più pesante dell`aria, quindi quando la concentrazione supera
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più pesante dell`aria, quindi quando la concentrazione supera
DOCUMENTO OPERATIVO/INFORMATIVO DOIAOS 05 DATA: 12/07/2013 NORME OPERATIVE IN CASO DI Azienda Ospedaliera Rev.O Pagina 1 di 2 SOVRAOSSIGENAZIONE DEI LOCALI FATEBENEFRATELL1 E OFTALMICO 1. SCOPO DEL DOI In condizioni normali e cioè a temperatura ambiente e pressione atmosferica, l'ossigeno è un gas più pesante dell'aria, quindi quando la concentrazione supera quella normalmente presente in aria (21% circa), tende a stratificarsi al suolo, senza miscelarsi molto con l'aria stessa, concentrandosi nelle zone più basse. L'ossigeno è un gas comburente, quindi alimenta la combustione. L'arricchimento dell'atmosfera in ossigeno, anche se di pochi punti percentuali, aumenta considerevolmente il rischio di incendio. In un'atmosfera ricca di ossigeno, una scintilla può innescare la combustione anche di materiali altrimenti difficilmente infiammabili in aria naturale. Nelle atmosfere sovraossigenate il comportamento delle sostanze combustibili, in caso di accensione, è diverso da quello nelle atmosfere di aria naturale, infatti, queste bruciano più facilmente e violentemente con una maggiore velocità di combustione. I pericoli in atmosfera sovraossigenata si possono riassumere nei seguenti punti: • • • le temperature sviluppate in caso di incendio sono più elevate di quelle in atmosfera d'aria; l'accensione dei materiali combustibili è più facile in quanto le energie minime richieste sono inferiori che in atmosfera d'aria (ad esempio può bastare una sigaretta accesa per provocare l'innesco dell'abbigliamento); la propagazione dell'incendio è molto più rapida (se un indumento prende fuoco, la persona in brevissimo tempo è completamente avvolta dalle fiamme). II personale che opera in locali con presenza di erogazione di ossigeno e il personale tecnico addetto alla manutenzione degli impianti deve attenersi al seguente documento e tutti quelli citati nel successivo capitolo ed essere informato sui rischi dovuti ad atmosfere sovraossigenate. 2. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO 'r- DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n. 81 - Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e s.m.i.. > DVR 01 Documento di Valutazione dei Rischi Generale Introduttivo Art. 28 D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 'r- PRAOS 55 "Impiego in sicurezza di gas compressi in bombole" Nota: Emissione: 14/11/1997 Procedura già esistente N. 33 - La procedura è sostituita integralmente dal Aggiornamento: DOIAOS 05 27/09/2001 Motivo revisione Revisione intero documento Distribuzione Redazione ASPI»: Sig.ra S. I-orti *S Verifica RTQ SPP: Sig.ra S. I-orti RSPP/RQ SPP: Sig.ra S. Cavenago Controllata -To/CH TKX^ Consulente SPI': Dr. E. Giudici Approvazione RSPP: Sig.ra S. Cavenago Autorizzazione DG: Dr. G. Michiara Documento di riferimento: PRAi IS 55 "Impiego in sicurezza di gas compressi in bombole" a Sistema Sanitario Regione Lombardia r DOCUMENTO OPERATIVO/INFORMATIVO DOIAOS 05 DATA: 12/07/2013 Rev.O Azienda Ospedaliera FATEBENEFRATELLIE NORME OPERATIVE IN CASO DI SOVRAOSSIGENAZIONE DEI LOCALI Pagina 2 di 2 OFTALMICO 3. MODALITÀ'OPERATIVE L'ossigeno è un gas comburente, quindi alimenta la combustione. Pertanto è fondamentale che in tutti i luoghi di lavoro venga rispettato il DIVIETO di FUMO. 3.1 NORME GENERALI • In caso di sovraossigenazione del locale, per perdita di ossigeno da una valvola o per altra causa, è necessario procedere immediatamente alla ventilazione del locale. Occorre ventilare molto bene anche gli abiti indossati, in quanto l'ossigeno tende ad infiltrarsi negli indumenti e a stabilizzarsi fino a saturarli. A questo punto può bastare poco per provocarne l'incendio. • Se la perdita è dovuta ad una bombola, portarla all'esterno. • Se la perdita è dovuta all'impianto centralizzato occorre avvertire il Dirigente Medico Responsabile in turno della situazione di emergenza e richiedere urgentemente l'intervento dell'U.O. Tecnico Patrimoniale per la chiusura della valvola di intercettazione principale. Questa operazione di emergenza, sospende l'erogazione in più punti dell'impianto, e pertanto DEVE essere eseguita solo in seguito all'autorizzazione del Dirigente Medico Responsabile in turno della struttura interessata. Il Dirigente Medico Responsabile si dovrà sincerare di non disalimentare apparecchiature o dispositivi medici collegati a pazienti per funzioni vitali. • In caso di incendio si deve fare il possibile per evacuare le bombole di ossigeno dal locale incendiato, se l'operazione presenta pericoli, irrorare, se possibile e senza rischiare la propria incolumità, le bombole con acqua per tutto il periodo di lotta contro l'incendio al fine di evitare che l'elevata temperatura provochi lo scoppio della bombola stessa con conseguente violenta • • • sovraossigenazione dell'ambiente. Controllare periodicamente che non vi siano perdite nelle tubazioni e nei raccordi di ossigeno. Proteggere le bombole di ossigeno dagli urti e dalle eventuali cadute. I materiali o le attrezzature che possono entrare in contatto con l'ossigeno o con atmosfere sovraossigente non devono mai essere lubrificati con oli o grassi. Il presente documento rappresenta la nuova impostazione dei Documenti di Sicurezza già emanate dal SPP e deliberate/autorizzate dal Datore di Lavoro. Costituiscono regolamento interno per la sicurezza. Documento di riferimento: PRAOS 55 "Impiego in sicurezza di gas compressi in bombole"