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NUOVI SPUNTI IN TEMA DI SCLEROSI MULTIPLA Spazio applicativo dei nuovi farmaci orali e non orali Patrizia Perrone Legnano Legnano H nuovo Legnano H storico Cuggiono Magenta Abbiategrasso Conflitti di interesse Biogen, Novartis, TEVA, Genzyme, Serono, Legnano H nuovo Legnano H storico Cuggiono Magenta Abbiategrasso Nuovi paradigmi terapeutici Gestione dei sintomi Rallentamento della progressione di disabilità Miglioramento funzionale Libertà dall’attività di malattia misurata3 EDSS1 1983 Miglioramento sostenuto della disabilità4 MSFC2 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 IFNβ-1a SC IFNβ-1b GA Fingolimod 2012 2014 IFNβ-1a Pegilato Dimetil Fumarato Natalizumab IFNβ-1a IM Mitoxantrone Teriflunomide Alemtuzumab Le date si riferiscono all’approvazione dei singoli farmaci nell’Unione Europea. 1Kurtzke J et al. Neurology 1983; 2Whitaker J et al. Mult Scler 1995; 3Havrdova E et al. Lancet Neurol 2009; 4Phillips J et al. Mult Scler 2011. I nuovi farmaci orali e non orali • AUBAGIO: teriflunomide agosto 2014/ottobre 2014 • TECFIDERA: dimetilfumarato- BG12 gennaio 2015 • LEMTRADA: alentuzumab aprile/ maggio 2015 • PLEGRIDY: interferone pegilato giugno 2015 (?) Teriflunomide • Teriflunomide è un nuovo farmaco: – – – – • con un meccanismo d’azione originale per il trattamento delle forme recidivanti di SM* a singola somministrazione orale giornaliera di cui esistono due dosaggi: 7 e 14 mg* Teriflunomide Teriflunomide è studiata ampiamente nelle forme recidivanti di SM – 18 studi di fase I/farmacologia clinica completati su volontari sani o su pazienti, e 6 studi di fase II-III sono il fondamento dei vari dossier registrativi presentati – lo sviluppo del programma clinico è in corso e coinvolge più di 5.000 pazienti in 36 Paesi *In Europa l’indicazione è SM recidivante remittente per un solo dosaggio: 14 mg Teriflunomide: meccanismo d’azione ipotizzato Linfociti attivati SENZA TERIFLUNOMIDE Linfociti a riposo • • Teriflunomide inibisce selettivamente e in modo reversibile il DHODH un enzima mitocondriale chiave nella sintesi “de novo” delle pirimidine, la cui attività è richiesta dalle cellule B e T in rapida proliferazione1,2 Tramite questo effetto citostatico, teriflunomide ha la capacità di limitare l’attivazione eccessiva delle risposte immunitarie che possono contribuire all’attività di malattia della SM1,2 – L’immunità innata non è compromessa dalla teriflunomide3 Proliferazione omeostatica Proliferazione La richiesta di pirimidine è soddisfatta dalla via di recupero Sintesi de novo delle pirimidine tramite DHODH Linfociti attivati CON TERIFLUNOMIDE Inibizione DHODH Arresto citostatico Proliferazione ridotta DHODH L’esatto meccanismo tramite il quale teriflunomide esercita i suoi effetti terapeutici non è completamente compresa. DHODH, didrorotato deidrogenasi. 1. Gold R, Wolinsky JS. Acta Neurol Scand. 2011;124:75-84; 2. Warnke C, et al. Neuropsychiatr Dis Treat. 2009;5:333-40; 3. Claussen M, Korn T. Clin Immunol. 2011;142:49-56. Teriflunomide: overview del programma di sviluppo clinico Monoterapia POC: RMS – vs placeboa Estensionea TEMSO: RMS – vs placeboa Fase 1 Estensione TOWER: RMS – vs placebo Estensione TENERE: RMS – vs IFNβ-1aa Estensione TOPIC: CIS/early MS – vs placebo Fase 2 Est TERIVA: recall antigen vaccinationa Fase 3 Rabies neoantigen: vaccination Fase 4 Studi di Life Cycle Management 2003 aPublished. TERIPRO: RMS – patient-reported outcomes 2010 IFN, interferone; MOA, meccanismo d’azione; POC, proof of concept. 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Teriflunomide 14 mg ha dimostrato efficacia in pazienti con vari tipi e gradi di severità di malattia • Effetti positivi significativi sulla progressione della disabilità e ARR nei due studi di riferimento di fase III (TEMSO and TOWER) • Efficacia nel ritardare il tempo alla recidiva in pazienti con un primo attacco clinico caratteristico di SM (TOPIC) • Una riduzione significativa nei parametri radiologici: lesioni contrastanti Gd e volume delle lesioni totali (TEMSO and TOPIC ) • Un significativo effetto sugli outcome di gravità di recidiva (TEMSO and TOWER). • Nello studio head-to-head di teriflunomide vs SC IFN-1a, 44 µg, tre volte alla settimana, il rischio di insuccesso terapeutico non è risultato differente in modo statisticamente significativo tra i gruppi di trattamento. Analisi di sicurezza per dati raggruppati: eventi epatici Incidenza di EA epatici gravi e aumento delle ALT 100 80 Patients, % Teriflunomide 14 mg (n=786) Teriflunomide 7 mg (n=838) 60 Placebo (n=806) 48.7 45.3 40 31.1 20 2.3 0 1.9 3.0 SAEgravi EA >1 – ≤3x 4.3 4.3 2.9 2.3 2.3 2.6 >3 – ≤5x >5 – ≤20x 0.3 0.1 >20x ALT (multiple of ULN) • • 0.5 0.1 0.4 0.4 >3x + bilirubin >2x Incidenza di ALT >3x ULN e disturbi epatici gravi sono risultati sovrapponibili nei vari gruppi di trattamento Aumento degli enzimi epatici sono stati più frequentemente osservati nei primi sei mesi di trattamento; la maggior parte dei casi si è normalizzata senza interventi in corso di terapia ALT, alanina aminotransferasi; ULN, limite superiore di normalità. Leist TP, et al. Presented at ECTRIMS 2013:P633. TEMSO: conta dei neutrofili e dei linfociti Normal range: a 2.5–7.5 x 109/L • • aSource: Le riduzioni medie nella conta dei neutrofili e dei linfociti sono state modeste in entità (15%) e entro i range di normalità nello studio TEMSO – Incidenza della linfopenia: placebo, 0.6%; teriflunomide 7 mg, 1.1%; teriflunomide 14 mg, 0.8% 1 – Incidenza di neutropenia: placebo, 0.6%; teriflunomide 7 mg, 2.2%; teriflunomide 14 mg, 4.5% 1 Le modifiche generalmente si sono verificate nei primi 3 mesi di trattamento, e si sono stabilizzate nel tempo Lymphomation.org; central lab ranges in TEMSO were 1.96–7.23 x 109/L for neutrophils and 0.91–4.28 x 109/L for lymphocytes. 1. Data on file - CONFIDENTIAL Analisi di sicurezza per dati raggruppati: diradamento dei capelli • Gli EA correlati al diradamento dei capelli sono risultati più frequenti nei gruppi teriflunomide vs il gruppo placebo, con una relazione dose-effetto. Quasi tutti i casi erano lievi e moderati in intensità e non hanno condotto all’interruzione frequentemente – La maggior parte erano reversibili in corso di terapia con teriflunomide e si sono risolti senza terapia Diradamento dei capelli Incidenza, n (%) Interruzione del trattamento Durata mediana, giorni aPazienti Tempo alla comunicazione del diradamento dei capelli Teriflunomide 14 mg Placebo Teriflunomide 7 mg Placebo Teriflunomide 7 mg Teriflunomide 14 mg Percentuale dei Pazientia • Tempo (Mesi) Teriflunomide 14 mg (n=786) Teriflunomide 7 mg (n=838) Placebo (n=806) 115 (14.6) 92 (11.0) 36 (4.5) 12 (1.5) 2 (0.2) 1 (0.1) 136.0 152.0 138.5 con la comparsa di diradamento dei capelli in quel dato intervallo di tempo. Leist TP, et al. Presented at ECTRIMS 2013:P633; Genzyme/sanofi data on file. Analisi di sicurezza per dati raggruppati: nausea e diarrea TEAE, n (%) Nausea Tutti gli EA EA Gravi EA che hanno condotto a morte EA che hanno determinato l’interruzione del trattamento Diarrea Tutti gli EA EA Gravi EA che hanno condotto a morte EA che hanno determinato l’interruzione del trattamento Teriflunomide 14 mg (n=786) Teriflunomide 7 mg (n=838) Placebo (n=806) 97 (12.3) 74 (8.8) 63 (7.8) 0 1 (0.1 ) 0 0 0 0 3 (0.4) 1 (0.1) 0 113 (14.4) 110 (13.1) 64 (7.9) 2 (0.3) 0 0 0 0 0 4 (0.5) 5 (0.6) 1 (0.1) La maggior parte degli eventi è stata lieve – moderata, transitoria, e ha condotto a interruzione dello studio poco frequentemente La maggior parte degli eventi gastrointestinali è occorsa durante I primi 3 mesi (nausea) o 6 mesi (diarrea) di trattamento La durata mediana di nausea e diarrea nei gruppi teriflunomide è stata di 10–16 giorni Leist TP, et al. Presented at ECTRIMS 2013:P633; Genzyme/sanofi data on file. Overview su ipertensione / aumento della pressione arteriosa Teriflunomide 14 mg (n=786) Teriflunomide 7 mg (n=838) Placebo (n=806) 42 (5.3) 44 (5.3) 22 (2.7) 117.7 (12.8) 117.5 (14.1) 117.8 (13.8) 2.7 (13.0) 3.0 (13.8) -0.7 (14.0) Media basale (SD) 75.3 (9.5) 74.9 (9.2) 75.1 (9.7) Media della variazione alla settimana 108 (SD) 1.6 (9.9) 1.4 (11.0) -0.7 (9.6) EA ipertensione, n (%) PA Sistolica, mm Hg Media basale (SD) Media della variazione alla settimana 108 (SD) PA Diastolica, mm Hg • 3 EA gravi correlati ad aumento della PA nel gruppo teriflunomide 14 mg1,2 – – 2 pazienti avevano una storia di ipertensione; gli aumenti della PA non sono stati considerati correlati al trattamento con teriflunomide 1 paziente con nessuna storia di ipertensione ha interrotto il trattamento in modo permanente; la PA elevata è persistita dopo la procedura di eliminazione accelerata • Nessuna complicazione cardiovascolare è stata riportata nei pazienti con EA di ipertensione 1,2 • Variazioni di PA sono state più frequentemente osservate nei pazienti con preesistente ipertensione al basale in tutti i bracci di trattamento1,2 • La maggior parte degli aumenti di PA non sono risultate clinicamente significative (PA diastolica <10 mm Hg o PA sistolica <20 mm Hg)1-3 EA, evento avverso; PA, pressione arteriosa 1. Leist TP, et al. Presented at ECTRIMS 2013:P633; 2. Genzyme/sanofi data on file; 3. Seventh Report of the Joint National Committee on Prevention, Detection, Evaluation, and Treatment of High Blood Pressure. NIH Publication No. 04-5230, 2004. Valutazione rischio/beneficio di Teriflunomide nei pazienti con SM • ha mostrato efficacia nei pazienti nelle differenti fasi di malattia SM precoce (TOPIC) Pazienti con forme recidivanti di SM (TEMSO, TOWER, and TENERE) • ha mostrato un’efficacia nei pazienti con differenti livelli di gravità di malattia • ha rallentato la progressione della disabilità in due studi clinici consecutivi di fase 3 • ha un profilo di sicurezza ben caratterizzato, stabilito da un follow up fino a 12 anni nel programma di sviluppo clinico • gli estensivi risultati riportati dal programma di sviluppo clinico supportano il favorevole rischio / beneficio di teriflunomide, e il suo uso nei pazienti con RMS BG-12 e fumarati Fumarate ↔ BG-12 (dimethyl fumarate [DMF]) DMF Monomethyl fumarate (MMF) Moharregh-Khiabani D et al. Curr Neuropharmacol. 2009;7:60-64. • BG-12 è un fumarato di seconda generazione. Contiene DMF in capsule • Forma farmaceutica che migliora la tollerabilità gastro intestinale micro-compresse gastroresistenti, contenute in capsule di gel • DMF dopo l’assorbimento è rapidamente convertito in MMF Potenziale meccanismo d’azione di BG12 BG-12 Anti-Inflammatory Citoprotezione Nrf2 • Regolazione dell’omeostasi autoimmune • Aumenta la capacità antiossidante • Riduzione della produzione di citochine proinfiammatorie • Protegge dallo stress ossidativo • Riduzione dell’attivazione di macrofagi, microglia e astrociti. • Fornisce una potenziale protezione contro diversi meccanismi neurodegenerativi • Aumenta la funzione mitocondriale • Riduzione dell’infiltrazione di cellule immunitarie nel SNC • Stress ossidativo • Shift dell’equilibrio Th1/Th2/Th17 verso un fenotipo anti-infiammatorio • Eccitotossicità • Demielinizzazione • Aumentata integrità BBB Nrf2=nuclear factor (erythroid-derived 2)-like 2 factor 2; NFκB=nuclear factor kappa-light-chain-enhancer of activated B cells; 16 CNS=central nervous system; Th=T-helper cell; BBB=blood-brain barrier; Ca++=calcium. DEFINE e CONFIRM disegni degli studi Year 1 Randomization 1:1:1:1 1:1:1 Year 2 BG-12 PO 240 mg tid (720 mg/day) DEFINE CONFIRM BG-12 PO 240 mg bid (480 mg/day) DEFINE CONFIRM Placebo DEFINE Study CONFIRM CONFIRM GA SC (20 mg/day) EDSS/MSFC/VFT SF-36/EQ-5D Study week 0 12 24 36 48 Gold R et al. N Engl J Med. 2012;367:1098-1107; Fox R et al. N Engl J Med. 2012;367:1087-1197. 60 72 84 96 Tasso annualizzato di ricadute a 2 anni DEFINE 0.6 CONFIRM 0.6 0.5 0.5 29% ARR (95% CI) 0.4 0.3 reduction 0.4 53% 48% reduction reduction 0.364 P<0.0001 0.3 44% 51% reduction reduction P<0.0128 P<0.0001 0.401 0.2 0.2 0.286 0.224 0.1 0.198 0.1 0.172 0.189 0 0 Placebo (n=408) BG-12 BID (n=410) BG-12 TID (n=416) Placebo (n=363) BG-12 BID (n=359) Gold R et al. N Engl J Med. 2012;367:1098-1107; Fox R et al. N Engl J Med. 2012;367:1087-1197. BG-12 TID (n=345) GA (n=350) DEFINE 25 20 15 17.0 10 85% reduction vs placebo P<0.001 5 74% reduction vs placebo P<0.001 4.4 2.6 0 Placebo (n=165) BG-12 BID (n=152) BG-12 TID (n=152) New or Newly Enlarging T2 Lesions* (mean) New or Newly Enlarging T2 Lesions* (mean) Risultati MRI: numero medio di lesioni iperintense in T2 nuove o in accrescimento a 2 anni CONFIRM 25 20 15 17.4 10 5 71% reduction vs placebo P<0.001 73% reduction vs placebo P<0.001 5.1 4.7 54% reduction vs placebo P<0.001 8.0 0 Placebo BG-12 BID BG-12 TID GA (n=139) (n=140) (n=140) (n=153) *Negative binomial regression analysis, adjusted for region and baseline T2 lesion volume. Gold R et al. N Engl J Med. 2012;367:1098-1107; Fox R et al. N Engl J Med. 2012;367:1087-1197. Risultati MRI: numero medio di lesioni Gd+ a 2 anni CONFIRM 2.5 2.5 2.0 2.0 1.8 1.5 1.0 90% reduction vs placebo P<0.001 0.5 73% reduction vs placebo P=0.001 0.5 0.1 0.0 Placebo (n=165) BG-12 BID (n=152) Gd+ Lesions (mean) Gd+ Lesions (mean) DEFINE 2.0 1.5 1.0 0.5 74% reduction vs placebo P<0.001 65% reduction vs placebo P=0.001 0.5 61% reduction vs placebo P=0.001 0.7 0.4 0.0 BG-12 TID (n=152) Placebo BG-12 BID BG-12 TID GA (n=144) (n=147) (n=144) (n=161) *Ordinal logistic regression analysis, adjusted for region and baseline number of Gd+ lesions. MRI=magnetic resonance imaging; Gd+=gadolinium-enhancing; BID=twice daily; TID=3 times daily; GA=glatiramer acetate. Gold R et al. N Engl J Med. 2012;367:1098-1107; Fox R et al. N Engl J Med. 2012;367:1087-1197. Risultati MRI: numero medio di nuove lesioni T1-ipointense a 2 anni CONFIRM 10 5 5.6 72% reduction vs placebo P<0.001 63% reduction vs placebo P<0.001 2.1 1.5 0 Placebo (n=165) BG-12 BID (n=152) New T1-Hypointense Lesions* (mean) New T1-Hypointense Lesions* (mean) DEFINE 10 7.0 5 57% reduction vs placebo P<0.001 65% reduction vs placebo P<0.001 41% reduction vs placebo P<0.001 4.1 3.0 2.4 0 BG-12 TID (n=152) Placebo BG-12 BID BG-12 TID GA (n=139) (n=140) (n=140) (n=154) *Negative binomial regression analysis, adjusted for region and baseline T1 lesion volume. Arnold DL et al. Presented at ECTRIMS, October 19–22, 2011. Amsterdam, The Netherlands. P831; Fox R et al. N Engl J Med. 2012;367:1087-1197. Riassunto dati di efficacia • Entrambi i dosaggi di BG-12 (BID e TID) determinano un miglioramento significativo dal punto di vista clinico e radiologico • L’effetto del trattamento insorge precocemente e si mantiene nel tempo • Consistenza dei dati nei due studi di fase • Entrambi i dosaggi (BID e TID) hanno efficacia e profilo di sicurezza simili Flushing ed eventi gastrointestinali (GI) • Nella maggior parte dei casi intensità lieve o moderata • Incidenza di pazienti con flushing or sintomi GI severi era bassa (≤1%); • Incidenza di interruzione del trattamento bassa (sintomi GI 3-6%; Flushing 14%) Note: DEFINE data shown; CONFIRM was similar Gold R et al. N Engl J Med. 2012;367:1098-1107; Fox R et al. N Engl J Med. 2012;367:1087-1197. DEFINE: conte linfocitarie Mean Lymphocyte Count (×109/L) 3.0 Hematology Parameters: Mean Values over Time 2.5 2.0 1.5 1.0 LLN Placebo BG-12 240 mg BID BG-12 240 mg TID 0.5 0 BL 4 8 12 Placebo BG-12 240 mg BID BG-12 240 mg TID 24 n=407 (baseline) to 245 (week 96) n=410 (baseline) to 271 (week 96) n=416 (baseline) to 268 (week 96) 36 48 60 Visit (weeks) 72 84 Note: LLN is lower limit in standard unit; if multiple values were given for LLN of any parameter, the highest LLN is shown. DEFINE=Determination of the Efficacy and Safety of Oral Fumarate in Relapsing-Remitting MS; BID=twice daily; TID=3 times daily; LLN=lower limit of normal; BL=baseline; MS=multiple sclerosis. 96 Chi è il paziente ideale Indicazione AIFA ampia • • • • Paziente adulto R-R senza restrizioni Nuova diagnosi Non responder Alta attività Problemi: switch a nuovi farmaci • Da Tysabri: 12-16 settimane non sono disponibili dati di safety • Da Gilenya: 6 settimane non dati neppure negli studi - controllare leuco e linfopenia • Da Ifn e GA: wash out di 3 mesi negli studi ma attualmente non restrizione • Da Tecfidera e Aubagio: attenzione a linfopenia Problemi: gravidanza Aubagio e Tecfidera: • Non riduzione della fertilità • Tec. studi su animali: tossicità fetale con dosi tossiche sulla madre (esiste un registro gravidanze 38 casi) Aub. Studi su animali: teratogeno a dosi terapeutiche (esiste un registro gravidanze 26 casi) • non è noto se DMF sia escreto nel latte umano • Tec. non dati in vivo ma solo in vitro su efficacia di contraccettivi Aub. Efficacia di contraccettivi: conservata • • • Se necessario, l’eliminazione accelerata di teriflunomide può essere raggiunta con la somministrazione orale di colestiramina o carbone attivo Colestiramina 8 g or 4 g tid o carbone attivo 50 g bid per 11 giorni possono accelerare l’eliminazione di teriflunomide Le concentrazioni plasmatiche di teriflunomide sono state ridotte del >98%, 11 giorni dopo l’inizio della procedura di eliminazione Concentrazione plasmatica di teriflunomide µg/mL Teriflunomide: Procedura di eliminazione accelerata 10 1 0.1 Cholestyramine 4 g tid (N≤16) Cholestyramine 8 g tid (N≤14) Activated charcoal 50 g bid (N≤30) 0.01 13 14 Prima somministrazione della procedura Menguy-Vacheron. et al. Mult Scler 2011;17 (Suppl 10):S192.Poster 458 16 20 Day 24 Problemi: leucopenia, funzionalità epatica e renale • • • • • • Tecfidera controllo leucopenia prima del trattamento e a 6/12 mesi (diminuzione del 30% nel primo anno di terapia) AST e ALT < 3 v. ULN (nei primi 6 mesi) Proteinuria (9% dei pazienti vs 7% placebo) Aubagio Controllo emocromo prima e durante trattamento Controllo periodico PA Controllo AST e ALT ogni 2 settimane per i primi 6 mesi Problemi: interazioni e vaccinazioni Tecfidera: • Non coinvolge il citocromo P450 • Non dati in vivo su contraccettivi orali • Non vaccini vivi attenuati (rischio di infezione) • Non dati su riduzione efficacia di altri vaccini Aubagio: • Non inefficacia dei contraccettivi orali • Non vaccini vivi attenuati (rischio di infezione) • Studi su efficacia di vaccino antinfluenzale e antirabbia Alemtuzumab • • Alemtuzumab è un anticorpo umanizzato, dotato di una regione FC che lo rende capace di attivare specifiche componenti del sistema immunitario Alemtuzumab si lega selettivamente a CD 52, una proteina abbondante sulla superficie dei linfociti B e T, e meno presente sulle cellule dell’immunità innata (es. NK) Alemtuzumab epitope P S S T ST N Q G S QFc region GPI anchor a Fc region=part of the antibody known as the fragment crystallizable region. 1. Fox EJ. Expert Rev Neurother 2010;10:1789-97; 2. Minagar A et al. Expert Opin Biol Ther. 2010;10:421-9. 3. Hu Y et al. Immunology 2009;128:260-70; Image adapted from Clark M. Immunol Today 2000;[Special Issue]:1-11. Il monitoraggio clinico in corso di terapia con Alemtuzumab checklist Prelievo ematico per emocrono E dosaggio della creatinina serica Analisi delle urine Deplezione e ripopolazione linfocitaria : dati derivanti dallo studio CAMMS223 • I valori medi dei B tornano a quelli basali circa 6 mesi dopo la somministrazione di ciascun ciclo • CD4+ e CD8+ T ripopolano lentamente dopo ogni ciclo, ma non raggiungono i livelli pre-ciclo 0.40 0.35 0.30 0.25 0.20 0.15 0.10 0.05 0.00 CD19+ B cells 0 CD4 (10E9/L) Results • La deplezione è rapida e massiva su entrambe le popolazioni B e T CD19 (10E9/L) Results CAMMS223 MS Patients 0.98 3 6 9 27 30 33 36 12 15 18 21 24 Months on Study 27 30 33 36 CD4+ T cells 0.84 0.70 0.56 0.42 0.28 0.14 0.00 0 3 6 9 Alemtuzumab 12 mg/day Alemtuzumab 24 mg/day Coles A, on behalf of the CAMMS223 Study Group. AAN 2010; poster P06.172. 12 15 18 21 24 Months on Study Alemtuzumab 12 mg/day, 2 cycles only Alemtuzumab 24 mg/day, 2 cycles only Le prime evidenze di efficacia parametro ricaduta in entrambe le popolazioni studiate 2 Valutazione delle ricadute ogni 3 mesi 1 0 -42-36-30-24 -18 -12 -6 0 6 12 18 24 30 36 42 48 Prima e dopo Alemtuzumab /mesi Somministrazione Alemtuzumab Riduzione della frequenza delle ricadute SMRR: 94% SMSP: 97% Coles AJ et al. J Neurol 2006;253:98-108. Sviluppo clinico di Alemtuzumab: tutti gli studi vs INF ad alto dosaggio Phase Patient population CAMMS2231 CARE-MS I1 CARE-MS II1 Extension2,a (completed) (completed) (completed) (ongoing) 2 3 3 3 Active RRMS, treatment-naïve Active RRMS, treatment-naïve Active RRMS, relapsing on prior therapy RRMS patients enrolled into phase 2 and 3 studies ‘Active’ definition ≥2 relapses in prior 2 yrs & ≥1 Gdenhancing lesion at baseline Patients, n 334 581 840 1322 3 2 2 4 Inclusion criteria EDSS ≤3 Onset ≤3 yrs Enhancing lesion EDSS ≤3 Onset ≤5 yrs EDSS ≤5 Onset ≤10 yrs CAMMS223, CARE-MS I & II patients Treatment arms Alemtuzumab 12 mg Alemtuzumab 24 mg SC IFNB-1a 44 µg Alemtuzumab 12 mg — SC IFNB-1a 44 µg Alemtuzumab 12 mg Alemtuzumab 24 mgb SC IFNB-1a 44 µg Study duration, yrs Co-primary outcomes a Enrolling ≥2 relapses in prior 2 yrs & ≥1 relapse in prior yr NA Relapse rate Sustained accumulation of disability patients from all 3 studies; b Exploratory arm, discontinued enrolment early. EDSS=Expanded Disability Status Scale; NA=not applicable. Brinar V et al. ENS 2011; 2. Fox E et al. ECTRIMS 2012. Alemtuzumab 12 mg (Re-treatment as needed after 2 fixed courses) Long-term safety and efficacy outcomes CAMMS223: efficacia di Alemtuzumab su ricadute e disabilità vs INFβ 1a sc ARR Rate Reduction SC IFNB-1a Alemtuzumab 12 mg/day Alemtuzumab 24 mg.day Alemtuzumab Pooled 80 74% 60 40 p<0.001 20 0 0 Total Pts. at Risk, n 333 6 12 18 24 30 36 Months 314 303 288 277 267 255 • Alemtuzumab riduce il numero cumulativo di ricadute del 74% rispetto all’INFβ 1a sc (p<0.001) 30 Patients with SAD, % Cumulative Number of Relapses 100 SAD 25 20 71% 15 10 p<0.001 5 0 0 Total Pts. at Risk, n 333 6 12 18 24 30 36 252 233 Months 303 286 273 261 Alemtuzumab riduce il rischio di accumulo di disabilità sostenuta (SAD) del 71% rispetto all’INFβ 1a sc (p<0.001) 1 of 334 patients was later excluded from the efficacy, but not the safety, analysis because of an incorrect diagnosis of MS. Adapted from Coles AJ et al. N Engl J Med 208;359:1786-801. Risk Reduction SC IFNB-1a Alemtuzumab 12 mg/day Alemtuzumab 24 mg.day Alemtuzumab Pooled CAMMS223: efficacia di Alemtuzumab sulla disabilità vs INFβ 1a sc EDSS Change from Baseline at 36 Monthsa Variazione EDSS 60 Mean EDSS Score +0.38 2.2 1.8 –0.39 1.4 p<0.001 1.0 0 3 6 12 100 107 108 24 30 91 103 105 83 99 105 73 99 101 Alemtuzumab pooled 40 41 30 34 25 20 22 EDSS=Expanded Disability Status Scale; SC IFNB-1a=interferon beta-1a Coles AJ et al. N Engl J Med 2008;359:1786-801. 21 10 0 71 92 97 Improved EDSS Unchanged Score EDSS Score 68 88 89 a SC IFNB-1a Alemtuzumab 12 mg/day Alemtuzumab 24 mg/day Alemtuzumab Pooled SC IFNB-1a 57 50 36 Months No. of patients 111 112 110 18 Percentage of Patients p=0.003 2.6 Worsened EDSS Score Baseline EDSS ≤3 Gli score di disabilità nei pazienti trattati con Alentuzumab migliorano nei primi tre mesi di trattamento e si confermano nel tempo CAMMS223: risultati a 5 anni Annualized Relapse Rate Percent of Patients with 6-month SAD Mean EDSS Score SC IFNB-1a Alemtuzumab pooled 38% 0.35 p=0.0002 p<0.0001 p<0.0001 0.11 Months 0–60 13% Months 0–60 Change from Month 0–60 • A 5 anni, i dati sono stati ottenuti in circa il 60% dei pazienti che hanno scelto di partecipare allo studio di estensione • L’efficacia del trattamento su ricadute e disabilità si è mantenuto nei cinque anni successivi *Coles AJ et al. Neurology 2012;78:1069–1078. CARE-MS I CARE-MS I : lesioni Gd+ (Tertiary Endpoint) Percentuale di pazienti con lesioni Gd+ 60 Percentuale di pazienti SC IFNB-1a 50 40 Alemtuzumab 12 mg 51.4 46.1 30 p<0.0001 20 p=0.78 19.1 10 12.5 11.9 7.1 0 Baseline • Year 1 Year 2 I pazienti trattati con Alemtuzumab hanno dimostrato una riduzione del rischio di sviluppare lesioni Gd+ del 63% vs. SC IFNB-1a Arnold DL et al. AAN 2012, Presentation S11.006. CARE-MS I CARE-MS I : Atrofia Cerebrale (Tertiary Endpoint) Brain Parenchymal Fraction (BPF) Year 1 Cumulative Year 2 0 -0.25 Median Percent Change from Baseline -0.2 -0.4 -0.50 -0.59 -0.6 -0.8 -1 -0.87 -0.94 p<0.0001 -1.2 -1.4 -1.6 • p=0.0052 SC IFNB-1a Alemtuzumab 12 mg -1.49 p<0.0001 L’atrofia cerebrale è stata ridotta del 42% nei pazienti trattati con alemtuzumab vs. SC IFNB-1a Arnold DL et al. AAN 2012, Presentation S11.006. Profilo di safety Eventi avversi di particolare interesse – Reazioni avverse all’infusione (IARs) – Infezioni – Patologie autoimmuni • Tiroiditi • Porpora trombocitopenica immune (ITP) • Nefropatie (Inclusa la malattia da Anti-GBM) Profilo di safety: infezioni • Il numero di pazienti che hanno presentato infezioni è stato maggiore nei pazienti trattati con Alemtuzumab rispetto a quelli trattati con IFNB-1a sc: o La maggior parte ha interessato le alte vie respiratorie, il tratto urinario e le infezioni herpetiche o L’intensità è stata per lo più lieve-moderata e spesso si ha avuto risoluzione dell’evento con terapia convenzionale o Le infezioni herpetiche mucocutanee sono state le più frequenti e sono state ridotte con terapia profilattica con acyclovir o La percentuale di infezioni gravi è rimasta bassa; o Non vi è alcuna relazione fra la conta leucocitaria e il tasso di infezioni • L’incidenza delle infezioni diminuisce nel tempo e il rischio non sembra aumentare nelle successive somministrazioni Patologia tiroidea: eventi avversi seri (SAEs) rilevati nel corso degli studi di fase III 2-Year Active Controlled Experience Rebif N=496 Alemtuzumab 12 mg N=919 0 7 (0.8) Basedow’s (Graves’) disease 0 2 (0.2) Hyperthyroidism 0 2 (0.2) Hypothyroidism 0 2 (0.2) Goiter 0 1 (0.1) Autoimmune thyroiditis 0 1 (0.1) Thyrotoxic crisis 0 1 (0.1) Thyroxine free increased 0 1 (0.1) Tri-iodothyronine free increased 0 1 (0.1) Thyroiditis subacute 0 0 Adverse Events Any event, n (%) CARE MS I e CARE MS II The Lancet, 2012: 389 Nefropatie e Alemtuzumab • L’incidenza di nefropatie nei pazienti trattati negli studi di Alemtuzumab è pari al 0.3%: o o o o 1 anti-GBM 1 1 glomerulonefrite con anticorpi anti-GBM 2 2 glomerulonefriti membranose 2 1 nefrite tubulointerstiziale di grado 2 associata all’uso di amoxicillina o 2 pazienti (trattati off-label) hanno sviluppato anti-GBM Pegilazione: Effetti sull’Attività biologica e sull’Emivita della proteina Maggiore emivita Bassa attività biologica Alta attività biologica Minore emivita Dimensione e ramificazione del PEG Maggior peso molecolare e ramificazione del PEG maggiori dimensioni della molecola e maggiore emivita dovuta a una più lenta eliminazione. Adapted from Youngster S et al. Curr Pharm Des. 2002;8:2139-2215. 45 Peg-IFN Beta-1a vs IFN Beta-1a Peg- IFNbeta-1a è caratterizzato da: • Peso molecolare apparente (320,000 Daltons) • Tempo di assorbimento • Emivita plasmatica (≈13 volte) • Clearance renale (≈30 volte) • Degradazione proteolitica • Attività in vitro (50%) • Attività in vivo • Frequenza delle somministrazioni Baker DP et al. Bioconjugate Chem. 2006;17:179-188. ADVANCE Studio di fase III : Disegno Screening Year 1 Placebo Titolae Year 2 ADVANCE Extension SC peginterferon beta-1a 125 μg Q2W SC peginterferon beta-1a 125 μg Q4W Titolazione Randomizzazione SC peginterferon beta-1a 125 μg Q2W 1516 soggetti (≈500 per gruppo) SC peginterferon beta-1a 125 μg Q4W Titolazione Analisi di Efficacia Sicurezza e Immunogenicità Valutazione dell’autoiniettore 63 μg94 μg125 μg ogni 4 weeks • Popolazione in studio – – – Pazienti SMRR, età 18–65 anni, EDSS basale 0.0–5.0; ≥2 ricadute negli ultimi 3 anni, almeno 1 negli ultimi 12 mesi: Precedente trattamento con IFNbeta per non più di 4 settimane; nessun trattamento assunto per più di 4 settimane; nessun trattamento con qualsiasi IFNbeta negli ultimi 6 mesi. SC=sottocute; Q2W=ogni 2 settimane; Q4W= ogni 4 settimane Calabresi et al., Lancet Neurology, 2014 Additional Endpoint: dati di Immunogenicità a 1 anno • I livelli di immunogenicità sia per l’IFN sia per il PEG si sono mantenuti bassi sia quando il Peginterferon beta-1a è stato somministrato ogni 2 settimane sia quando la sua sommministrazione è avvenuta ogni 4. Dal post-baseline alla settimana 48. Number of antibody positive/number at risk (%) Placebo (n=500) Peginterferon beta-1a Q 4W (n=500) Peginterferon beta-1a Q 2W (n=512) IFN-binding antibody 12/482 (2) 20/485 (4) 38/480 (8) IFN-neutralizing antibodya 2/490 (<1) 2/491 (<1) 4/488 (<1) Anti-peg antibodyb 24/454 (5) 43/465 (9) 31/471 (7) Number at risk=number of patients whose baseline antibody was not positive and who had at least one post-baseline antibody value for any time post baseline or who had one antibody value at the specific visit. aanalyzed using a cell-based assay; banalyzed using an enzyme-linked immunosorbent assay (ELISA); IFN=interferon; peg=poly(ethyleneglycol); Q 2W=every 2 weeks; Q 4W=every 4 weeks Calabresi et al., Lancet Neurology, 2014 American Academy of Neurology 66th Annual Meeting Philadelphia, PA Analysis of 2-year Clinical Efficacy and Safety of Peginterferon Beta-1a in Patients with Relapsing-Remitting Multiple Sclerosis: Data from the Pivotal Phase 3 ADVANCE Study Calabresi PA1, Deykin A2, Arnold DL3,4, Balcer L5, Boyko A6, Pelletier J7, Hung S2, Sheikh S2, Seddighzadeh A2, Zhu Y 2, Liu S2, Kieseier BC8 1Department of Neurology, Johns Hopkins University, Baltimore, MD, USA; 2Biogen Idec Inc., Cambridge, MA, USA; 3Montreal Neurological Institute, McGill University, Montreal, Quebec, Canada; 4NeuroRx Research, Montreal, Quebec, Canada; 5Department of Neurology, New York University, School of Medicine, New York, NY, USA; 6Moscow MS Center at 11 City Hospital and Department of Neurology & Neurosurgery of the RSMRU named by Pirogov, Moscow, Russia; 7Departments of Neurology and Research (CRMBM), CHU Timone, Marseille, France;8Department of Neurology, Heinrich-Heine University, Düsseldorf, Germany. PEG-IFN-β-1a riduce significativamente l’ARR (Annualized Relapse Rate) vs placebo nei pazienti in trattamento durante il 1° anno di studio Adjusted annualised relapse rate ‡ 0.5 0.4 0.397 0.3 27% reduction (p=0.0114) 36% reduction (p=0.0007) 0.288 0.256 0.2 0.1 0 ‡Adjusted Placebo PEG-IFNβ-1a Q4W PEG-IFNβ-1a Q2W (n=500) (n=500) (n=512) for baseline EDSS (<4, ≥4), baseline relapse rate, age (<40, ≥40). Based on negative binomial regression. Calabresi et al., Lancet Neurology, 2014 PEG-IFN-β-1a riduce significativamente il numero totale di nuove lesioni Gd+ nei pazienti in studio vs placebo durante il 1° anno di trattamento Phase III ADVANCE Efficacy Number of Gd+ lesions * 2.0 1.6 1.6 1.4 1.2 36% reduction** (p=0.0738)*** 1.2 0.8 86% reduction** (p<0.0001)*** 0.9 0.4 0.3 0.0 Week 24 Week 48 Placebo (n=477) Settimana 48 Week 24 Week 48 PEG-IFNβ-1a Q4W (n=463) 0.2 Week 24 Week 48 PEG-IFNβ-1a Q2W (n=457) Media Mediana % Riduzione p-value Placebo 1.4 0.0 - − PEG-IFNβ-1a Q4W 0.9 0.0 36 0.0988 PEG-IFNβ-1a Q2W 0.2 0.0 86 <0.0001 *Adjusted for region and baseline T2 lesion volume; **calculated as the (placebo mean – active mean)/placebo mean*100; ***p-value for comparison between the active and placebo groups, based on multiple logit regression, adjusted for baseline number of Gd+ lesions. Calabresi et al., Lancet Neurology, 2014 PEG-IFN-β-1a riduce significativamente la proporzione di pazienti con Progressione della Disabilità vs placebo a 1 anno (Tempo alla Progressione) Phase III ADVANCE Efficacy Proportion of patients with disability progression** 0.15 0.1 Placebo (n=500) Peginterferon beta-1a 125 µg Q4W (n=500) Peginterferon beta-1a 125 µg Q2W (n=512) p-value* Q4W vs placebo = 0.0380 Q2W vs placebo = 0.0383 Hazard ratio (95% CI)* Q4W vs placebo = 0.62 (0.40, 0.97) Q2W vs placebo = 0.62 (0.40, 0.97) Percentage reduction Q4W vs placebo = 38% Q2W vs placebo = 38% 0.05 0.0 Baseline 12 24 36 48 Time on study (weeks) Number of patients at risk Placebo 500 Q 4W 500 Q 2W 512 483 474 482 458 456 453 439 427 430 352 348 355 *p-value and hazard ratio are based on Cox proportional hazards model, adjusted for baseline EDSS (<4 vs ≥4), age (<4 vs ≥4), baseline relapse rate and baseline Gd+ lesions (presence vs absence); **progression of disability is defined as at least a 1.0 point increase on the EDSS from a baseline EDSS ≥1.0 sustained for 12 weeks or at least a 1.5 point increase on the EDSS from a baseline EDSS of 0 sustained for 12 weeks. Calabresi et al., Lancet Neurology, 2014