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Controllo ottimo LQ t.i. con azione integrale
1.0. 1.0 1 Controllo ottimo LQ t.i. con azione integrale • Si è visto, nel caso tempo-continuo, che lo schema di controllo sottostante in cui Kf f = −[C(A − BK)−1B]−1, garantisce (nel caso il sistema retroazionato risulti stabile) che, dato un riferimento costante yd(t) = yp, l’uscita del sistema a regime si porta a tale valore, cioè lim y(t) = yp. t→∞ d yd Kf f ups u A, B −Kx x C y −K L’aggiunta del riferimento può essere effettuata in qualunque schema di regolazione con retroazione statica dello stato u = ∓Kx considerando Kf f = −[C(A ∓ BK)−1B]−1 (il termine ∓ è stato aggiunto per tenere in considerazioni le diverse possibili convenzioni sui segni). Anche nel caso tempo-discreto lo schema di controllo rimane il medesimo, salvo dover considerare la diversa espressione del guadagno posto sul riferimento Kf f = −[C(A ∓ BK − In)−1B]−1 , dove In è la matrice identità di dimensioni n × n. L. Biagiotti, R. Zanasi - Teoria dei Sistemi e del Controllo - 2010/11 INTEGRALE 1. CONTROLLO OTTIMO 1.0. 1.0 2 • Problema: non c’è feedback direttamente sull’errore di inseguimento e = yd − y. Lo schema è poco robusto mei confronti di incertezze nel modello o disturbi non misurabili che agiscono sul sistema, come è il caso del disturbo d nello schema precedente. 6 d(t) 4 2 0 0 2 4 6 8 10 t 6 y d y y(t) 4 2 0 0 2 4 6 8 10 t (ControlloOttimoIntegrale.m) Il riferimento non viene inseguito perchè il disturbo non misurabile d modifica le condizioni nominali di progetto. • Aumentiamo il sistema con l’integrale dell’errore. Se al sistema ẋ(t) = A x(t) + B u(t) + B d(t) , x(t0 ) = x0 y(t) = C x(t) aggiungiamo un nuovo stato nel caso di una sola uscita (o tanti nuovi stati pari al numero m di uscite da controllare) q̇(t) = e(t) = y(t) − yd(t) = C x(t) − yd(t) otteniamo il nuovo sistema dinamico ẋ(t) A 0 B 0 x(t) B = + u(t) + yd(t) + d(t) q̇(t) C 0 q(t) 0 −Im 0 x(t) y(t)= C 0 q(t) L. Biagiotti, R. Zanasi - Teoria dei Sistemi e del Controllo - 2010/11 INTEGRALE 1. CONTROLLO OTTIMO 1.0. 1.0 3 • Indicando con z il nuovo vettore di stato x(t) z(t) = q(t) e ponendo Az = A 0 B 0 , Bz = , Br = , Cz = C 0 C 0 0 −1 il sistema dinamico aumentato può essere riscritto come ż(t) = Az z(t) + Bz u(t) + Br yd(t) (+Bz d(t)) y(t) = Cz z(t). A questo punto, applicando la retroazione statica dello stato x(t) u(t) = −Kz z(t) = − K H = q(t) = −K x(t) − H q(t) = Z t yd(t) − y(t) dτ = −K x(t) + H 0 nell’ipotesi che Az , Bz sia raggiungibile, è possibile stabilizzare il sistema, e vale il seguente teorema: • Teorema. Per ogni disturbo costante d(t) ≡ dp e per ogni riferimento costante yd(t) ≡ yp l’uscita del sistema y(t) → yp per t → ∞ (inseguimento perfetto a regime). Dimostrazione. Se il sistema ż(t) = Az − Bz Kz z(t) + Br y(t) = Cz z(t) yd(t) Bz d(t) ottenuto con la retroazione u(t) = −Kz z(t) risulta strettamente stabile, considerando ingressi costanti, lo stato esteso z converge a un valore di regime costante (z(t) → zc per t → ∞). ẋ(t) Di conseguenza, asintoticamente, ż = → 0, e in particolare q̇(t) q̇(t) → 0, ma poichè q̇ = y(t) − yd(t) segue che y(t) → yd(t) ≡ yp. L. Biagiotti, R. Zanasi - Teoria dei Sistemi e del Controllo - 2010/11 INTEGRALE 1. CONTROLLO OTTIMO 1.0. 1.0 4 • Lo schema di controllo finale risulta d yd(t) −e(t) - 1 s −q(t) u(t) H −Kx(t) A, B x(t) C y(t) −K dove la matrice Kz = K H può essere ricavata in vari modi. • Controllo LQ con azione integrale Per il sistema esteso (in cui è stato omesso sia il riferimento che il disturbo) ẋ(t) A 0 x(t) B = + u(t) q̇(t) C 0 q(t) 0 x(t) y(t) = C 0 q(t) x(t) si può progettare un regolatore LQ ottimo u(t) = − K H con q(t) i pesi T C Qy C 0 Q= , R 0 Qi dove: – Qy rappresenta il peso sull’errore di tracking; – Qi è il peso sull’integrale dell’errore di tracking; – R è il peso sul controllo. L. Biagiotti, R. Zanasi - Teoria dei Sistemi e del Controllo - 2010/11 INTEGRALE 1. CONTROLLO OTTIMO 1.0. 1.0 5 • Risposta del sistema con controllo integrale 6 d(t) 4 2 0 0 2 4 6 8 10 t 6 y d y y(t) 4 2 0 0 2 4 6 8 10 t (ControlloOttimoIntegrale.m) • Sistemi tempo-discreti Per sistemi tempo-discreti valgono considerazioni simili a quelle relative ai sistemi tempo-continui. Dato il sistema x(k + 1) = A x(k) + B u(k) + B d(k) , x(k0 ) = x0 y(k) = C x(k) aggiungiamo il nuovo stato q(k + 1) = q(k) + Tse(k) = q(k) + Ts y(k) − yd(k) = q(k) + TsC x(k) − Tsyd(k) dove Ts è il periodo di campionamento del regolatore tempo-discreto. Si noti che Q(z) Ts Tsz −1 = = q(k + 1) = q(k) + Tse(k) ↔ E(z) 1 − z −1 z − 1 in cui si può riconoscere l’espressione standard di un integratore tempodiscreto. Il sistema dinamico aumentato risulta B 0 B x(k + 1) A 0 x(k) + u(k)+ yd(k) + d(k) = 0 −TsIm 0 q(k + 1) TsC Im q(k) x(k) y(k)= C 0 q(k) L. Biagiotti, R. Zanasi - Teoria dei Sistemi e del Controllo - 2010/11 INTEGRALE 1. CONTROLLO OTTIMO 1.0. 1.0 6 • Nel caso si consideri un sistema con una sola uscita (m = 1) la matrice placements identità Im si riduce chiaramente al valore scalare 1. T • Come nel caso tempo-continuo, posto z(k) = x(k) q(k) , se la retroazione dello stato u(k) = −Kz z(k) stabilizza il sistema dinamico aumentato e gli ingressi yd(k)(= yp) e d(k) sono costanti, lo stato esteso converge a un valore di regime costante. In particolare converge q(k), e quindi e(k) = T1s q(k + 1) − q(k) → 0 per k → ∞. Di conseguenza y(k) → yp. • Lo schema di controllo tempo-discreto risulta d yd(k) −e(k) Ts −q(k) H 1−z u(k) −Kx(k) L. Biagiotti, R. Zanasi - Teoria dei Sistemi e del Controllo - 2010/11 INTEGRALE A, B x(k) C y(k) −K 1. CONTROLLO OTTIMO