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L`esame di laboratorio delle urine quale `utilità`
UTILITA’ DELL’ESAME URINE PERCHE’ FARE UN BUON ESAME DELLE URINE? INDICAZIONI MEDICHE 1.Sospetto (o follow up ) di infezione del tratto urinario 2.Sospetto (o follow up) di patologia non infettiva del tratto urinario, primaria o dovuta a malattie a carico dell’organismo, malattie reumatiche, ipertensione, tossiemia della gravidanza, o effetti collaterali di farmaci - 3. Sospetto (o follow up) di malattia renale 4. Sospetto o follow up di una malattia post renale non infettiva 5. Formazione ricorrente di calcoli urinari 6. Per popolazioni selezionate come i diabetici è ormai condiviso il controllo del metabolismo con l’emoglobina glicosilata e delle complicanze renali con l’albuminuria; per la gravidanza sono raccomandabili i dosaggi delle proteine con metodi quantitativi specifici RENE PESO:150 gr nell'uomo 135 gr nella donna VEFG: 125 ml/min 7,5 L/h Totale 180 L/die VOLUME URINA = 1,5 L/die 4 damigiane da 54 litri al giorno MALATTIE RENALI CRONICHE=PROBLEMA SOTTOVALUTATO •1 italiano su 10 (il 12,7%) dopo i 40 anni soffre di una patologia renale cronica Si tratta di quasi 4 milioni di over-40, maschi e femmine, ovvero un numero 100 volte maggiore degli italiani oggi in dialisi • un terzo dei casi di origine sconosciuta • tre quarti dei malati non sanno di avere un problema ai reni, cosicché la malattia può progredire fino a costringere il paziente alla dialisi • nel mondo 1.500.000 persone si sottopongono a dialisi per poter vivere. Di queste, più di 50.000 sono in trattamento dialitico in Italia UNICA ARMA A DISPOSIZIONE:DIAGNOSI PRECOCE CON LA GENOMICA? CON LA PROTEOMICA? CON LA METABOLOMICA? CON UN «BUON» ESAME DELLE URINE IMPORTANZA DEL SEDIMENTO URINARIO NELL’INQUADRAMENTO DELLE PATOLOGIE RENALI L’esame della frazione corpuscolata dell’urina, attraverso l’analisi microscopica del sedimento, può rappresentare il punto di partenza per l’individuazione di condizioni patologiche non ancora clinicamente evidenziabili, e può concorrere all’ impostazione di un corretto iter diagnostico. Perché è importante riconoscere e studiare le EMATURIE ?? • Perché sono frequenti ( 7-10% a seconda di sesso ed età) • Perché possono essere la prima (ed unica)spia di patologie renali e sistemiche anche gravi • Perché riconoscere un’ematuria e la sua morfologia consente di ottimizzare il percorso diagnostico del paziente • Perché la diagnosi precoce di un’ematuria glomerulare prima della comparsa di proteinuria può salvare un rene Microematuria Un’ alterazione urinaria spesso asintomatica, che va opportunamente indagata e interpretata nell’ambito di un contesto di sintomi e dati clinici. ATTENZIONE!!! Negli anziani l’ematuria può sottendere una neoplasia delle vie urinarie e della prostata CAUSE TRANSITORIE : INFEZIONI URINARIE INTERCORRENTI In questo caso i sintomi clinici e l’esame del sedimento (ricco di leucociti) rendono agevole la diagnosi ESERCIZIO FISICO STRENUO Sospettabile nelle fasce d’età più giovani ENDOMETRIOSI VESCICALE Nelle donne CAUSE DI EMATURIA PERSISTENTE: DREPANOCITOSI una malattia che induce micro o macroematuria perché danneggia il microcircolo del tessuto midollare renale RENE POLICISTICO NEOPLASIE DEL TRATTO GENITO-URINARIO si manifestano dai 45-50 anni in poi IPERPLASIA PROSTATICA BENIGNA MALATTIE GLOMERULARI dall’età pediatrica a quella geriatrica VALIDITA’ DELL’ESAME DEL SEDIMENTO URINARIO Nell’inquadramento diagnostico della microematuria il passaggio critico è la distinzione tra le microematurie secondarie a malattie glomerulari e quelle attribuibili a cause non-glomerulari, cioè sostenute in larga parte da malattie urologiche. Se sono presenti cilindri ematici o una proteinuria elevata, l’ematuria è senz’altro di origine glomerulare. NON GLOMERULARE: la morfologia dei globuli rossi rimane inalterata GLOMERULARE: emazie dismorfiche e con basso contenuto emoglobinico. Queste alterazioni si generano nell’attraversamento della membrana basale glomerulare danneggiata e/o per gli shock osmotici che i globuli rossi subiscono nel tragitto intratubulare. Si ritiene che la presenza di protuberanze o estroflessioni sulla superficie dei globuli rossi (ACANTOCITI) sia altamente suggestiva della loro origine glomerulare l’assenza di acantociti nel sedimento urinario è un rilievo importante in quanto ha una specificità del 98% che consente di escludere con alta probabilità l’ematuria glomerulare. MICROEMATURIA:STUDIO MORFOLOGICO Il campione ottimale per la valutazione della morfologia delle emazie e degli altri elementi del sedimento è il secondo campione del mattino, raccolto da mitto intermedio, dopo accurata pulizia dei genitali, processato entro due ore al max dopo la raccolta. CAMPIONE NON IDONEO SE: • • • • • • • Mestruazioni Emorroidi sanguinanti/proctorragie Terapie con diuretici Cistoscopia/cateterizzazione recenti PS < o = a 1.008 Emazie < 3 per campo (40X) Evidente contaminazione fecale/vaginale/seminale EMAZIE ISOMORFICHE DOPPIA POPOLAZIONE ERITROCITARIA INTERFERENZA DA CRISTALLI ASSENZA DI EMAZIE(MUCO,DETRITI) ASSENZA DI EMAZIE(DETRITI) PROTEINURIA Le strisce reattive misurano unicamente l’albumina, con il metodo all’errore dell’indicatore. Sono di recente introduzione in commercio strisce reattive che sono sensibili anche ad alcune proteine tubulari, ma mai alla proteina di Bence Jones. Purtroppo questi metodi perdono di specificità in svariate circostanze, la più frequente delle quali è rappresentata dalle urine alcaline. MICROALBUMINURIA 30-300 mg/24 h ovvero 20-200 ug/min Compare per la prima volta in letteratura* nel 1982 e descrive una situazione fisiopatologica che le strisce reattive dell’epoca (e molte anche attualmente) non riescono ad identificare Inizialmente l’attenzione era completamente indirizzata ai soggetti diabetici* Possiamo ignorare ancora a lungo la necessità di dosare l’Albumina urinaria con metodi sensibili a <30 mg/g di creatinina a TUTTI coloro che si sottopongono ad un esame urine di screening? GRAZIE PER L’ATTENZIONE