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Quei segnali accanto alle targhette Il codice degli zingari.

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Quei segnali accanto alle targhette Il codice degli zingari.
LA SICILIA
30.
VENERDÌ 18 MAGGIO 2012
CATANIA
La questione
sicurezza
In pochi ci fanno caso, ma
anche in città è facile
riscontrare all’ingresso di ville
e palazzi questi «messaggi»
Talvolta si tratta di
«suggerimenti» datati, ma
altrettanto spesso sono
recentissimi e... pericolosi
Quei segnali accanto alle targhette
Il codice degli zingari. Incisioni o disegni non sono sfregi dei vandali sui citofoni, ma indicazioni per i ladri
Segnali in codice
Una carrellata delle incisioni e dei
simboli che vengono disegnati accanto
ai nominativi sui citofoni dei palazzi
(Fotoservizio di Davide Anastasi)
Una "X", un triangolo, due rette parallele, una "M". Segnali che, in determinati
contesti, sembra siano stati lasciati là
per caso e un po’ anche inutilmente, ma
che invece rappresentano i simboli del
cosidetto "codice degli zingari". Nomadi di ogni etnia che contrassegnano i citofoni di case e palazzi con l’obiettivo di
catalogare i vari appartamenti, lasciando segnali chiarissimi come promemoria personale oppure come traccia per
altri possibili «visitatori» in una sorta di
solidarietà tra zingari.
Per alcuni nostri concittadini questa è
solo una leggenda metropolitana; sta di
fatto che nelle zone residenziali di Catania - dal corso Italia al viale Vittorio Veneto, dal viale Mario Rapisardi alla
via Etnea - i simboli sui citofoni ci
sono. Eccome. E
descrivono case
ed appartamenti
in base alla ricchezza, tipo di inquilino ed orario
migliore in cui
commettere il furto.
Alcuni simboli
sono incomprensibili, ma molti altri, invece, sono di facile intuizione o interpretazione: "AM"
spiega che è il pomeriggio il momento
buono per fare il colpo, "N" sottolinea
che bisogna agire di notte, "D" informa
che è la domenica il giorno in cui la casa è vuota. Gli appartamenti che restano
incustoditi la mattina perchè i proprietari sono al lavoro sono "marchiati" invece con la "M". E poi una "X", che rappresenta un buon obiettivo, quattro cerchi che informano che la casa è "molto
buona da rubare", un triangolo rappresenta una donna sola e magari anziana,
mentre quattro linee avvertono i ladri
che l’immobile è stato appena "visitato"
e che è inutile tentare un altro furto.
Nella lista non mancano gli avvisi di
eventuali pericoli: due rette parallele
spiegano che la casa è abitata da un cane, una croce con un cerchio raccomanda di evitare quel condominio o quel
palazzo perchè lì ci abita un poliziotto o
un carabiniere e tentare un furto non sa-
A sinistra,
il grafico che
spiega i simboli
e i disegni usati
dagli zingari
per segnalare
un appartamento
più o meno
«appetibile» dai
potenziali ladri
rebbe una buona idea. Da anni si parla di
questo codice: c’è chi lo snobba e chi lo
prende tremendamente sul serio. Nella
zona di corso Italia, in particolare, alcune strade sono piene di questi simboli.
Spesso sono piccolissimi, quasi invisibili, e i proprietari nemmeno si accorgono
del segnale che li riguarda: «Due anni fa
mi sono ritrovato con la casa svaligiataracconta Rosario Lotto, abitante del viale Ionio - non riesco ancora a capacitarmi sul come abbiamo fatto visto che
abito all’ottavo piano con tanto di portiere all’ingresso dell’edificio».
Dalla «X» che indica un buon
appartamento da svuotare alla «M» che
spiega che il momento migliore per
colpire è la mattina. Ma ci sono anche
altri segnali che sconsigliano i raid a
causa della presenza di cani o di
rappresentanti delle forze dell’ordine
In viale Vittorio Veneto ci sono palazzi dotati di almeno una trentina di citofoni e quasi tutti sono "marchiati". Un
vero e proprio vademecum dettagliato
con un preciso segnale, per incisione o
con una matita, per la maggior parte
delle famiglie. Il simbolo che si ripete di
«Quando vi capita di trovare gli avvisi,
munitevi di limetta per le unghie e
cancellate ogni traccia dei simboli:
durante il periodo estivo la gente va in
ferie e gli appartamenti restano
incustoditi con tutte le conseguenze
facilmente immaginabili»
più in questi casi è la "X" (buon obiettivo), ma non mancano nemmeno il "cane in casa" oppure "inutile insistere".
«E’ evidente che nei gesti di tutti i giorni siamo guardati a vista da migliaia di
occhi - spiega l’abitante Fabio Filippino
- qualcuno ha pure sorpreso i rom a curiosare all’interno dei condomini della
zona e li ha cacciati». Tanti segnali non
sono recenti. Anzi, alcuni sono vecchi di
un paio di anni e qualche "avviso" potrebbe anche non coincidere perchè, nel
frattempo, l’appartamento ha cambiato
inquilino. Sfortunatamente i "marchi"
non si fermano al citofono di casa. Tanti vengono eseguiti anche sull’ascensore e accanto alla porta d’ingresso. Una
specie di mappa che segnala il percorso
da seguire per arrivare all’obiettivo da
svaligiare. Qualche simbolo è pure capovolto o con qualche linea in più rispetto alla tabella generalmente conosciuta, ma il messaggio che vogliono
dare è inequivocabile: «Ci siamo accorti di questa specie di percorso ed abbiamo eliminato i segnali da ascensore e
porta di casa con la limetta per unghie
- racconta Giovanni La Magna, figlio
dell’ex comandante della polizia municipale di Catania - durante il periodo
estivo la gente va in ferie e gli appartamenti restano incustoditi con tutte le
conseguenze che sono facilmente immaginabili».
DAMIANO SCALA
BLITZ. Trovati droga, autoricambi rubati e un cavallo maltrattato
Repulisti a Trappeto Nord
L’altro ieri c’è stata una massiccia ope- grammi di cocaina (suddivisa in 90 dorazione a sorpresa attuata in maniera si pronte per essere smerciate), noncongiunta da polizia e carabinieri nella ché un chilo di marijuna, ripartita in
zona di Trappeto Nord con l’intento di 300 stecchette, anche queste pronte per
reprimere, a tappeto, reati e atti illega- essere spacciato. Insieme alle sostanze
li. E i risultati sono stati notevoli
stupefacenti erano custodito tutto l’ocIn particolare la Squadra mobile e la corrente utile a confezionare le singole
compagnia dei carabinieri di Fontana- dosi. Nella zona infatti è stato individuarossa hanno eseguito perquisizioni in to e smantellato circuito di videosorvevia Capo Passero, una zona «calda» che glianza installato evidentemente dai
viene ritenuta una delle maggiori piaz- gruppi malavitosi per rendere più «sicuze cittadine dello spaccio delle sostan- ro» lo spaccio di stupefacenti e tutelarze stupefacenti e che pochi giorni fa, si dalle intrusioni delle forze dell’ordine.
esattamente sabato 5 maggio, è stata
Ma non è finita qui. In una sorta di gateatro dell’uccisione del
rage sono stati trovati pezpresunto pusher Alessandi carrozzeria e motore
Scoperti pure zi
dro Ponzo, di 26 anni,
relativo ad autovetture e
freddato in piena notte a numerosi locali motoclicli rubati, segno
colpi di calibro 7,65 sotto
che nel variegato mondo
abusivi
casa mentre si accingeva
del malaffare che regna
ad accudire i propri cani.
e persino una nella zona, sono inclusi
Nel blitz sono stati impure i furti e il riciclaggio
pegnati un centinaio tra autocarrozzeria degli automezzi rubati.
Andando avanti sul
poliziotti e militari, i quali
«fantasma»
fronte della lotta all’illesi sono avvalsi anche del
galità, nel perimetro
supporto dei pastori tedeschi delle unità cinofile. Per la Polizia di compreso tra via Capo Passero e la via
Stato, oltre alla Squadra Mobile, sono Nebrodi sono stati controllati, con l’austat impegnato il Reparto Prevenzione silio dei vigili urbani, decine di immoCrimine Sicilia Orientale e la Polizia bili costruiti senza alcuna autorizzaStradale. Per i carabinieri, insieme al zione edilizia. In uno di questi era staNucleo operativo della caserma di Fon- ta approntata addirittura un’autocartanarossa, hanno partecipato anche i rozzeria «rigorosamente» abusiva. E
militari della stazione di Nesima e del- come se non bastasse, gli agenti della tenenza di Misterbianco. E c’è stato l’Upgsp (in particolare la squadra a caanche il supporto dei vigili del fuoco vallo e le unità cinofile), in uno di que(che hanno dovuto aprire le porte di sti locali, hanno trovato cavallo in pesuna serie di locali abusivi) e della Polizia sime condizioni fisiche, motivo per il
quale il proprietario è stato denunciamunicipale.
Nel corso del rastrellamenti, in di- to a piede libero per il reato di maltratversi locali, sono stati sequestrati 40 tamento di animali.
CATANESE A RAGUSA
Non rispetta il Daspo
arrestato dalla Digos
Non ha resistito alla tentazione di
vedere la propria squadra del cuore e,
anche se destinatario di un Daspo
emesso dal questore di Bergamo, si è
presentato davanti ai cancelli
dell’Aldo Campo di Ragusa per
assistere all’amichevole tra Ragusa e
Catania della scorsa settimana. Ma è
stato individuato dalla Digos di Ragusa
che ha deciso di
non intervenire
subito, ma che
poi, effettuati
tutti i controlli
del caso, lo ha
raggiunto ad
Acicastello e lo ha
arrestato in
"flagranza differita".
Si tratta di Santo Alberto Trovato,
27enne, che era senza documenti ai
controlli della polizia iblea all’ingresso
dello stadio. Convalidato l’arresto e
processato per direttissima, Trovato è
stato condannato dal giudice alla
misura dell’obbligo di presentazione
nei giorni in cui il Catania sarà
impegnato in competizioni sportive di
ogni genere. Nello stesso contesto,
altri due catanesi sono stati denunciati
all’autorità giudiziaria per possesso di
petardi.
MICHELE FARINACCIO
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