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TUMORI RENALI
TUMORI RENALI Dott.ssa V. Gregorc Università Vita-Salute San Raffaele 16 novembre 2009 1 EPIDEMIOLOGIA • 3% di tutti i tumori • Incidenza: 15-22 casi /100’000 per anno • M:F = 2:1 • In aumento dal 1975 di 2-4% all’anno • Maggiore frequenza: 50-70 anni, razza nera • 2% forme multiple sincrone o metacrone • ITALIA: 4’000 casi/anno 2 CLASSIFICAZIONE ADENOCARCINOMI (95%) ALTRI TUMORI (5%) • Ca a cellule chiare 70% • Nefroblastoma (Tumore di Wilms) • Ca papillare (cromofilo) 12% • Sarcoma • Ca cromofobo 8% • Linfoma • Ca dei dotti di Bellini 1% • Tumori iuxtaglomerulari • Oncocitoma 4% • Emangiopericitoma • Ca non classificabili 5% • Angiomiolipoma Variante sarcomatoide: associata a qualsiasi tipo istologico ne peggiora la prognosi 3 FATTORI DI RISCHIO • Familiarità positiva (x4) • Forme ereditarie • Fumo (x2) • Ipertensione, obesità • Nefropatia da abuso di analgesici (fenacetina) • Malattia cistica acquisita (da emodialisi cronica) • Fattori occupazionali cadmio, asbesto, tricloroetilene 4 FORME EREDITARIE • Sindrome di Von Hippel-Lindau (VHL) • Ca a cellule chiare ereditario • Ca papillare ereditario (c-met) • Ca renale da malattia cistica ereditaria • Sclerosi tuberosa • Sindrome di Birt-Hogg-Dubé (oncocitoma) 5 Malattia di Von Hippel-Lindau • Frequenza 1:36’000 • Mutazione gene VHL (3p- 25-26) • Multipli tumori in giovane età • Ca renale a cellule chiare bilaterale • Cisti renali multiple 6 Proteina VHL Alterata nell’80% dei Ca renali a cellule chiare sporadici Ubiquitino-ligasi che promuove la degradazione delle subunità alfa degli hypoxia-inducible factors (HIF) 1, 2, e 3 7 - - Alterazione VHL Aumento HIF 1,2,3 VEGF elevato nei Ca renali 8 ALTRE ANOMALIE GENETICHE • Delezione 3p- (gene VHL) • Traslocazione t(3;8) (gene FHIT) • Traslocazione t(3;11) • Trisomia 7 • Traslocazione t(X;1) (geni TFE3 e PRCC) • Mutazioni oncogeni (c-myc, c-met, c-erbB) 9 STORIA NATURALE • Sviluppo dalla corticale renale (tubulo prossimale) • Pseudocapsula fibrosa • Talvolta riscontrato incidentalmente • Malattia localmente avanzata (33% alla diagnosi) • Diffusione a distanza (33% alla diagnosi) 10 Vie di diffusione 11 Metastasi a distanza • Polmoni e mediastino 55% • Linfonodi regionali 34% • Fegato 33% • Ossa 32% • Surreni 19% • Rene controlaterale 11% • SNC 6% Possono insorgere anche alcuni anni dopo l’asportazione del primitivo 12 QUADRO CLINICO Varicocele improvviso 5% Edema arti inferiori 5% 13 SINDROMI PARANEOPLASTICHE 14 - secrezione di renina - fistole arterovenose - ipercalcemia IPERTENSIONE ARTERIOSA - policitemia secrezione di un analogo del paratormone (PTHrP) secrezione di eritropoietina IPERCALCEMIA POLICITEMIA 15 Sindrome di Stauffer Presente nel 15% dei tumori renali • Epatosplenomegalia reversibile • Alterazioni indici di funzionalità epatica • Aree di necrosi epatica senza metastasi • Febbre • Astenia • Calo ponderale • Leucopenia 16 DIAGNOSI Talvolta riscontro incidentale in eco/TC eseguiti per altri motivi • • • • • • • • • Anamnesi ed esame obiettivo Ecografia TC addome cmc o RMN Rx urografia (in presenza di macroematuria) Eco Doppler, cavografia, RMN (nel sospetto di trombosi venosa neoplastica) Rx/TC torace Scintigrafia ossea PET Biopsia renale 17 TC ADDOME C.M.C. • E’ la metodica di elezione per evidenziare e stadiare un carcinoma renale • Va eseguita sempre dopo riscontro ecografico di una massa solida o di una cisti “complessa”. 18 RMN ADDOME Impiego in casi selezionati • Allergia al mezzo di contrasto • Insufficienza renale • Sospetto coinvolgimento organi adiacenti o vena cava • Migliore valutazione di piccole masse solide 19 Differenziale • cisti renale • adenoma benigno • angiomiolipoma • nefroblastoma • sarcoma renale • linfoma • metastasi da altro tumore • infarto renale • infezioni / ascessi 20 STADIAZIONE • TNM (AJCC, 2002) • Classificazione di Robson • Grado istopatologico sec. Fuhrman 21 Tumore primitivo (T) 22 Linfonodi regionali (N) 23 Metastasi a distanza (M) 24 Classificazione di Robson 25 26 Grado istopatologico sec. Fuhrman Criterio basato sulla morfologia del nucleo cellulare G1 Basso grado prognosi favorevole G2 G3 Alto grado prognosi sfavorevole G4 27 FATTORI PROGNOSTICI • Dimensioni del tumore Cattiva prognosi per diametro > 10 cm • Stadio patologico Cattiva prognosi per T3 o N+ • Grading citologico Cattiva prognosi per G3-G4 sec. Furhman • Tipo istologico • Performance status 28 Dimensioni e Stadio patologico Sopravvivenza 29 Amin et al. Am J Surg Pathol 2002 30 Grado tumorale Amin et al. Am J Surg Pathol 2002 31 Tipo istologico Sopravvivenza 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 5 anni 10 anni Cellule chiare Amin et al. Am J Surg Pathol 2002 Papillare Cromofobo Non classif. 32 ISTOTIPO: a parità di stadio e grado tumorale ha diversa valenza prognostica ASPETTO SARCOMATOIDE: prognosticamente sfavorevole, principalmente per l’istotipo papillare NECROSI COAGULATIVA: prognosticamente sfavorevole, per gli istotipi a cellule chiare e cromofobo 33 TERAPIA • Chirurgia • Radioterapia • Ormonoterapia • Immunoterapia • Chemioterapia • Farmaci biologici 34 CHIRURGIA • Malattia localizzata • Interessamento di vena renale / vena cava • Malattia con metastasi a distanza 35 Malattia localizzata Nefrectomia radicale GOLD STANDARD Asportazione di: • Rene • Surrene • Tessuto adiposo perirenale • Fascia di Gerota • Linfonodi regionali 36 Nefrectomia parziale • Pz monorene • Ca renale bilaterale Sopravvivenza simile alla chirurgia radicale 37 Interessamento vena renale/vena cava • Nefrectomia radicale • Asportazione trombo neoplastico • Cavotomia Se trombo in atrio destro: • circolazione extracorporea • arresto cardiaco ipotermico 38 Malattia con metastasi a distanza Nefrectomia semplice • Palliativa • Citoriduttiva Metastasectomia • metastasi unica (polmone) • >1 anno dalla nefrectomia • 30% sopravvivenza a 5 anni 39 IFN-alfa 2b +/- nefrectomia La sopravvivenza mediana aumenta del 61,5% con la nefrectomia No Nephrectomy 7.8 mos Flanigan RC, et al. J Urol. 2004;171:1071-1076. Nephrectomy P Value 13.6 mos .002 40 100 Sopravvivenza 90 80 70 60 Nefrectomia No nefrectomia 50 40 30 20 10 0 0 6 12 18 24 30 36 42 48 54 60 Mesi Flanigan RC, et al. J Urol. 2004;171:1071-1076. 41 RADIOTERAPIA Adiuvante • Neoplasia infiltrante la fascia di Gerota o con linfonodi regionali positivi • Migliora il controllo locale ma non la sopravvivenza Preoperatoria • Non codificata, di dubbia utilità Palliativa • Trattamento sintomatico • Metastasi ossee e cerebrali 42 ORMONOTERAPIA Anni ‘50: potenziale ruolo degli estrogeni nella cancerogenesi renale Medrossiprogesterone acetato • Privo di attività antitumorale • Solo beneficio sintomatico • Modulatore di citochine Tamoxifene • Risposte occasionali 43 CHEMIOTERAPIA • Gene MDR1 (Multi Drug Resistant) • Glicoproteina di membrana gp-170 pompa di efflusso Spiccata resistenza alla maggior parte dei chemioterapici disponibili • Vinblastina 5% di risposta • 5-FU; Floxuridina 10-20% di risposta • Gemcitabina 44 IMMUNOTERAPIA Prima terapia efficace nella malattia metastatica RAZIONALE La funzione immunitaria dell’ospite • può controllare la crescita del tumore • può essere stimolata Tumori “immunogeni” •Melanoma •Carcinoma renale 45 Immunoterapia PASSIVA Somministrazione di sostanze immunologicamente attive che possano mediare direttamente o indirettamente effetti anti tumorali Citochine: IFN e IL-2 Immunoterapia ATTIVA Immunizzazione dell’ospite con antigeni che inducono una reazione immunitaria contro la neoplasia • Cellule LAK • TILs • Trapianto allogenico 46 Interferone-alfa 2a / b • Mediatore di diverse funzioni immunitarie dell’organismo umano • Risposte oggettive 15% • Durata mediana della risposta 6-10 mesi • Assenza di chiara relazione dose-risposta • Superiore a Medrossiprogesterone acetato e Vinblastina Fattori predittivi di risposta: • massa tumorale limitata • lesioni secondarie solo polmonari • buone condizioni generali 47 Interleuchina-2 (IL-2) • Schemi : alte dosi (HD), basse dosi (LD), endovena bolo/infusione continua, sottocute • Tossicità dose dipendente: – Più frequente marcata ipotensione – Astenia, diarrea, febbre, rash • Combinazioni: IL-2 HD + IFN alfa meglio di IL-2 da sola 48 Cellule LAK IL-2 + Cellule LAK •Prelievo di linfociti • Attivazione in vitro con IL-2 per generare cellule LAK •Reinfusione di cellule LAK Risposta 14,8% Risposta completa 6,3% • Non migliore rispetto a IL-2 da sola • Aumento tossicità polmonare 49 TILs IL-2 +TIL •Prelievo dal pezzo operatorio di TIL (linfociti infiltranti il tumore) •Attivazione dei TIL con IL-2 • Reinfusione dei TIL attivati 50 Trapianto di midollo osseo allogenico Utilizzato in tumori solidi refrattari ad altri tipi di trattamento Infusione endovenosa di cellule staminali emopoietiche in un paziente sottoposto a radio e/o chemioterapia a dosi mieloablative o solo immunosoppressive ALLOGENICO: • Da familiare HLA-identico • Da familiare HLA-non identico • Da donatore volontario 51 L’organo immunocompetente del donatore innesca una risposta immunitaria verso i tessuti del ricevente che vengono riconosciuti come non self Graft Versus Host Disease Graft Versus Tumor 52 2000 (Childs): trapianto allogenico di cellule staminali periferiche da donatore familiare HLAidentico dopo condizionamento non mieloablativo (fludarabina-ciclofosfamide) in RCC • Attecchimento linfoide precoce • 44% risposte obiettive (20% complete, 80% parziali), più frequenti a livello polmonare • 66% dei pazienti GVHD acuta di grado II-IV • TRM (transplant related mortality): 12% 53 FARMACI BIOLOGICI • Anticorpi anti-VEGF – Bevacizumab • Inibitori di VEGFR – Sunitinib – Sorafenib • Analoghi della Rapamicina – Temsirolimus – Everolimus 54 Vascular Endothelial Growth Factor (VEGF) • Proteina multifunzionale • Induce la crescita delle cellule endoteliali • Promuove l’angiogenesi • Aumenta la permeabilità vascolare • Prodotta e secreta da diversi tumori • Azione paracrina a supporto della crescita tumorale • VEGF-A – Primariamente coinvolto nell’angiogenesi – Si lega a due recettori delle tirosino-chinasi (VEGFR-2 sulle cellule endoteliali vascolari) 55 Normoxia and Normal pVHL Function pVHL Hypoxia or Abnormal pVHL Function pVHL hp HIFa HIFa Ubiquitin attachment Proteasome HIFa degradation Constitutively expressed HIFa translocates into the nucleus HIFa HIFb Induction of hypoxia-inducible genes, eg, VEGF, PDGF 56 Espressione di VEGF nel Ca renale a cell. chiare Autore Takahashi 1994 Nicol 1997 Tomisawa 1999 Hemmerlein 2001 Lee 2001 Igarashi 2002 Na 2003 Rini B, et al. J Clin Oncl. 2005;23:1028-1043. VEGF mRNA 96% 100% 100% VEGF proteina NR 93% NR 100% NR 63% NR 81% NR NR 100% 57 BEVACIZUMAB (Avastin®) • Anticorpo anti-VEGF ricombinante (IgG1) – Regione legante VEGF murina (7%) – Regione costante IgG1 umana (93%) • Lega e neutralizza tutte le isoforme di VEGF • Inibisce l’angiogenesi 58 Bevacizumab vs placebo Placebo q2W (n = 40) Patients with treatment-refractory, metastatic RCC PD Bevacizumab 3 mg/kg q2W (n = 37) (N=116) • Endpoints – – – – Bevacizumab 10 mg/kg q2W (n = 39) Time to progression Response rate Survival Toxicity Yang JC, et al. N Engl J Med. 2003;349:427-434. 59 Bevacizumab vs placebo Placebo Response rate TTP (months) OS (months) 0% 2.5 13.0 Yang JC, et al. N Engl J Med. 2003;349:427-434. Low-Dose High-Dose Bevacizumab Bevacizumab 0% 3.0 15.1 10% 4.8 15.5 60 Bevacizumab vs placebo Risultati • Risposta parziale (PR) in 4 pazienti (10% con alte-dosi) • Aumento del tempo alla progressione (TTP) – Alte dosi: HR = 2.55; P < .001 – Basse dosi: HR = 1.26; P < .053 • Nessuna differenza significativa in sopravvivenza (OS) 61 Bevacizumab vs placebo Treatment-Related Toxicity, Any Grade (Grade 3) Placebo Low-Dose Bevacizumab High-Dose Bevacizumab Hypertension 5% 3% 36%* (21%*) Proteinuria 38% 41% (5%) 64%* (8%) Epistaxis 3% 14% 21%* Hematuria 0% 3% 13% Hemoptysis 5% 3% 3% Pulmonary embolism 3% 0% 0% Yang JC, et al. N Engl J Med. 2003;349:427-434. 62 1°linea: IFN-alfa +/- Bevacizumab Studio randomizzato di fase III in doppio cieco Patients with previously untreated, metastatic RCC Stratified by MSKCC risk group, nephrectomy status (Planned N = 700) IFN-alfa 9 MU 3 times weekly IFN-alfa 9 MU 3 times weekly + Bevacizumab 10 mg/kg IV every 2 weeks Primary endpoint: PFS Rini BI, et al. Clin Cancer Res. 2004;10:2584-2586. 63 1°linea: IFN-alfa +/- Bevacizumab Risultati • Significativo aumento del PFS per IFN-alfa + Bevacizumab • Trend di vantaggio anche in OS RR p PFS HR p 0,63 <000,1 (months) IFN-alfa 12,8% 5,4 <0,0001 IFN-alfa + Bevacizumab Rini BI, et al. Clin Cancer Res. 2004;10:2584-2586. 31,4% 10,2 64 SUNITINIB (Sutent®) Selective Multitarget Tirosine Kinase Inhibitor • VEGF 1-2-3 • PDGFR alfa/beta • c-KIT • FLT-3 • CSF1-R • RET Attività antitumorale Inibizione angiogenesi 65 Receptor Tyrosine Kinase VEGFR2 VEGFR1 VEGFR3 PDGFRa/b KIT FLT3 ITD FLT3 RET Mendel DB, et al. Clin Cancer Res. 2003;9:327-337. Cellular IC50 (μM) 0.07 0.002 0.017 0.002 0.022 0.05 0.25 0.1 66 Sunitinib in pz refrattari alle citochine Studio multicentrico di fase II, a braccio di trattamento singolo (Trial 014: N = 63; Trial 1006: N = 106) Patients with advanced disease and failure of prior cytokine therapy Continue Sunitinib treatment unless progression or intolerability Sunitinib 50 mg/day* 4 weeks on, 2 week off (4/2) Dosing schedule Sunitinib Sunitinib *Dose reduction permitted (to 37.5 mg/day and then to 25 mg/day). 67 Sunitinib in pz refrattari alle citochine Risultati N (%) Response Trial 1 (N = 63) Trial 2 (N = 105)* Trials 1 and 2 Pooled (N = 168) Overall response 25 (40) 46 (44) 71 (42) 0 (0) 1 (1) 1 (< 1) • Partial response 25 (40) 45 (43) 70 (42) SD ≥ 3 mos 17 (27) 23 (22) 40 (24) PD, SD < 3 mos or not evaluable 21 (33) 36 (34) 57 (34) • Complete response Motzer RJ, et al. JAMA. 2006;295:2516-2534. 68 1°linea: Sunitinib vs IFN-alfa Studio randomizzato di fase III Sunitinib 50 mg PO daily on 4-weekson, 2-weeks-off schedule (n = 375) Patients with previously untreated, measurable, clear-cell metastatic RCC Interferon alfa 9 MU administered 3 times weekly (n = 375) (N = 750) Endpoints: - PFS(primary) - OS, RR, safety Motzer RJ, et al. N Engl J Med. 2007;356:115-124. 69 1°linea: Sunitinib vs IFN-alfa Response Sunitinib (n = 375) IFN-a (n = 375) 335 327 103 (31) 20 (6) 0 0 103 20 Stable disease, n (%) 160 (48) 160 (49) Progressive disease/not evaluable, n (%) 72 (21) 147 (45) Pts with measurable disease at baseline, n* Overall response, n (%)† • Complete response • Partial response Motzer RJ, et al. N Engl J Med. 2007;356:115-124. 70 1°linea: Sunitinib vs IFN-alfa Progression-Free Survival Motzer RJ, et al. N Engl J Med. 2007;356:115-124. 71 1°linea: Sunitinib vs IFN-alfa Overall Survival Motzer RJ, et al; J Clin Oncol; Aug 1,2009; vol 27, N°22. 72 1°linea: Sunitinib vs IFN-alfa Sunitinib (n = 375) Event, % IFN-a (n = 360) All Grades Grade 3/4 All Grades Grade 3/4 Fatigue 51 7/0 51 11/1* Diarrhea 53 5/0* 12 0/0 Nausea 44 3/0 33 1/0 Vomiting 24 4/0* 10 1/0 Stomatitis 25 1/0 2 1/0 Hypertension 24 8/0* 1 1/0 Hand-foot syndrome 20 5/0* 1 0/0 LVEF decline 10 2/0 3 1/0 Pyrexia 7 1/0 34 0/0 Chills 6 1/0 29 0/0 Myalgia 5 1/0 16 1/0 Flu-like symptoms 1 0/0 7 1/0 Motzer RJ, et al. N Engl J Med. 2007;356:115-124. 73 1°linea: Sunitinib vs IFN-alfa Event, % Sunitinib (n = 375) IFN-a (n = 360) All Grades Grade 3/4 All Grades Grade 3/4 Neutropenia 72 11/1* 46 7/0 Anemia 71 3/1 64 4/1 Thrombocytopenia 65 8/0* 21 0/0 Lymphopenia 60 12/0 63 22/0* Hypophosphatemia 36 4/1 32 6/0 Hyperamylasemia 32 4/1* 28 2/1 Motzer RJ, et al. N Engl J Med. 2007;356:115-124. 74 SORAFENIB (Nexavar®) • Identificato come inibitore della serina/treonina chinasi Raf-1 • Inibitore multitarget delle chinasi: - B-Raf - VEGF-R2 - PDGF-R - FLT-3 - c-KIT Ampio spettro di attività antitumorale 75 Studio TARGET Studio multicentrico randomizzato di fase III in doppio cieco Patients with histologically/ cytologically confirmed, unresectable and/or metastatic disease (N > 900) Stratification by MSKCC criteria Country Sorafenib 400 mg BID Randomization (1:1) Placebo • Major Endpoints: – Survival (alpha = .04) – PFS (alpha = .01) Escudier B, et al. 2005 Eur J Cancer. 2005;3(suppl):227. Abstract 794. 76 Studio TARGET Best Response (RECIST), n (%) Sorafenib (n = 335)* Placebo (n = 337)* Partial response 7 (2%) 0 (0%) 261 (78%) 186 (55%) Progressive disease 29 (9%) 102 (30%) Missing 38 (11%) 49 (15%) Stable disease *Patients randomized at least 6 weeks before data cutoff of January 28, 2005. Escudier B, et al. 2005 Eur J Cancer. 2005;3(suppl):227. Abstract 794. 77 Studio TARGET Progression-Free Survival Proportion of Patients Progression Free 1.00 Sorafenib Placebo Censored observation 0.75 Median PFS Sorafenib = 5.5 months Placebo = 2.8 months Hazard ratio (S/P) = 0.51 0.50 0.25 0 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 Time From Randomization (mos) Escudier B, et al. 2005 Eur J Cancer. 2005;3(suppl):227. Abstract 794. 78 Studio TARGET Overall Survival (interim analysis) Overall Survival 1.00 Sorafenib Placebo Censored observation 0.75 0.50 Median OS Sorafenib = Not reached Placebo = 14.7 months Hazard ratio (S/P) = 0.72 P = 0.018† (NS) 0.25 0 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 Time From Randomization (mos) Escudier B, et al. 2005 Eur J Cancer. 2005;3(suppl):227. Abstract 794. 79 Studio TARGET Sorafenib (n = 384) Cardiovascular Placebo (n = 384) Any Grade Grades 3/4 Any Grade Grades 3/4 30 (8%) 4 (1%) 1 (< 1%) – 70 (18%) 7 (2%) 54 (14%) 5 (1%) Diarrhea 116 (30%) 5 (1%) 27 (7%) 3 (1%) Nausea 54 (14%) 1 (< 1%) 41 (11%) 1 (< 1%) Anorexia 33 (9%) 2 (1%) 21 (6%) 2 (1%) Vomiting 31 (8%) – 21 (6%) 1 (< 1%) Mucositis 27 (7%) 2 (1%) 1 (< 1%) – Rash/desquamation 120 (31%) 3 (1%) 43 (11%) 1 (< 1%) Hand-foot skin reaction 101 (26%) 20 (5%) 18 (5%) – 33 (9%) 1 (< 1%) 9 (2%) – Hypertension Constitutional symptoms Fatigue Gastrointestinal Dermatologic Neurologic Sensory neuropathy Escudier B, et al. 2005 Eur J Cancer. 2005;3(suppl):227. Abstract 794. 80 Sorafenib vs placebo dopo Sorafenib Studio randomizzato di discontinuazione Sorafenib 400 mg BID Patients with advanced RCC (N = 202) Patients with tumor shrinkage < 25% after 12 wk induction with sorafenib 400 mg BID (n = 65) Randomization (1:1) Placebo • • Primary endpoint: proportion of patients progression-free at 12 wks postrandomization Secondary endpoints: PFS postrandomization, overall PFS from Day 1, RR, safety Ratain MJ, et al. 2005 ASCO. Abstract 4544. 81 Sorafenib vs placebo dopo Sorafenib Progression-Free Survival Censored Survival Distribution Function 1.00 Sorafenib (n = 32) Placebo (n = 33) 0.75 Median PFS from randomization: Placebo = 6 weeks Sorafenib = 24 weeks P = .0087 0.50 0.25 0.00 - 84 12-week run-in period 0 50 100 Ratain MJ, et al. 2005 ASCO. Abstract 4544. 150 200 250 300 350 400 450 Days From Randomization 82 SEQUENZE Sequencial Sorafenib and Sunitinib for renal cell carcinoma • Studio retrospettivo • Valutazione cross-resistenza • Valutazione migliore sequenza DFS (weeks) OS (weeks) Sunitinib Sorafenib 22+17 82 Sorafenib Sunitinib 26+28 135 Escudier B, et al.; J Urol., Jul 2009; 182(1): 29-34. HR p 0,49 0,04 83 ADIUVANTE Studio ECOG E2805 Multicentrico randomizzato, in doppio cieco Sunitinib placebo Patients after nefrectomy N= 1923 Sorafenib placebo placebo placebo 84 TEMSIROLIMUS (Torisel®) • Inibitore specifico della chinasi mTOR – Si lega in complesso a FKB12 bloccando il signaling di mTOR • Inibisce la traduzione di proteine che regolano ciclo cellulare e angiogenesi • Blocca la risposta cellulare a fattori di crescita e nutrienti 85 Studio di efficacia • Fase II, randomizzato, doppio cieco • Pazienti pretrattati o non candidabili a HD IL-2 (N = 111) • Bracci: Temsirolimus 25 mg, 75 mg, or 250 mg IV settimanale • L’entità della dose non influenza tossicità ed efficacia – Risposta completa/parziale: 7.2% (stabile/nessuna risposta in 71.2%) – Tempo medio alla progressione: 5.8 mesi – Sopravvivenza media: 15.0 mesi – Tossicità più comuni di grado 3/4: iperglicemia (17%), ipofosfatemia (13%), anemia (9%), ipertrigliceridemia (6%) Atkins MB, et al, J Clin Oncol. 2004; 22:909-918. 86 1°linea: Temsirolimus vs IFN-alfa Studio randomizzato di fase III Patients with: • advanced RCC • poor prognostic features • No previous systemic therapy • KPS ≥ 60 • Measurable disease IFN escalating up to 18 MU SC 3 times weekly (n = 207) Temsirolimus 25 mg IV weekly (n = 209) (N = 626) Temsirolimus 15 mg IV weekly + IFN 6 MU 3 times weekly (n = 210) Hudes G, et al. ASCO 2006. Abstract LBA4. 87 1°linea: Temsirolimus vs IFN-alfa Hudes G, et al. ASCO 2006. Abstract LBA4. 88 1°linea: Temsirolimus vs IFN-alfa Tossicità Hudes G, et al. ASCO 2006. Abstract LBA4. 89 Studi in corso 1° linea Temsirolimus + Sunitinib Temsirolimus + Bevacizumab vs IFN-alfa + Bevacizumab FASE II FASE III 2° linea Temsirolimus + Sorafenib (dopo 1°linea con Sunitinib) 90 EVEROLIMUS (Afinitor®) • Inibitore specifico della chinasi mTOR • Inibisce la traduzione di proteine che regolano ciclo cellulare e angiogenesi • Blocca la risposta cellulare a fattori di crescita e nutrienti Marzo 2009 – Everolimus approvato in 2°linea nel carcinoma renale metastatico dopo terapia con un inibitore del VEGF o delle tirosino-chinasi 91 Studio RECORD-1 Motzer RJ, Escudier B. Oudard S, et al; for the RECORD-1 Study Group. Efficacy of everolimus in advanced renal cell carcinoma: a double-blind, randomized, placebo-controlled phase III trial. Lancet. 2008; 372:449-456. 92 Studio RECORD-1 Motzer RJ, Escudier B. Oudard S, et al; for the RECORD-1 Study Group. Efficacy of everolimus in advanced renal cell carcinoma: a double-blind, randomized, placebo-controlled phase III trial. Lancet. 2008; 372:449-456. 93 NOVITA’ • Pazopanib: inbitore delle tirosino-chinasi fase III vs placebo • Axitinib: inibitore delle tirosino-chinasi simile al Sunitinib, ma più potente; fase II in pz pretrattati con citochine • Perifosine: composto di alchil-fosfocolina che interagisce con i lipidi di membrana e la tirosino-chinasi MAPK fase II in pz refrattari • AV-951: inibitore delle tirosino-chinasi (VEGFR 1-2-3) potente e con ottimo profilo di tossicità studi di confronto / associazione • Volociximab: anticorpo monoclonale chimerico contro l’integrina alfa5beta1 fase II in pz pretrattati • AMG-386: lega e neutralizza Angiopoietina 1 e 2 per inibire la neoangiogenesi fase II in associazione a Sunitinib e Sorafenib 94 TERAPIA DELLA MALATTIA METASTATICA • Nefrectomia citoriduttiva / palliativa • Metastasectomia • RT palliativa 1° linea 2° linea • Sunitinib • Sunitinib (se non usato in 1°) • Sorafenib • Sorafenib • Bevacizumab + IFN-alfa • Everolimus • Temsirolimus (pz alto rischio) • STUDI CLINICI 95 Prospettive future • Aumento del numero di farmaci e schemi terapeutici disponibili • Utilizzo di terapie di combinazione - VERTICALI farmaci che agiscono sullo stesso pathway - ORIZZONTALI farmaci che agiscono su pathway paralleli • Costruzione e chiarificazione degli algoritmi terapeutici • Riduzione degli studi “marketing oriented” • Attenta gestione delle tossicità 96 Grazie per l’attenzione! 97