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treponema lezione

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treponema lezione
Treponema pallidum
Classificazione Spirochete
Spirochaetaceae
Leptospiraceae
Treponema pallidum pallidum
sifilide
Treponema pallidum pertenue
framboesia
Treponema carateum
pinta
Bordetella recurrentis
febbre ricorrente
Bordetella burgdorferi
malattia di Lyme
Leptospira interrogans serovar
icterohaemorrhagiae
leptospirosi
AGENTE EZIOLOGICO
IL Treponema Pallidum,
appartiene alla famiglia delle
treponematacee, batteri di forma
elicoidale, mobili, a divisione
trasversale.
•
•
lunghezza variabile da 8 a 14 micron
larghezza variabile da 0.15 a 0.20
micron.
La coltura in vitro dei treponemi non è stata ancora
realizzata. Per tale motivo il loro metabolismo è poco
conosciuto.
Morfologia del Treponema pallidum
Ultrastruttura del Treponema pallidum
OE: outer envelope
AF: axial filament
WM: cell wall membrane
BF: body fibrils
AGENTE EZIOLOGICO
ANATOMIA DEL TREPONEMA
STRUTTURA ANTIGENICA
Un antigene polisaccaridico
Un antigene lipidico
Un antigene proteico
Antigeni del corpo del treponema
Ultrastruttura del Treponema pallidum
Struttura proposta per la membrana citoplasmatica e la membrana esterna del treponema.
OM: membrana esterna; Ef: endoflagelli o flagelli periplasmatici; LP1 e LP2:
lipopropteine; pg: peptidoglicano; CM: membrana citoplasmatica.
SIFILIDE
• AGENTE EZIOLOGICO: Treponema pallidum
• Malattia a trasmissione:
-sessuale
-materno-fetale (trans-placentare o attraverso il
canale del parto infetto)
-per contatto diretto con lesioni in fase attiva (es:
bacio se presenti delle lesioni a livello di labbra,
cavità orale, lesioni cutanee; contatto con lesioni
cutanee)
-trasfusione di sangue ed emoderivati (ora molto
rara)
-accidentale a seguito della manipolazione di
campioni infetti (esposizione professionale)
Questa malattia è dovuta ad
una spirocheta evidenziata
nel 1905 dal biologo F.
Schaudinn e dal sifilografo
E. Hoffmann di Amburgo:
l’agente patogeno fu
chiamato dapprima
“Spirocheta Pallida”, in
seguito “Treponema Pallido”.
La Sifilide è una malattia
infettiva, contagiosa, trasmessa
mediante le ferite e le ulcere che
si formano nelle zone
genitali, rettali e sulla bocca a
seguito di contatto sessuale; più
raramente è trasmessa
incidentalmente (puntura), per
via ematica (trasfusione) e anche
per via transplacentare (dalla
madre al feto:SIFILIDE
CONGENITA).
SIFILIDE: PATOGENESI
• Ingresso dei Treponemi attraverso la mucosa,
anche intatta, o soluzioni di continuo della
cute
• Raggiungimento del sistema linfatico e quindi
del torrente ematico
Disseminazione sistemica con potenziale
invasione di qualsiasi organo/tessuto
ASPETTI CLINICI
1.Sifilide recente
Comprende:
-Il periodo di incubazione (25 gg in media);
-Le manifestazioni cliniche primarie (45 gg in media);
-Le manifestazioni classiche del periodo secondario (inizio a 2 mesi circa dal contagio, durata da 1 a
2 anni);
-La sifilide sierologica recente (dal contagio fino al terzo anno di malattia).
2.Sifilide latente
Si ha quando scompaiono le lesioni recenti e persiste solamente la positività sierologica oppure in
caso di sierologia positiva quando non si siano osservate, in precedenza, lesioni cliniche.
E’ da segnalare la crescente frequenza di sifilidi sierologiche totalmente asintomatiche e di forme
latenti spontanee.
3.Sifilide sintomatica tardiva (fase terziaria).
Sopravviene dai 5 ai 20 anni dal contagio, con manifestazioni cutanee e/o viscerali, per lo più
cardiovascolari o nervose. Due pazienti su tre non presentano alcuna complicazione.
SIFILIDE: EPIDEMIOLOGIA
• > 12 MILIONI di soggetti infetti nel mondo
• Maggiore prevalenza nei Paesi in via di sviluppo e nell’Europa
dell’Est
• Più frequente nelle fasce d’età sessualmente attive: dai 15 ai
30 anni
• Dalla metà degli anni ’60 alla metà degli anni ’80 maggiore
prevalenza dell’infezione nei maschi omosessuali. Con
l’epidemia dell’infezione da HIV e la maggiore attenzione nei
confronti dell’impiego del preservativo, la frequenza di
infezione in questa categoria si è ridotta
• Concomitante incremento della frequenza tra gli eterosessuali,
in conseguenza del drammatico incremento dei casi fra le
donne e i bambini (sifilide congenita), tra il 1986 ed il 1994
Dopo aver avuto tanta parte nei programmi di salute pubblica e nell’immaginario
collettivo della prima metà del Novecento, per poi finire archiviata tra i trofei della
penicillina ,
LA SIFILIDE TORNA OGGI ALLA RIBALTA
Sifilide
30
Incidence/Million
Log. (Incidence/Million)
25
20
20
24
19
16
15
14
13
10
5
8
8
7
0
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
L’aumento dei nuovi casi di sifilide osservato negli ultimi anni denuncia un
inquietante abbassamento della guardia rispetto ai comportamenti sessuali
a rischio
30
25
20
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10
5
0
1995
1996
1997
1998
1999
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2001
2002
2003
Anche in Italia negli ultimi anni i casi di sifilide sono più che raddoppiati:dal 2000 al 2001 si
è registrato un aumento del 92% e dal 2001 al 2002 c’è stato un ulteriore aumento del 44%.
DIAGNOSI DI
LABORATORIO DELLA
SIFILIDE
DIAGNOSI
1. Batteriologica
L’essudato dal cancro primario (o papula) deve essere esaminato
attraverso:
- microscopia in campo scuro immediatamente dopo il prelievo
- microscopia ad ultravioletti, dopo la colorazione con anticorpi
anti-treponema marcati con fluoresceina
DIAGNOSI
2.Sierologia
- Esami non treponemici:
Venereal Disease Research Laboratory (VDRL)
Rapid Plasma Reagin (RPR)
- Esami treponemici:
Fluorescent Treponemal Antibody –Absorption (FTA-Abs) test
Treponema pallidum haemoagglutination (TPHA)
Sifilide: diagnosi
1) test non treponemici (VDRL e RPR)
identificano le IgM ed IgG reaginiche che compaiono
durante la lue, cimentando il siero del paziente con
un antigene cardiolipinico.
2) test treponemici (FTA-abs e TPHA)
identificano le IgM ed IgG specifiche antiTreponema, cimentando il siero del paziente
direttamente con T.pallidum
I test treponemici utilizzano propteine ricombinanti o antigeni treponemici
estratti da Treponema pallidum
I test non treponemici (non specifici) utilizzano antigeni costituiti da lipidi
estratti da normali tessuti di mammifero
I test non treponemici evidenziano una positività entro 4-6 settimane
dall’infezione (o 1-2 settimane dalla comparsa del cancro primario), che
va riducendosi nella sifilide terziaria od in seguito ad efficace trattamento
antibiotico della sifilide primaria o secondaria.
Il trattamento (soprattutto durante la fase primaria e secondaria) tende a
causare una sieroconversione a questi test
L’Ag VDRL,
o cardiolipina (3 molecole di glicerolo
unite da 2 gruppi fosforici esterificati con 4 acidi grassi a 18 atomi
di carbnonio) o aptene di Wassermann non è un Ag specifico del
Treponema pallidum.
Si possono avere falsi positivi dovuti a risposte autoimmunitarie
in caso di lupus, lebbra etc.proprio per la presenza della
cardiolipina nel fegato o nel miocardio di soggetti non affetti da
Sifilide.
Ne consegue la necessità di applicare test per la
ricerca di Ag treponemici specifici
Principio:
Un costituente chimico: il fosfatidil-glicerolo
[cardiolipide o antigene Venereal Disease Research
Laboratory (VDRL)], presente nell’envelope del
Treponema pallidum reagisce con gli anticorpi del
siero per formare degli agglutinati.
Il test è di tipo qualitativo.
Ma utilizzando diluizioni del siero è possibile renderlo
semi-quantitativo.
VDRL Test
Analisi dei risultati
Agglutination : ++
Agglutination : +
Agglutination : +
Pas d' Agglutination : -
Fluorescent Treponemal
Antibody –Absorption
(FTA Abs) Test
Il siero del paziente viene dapprima fatto adsorbire con
Treponemi non patogeni per rimuovere gli anticorpi
cross-reattivi e quindi esposto agli Ag di T. pallidum
FTA Abs Test: Metodica
Depositare gli
anticorpi:
10 µl di
ciascuna
dilutione
o 10 µl de
chaque témoin
sur chaque
emplacement
du support.
Incubation
en chambre
humide
30 minutes
à 37 ° C .
Egoutter les
dépôts
délicatement,
avec des gants.
Jeter le papier
filtre
dans un bac
d'eau
de Javel.
Lavages :
2 fois 5 minutes
dans 2 bacs
différents.
FTA Abs Test: Metodica
Dépôt du
conjugué
préparé au 1 /
100 :
10 µl sur chaque
emplacement
du support.
Incubation
en chambre
humide
30 minutes
à 37 ° C .
Egoutter les
dépôts
délicatement,
avec des gants.
Jeter le papier
filtre
Lavages :
2 fois 5
minutes
dans 2 bacs
différents.
FTA Abs Test: principio
FTA Abs Test: principio
1
2
3
Fixation des
Anticorps
sur les tréponèmes.
Fixation du
conjugué
sur la partie Fc
(chaînes gamma)
des IgG.
Observation de
l'émission
de fluorescence.
TPHA reazione di emoagglutinazione indiretta
Agglutinazione indiretta di emazie
di pulcino con anticorpi specifici
contro le varianti patogene di
Treponema pallidum
TPHA reazione di emoagglutinazione indiretta
n° cupule :
Notation
de
l'importan
ce de l'
Hémagglut
ination
1
2
3
4
+++
+
-
-
n°
1
tampo
n
en µl
2
3
4
5
6
7
8
25
25
25
25
25
25
25
sérum
1/20 e
n µl
25
25 *
*
*
*
*
*
**
HS en
µl
75
75
75
75
75
75
75
75
Diluti
on
1 / 80
1/
1280
1/
2560
1/
5120
1/
10240
Lectu
re
+
+
-
-
-
1 / 160 1 / 320 1 / 640
+
+
+
Titolo risultante 1 a 1280, diluizione in cui è ancora possibile verificare un’ agglutinazione netta.
Sifilide: diagnosi
NON TREPONEMICI
TREPONEMICI
• rischio di falsi positivi (virosi,
• Più specifici ma più costosi
connettiviti, sarcoidosi) e falsi
• Usati come test di conferma ai
negativi
test di screening
• il titolo si riduce durante la
malattia, tendendo a
Diagnosi di sifilide congenita
negativizzarsi nelle fasi più
1) Identificazione dell’antigene
avanzate della stessa anche in
treponemico mediante
sogg. non trattati
immunofluorescenza su campione di
• usati come test di screening o
aspirato rinofaringeo o cordone
per monitorare la risposta alla
ombelicale
terapia
2) Ricerca nel bimbo di IgM specifiche
anti-Treponema
SCREENING
VDRL e TPHA sono i test di screening per eccellenza
I test non treponemici utilizzati in combinazione con quelli treponemici hanno un
valore predittivo alto e i risultati positivi sono probabilmente indicativi di una
infezione reale
DIAGNOSI DELLA SIFILIDE CONGENITA
Per stabilire se un neonato da madre portatrice dell’infezione
non adeguatamente trattata, sia effettivamente infetto le indicazioni diagnostiche si
basano:
• sulla ricerca delle IgM specifiche
• sulla evidenziazione diretta del microrganismo mediante test di immunofluorescenza
su siero e liquido cefalorachidiano del neonato.
I neonati di madri sieroreattive devono essere trattati con penicillina,
indipendentemente dal fatto che la madre fosse stata o meno trattata in gravidanza.
La sieronegatività al parto può non essere un indice
certo di non-infezione materna. Quindi, in caso di madre a
rischio per fattori comportamentali o epidemiologici, bisogna ritestare la donna e il
figlio, nei mesi successivi al parto, specie qualora il bambino presenti febbre o sintomi
sospetti.
Non è attualmente disponibile un vaccino
In assenza di un vaccino efficace, il controllo della sifilide dipende dall’attuazione di
Misure preventive
1.
2.
3.
•
Sensibilizzare gli operatori sanitari
Educazione alla salute
Educazione sessuale:
Invito ad astenersi dalla promiscuità sessuale e dalle relazioni
sessuali casuali
• Insegnare metodi di profilassi personale (condom)
4. Garantire l’accesso gratuito e anonimo alle strutture per la
diagnosi precoce e il trattamento; incoraggiare il loro uso
attraverso l’educazione della popolazione circa i sintomi e la
modalità di trasmissione
MISURE PREVENTIVE CONCERNENTI I CONTATTI
L’indagine sui contatti è fondamentale nei programmi di controllo della malattia
Lo stadio della malattia determina i criteri per la ricerca dei contatti da
sottoporre a terapia preventiva:
a) Sifilide primaria: tutti i contatti sessuali durante i 3 mesi
precedenti l’insorgenza dei sintomi
b) Sifilide secondaria: tutti i contatti durante i precedenti 6 mesi
c) Sifilide latente: tutti i contatti dell’anno precedente
d) Sifilide congenita: tutti i membri della famiglia
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