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la disfagia - Associazione Genitori per Sempre
Istituto Serafico di Assisi (PG) Centro di Riabilitazione Formazione Interna AREA ALIMENTAZIONE ALIMENTAZIONE: PRINCIPI DI NUTRIZIONE CONSAPEVOLE GESTIONE APPARATO STOMATOGNATICO DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Valentina Di Tomaso Sandra Cicuttin Nutrizionista Terapista Occupazionale 22 e 29 Settembre 2015 Dr.ssa Manuela Fraschini Odontoiatra Gessica Giambenedetti Logopedista 23 e 30 Settembre 2015 LA GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFFICOLTÀ DI DEGLUTIZIONE Intervento condiviso Approccio Inter-disciplinare Otorino Odontoiatra Medico Referente Fisiatra Logopedista Terapista Occupazionale Educatore OSS Infermiere Cucina Nutrizionista Perché è così importante l’alimentazione nella nostra vita? • Assicurare un apporto nutrizionale • Saziare sete e soddisfare appetito • Piacere del gusto (sapore e profumo) • Stare insieme agli altri DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Cosa significa “alimentarsi” e “mangiare”? Alimentarsi significa portare il cibo dal piatto o dal bicchiere fino alla bocca. Mangiare significa trattenere e gestire il cibo nella bocca per poi deglutirlo. DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Alimentazione Masticazione Deglutizione Mangiare DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE LA DEGLUTIZIONE FISIOLOGIA •55 muscoli •6 nervi cranici •2 radici cervicali •Area motoria primaria •Sensitiva •Area motoria supplementare e prefrontale •Nella deglutizione dei liquidi sono coinvolte meno aree che nella deglutizione dei solidi. La deglutizione richiede proprietà motorie di cui la principale è la forza oltre che alla precisione, alla velocità e alla coordinazione. www.ipasvicuneo.org/attachments/article/160/utari.ppt DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE La Deglutizione Fisiologica Il meccanismo deglutitorio avviene in fasi ed in tempi brevissimi: Fase Anticipatoria Fase Extra-Orale (orale preparatoria) Fase di Preparazione Orale (intra) Fase di Propulsione Orale (intra) Fase Faringea Fase Esofagea Fase Gastro-Duodenale www.ipasvicuneo.org/attachments/article/160/utari.ppt DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE La Deglutizione Fisiologica Fase Anticipatoria Fase Preparazione Extra Orale Fase «Zero» Il cibo viene preparato dall’esterno e viene introdotto in bocca Valenza culturale Può essere effettuata da una terza persona Termina quando il cibo viene introdotto in bocca www.ipasvicuneo.org/attachments/article/160/utari.ppt www.casaripososondrio.it/mediabox/writable/13245585301.pdf DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE La Deglutizione Fisiologica Fase di Preparazione Orale (buccale/intra-orale) Modificazione del cibo introdotto nella bocca Salivazione Cibo Fase «Bolo alimentare» di Propulsione Orale (buccale/intra-orale) Trasporto del bolo verso l’istmo delle fauci (orofaringe) www.ipasvicuneo.org/attachments/article/160/utari.ppt www.casaripososondrio.it/mediabox/writable/13245585301.pdf DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE La Deglutizione Fisiologica Fase Faringea Fase Involontaria (durata circa 1 secondo ) -Caricamento della lingua - Spinta linguale - Contrazione dello sfintere velo-faringeo -Chiusura dello sfintere laringeo con elevazione laringea (muscoli sopraioidei) chiusura delle corde vocali e dell’epiglottide per proteggere le vie aeree e «APNEA DEGLUTITORIA» - Rilassamento/Apertura dello sfintere esofageo superiore (muscolo cricofaringeo) -Contrazione dei muscoli costrittori della faringe; azione peristaltica che «spinge» il cibo verso lo stomaco www.ipasvicuneo.org/attachments/article/160/utari.ppt www.casaripososondrio.it/mediabox/writable/13245585301.pdf DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE La Deglutizione Fisiologica Fase Fase Esofagea Passaggio del bolo allo stomaco grazie a onde peristaltiche dall’alto verso il basso Tempo variabile (tra 8-20 secondi; in rapporto all’ingesta) Gastro-Duodenale Passaggio di «non-ritorno» degi alimenti ingeriti Termina la deglutizione e inizia la fase digestiva Sotto controllo «involontario» www.ipasvicuneo.org/attachments/article/160/utari.ppt DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE www.casaripososondrio.it/mediabox/writable/13245585301.pdf La Deglutizione Fisiologica DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Video Fluoroscopia -Reperto normale La Deglutizione Fisiologica DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE La Deglutizione Fisiologica DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Cos’è la disfagia? Dal greco δυσ («male») e ϕαγειν («mangiare») La disfagia è definita come “la perdita o la riduzione della capacità a masticare e/o deglutire. “ È caratterizzata da “qualsiasi disturbo nel meccanismo della progressione del cibo dal cavo orale alla bocca (es: difficoltà, impossibilità, rallentamento) che può comportare soffocamento, tosse o ipersecrezioni.” DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE • PREVALENZA DISFAGIA NELLA POPOLAZIONE GENERALE 16% • 20% della popolazione dopo i 50 anni (presbifagia) • Aumenta in pazienti con esiti di patologie neurologiche e di interventi alla bocca • 50-90% dei pazienti con morbo di Parkinson • PREVALENZA DISFAGIA NELLA POPOLAZIONE ISTITUZIONALIZZATA • 12-13% degli ospedalizzati acuti • 40-80% ictus 1° settimana • 93-100% radioterapia testa-collo 60% • 100% dei paz .con SLA Dysphagia – Centro Studi EBN www.ipasvicuneo.org/attachments/article/160/utari.ppt www.usl3.toscana.it/allegati/disfagiaPP_100521095519.ppt LA DISFAGIA – INCIDENZA E PREVALENZA Prevalenza pop. pediatrica generale: 25-45% Prevalenza pop. con alterazioni dello sviluppo: 80-90% Incidenza in aumento Prematuri (37-40% dei bambini con disfagia) Bambini con disabilità complesse www.simgeped.it/index.php?option=com_docman&task=doc... DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE La dimensione del problema in generale: “Più del 30% dei bambini della popolazione generale presentano una selettività o un rifiuto nei confronti degli alimenti”… Assessment of infant oral sensorimotor and swallowing function. Rogers B, Arvedson J. Ment Retard Dev Disabil Res Rev. 2005;11(1):74-82 “In caso di neuropatie o PCI si riscontrano percentuali molto più alte che si collocano tra il 57 e il 92%…” Classifying complex pediatric feeding disorders. Burklow KA, Phelps AN, Schultz JR, McConnell K, Rudolph C. J Pediatr Gastroenterol Nutr. 1998 Aug;27(2):143-7. “I disturbi dell’alimentazione colpiscono i bambini con disabilità per il 90% dei casi…” Tedeschi A., Dall’Oglio L., De Angelis P.; Area pediatrica, Marzo 2007 •www.simgeped.it/index.php?option=com_docman&task=doc... DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Disturbi della Deglutizione DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Cause di Disfagia • NEUROLOGICHE • NON NEUROLOGICHE CHIRURGICHE -- esiti di asportazione chirurgica di neoplasie/ tumori Vascolari (Ischemie, Emorragie) Traumi Cranici Malattie degenerative (es: SLA) MALFORMATIVE -- deformazioni al livello delle arcate dentali COMPORTAMENTALI – deficit cognitivo /ritardo mentale che non consente una gestione consapevole del bolo alimentare in bocca GASTROINTESTINALI INVECCHIAMENTO! PSICHIATRICHE DIABETE STRUTTURALI DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Monitoraggio della Deglutizione • Fornisce una “stima” molto approssimativa del tempo di transito orale tra l’inizio dei movimenti della lingua e l’inizio del movimento riflesso del complesso ioide-laringe • Se tale periodo va oltre i 2-3 secondi, si può ipotizzare un probabile ritardo del meccanismo deglutitorio ed aumentato rischio di aspirazione DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Monitoraggio della Deglutizione Osservazione segni clinici di : • aspirazione (aspirazione ab ingestis) • penetrazione • ristagno DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Rischi di una Deglutizione Problematica Ristagno Penetrazione Aspirazione (Blocco di alimenti o altro (es. saliva) in una porzione delle prime vie respiratorie/digestive (intraorale, nelle vallecule glossoepiglottiche, nei seni piriformi) La presenza di bolo alimentare SOPRA il piano delle corde vocali vere La presenza di bolo alimentare OLTRE il piano delle corde vocali vere DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Tipi di aspirazione L’aspirazione può essere di natura • Pre-deglutitoria • Intra- deglutitoria • Post-degutitoria DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Pre-deglutitoria Intra--deglutitoria Post--deglutitoria ASPIRAZIONE E DISFAGIA! ASPIRAZIONE SILENZIOSA!!!! L’aspirazione potrebbe anche manifestarsi senza segni clinici visibili!! Dysphagia. 2005 Summer;20(3):218-25. Silent aspiration: what do we know? Ramsey D1, Smithard D, Kalra L. Author information •1Guy's, King's and St. Thomas' School of Medicine, King's College, London, UK. [email protected] Abstract Although clinically evident aspiration is common in subjects with dysphagia, a significant proportion may aspirate silently, i.e., without any outward signs of swallowing difficulty. This article reviews the literature on the prevalence, etiology, and prognostic significance of silent aspiration. An electronic database search was performed using silent aspiration, aspiration, dysphagia, and stroke as search terms, together with hand-searching of articles. Silent aspiration has been described in many conditions and subgroups of patients (including normal individuals), using a number of detection methods, making comparisons a challenge. The best data are for acute stroke, in which 2%-25% of patients may aspirate silently. Mechanisms associated with silent aspiration may include central or local weakness/incoordination of the pharyngeal musculature, reduced laryngopharyngeal sensation, impaired ability to produce a reflexive cough, and low substance P or dopamine levels. In terms of prognosis, silent aspiration has been associated with increased morbidity and mortality in many but not all studies. However, some degree of silent aspiration at night may be normal in healthy individuals. The phenomenon of silent aspiration is poorly understood and further research is needed to improve methods of detection and thereby better define its prevalence and prognostic significance. ASPIRAZIONE E DISFAGIA! L’aspirazione “ab ingestis” viene definita come «una broncopolmonite che si sviluppa a causa dell'ingresso di materiali estranei nell'albero bronchiale, spesso proveniente per via orale o gastrica» spesso causata da una incapacità a deglutire correttamente!! L’aspirazione potrebbe anche manifestarsi senza segni clinici visibili!! SINTOMATOLOGIA: • • • • • • • colorazione bluastra della pelle, causata da una mancanza di ossigeno dolori del torace tosse secrezione di muco sensazione di affaticamento mancanza di respiro «PICCO» DI FEBBRE ASPIRAZIONE SILENZIOSA!! DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Disturbi della Deglutizione IMPORTANTE – Osservazione dei SEGNI CLINICI durante i pasti!! FASE ORALE Cibo inadeguatamente masticato Ipersecrezione della saliva (scialorrea) Residui di cibo nel solchi laterali (insaccamento) Disartria * Ridotta sensibilità/percezione del bolo Inizio ritardato dell’atto deglutitorio Maggiore difficoltà con i liquidi che con i solidi * Inclinazione/torsione del capo durante il pasto Tentativi ripetuti di deglutire DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Disturbi della Deglutizione IMPORTANTE – Osservazione dei SEGNI CLINICI durante i pasti!! FASE FARINGEA Rigurgito nasale Rigurgito orale Asfissia o tosse durante il pasto Voce gorgogliante durante l’alimentazione Lamentele per il cibo che si «attacca» * Maggiore difficoltà con i liquidi che con i solidi* Penetrazione Laringea (tosse, senso di soffocamento, disfonia) Aspirazione glottica(tosse, senso di soffocamento, disfonia) Aspirazione ritardata: da spasmo cricofaringeo da cibo che permane nei recessi piriformi DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Disturbi della Deglutizione IMPORTANTE – Osservazione dei SEGNI CLINICI durante i pasti!! FASE ESOFAGEA Lamentele per il cibo che si «attacca»*(incollamento del bolo) Maggiore difficoltà con i solidi che con i liquidi Lamentele per sensazione di pienezza L’utente riesce a localizzare il cibo Pirosi DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Alimentazione e Disfagia • Consigli e accorgimenti pratici per utenti ed operatori Adattamenti sull’utente Adattamenti sull’ambiente Addattamenti sull’alimentazione DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Adattamenti sull’Utente POSTURA Ideale: seduto a 90° (o 90° a letto) Posizioni di protezione: • Capo flesso in avanti • Capo iperesteso • Capo ruotato verso destra o sinistra • Capo inclinato lateralmente Scopo finale: minimizzare il rischio di aspirazione. DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Adattamenti sull’Utente POSTURA Stabilità del Bacino Stabilità del Tronco Stabilità del Capo Controllo linguale Stabilià Della Mandibola Motilità linguale DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Adattamenti sull’Utente Posizionamenti di protezione durante l’alimentazione Capo in Flessione anteriore Produce l’ampliamento dello spazio valleculare. Il bolo rimane nella vallecula per un tempo maggiore finché l’innesco del riflesso della deglutizione non scatta. DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Adattamenti sull’Utente Posizionamenti di protezione durante l’alimentazione Capo in Estensione Riduce lo spazio valleculare. Adottato in caso di ridotta peristalsi faringea. Utilizzato solo in utenti che dimostrano una adeguata protezione della via respiratoria . DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Adattamenti sull’Utente Posizionamenti di protezione durante l’alimentazione Rotazione Laterale del Capo Chiude la parte più debole del faringe Sollecita la parte sana del faringe favorendo la peristalsi Diminuisce la possibilità di accumulo di cibo nel lato deficitario dopo la deglutizione DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Adattamenti sull’Utente Posizionamenti di protezione durante l’alimentazione Inclinazione Laterale del Capo Aiuta a mantenere il cibo nel lato più sensibile della bocca per poterlo masticare e deglutire con maggiore facilità ed in assenza di eventuali residui. DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Adattamenti sull’Utente ACCORGIMENTI GENERALI • Far schiarire la gola all’utente/incoraggiare colpi di tosse (libera le vie aree superiori da eventuali residui di bolo) •Eseguire atti deglutitori a vuoto e intervalli regolari durante il pasto •Interrompere il pasto in caso di stanchezza •Mantenere la postura con il tronco eretto almeno 30 minuti dopo la fine del pasto •Bere fra una portata e l’altra (favorisce al pulizia del cavo orale/orofaringeo) •Verificare la risalita del pomo di Adamo (verifica di transito orale e stima approssimativa di avvenuta deglutizione) •Dove possibile incoraggiare tecniche di deglutizione (Manovra di Mendelhson, Manovra di Deglutizione super-sopraglottica) Adattamenti dell’Ambiente Favorire ambienti tranquilli e privi di distrazioni Rimuovere il superfluo Valutare idonee modalità operative -- mangiare in anticipo, da soli oppure in compagnia? (es: Consumare il pasto in compagnia favorisce la relazione interpersonale e stimola l’appetito) La posizione dell’operatore in relazione dell’utente Aspetti ergonomici Aspetti relazionali Adattamenti dell’Ambiente • La posizione dell’operatore in relazione dell’utente • Aspetti ergonomici • Aspetti relazionali DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Adattamenti alla Dieta Valutazione delle consistenze e dei sapori dei cibi Consistenza degli alimenti Tipologie generali e tollerabilità delle consistenze Caratteristiche generali delle consistenze dei cibi Modalità di modifica delle consistenze Concetto di “livelli dieta” DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Adattamenti alla Dieta Tipologie Generali di Dieta e Tollerabilità delle Consistenze minore Solido Semisolido maggiore Omogeneizzato minore Semiliquido DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Liquido Adattamenti alla Dieta Caratteristiche Generali delle Consistenze dei Cibi Proprietà reologiche dei cibi da considerare nelle fasi orale e faringea della deglutizione SOLIDI Compattezza/coesione Adesività Firmness/hardness -solidità/durezza Omogeneità LIQUIDI Viscosità DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Adattamenti alla Dieta Caratteristiche Generali delle Consistenze dei Cibi LIQUIDI Viscosità Sottile Nectar-like (simile a nèttare) Honey-like (simile al miele) Spoon-thick (denso da cucchiaio) DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Adattamenti alla Dieta Caratteristiche generali degli alimenti Temperatura Colore Sapore Appetibilità DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Adattamenti alla Dieta Caratteristiche generali degli alimenti Caratteristiche LIQUIDI SOLIDI Facile DEFORMAZIONE Elevata Bassa Facilità di FLUSSO Elevata Bassa Facile DISPERSIONE Elevata Bassa Passaggio attraverso RESTRINGIMENTI Facile Difficile MASTICAZIONE Minima Elevata Alto Basso Rischio di ostruzione LARINGEA Basso Alto Rischio di ritenzione FARINGEA Basso Alto Rischio di penetrazione LARINGEA DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Adattamenti alla Dieta LIQUIDI GELATINOSI • Creme • Gelatina • Gelato (uniforme) • Dolci gelatinosi o montati Progressione di liquidi durante lo svezzamento LIQUIDI DENSI SOMMINISTRATI CON CUCCHIAIO • Frappè • Zabaione • Succhi di frutta addensati • Crema di verdure DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE LIQUIDI SOTTILI • Caffè • Thè • Latte • Acqua • Bevande gassate • Vino • Brodo Adattamenti alla Dieta OMOGENEIZZATI • • • • • Mousse di frutta Frullati Puree di patate Creme/budini Yogurt senza pezzi • Gelato (ben congelato) Progressione di SOLIDI durante lo svezzamento SMINUZZATI MORBIDI • • • • • Carne Macinata Ricotta Gnocchi VIETATO: Pane, torte, ciambelle • Cibi appiccicosi • Insalate fibrose • Frutta dura DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE NORMALI • Frutta, cereali, uova, formaggi • Verdure, minestre • Carne soffici • Pane ciambelle, torte, biscotti • Crackers Adattamenti alla Dieta CIBI PROIBITI IN SOGGETTI A RISCHIO DI ASPIRAZIONE Cibi a due temperature, caldo-freddo (es. frutta mescolata al gelato ) CIBI MISTI (pastina in brodo, minestrone con verdure a pezzi) Verdure a fibra lunga ( finocchio, carciofo, insalata, foglie di cavolo, fagiolini con il filo ) • Alcolici • Frutta secca • Legumi • Riso • Insalata • Cibi friabili Pane/grissini/crackers DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Consigli ed Accorgimenti • Guida per la scelta dei cibi e pratici per operatori tecniche di alimentazione Latte e derivati = addensamento saliva (formazione muco) Alimenti di origine animale = diminuzione della densità del muco Le temperature fredde stimolano maggiormente i recettori della sensibilità orale. I gusti dolci stimolano la salivazione e i recettori gustativi per la deglutizione. Gusti e colori “forti” forniscono un maggiore input sensoriale. DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Consigli ed Accorgimenti pratici per operatori • Tecniche di alimentazione durante svezzamento/nutrizione In assenza di controllo della mandibola, fornirlo dall’esterno “Jaw Control” DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Consigli ed Accorgimenti • Tecniche di alimentazione durante pratici per operatori svezzamento/nutrizione In assenza di controllo della mandibola, fornirlo dall’esterno “Jaw Control” DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Consigli ed Accorgimenti • Tecniche di alimentazione durante pratici per operatori svezzamento/nutrizione Posizionare il cucchiaio sopra il centro della lingua per permettere all’utente di rimuovere il cibo con le labbra. Fornire una pressione del cucchiaio sulla lingua per facilitare la retrazione della medesima, la chiusura della bocca e della mandibola. Controllare periodicamente il residuo orale durante il pasto. Posizionare il bolo verso il lato più sano per compensare una difficoltà unilaterale di manipolazione e masticazione. DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Consigli ed Accorgimenti • Tecniche di alimentazione durante pratici per operatori svezzamento/nutrizione Presentare il bolo dal basso, MAI da sopra il livello della bocca. Non utilizzare MAI liquidi se non accertata un’adeguata protezione della via respiratoria. I muscoli masseteri possono avere bisogno di una stimolazione per promuovere i movimenti iniziali della masticazione. Evitare di sfregare labbra o mento con il cucchiaino. Evitare di usare posate che siano troppo grandi per la bocca dell’utente. DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Consigli ed Accorgimenti • Tecniche di alimentazione durante pratici per operatori svezzamento/nutrizione DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Consigli ed Accorgimenti • Tecniche di alimentazione durante pratici per operatori svezzamento/nutrizione Metodi alternativi di somministrazione (SIRINGHE) comportano rischi importanti: • Difficoltosa la gestione orale del bolo • Postura • «Timing» deglutitorio DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Consigli ed Accorgimenti • Tecniche di alimentazione pratici per operatori durante svezzamento/nutrizione Per bere dal bicchiere: Accompagnare il mento dell’utente nel palmo della mano dell’operatore e tenere l’orlo del bicchiere fra le labbra dell’utente. Stabilizzare la testa dell’utente tenendo la mano (dell’operatore) sopra la testa. Applicare una leggera pressione con il dito medio sul labbro inferiore per ottenere la chiusura delle labbra sul bicchiere. DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Considerazioni dopo il • Considerazioni dopo il pasto pasto • Posture ed igiene orale Tempo in posizione seduta (MIN 30 minuti) Igiene orale DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Area Riabilitativa/Abilitativa ALIMENTAZIONE Autonomia Apprendimento Alimentazione: Autonomia ed Apprendimento DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Alimentazione: Autonomia ed Apprendimento DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Il monitoraggio dei segni clinici di disfagia e/o aspirazione Segni Clinici LIEVI Segni Clinici IMPORTANTI DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Il monitoraggio dei segni clinici di disfagia e/o aspirazione • Residui presenti nel tratto orale-faringeo post-deglutizione • Deglutizione ripetitiva per ogni singolo bolo • Elevazione laringea incompleta • Voce «gorgogliante» o «bagnata» Segni Clinici LIEVI • Tentativi di «schiarirsi» lievemente la gola • Tosse ritardata (dai 5 ai 10 minuti post-deglutizione, post-pasto) • Episodio breve di tosse • Naso che cola • Starnuti/singhiozzi • Preparazione lenta o faticosa dei solidi • Perseverazione/facilità di distrazione • Parlare con il bolo in bocca • Lieve temperatura, assenza di febbre nel caso in cui venga somministrata una terapia • Espettorazione frequente • Tosse, sbadigli starnuti senza una deglutizione spontanea successiva • Assenza di deglutizione spontanea della Saliva DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Il monitoraggio dei segni clinici di disfagia e/o aspirazione • Attenzione fluttuante • Voce debole/afonia Segni Clinici IMPORTANTI • Tosse volontaria assente oppure tosse volontaria molto debole • Deglutizione assente o ritardata: assenza di elevazione del complesso ioide-laringe o ritardo eccessivo nell’innesco della deglutizione: ≥ 10 secondi • Tosse forte immediata post-deglutizione del bolo • Picchi di febbre costanti • Stato polmonare deteriorato • Variazione del tono oro-facciale: aumento (ipertono) o diminuzione marcata (ipotono/flaccidità) • Elevazione del palato molle debole o assente • Disartria • Movimenti linguali scarsi DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Fattori che contribuiscono ad un adeguata alimentazione per os Quadro clinico generale Stato di coscienza Stato attentivo Stato di collaborazione dell’utente Deficit cognitivi/sensoriali/motori Riflessi di protezione (tosse) Presenza di cannula tracheostomica Posizioni di protezione Tecniche di compensazione Sostegno dei care-givers DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE Obiettivo Finale Garantire un’alimentazione per os sicura e funzionale somministrando una consistenza adeguata che sfrutti al meglio le capacità dell’utente: La masticazione (goal: assenza di residuo orale e funzionale posteriorizzazione del bolo in maniera involontaria) • • La deglutizione (goal: assenza di segni clinici di aspirazione, tosse, etc) DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE “Mangiare è una necessità, mangiare intelligentemente è un’arte” (La Rochefoucoult) DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE OPPURTNITA’ FORMATIVE http://ikosecm.it/la-disfagia--buone-pratiche-per-la-prevenzione--il-trattamento-e-l-assistenza.html LA DISFAGIA: BUONE PRATICHE PER LA PREVENZIONE, IL TRATTAMENTO E L'ASSISTENZA Aut. min. n°: 1809 - 134257, Cod. Evento: C0101 , Edizione n. 1 Dal:01/09/2015 Al:01/09/2016 Fine iscrizione:31/08/2016 Accreditato il:13/07/2015 Ore formative:10.00 Crediti Ecm Dove Questo è un corso FAD, iscriviti, puoi eseguire il corso ONLINE, potrai scaricare o ricevere il certificato via email FINE DOMANDE? Bibliografia Cupillo, B.T., Sukkar, S., & Bisetti, M. S. (2002). disfagia.eat – Quando la deglutizione diventa difficile. A cura di Beatrice Travalca Cupillo Logemann J. A. (1983) Evaluation and Treatment of Swallowing Disorders. San Diego, CA: College-Hill Press. Santo Stefano Riabilitazione (Marzo 2000). Valutazione Clinica Della Disfagia Oro-Faringea (Dispensa/Appendici). www.casaripososondrio.it/mediabox/writable/13245585301.pdf: La Gestione del paziente disfagico in RSA www.usl3.toscana.it/allegati/disfagiaPP_100521095519.ppt: Disfagia: Aspetti gestionali infermieristici www.ipasvicuneo.org/attachments/article/160/utari.ppt : La Gestione della DIsfagia http://www.fondazionemadrecabrini.org/Portals/63/Documenti/5-16t%20-%20Ghislanzoni%20%20e%20Corti.pdf: I disturbi della deglutizione e la loro riabilitazione DISFAGIA E GESTIONE DELL’UTENTE CON DIFUNZIONI DELLA DEGLUTIZIONE