Ematuria [modalità compatibilità] - Urologia di Pisa
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Ematuria [modalità compatibilità] - Urologia di Pisa
Ematuria Andrea Mogorovich Scuola di Specializzazione in Urologia Urologia Universitaria Università di Pisa Dir. Prof. Cesare Selli Definizione • Più di 5 globuli rossi per campo microscopico ad alto ingrandimento nel sedimento urinario • Stick delle urine (positivo alla presenza del gruppo eme emoglobina, mioglobina) • Ematuria non è sinonimo di urine rosse • Differenziare con uretrorragia • Pazienti sani possono presentare anche più di 5 emazie (esercizio fisico intenso, trauma vie urinarie) Ematuria classificazione • Microscopica: non visibile, evidenza strumentale • Macroscopica: visibile ad occhio nudo • Iniziale: origine bassa (uretra) • Terminale: origine intermedia (vescica, prostata) • Pseudoematuria: alimenti, farmaci, pigmenti • Factizia: emazie di origine extraurinaria (genitale femminile o simulazione) Ematuria classificazione Microematuria Più di 3 – 5 emazie per campo microscopico a grande ingrandimento all’esame del sedimento urinario Macroematuria Sangue nelle urine visibile ad occhio nudo Micro e macroematuria Ematuria: non trascurare L’INDIVIDUAZIONE DI UN’EMATURIA NON CONCEDE ALCUNA LEGGEREZZA NELLA INTERPRETAZIONE, NESSUNA PIGRIZIA NELLE INDAGINI, NESSUNA STUPIDAGGINE NELLE TERAPIE. L’EMATURIA NON SI TRATTA CON LA DIETA, NE’ CON IL RIPOSO, NE’ CON GLI EMOSTATICI. ESSA ESIGE SOLO DI ESSERE PRESA IN CONSIDERAZIONE. (Couvelaire) Ematuria: prova dei tre bicchieri Cause • Nefrologiche Glomerulari, malattie cistiche del rene, necrosi papillare, infarto renale • Urologiche Neoplasie, litiasi, IPB, UTI, traumi, corpi estranei • Ematologiche Mieloma, linfoma, drepanocitosi, coagulopatie, TAO • Factizie Patologia vaginale e rettale • Pseudo-ematurie Pigmenti e farmaci • Idiopatiche (10 – 20%) Cause Cause MEDICHE : l’ematuria e’ sintomo di una condizione morbosa di ordine generale CHIRURGICHE: l’ematuria e’ dovuta ad una causa intrinseca dell’apparato urinario Pseudo-ematuria Urine di colore rosso in assenza di emazie nel sedimento • Mioglobinuria • Emoglobinuria • Bilirubinuria • Porfiria • Rifampicina • Fenolftaleina (lassativi) • Fenotiazine • Fenitoina • Alimenti (barbabietola, more, rabarbaro) Ematuria: orientamento diagnostico Ematuria: clinica associata Ematuria e neoplasie Macroematuria: sintomo d’esordio • 85% delle neoplasie della vescica • 40% delle neoplasie del rene Ematuria: strumenti diagnostici Cosa può facilitare l’inquadramento diagnostico di un’ematuria: - Anamnesi - Intensità e frequenza del sintomo - Colore delle urine - Sintomi di accompagnamento - Età - Sesso Ematuria: strumenti diagnostici Ematuria: sedimento urinario Ematuria: caratteristiche delle emazie Ematuria: orientamento Ematuria: orientamento Ematuria: orientamento Ematuria: orientamento Ematuria: orientamento PRECEDENTI ANAMNESTICI - recente faringite o impetigine - trauma ( anche di lieve entita’) - eventuale terapia anticoagulante in atto - consumo di tabacco e/o esposizione ad agenti cancerogeni - eventuale familiarita’ Ematuria: quando è necessario un approfondimento • Rilievo di oltre 3 emazie/HPF, in 2 su 3 campioni di urina raccolti in maniera corretta • Osservazione anche di un singolo episodio di ematuria macroscopica • Osservazione di un episodio di notevole microematuria ( piu’ di 100 eritrociti / HPF) Ipertrofia prostatica benigna • una delle affezioni piu’ frequenti in ambito urologico (il 90% degli uomini al di sopra degli 80 anni e’ portatore di un IPB almeno microscopica • il 25% degli uomini con IPB macroscopia e’ sintomatico • il 50 % di questi viene trattato farmacologicamente e/o chirurgicamente Ipertrofia prostatica benigna: clinica SINTOMI IRRITATIVI: pollachiuria diurna e notturna minzione imperiosa tenesmo vescicale SINTOMI OSTRUTTIVI: disuria mitto ridotto gocciolamento postminzionale COMPLICANZE VESCICALI: ritenzione acuta o cronica distensione vescicale iscuria paradossa Ipertrofia prostatica benigna Ipertrofia prostatica benigna Complicanze Ipertrofia prostatica benigna Ipertrofia prostatica benigna Diagnostica - E.R. - PSA libero e totale - Ecografia prostatica transrettale (eventuale bx) Carcinoma della prostata - la piu’ frequente neoplasia del sesso maschile - patogenesi non nota ( fattori nutrizionali, razziali, ormonali) - diagnosi oggi piu’ agevole in fase iniziale - numerosi armi terapeutiche Carcinoma della prostata Carcinoma del rene • Detto il tumore degli internisti o grande muto perche’ pauci-sintomatico e scoperto di solito per manifestazioni sistemiche piuttosto che urologiche. • TRIADE DIAGNOSTICA: massa palpabile; dolore al fianco e macroematuria molto rara (solo 10 % dei casi). • Adesso piu’ frequentemente scoperto come INCIDENTALOMA: cioe’ neoplasia scoperta durante un esame diagnostico effettuato per altri motivi. • DIAGNOSI: ecografia; TAC; RMN. Carcinoma del rene Carcinoma del rene Carcinoma del rene Neoplasie transizionali (rene, uretere e vescica) - 10 - 15 % di tutte le neoplasie dell’adulto - spesso multicentrici - 90% dei casi interessano la vescica - legati all’esposizione di coloranti ( anilina e derivati) - adesso fattore patogenetico piu’ importante: IL FUMO ! SINTOMATOLOGIA: di solito MACROEMATURIA MONOSINTOMATICA DIAGNOSI: ecografia; cistoscopia; urografia. Neoplasie uroteliali della pelvi renale Neoplasie uroteliali della vescica Neoplasie uroteliali della vescica Neoplasie uroteliali della vescica Litiasi urinaria Ematuria Andrea Mogorovich Scuola di Specializzazione in Urologia Urologia Universitaria Università di Pisa Dir. Prof. Cesare Selli