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ANGINA PECTORIS 12 diapositive
La Cardiologia tra i banchi di Scuola La Cardiologia tra i banchi di Scuola Angina pectoris Angina pectoris L’angina pectoris, il cui termine deriva dal latino e letteralmente significa “dolore di petto”, non è una malattia in senso stretto, ma il nome dato ad un dolore toracico che compare quando una parte di tessuto muscolare cardiaco soffre a causa di una temporanea carenza di ossigeno (ischemia transitoria). Anche il cuore infatti, come ogni altro organo, deve essere continuamente irrorato da sangue arterioso, ossia ricco di sostanze nutritive prima fra tutte l’ossigeno (O2) e povero di cataboliti cioè di sostanze di rifiuto quali l’anidride carbonica (CO2). Angina pectoris In particolare questo compito è svolto dalle arterie coronarie, vasi sanguigni che, avvolgendo il cuore a mo’ di corona lo riforniscono di sangue ossigenato. Quindi la funzione principale del cuore non è solo quella di permettere il funzionamento di tutti gli organi del nostro corpo mediante il mantenimento del flusso sanguigno ma anche di rifornire se stesso di O2. Ma le nostre arterie si ammalano? Anche il cuore così come ogni altro organo, deve essere continuamente irrorato da sangue ossigenato per poter svolgere il suo lavoro senza sosta. Se le arterie coronarie sono sane, il cuore può aumentare rapidamente il proprio rifornimento di ossigeno quando ne aumenta la richiesta (ad esempio durante attività fisica). La parete di un’arteria coronaria normale è liscia, senza ostruzioni, per poter trasportare al cuore la quantità di sangue ricco di ossigeno sufficiente a mantenerlo in buona salute. Ma le nostre arterie si ammalano? La parete di un’arteria può essere danneggiata dalla pressione sanguigna elevata, dal fumo, dall’elevato tasso di colesterolo e di zuccheri nel sangue o da altri fattori, così che si accumula su di essa un deposito di grasso (placca aterosclerotica). Quando la placca si forma, il flusso sanguigno al cuore si riduce. In presenza di una piccola ostruzione (stenosi), tuttavia, la quantità di sangue che arriva al cuore ne consente ancora un normale funzionamento per cui il soggetto può non percepire alcun sintomo. Un’arteria Stenotica Man mano che la placca si ispessisce (sporgendo maggiormente all’interno del lume vascolare), la coronaria si restringe. Il flusso sanguigno al cuore diviene così parzialmente ostacolato e il soggetto può percepire i sintomi dell’angina. Cause di Angina pectoris L’angina pectoris è dovuta ad una improvvisa riduzione dell’apporto di sangue al cuore o a parte di esso, per due possibili motivi: Le arterie coronarie presentano restringimenti (stenosi), che non permettono un aumento del flusso in tutte quelle circostanze (in momenti di maggiore attività fisica o di altri tipi di sforzo) in cui la necessità di nutrizione e di ossigenazione del muscolo cardiaco è maggiore. Nelle arterie coronarie si verifica uno spasmo, cioè un restringimento transitorio dipendente da una contrazione muscolare, per cui il calibro delle coronarie si riduce e la quantità di sangue che giunge al cuore diventa insufficiente anche in condizioni di riposo. Le caratteristiche dell’angina Caratteristiche del dolore toracico: Senso di oppressione localizzato prevalentemente alla zona mediana del petto Bruciore precordiale Senso di strangolamento Dolore profondo, gravoso, attanagliante Aumento graduale dell’intensità seguito da una risoluzione altrettanto graduale spesso agevolata dal riposo o dalla assunzione di farmaci (nitroglicerina). Le caratteristiche dell’angina Localizzazione: Regione retrosternale In qualsiasi punto fra epigastrio e faringe Occasionalmente limitato alla spalla sinistra e al braccio sinistro Raramente limitato al braccio destro Localizzato alla mandibola Parte inferiore del collo o tratto superiore del rachide toracico Regione interscapolare Irradiazione: Spalla sinistra, mandibola, occasionalmente all’arto destro Area mediale dell’arto superiore di sinistra Durata: Da 30 secondi a 30 minuti Le caratteristiche dell’angina Fattori precipitanti: Attacco provocato da uno sforzo, da un lavoro che comporta l’utilizzo delle braccia al di sopra del livello della spalla. Ambiente freddo, camminare contro vento, camminare dopo un pasto abbondante Crisi ipertensiva, Paura, rabbia, stati d’ansia, tensione emotiva, Rapporti sessuali Sintomi associati: Respiro corto, vertigini, palpitazioni, debolezza. Le caratteristiche dell’angina Attenzione però, non tutti i dolori che vengono al petto sono “angina pectoris”. Si può trattare infatti di nevralgie intercostali, spasmi esofagei, affezioni di origine pleurica o polmonare, ed altre ancora, in genere tutte nella maggior parte dei casi più benigne. Per questo motivo, a maggior ragione, bisogna consultare il proprio medico in occasione di qualsiasi dolore toracico, perché, con gli attuali metodi diagnostici, è possibile giungere sempre (o quasi) ad una diagnosi di certezza.