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Allegato 2 - UGDCECROMA.IT

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Allegato 2 - UGDCECROMA.IT
RELAZIONE EX ART. 33 L.F.
(R.D. 16 marzo 1942, n. 267)
Relazione al giudice e rapporti riepilogativi
Università ‘’La Sapienza’’ di Roma
A cura del Dott. Luca Belleggi
Dottore Commercialista – Revisore Contabile
ART. 33 L.F. I°comma
Il curatore, entro 60 giorni dalla dichiarazione di
fallimento, deve presentare al Giudice Delegato
una relazione particolareggiata su:
• Le cause e le circostanze del fallimento
• La diligenza spiegata dal fallito nell’esercizio
di impresa
• La responsabilità del fallito anche a fini penali
…segue
II° comma
Il curatore deve indicare gli atti del fallito già impugnati dai
creditori, nonché quelli che egli intende impugnare.
Inoltre:
• La relazione ex art. 33 è opera esclusiva del curatore;
• Non è soggetta ad alcuna approvazione da parte di
altri organi della procedura;
• Può essere consultata da chiunque dimostri di essere
portatore di un interesse effettivo ed attuale (ad
eccezione delle parti secretate);
La Riforma del Dlgs. 5/2006
MODIFICHE:
1° COMMA : il termine assegnato al curatore per presentare
la relazione al Giudice Delegato:
DA 30 GIORNI  A 60 GIORNI
Il termine di 60 giorni (raddoppiati rispetto alla vecchia disciplina) continua a
non essere perentorio ma bensì ordinatorio; non vi sono sanzioni o altre
conseguenze in caso di ritardato deposito;
Anche con la nuova disciplina, il curatore può presentare al GD istanza di
proroga dei termini di deposito esponendone i motivi.
La Riforma del dlgs. 5/2006… (segue)
MODIFICHE:
4° COMMA : (introdotto ex novo dalla Riforma 2006)
Il giudice delegato ordina il deposito della relazione in cancelleria, disponendo
la segretazione delle parti relative alla responsabilità penale del fallito e di
terzi ed alle azioni che il curatore intende proporre qualora possano
comportare l’adozione di provvedimenti cautelari, nonché alle circostanze
estranee agli interessi della procedura e che investano la sfera personale del
fallito. Copia della relazione, nel suo testo integrale, è trasmessa al pubblico
ministero.
Efficacia da attribuire
alla relazione del curatore
Alla relazione ex art. 33 l.f. può essere attribuita la qualifica di atto pubblico?
L’orientamento della giurisprudenza è consolidato nel sostenere che:
l’attestazione del curatore di fatti avvenuti in sua presenza o da lui compiuti
nell’esercizio delle sue funzioni fa fede sino a querela di falso, rientrando
nell’attività di documentazione del pubblico ufficiale; il riferimento di fatti
conosciuti dal curatore nell’esplicazione dei suoi compiti ha valore presuntivo
della veridicità di tali fatti, può essere fonte di convincimento per il giudice,
ma è suscettibile di prova contraria.
• Il curatore può interrogare il fallito ed i terzi verbalizzandone le
dichiarazioni.
• La relazione deve essere trasmessa al P.M, ed è riconosciuta come atto
d’indagine di rilevanza penale.
Rapporti Riepilogativi
RELAZIONE EX ART. 33 V° COMMA
Il curatore ogni 6 mesi dovrà redigere un rapporto
riepilogativo delle attività svolte, con le
informazioni raccolte dopo la prima relazione,
accompagnato dal conto della sua gestione.
Copia del rapporto
COMITATO DEI CREDITORI
SE COSTITUITO
Copia del rapporto è
trasmessa al comitato dei
creditori, unitamente agli
estratti conto dei depositi
postali o bancari relativi al
periodo. Il comitato dei
creditori o ciascuno dei suoi
componenti possono
formulare operazioni
scritte.
REGISTRO DELLE IMPRESE
Altra copia del rapporto è
trasmessa, assieme alle
eventuali osservazioni, per
via telematica all’ufficio del
registro delle imprese, nei
30 giorni successivi alla
presentazione della stessa.
Aspetti fiscali
IMPORTANTE:
Dalla data di dichiarazione del fallimento, entro 30 giorni deve essere effettuata
la comunicazione di VARIAZIONE IVA al registro delle imprese:
• Segnalare il fallimento : es. Fall. N. xx/2012
• Comunicare : il curatore nominato per il fallimento
Contenuti della relazione:
1. Premessa e cenni storici della società fallita
2. Cause e circostanze del fallimento
3. Atti del fallito impugnati dai creditori
4. Giudizi dove il curatore intende subentrare
5. Attivo in corso di accertamento
6. Ammontare del passivo accertato
1. Premessa e cenni storici della società fallita
• Breve storia dell’impresa(individuale o società) con succinte
informazioni sulle principali vicende degli ultimi anni : operazioni
straordinarie, organi sociali, partecipazioni significative, sedi
secondarie, ecc.
(da Registro imprese, libri sociali, fascicolo prefallimentare, atti
notarili, ecc.)
• Comparazione dei bilanci almeno degli ultimi cinque anni con analisi
degli indici ed il loro andamento temporale (Diseconomie strutturali,
Redditività e liquidità, Patrimonio netto )
2. Cause e circostanze del fallimento
• Endogene : carenza gestionale: produttiva, commerciale,
amministrativa; sottocapitalizzazione, incapacità creditizia,
mancata innovazione, ecc.
• Esogene : crollo mercati, revoca affidamenti, catastrofi, ecc.
• Criminose : (da rinviare al XI per eventuale
segretazione)artifici, simulazioni, occultamenti, falsificazioni,
tenore di vita, ecc.
• Prefallimentari : azioni esecutive, revoca fidi, eventi traumatici,
cessazione, ecc.
• Fallimentari: In proprio, Su iniziativa dei creditori, Su iniziativa
Procura , Consecuzione.
5. Attivo in corso di accertamento
DESCRIZIONE SINTETICA:
• Inventario beni mobili
• Stima beni immobili
• Recupero crediti
• Altre attività (partecipazioni, cauzioni, ecc.)
• Azioni revocatorie
- per atti impugnati dai creditori
- per atti da impugnare dalla curatela
RIASSUNTO DELL’ATTIVO:
• Azioni risarcitorie(escluse misure cautelari)
6. Ammontare del passivo accertato
ESPOSIZIONE SINTETICA:
• Situazione debitoria da contabilità
• Situazione da esame in corso / Situazione da stato passivo
• Rivalsa da azioni revocatorie
RIASSUNTO DEL PASSIVO:
• Rischi in itinere (da conti d’ordine, ecc.)
Relazione EX Art. 33 L.F. (svolta)
Fallimento n.1/12 :________ S.P.A in Liquidazione
G.D. Dott. ___________________
Curatore Dott. _______________
TRIBUNALE DI ROMA
Sezione Fallimentare
Fallimento n1/12 ALFA S.P.A.
(Fall. n.1del 01/01/2012)
***
RELAZIONE EX ART. 33 L. Fall.
Ill.mo sig. Giudice Delegato,
Il
sottoscritto
Dott.
___________,
curatore
dell’intestato
fallimento,
in
relazione alle informazioni assunte, espone quanto segue:
1.
CENNI STORICI SULLA SOCIETA’ FALLITA
La società è stata costituita con atto del Notaio ____________ di __________
il 21/12/2001 con
sede,
alla data del fallimento, in
_______
alla Via
____________ n. _____, codice fiscale: 0123456789, partita Iva:0123456789
ed iscrizione nel Registro Imprese di Roma n. 0123456789, e Rea n° RA
123456.
Il capitale sociale è € 516.500,00 interamente versato e suddiviso in quote
così ripartite:
-
________________ S.r.l proprietaria di n. 355.863 azioni ordinare, pari
a € 355.863,00 quote nominali
-
________________ proprietario di n. 160.637 azioni ordinarie, pari a €
160.637,00 quote nominali.
La società nel corso della sua esistenza è risultata amministrata dalla
costituzione fino alla data del fallimento nelle persone di:
-
________________
c.f.
_______________
fino
alla
data
di
messa
in
liquidazione della società avvenuta tramite atto pubblico redatto dal
Notaio
_____________
di
___________
il
19/06/2009
numero
di
repertorio 13456789 ed iscritto il 24/06/2009;
-
_________________
nominato
liquidatore
con
atto
di
cui
sopra,
rimasto in carica fino alla data di fallimento del 19/07/2012.
Come per legge la società aveva un Collegio Sindacale così composto:
-
_______________ c.f. ___________________________ Presindente
-
_______________ c.f. _______________________ Sindaco effettivo
-
_______________ c.f. _______________________ Sindaco effettivo
-
_______________ c.f. _______________________ Sindaco supplente
e
-
________________ c.f. _______________________ Sindaco supplente
L’attività del Collegio Sindacale è cessata con l’approvazione dell’ultimo
bilancio depositato relativo all’anno 2010.
Dalla consultazione delle informazioni reperite presso il Registro delle
imprese di Roma risulta che:
!
L’oggetto sociale della società consisteva, nella costruzione edili per enti
pubblici ed in minima parte per l’edilizia privata.
!
Il codice attività ATECORI 2007 assegnato è 42.99.09 primario;
!
I dipendenti della società nell’esercizio 2010 risultavano essere n.59.
!
L’ultimo
bilancio
depositato
presso
il
Registro
delle
Imprese
è
quello
relativo all’esercizio 2010 di cui si dirà di seguito.
Il
sottoscritto
ha
convocato
l’amministratore
unico
mediante
raccomandata a.r. inviata il 27/07/2012, per l’audizione e per il deposito
della documentazione contabile societaria.
In data 1 agosto 2012 presso lo studio del curatore si è tenuta l’audizione
alla quale ha partecipato il liquidatore della società Dott. _______________.
2.
CAUSE E CIRCOSTANZE DEL FALLIMENTO
L’impresa
___________
______________________
S.p.a.
ed
ha
unità
sede
legale
secondaria
a
in
Roma
___________
alla
alla
via
via
_________________ frazione _____________. La ___________ S.p.a era una
società che operava nel settore edile dei lavori pubblici ed in minima parte
nel settore privato. La società è stata costituita il 15/12/2001.
Il 25/03/2002 vi è
incorporazione
con
stata
atto
la fusione
pubblico
della ___________ S.p.a. mediante
di
__________
S.R.L.
con
sede
a
____________ (__),__________ S.R.L. con sede a ________ (__) e _________
S.R.L con sede in _________ (__).Inizialmente la sede legale si trovava a
__________ e successivamente è stata trasferita a Roma.
3.
ATTI DEL FALLITO IMPUGNATI DAI CREDITORI
Allo stato è in corso lo studio dei documenti reperiti, volto ad esaminare
eventuali atti impugnabili.
4.
GIUDIZI DOVE IL CURATORE INTENDE SUBENTRARE
Dalla documentazione in possesso risultano pendenti i seguenti giudizi:
·
________ S.p.a - R.G. _____/2010 - Tribunale di Roma, avente ad
oggetto
l’esecuzione
dei
lavori
di
realizzazione
del
____________________________;
2
·
_____________
–
R.G.
____________,
avente
________/2010
ad
oggetto
–
Corte
di
l’esecuzione
Appello
di
lavori
di
dei
manutenzione ordinaria e straordinaria degli acquedotti insistenti
sul territorio regionale;
______________ – R.G. _______/2010 – Tribunale di ___________, avente
5.
ad oggetto lavori di manutenzione straordinaria acquedotti.
ATTIVO IN CORSO DI ACCERTAMENTO
6.
Dall’esame della documentazione contabile, fornita allo scrivente curatore
da
ultimo
in
data
14
settembre
2012
ed
ancora
in
corso
di
verifica
risulterebbe il seguente attivo:
Attività
Importi
Immobilizzazioni immateriali
€
Immobilizzazioni materiali
€
952.914
Crediti commerciali
€
7.144.342
Disponibilità liquide
TOTALE ATTIVO
Allo
stato
non
immobilizzazioni
è
possibile
in
quanto
la
€
99.665
€
9.014.710
valutare
società
87.973
l’effettiva
ad
oggi
esistenza
risulta
avere
delle
solo
un’immobile sito in ____________ alla via _____________________________ .
I
crediti
commerciali
sono
formati
da
crediti
nei
confronti
di
Enti,
attualmente in fase di verifica prima di iniziare l’attività di recupero.
La disponibilità liquida per € 99.665 sono formati da € 99.380 come quote
di fondi comuni d’investimento, non rinvenuti del liquidatore il quale sta
operandosi
al
fine
dello
svincolo
degli
stessi,
e
da
€
285
indicata
contabilmente come un residuo cassa, consegnati allo scrivente in data 14
settembre 2012.
7.
L’AMMONTARE DEL PASSIVO ACCERTATO
Il passivo documentato dalla situazione contabile alla data del fallimento
riporta tali importi:
Passività
Importi
Patrimonio netto
€
-6.977.440
Fondo per Rischi e Oneri
€
18.402
TFR
€
67.004
€
15.906.744
€
9.014.710
Debiti commerciali
TOTALE PASSIVO
Tutti i creditori sociali reperiti nella documentazione depositata sono stati
oggetto di avviso ai sensi dell’art.92 della L.F.
Alla data della presente relazione non sono ancora scaduti i termini per il
deposito in cancelleria delle domande di insinuazione al passivo, dunque
non è possibile documentare il passivo potenziale effettivo.
Sono in corso attività per ricercare possibili altri creditori sociali.
L’udienza per la verifica delle domande di insinuazione allo stato passivo
è fissata per il giorno 28 novembre 2012 ore 12:00.
* * *
Il sottoscritto Dott. _________________, dedotto quanto sopra esposto, si
riserva
di
effettuare
modifiche
e/o
integrazioni
risultanti
da
più
approfonditi accertamenti qualora nuovi e sostanziali elementi venissero
in sua conoscenza.
Roma, 17 settembre 2012
Il Curatore Fallimentare
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