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La tosse
[LA ZONA VERDE] DI MONICA TIZZONI A OGNI DISTURBO LA SUA TOSSE 5 CONSIGLI UTILI CAUSA 1 TOSSE Infezioni virali delle Secca, con poco prime vie muco limpido respiratorie Sinusiti, raffreddore Secca Secca e con dolore Tracheite alla base del collo e dietro lo sterno Asma Secca, insistente Grassa con muco Bronchiti più o meno denso Secca e compare durante o dopo Disturbi cardiaci lo sforzo fisico e si associa ad affanno LA TOSSE Reflusso Secca con bruciore gastroesofageo per rigurgito acido Fumo Grassa al mattino BERE MOLTO E SPESSO: rende il muco fluido e ne facilita l’eliminazione, mentre in caso di tosse secca riduce l’irritazione delle vie respiratorie. Oltre all’acqua e alle spremute fresche vanno particolarmente bene le bevande calde, come tisane, tè o latte, addolcite con miele, per ridurre l’irritazione delle prime vie respiratorie e garantirsi un effetto emolliente. MANTENERE UMIDITÀ ADEGUATA in casa, specialmente con il riscaldamento acceso, e una temperatura ambientale non superiore ai 20-22˚ C. Per lo scopo si può utilizzare un umidificatore elettrico o le normali vaschette appese ai termosifoni DORMIRE SOLLEVATI aiutandosi con due guanciali, per evitare che le secrezioni stimolino la tosse durante il sonno. FARE DEI BONARI SUFFUMIGI con acqua calda e al massimo un po’ di bicarbonato. Per effettuarli è sufficiente portare a bollore dell’acqua, e dopo avere tolto la pentola dal fuco aiutandosi con un asciugamano sopra la testa respirare il vapore: aiuta a fluidificare il catarro. In alternativa si ottiene il medesimo risultato con il moderno aerosol. EVITARE DI ESPORSI AL FUMO di sigaretta, alla polvere e al freddo, tutti fattori che irritano ulteriormente le vie respiratorie aumentando la tosse. 2 3 4 5 COSÌ UTILE MA COSÌ ANTIPATICA Tiene pulite le vie respiratorie. Ci avverte C ome ogni inverno, arriva puntuale anche la tosse, uno dei motivi più comuni per cui si va dal medico in questo periodo dell’anno: infatti, la fase iniziale delle malattie da raffreddamento in circa la metà delle persone esordisce con la tosse, segnale di un’infezione alle prime vie respiratorie. Ma può essere scatenata anche da allergie, da riacutizzazione di patologie respiratorie croniche e anche da fattori ambientali come l’aria inquinata, vapori irritanti, polvere. Se poi persiste e non si risolve, può anche essere il sintomo di malattie, diverse per gravità: dalla bronchite cronica fino allo scompenso cardiaco e alla presenza di un tumore, per citarne alcune. 118 GENNAIO 2008 CLUB3 «La tosse non deve preoccupare se dura un tempo limitato», spiega Fabrizio Pregliasco, ricercatore del Dipartimento di Microbiologia e virologia dell’Università degli Studi di Milano. «Ma è utile riconoscerne i vari tipi, per capire quando è il caso di rivolgersi al medico per comprenderne l’origine». Per una prima analisi aiuta la “tradizionale” divisione, quella che facevano anche i nostri nonni: secca e grassa. La secca e la grassa È quasi sempre un’irritazione delle pareti delle prime vie respiratorie a determinare la tosse secca. «In molti casi è causata da particolari condizioni ambientali, dal riscalda- che qualcosa non va. Ma nessuno la sopporta mento che asciuga troppo l’aria, dalla polvere, da sostanze irritanti, dal freddo», continua Pregliasco. «Ma spesso è determinata da un’infezione virale, come accade con le malattie da raffreddamento». Riconoscerla è facile perché non produce né muco né catarro. Inizia con una sensazione di prurito in gola. Dopo qualche giorno, se non si risolve, può anche comparire una sensazione di bruciore doloroso dietro lo sterno perché il passaggio violento dell’aria stimola ancora di più le pareti delle prime vie respiratorie e la soglia di stimolazione a tossire si abbassa. Si innesca così un circolo vizioso: i colpi di tosse irritano le mucose e queste a loro volta attivano il meccanismo. «La tosse secca è fastidiosa e spossante», dice Pregliasco, «per risolverla bisogna cercare di calmare lo stimolo in modo che anche l’irritazione si risolva. Se non viene curata può diventare cronica. Si utilizzano allo scopo dei farmaci che agiscono direttamente sul centro della tosse». Fra questi prodotti sedativi uno dei principi attivi più noto è la codeina. È molto efficace, ma può dare assuefazione e con il tempo anche dipendenza, per questo viene richiesta la prescrizione medica e questi medicinali possono essere assunti per non più di una settimana. L’alternativa sono i sedativi a base di destrometorfano, un principio attivo che alza la soglia dello stimolo della tosse, senza causare gli effetti collate씮 CLUB3 119 GENNAIO 2008 [LA ZONA VERDE] Il 50% delle malattie da raffreddamento esordiscono con colpi di tosse 1000 km/h all’ora: può arrivare a tanto la velocità dell’aria espulsa da un colpo di tosse 씮 rali della codeina ma garantendo la stessa efficacia. È presente in prodotti che non richiedono la ricetta medica, spesso associato a sostanze naturali antibatteriche come il miele. La tosse grassa ha invece un ben preciso obiettivo: rimuovere il catarro dai bronchi. In genere è il sintomo di un’infezione delle vie respiratorie, per lo più di origine batterica come faringite, laringite o bronchite. «Le pareti delle vie respiratorie sono naturalmente ricoperte da uno strato di muco che le protegge “sequestrando” le sostanze estranee che penetrano nei bronchi assieme all’aria che si respira», spiega Pregliasco. «Quando subentra un’infezione la produzione di muco aumenta e si forma il catarro che irrita e ostruisce le vie aeree. Ecco comparire allora la tosse grassa, che serve proprio a eliminare il catarro. È “utile”, quindi non va assolutamente calmata, semmai facilitata». In questo caso sono controindicati i sedativi, mentre vanno impiegati tutti quei farmaci che facilitano l’espulsione del catarro. Parliamo degli espettoranti, che aumentano la secrezione e i mucolitici che la rendono più fluida. «Attenzione però: se la UN TORNADO IN MINIATURA 씰 La tosse è un riflesso naturale all’irritazione delle mucose delle vie respiratorie e serve a liberarle dai corpi estranei e dal muco. Tutto inizia da recettori che si trovano nelle stesse mucose e, in forma molto addensata, nella trachea. Quando avvertono la presenza di irritanti o muco, mandano degli stimoli a un’area specifica del cervello, il cosiddetto centro della tosse, da dove parte il riflesso, che inizia con una rapida e profonda inspirazione per incamerare l’aria; subito dopo, per alcune frazioni di secondo, la glottide chiude completamente la trachea in modo che l’aria rimanga compressa nei polmoni; quando si riapre, la pressione dell’aria si abbassa in modo esplosivo: è il colpo di tosse, cioè un soffio d’aria espulso con incredibile violenza: può sfiorare infatti la velocità di ben 1.000 chilometri all’ora. Un vero tornado. Contemporaneamente le vibrazioni della laringe provocano il distacco del muco. Durante l’intera sequenza viene coinvolta tutta la muscolatura dell’apparato respiratorio: il diaframma e i muscoli intercostali, del collo, del torace, della cintura scapolare, dell’addome e della schiena. 120 GENNAIO 2008 CLUB3 tosse grassa si accompagna a febbre e a catarro giallo oppure se è particolarmente insistente è necessario rivolgersi al medico. Comunque è sempre consigliabile ricorrervi quando la tosse compare dopo piccoli sforzi e quando, anche se secca, non si risolve nel giro di una settimana», conclude Pregliasco. Tre tipi speciali C’è una forma di tosse secca e stizzosa che si accompagna anche a difficoltà a respirare, senso di oppressione al torace, affanno, respiro sibilante e che si acutizza la notte. Riconoscerla è semplice ed è la tipica tosse causata dall’asma allergica. Può essere provocata da diverse sostanze, come i pollini delle piante, gli acari della polvere, il pelo degli animali domestici, alcuni tipi di muffe, l’inquinamento atmosferico, alcuni additivi alimentari, sostanze chimiche e anche talune sostanze farmacologiche, prima fra tutte l’aspirina. Quale ne sia l’origine va sempre affrontata, perché se non viene trattata o ancora peggio viene curata in modo inadeguato, con il tempo peggiora inesorabilmente e può provocare una riduzione costante della funzione respiratoria». Invece una tosse grassa che si manifesta al mattino è la compagna tipica dei fumatori. Il fumo infatti è una fra le sostanze più irritanti per le vie respiratorie che reagiscono alla sigaretta con un aumento della produzione di catarro. E al mattino il cambiamento di posizione da sdraiati a eretti smuove questo catarro accumulato che la tosse cerca di eliminare. Chi persiste nel vizio, per la presenza di questo catarro in eccesso, va incontro facilmente a forme di bronchite che nel tempo diventa cronica. Infine c’è una tosse secca, più simile a uno “schiarirsi la gola” ripetutamente che a un vero colpo di tosse, che è il segnale di un malessere interiore. Fa la sua comparsa specialmente nei momenti di stress intenso o nelle situazioni che generano imbarazzo. La soluzione in questo caso è soltanto nel cerca왎 re di controllarsi.