.
Di conseguenza il totale del raggruppamento B) Costi della produzione è di:
€ (19.000.000 – 927.200) = € 18.072.000
Giuseppe Albezzano
ITC Boselli Varazze
19
Conto economico
Sapendo che il carico fiscale ammonta al 53% dell’utile al lordo delle imposte e
conoscendo l’utile d’esercizio, si può impostare la seguente proporzione:
100 : 47 = x : 366.000
x = 778.723,40 arrotondato a 778.723 utile al lordo delle imposte
€ (778.723 – 366.000) = € 412.723 imposte sul reddito d’esercizio
Poiché si è ipotizzata una plusvalenza straordinaria di € 5.000 e posto pari ancora a zero il
risultato del raggruppamento D), si ottiene un risultato di – 143.477 euro per il
raggruppamento C) Proventi e oneri finanziari.
Si possono quindi redigere gli schemi civilistici in forma sintetica dello Stato patrimoniale
e del Conto economico.
Giuseppe Albezzano
ITC Boselli Varazze
20
Stato patrimoniale sintetico a stati comparati al 31/12/2005
ATTIVO
2005
2004
A) Crediti v/soci
I Immateriali
2.050.000
950.000
II Materiali
3.708.600
3.500.000
500.000
500.000
6.258.600
4.950.000
Totale immobilizzazioni
2005
2004
I Capitale sociale
5.000.000
4.000.000
IV Riserva legale
310.000
300.000
V Riserve statutarie
310.000
300.000
VII Riserva straordinaria
480.000
400.000
IX Utile d'esercizio
366.000
200.000
6.466.000
5.200.000
150.000
120.000
1.220.000
1.000.000
3.665.000
2.600.000
89.000
80.000
11.590.000
9.000.000
A) Patrimonio netto
B) Immobilizzazioni
III Finanziarie
PASSIVO
C) Attivo circolante
Totale patrimonio netto
B) Fondi per rischi e oneri
I Rimanenze
2.640.000
2.000.000
II Crediti
2.000.000
1.850.000
IV Disponibilità liquide
640.000
150.000
Totale attivo circolante
5.280.000
4.000.000
C) TFRL
D) Debiti (di cui 1.020.000
oltre l'esercizio)
D) Ratei e risconti
51.400
50.000
E) Ratei e risconti
Totale attivo
11.590.000
9.000.000
Totale passivo
Giuseppe Albezzano
ITC Boselli Varazze
21
Conto economico sintetico al 31/12/2005
2005
2004
A) Valore della produzione
19.000.000
16.320.000
B) Costi della produzione
-18.072.800
-15.780.000
Differenza tra Valore e Costi della produzione (A - B)
927.200
540.000
C) Proventi e oneri finanziari
-143.477
-100.000
-5.000
-30.000
Risultato prima delle imposte (A - B +/- C +/- D +/- E)
778.723
410.000
Imposte dell'esercizio
-412.723
-210.000
Utile d'esercizio
366.000
200.000
D) Rettifiche di valore di attività finanziarie
E) Proventi e oneri straordinari
Giuseppe Albezzano
ITC Boselli Varazze
22
Punti a scelta: il metodo ABC
La Matrix spa fabbrica il prodotto Z in tre varianti (Z1, Z2 e Z3), sostenendo costi comuni
di produzione di € 5.605.000 e ottenendo 100.000 unità di Z1, 120.000 unità di Z2 e
141.000 unità di Z3. per ciascuna unità di prodotto sono impiegati kg 2 di materia prima
al costo di € 5,50 il kg, mentre sono impiegate 3 ore di manodopera diretta per unità di
Z1, 2 ore per unità di Z2 e Z3; il costo orario della manodopera diretta è di € 7,50.
I costi comuni di produzione sono ripartiti, secondo il metodo ABC,in base a tre cost
driver, quantificati nella seguente tabella:
Cost driver
Ore macchina
Attrezzaggi
Controllo qualità
Costo
unitario
N° cost driver
Lotto Z1
N° cost driver
Lotto Z2
N° cost driver
Lotto Z3
Costo totale
€ 50,00
€ 625,00
€ 150,00
9.990
700
150
24.010
1.000
150
36.000
1.500
400
3.500.000
2.000.000
105.000
5.605.000
Giuseppe Albezzano
ITC Boselli Varazze
23
Punti a scelta: il metodo ABC
Determiniamo:
- Il costo industriale delle tre varianti del prodotto Z;
- l’utile lordo industriale di ogni variante del prodotto Z, sapendo che i prezzi di vendita
unitari sono € 50 per Z1, € 52 per Z2 e € 55 per Z3.
Vediamo come si fa!
Giuseppe Albezzano
ITC Boselli Varazze
24
Calcolo del costo industriale con il metodo ABC
Z1
Materia prima
Manodopera diretta
5,50 x 2 x 100.000 =
7,50 x 3 x 1000.000 =
Z2
€
€
1.100.000
2.250.000
5,50 x 2 x 120.000 = €
7,50 x 3 x 1000.000 =
z3
1.320.000
2.250.000
5,50 x 2 x 141.000 = € 1.551.000
7,50 x 2 x 141.000 = € 2.250.000
Costo diretto
Ore macchina
Attrezzaggi
Controllo qualità
€ 3.500.000
50,00 x 9.990 = € 499.500
625,00 x 700 = € 437.500
150,00 x 150 = € 22.500
€ 3.120.000
50,00 x 24.010 = € 1.200.500
625,00 x 1.000 = € 625.000
150,00 x 150 =€ 22.500
€ 3.666.000
50,00 x 1.500 = € 1.800.000
625,00 x 1.500 = € 937.500
150,00 x 400 =€ 60.000
Costo industriale
€ 4.309.500
€ 4.968.000
€ 6.463.500
Prezzo di vendita
50,00 x 100.000 = € 5.000.000
52,00 x 120.000 = € 6.240.000
55,00 x 141.000 = € 7.755.000
Margine industriale
€ 690.500
€ 1.272.000
€ 1.291.500
Margine industriale
unitario
€ 6,91
€ 10,60
€ 9,16
Giuseppe Albezzano
ITC Boselli Varazze
25
Punti a scelta: responsabilità sociale dell’impresa e
riparto del valore aggiunto tra gli stakeholders
I recenti scandali finanziari, che hanno provocato pesanti ricadute economiche in particolare
sui piccoli risparmiatori, hanno posto in luce l’impegno etico che ogni impresa deve oggi
assumere, attraverso un comportamento manageriale responsabile sia sul piano economico,
sia sul piano sociale, sia consolidando il proprio rapporto con gli stakeholders, portatori di
interessi nei confronti dell’impresa stessa (dipendenti, clienti, fornitori, finanziatori, Stato ed
enti pubblici, comunità locali, ecc.)
Con il nuovo stile di governance CSR (corporate social responsability) il governo dell’impresa
passa dalla responsabilità verso un unico soggetto shareholder (soci o azionisti) a un
modello di responsabilità multi-stakeholder, attuando politiche volte a conciliare obiettivi
economici, sociali e ambientali, tutelare la salute fisica e psichica dei propri dipendenti,
promuovere attività che favoriscano la coesione sociale e la qualità della vita. L’impresa
viene, così, ad assumere una propria responsabilità nei confronti della collettività.
Giuseppe Albezzano
ITC Boselli Varazze
26
Punti a scelta: responsabilità sociale dell’impresa e
riparto del valore aggiunto tra gli stakeholders
La responsabilità sociale dell’impresa sorge dai due seguenti presupposti, tra loro collegati;
1. Poiché l’impresa crea posti di lavoro, la sua attività deve anche mirare a mantenere
stabili e durevoli i livelli di occupazione, al fine di creare una ricchezza costante nel
tempo.
2. Poiché inserita in uno specifico contesto ambientale, l’impresa deve anche mirare a uno
sviluppo economico sostenibile, nel senso che le risorse consumate dalla sua attività non
devono pregiudicare lo sviluppo e il benessere economico delle generazioni future.
Il bilancio economico-sociale costituisce, quindi, il rendiconto quantitativo e qualitativo che
evidenzia il riparto della ricchezza prodotta tra gli stakeholders, quale contributo
dell’impresa a favore dei settori sociale e ambientale.
Giuseppe Albezzano
ITC Boselli Varazze
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Punti a scelta: responsabilità sociale dell’impresa e
riparto del valore aggiunto tra gli stakeholders
Il valore aggiunto è la ricchezza che l’impresa aggrega ai costi di beni e servizi acquistati da
altre imprese. Il valore aggiunto viene ripartito tra gli stakeholders che hanno concorso a
produrlo (lavoratori, finanziatori, Stato) e l’impresa stessa. I primi ricevono,
rispettivamente, retribuzioni, interessi, imposte, mentre l’impresa è remunerata con
l’autofinanziamento proprio (utili accantonati a riserva) e improprio (ammortamenti),nonché
con utili attribuiti ai soci e dividendi agli azionisti quale compenso al capitale di rischio.
La rielaborazione del Conto economico a valore aggiunto, nella quale costi e ricavi
continuano a essere classificati secondo la loro natura, è utilizzata frequentemente dagli
analisti esterni perché pone in rilievo appunto tale ripartizione. Inoltre, questo Conto
economico costituisce una parte del bilancio sociale.
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Punti a scelta: responsabilità sociale dell’impresa e
riparto del valore aggiunto tra gli stakeholders
Conto economico a Valore aggiunto esercizio 2005
Ricavi netti di vendita
18.544.000
variazione rimanenze di prodotti e prodotti in lavorazione
300.000
costi patrimonializzati
100.000
altri ricavi
56.000
Valore della produzione
19.000.000
costi per acquisti di materie
-7.512.800
variazione delle rimanenze di materie prime
costi per servizi e per godimento di beni di terzi
340.000
-3.556.000
altri costi diversi di gestione
-181.000
Valore aggiunto caratteristico lordo
8.090.200
Risultato della gestione straordinaria
5.000
Valore aggiunto globale lordo
8.095.200
Giuseppe Albezzano
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Punti a scelta: responsabilità sociale dell’impresa e
riparto del valore aggiunto tra gli stakeholders
Per la redazione del prospetto di riparto del valore aggiunto teniamo presente quanto segue:
a. I costi del personale ammontano a € 5.635.000
b. Gli ammortamenti sono di 1.448.000
c.
Nel Conto economico civilistico gli oneri diversi di gestione comprendono anche la
sponsorizzazione di un’iniziativa benefica di € 25.000 e imposte indirette di € 15.000
d. L’utile d’esercizio è destinato per il 5% a riserva legale, per il 5% a riserva statutaria,
per € 29.400 a riserva straordinaria e per il rimanente è distribuito ai soci.
Giuseppe Albezzano
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Punti a scelta: responsabilità sociale dell’impresa e
riparto del valore aggiunto tra gli stakeholders
Prospetto di riparto del valore aggiunto
Remunerazione del personale
Costi del personale
5.635.000
Remunerazione della Pubblica Amministrazione
Imposte indirette e dirette
427.723
Remunerazione del capitale di debito
Interessi passivi netti
153.477
Remunerazione del capitale proprio
Utili distribuiti
300.000
Remunerazione dell’azienda
Ammortamenti
Utili accantonati a riserva
1.488.000
66.000
Remunerazione alla collettività
Interventi di utilità sociale, elargizioni e liberalità
Valore aggiunto globale lordo
25.000
8.095.200
Giuseppe Albezzano
ITC Boselli Varazze
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FINE
Giuseppe Albezzano
ITC Boselli Varazze
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Bibliografia
C. Rovetto “Competitività delle imprese” in “Esercitazioni svolte e
materiali di economia aziendale secondo quadrimestre 2005/2006”
Tramontana Milano
Giuseppe Albezzano
ITC Boselli Varazze
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